GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Relazione del Gruppo Tecnico di lavoro previsto dallart. 2 bis del t.u. sullimmigrazione, riguardante la programmazione dei flussi di lavoratori extracomunitari per lanno 2006

 

 

Il Gruppo Tecnico di lavoro svolge le seguenti analisi e considerazioni ai fini della predisposizione del decreto di programmazione dei flussi migratori per lanno 2006, ai sensi dellart. 3, comma 3, del D.P.R. 6 febbraio 2004 n.100.

 

I) Analisi dei fabbisogni a livello nazionale

 

Si evidenzia che, fin dallintroduzione del sistema di programmazione dei flussi, stato difficile elaborare previsioni attendibili riguardanti il fabbisogno di lavoratori extracomunitari. Difatti finora il fabbisogno reale risultato sempre maggiore dei flussi programmati, anche se si pu ritenere che il divario sia stato in qualche misura necessario per tenere sotto pressione il mercato del lavoro e spingere al riassorbimento della disoccupazione dei lavoratori italiani. Lo sviluppo dei settori in cui molto difficile trovare lavoratori italiani disponibili (i cosiddetti lavori rifiutati) obbliga, tuttavia, a ridurre tale divario, anche per evitare di incentivare limmigrazione clandestina.

I dati indicano comunque che il divario tra la richiesta di lavoratori stranieri e gli ingressi autorizzati con DPCM si ridotto nel 2005. Le quote decise dal governo sono infatti aumentate da 79.500 nel 2003 a 179.000 nel 2005, anche se ci stato possibile grazie alla fissazione di ampie quote a favore dei nuovi paesi membri dellUE nella fase transitoria (Tabella 1).

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Gli ingressi per lavoro subordinato dai nuovi paesi membri dellUE sono stati, peraltro fino ad ora, alquanto inferiori ai massimi fissati e destinati per tre quarti a ingressi temporanei, per lavoro stagionale (Tabella 2). Nei primi tredici mesi di fase transitoria sono entrati solo 18.000 lavoratori non stagionali, dati che hanno comunque rassicurato rispetto ai paventati rischi di afflussi eccessivi provenienti dai nuovi paesi membri.

Il nuovo sistema di rilevazione del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali ha permesso per la prima volta nel 2005 un monitoraggio esaustivo delle domande di assunzione dei lavoratori stranieri presentate da famiglie e imprese. Si tratta complessivamente di circa 284.000 domande, 76.000 delle quali per lavoro stagionale e 208.000 per lavoro non stagionale (tabella 3). Al 23 giugno 2005, circa 44.000 domande erano riferite a lavoratori subordinati dei nuovi paesi membri dellUE e le altre 240.000 a lavoratori extracomunitari.

Questi dati sono comparabili con lesame incrociato di stime di fabbisogno provenienti da altre fonti.

Il numero di lavoratori stagionali negli ultimi anni aumentato in maniera costante, anche se laumento stato pi limitato tra il 2003 ed il 2005. Negli ultimi anni, gli aggiustamenti successivi alle quote hanno permesso di coprire sostanzialmente la quasi totalit delle richieste. Si ritiene quindi che il numero di domande presentate nel 2005, circa 78.000 (tabella 5), replicato per il 2006 dovrebbe soddisfare la domanda complessiva. Tale fabbisogno va suddiviso tra le quote specifiche per lavoratori extracomunitari stagionali e le quote per lavoratori subordinati dei nuovi paesi UE, che invece non sono distinte tra stagionali e non stagionali. A fine giugno, i dati indicavano che oltre il 40% degli stagionali provenivano dai paesi di nuova adesione allUE. Questo fabbisogno si manifesta in agricoltura e nel settore turistico-alberghiero.

Nel 2005 il sistema Excelsior Unioncamere ha rilevato per la prima volta le previsioni delle imprese di assunzioni di lavoratori stagionali sia

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

nel settore dellindustria e servizi che nel settore agricolo, stimando le previsioni massime complessive in circa 144.000 e le minime (integrate dallinterpolazione della domanda nel settore dei beni e servizi) in circa 74.000. In questa indagine il termine extracomunitario, tuttavia, va inteso in maniera meno precisa, cio come lavoratore straniero non proveniente da paesi ricchi. Inoltre queste previsioni massime di assunzioni non sono una indicazione di fabbisogno netto dallestero, dato che parte delle assunzioni riguarderanno stranieri gi presenti, anche con permessi diversi da quelli per lavoro ma che permettono il lavoro.

Per quel che riguarda i lavoratori non stagionali, le circa 208.000 domande pervenute nel 2005 al Ministero del lavoro (di cui circa 196.000 extracomunitari) non sono distanti dalla somma tra varie fonti complementari di stima del fabbisogno. Il numero minimo previsto di assunzioni di lavoratori non UE 15, rilevato per le imprese industriali, dei servizi e dellagricoltura nel 2005 dal sistema Unioncamere-Excelsior, era di 124.670. Tale fabbisogno non includeva quello di colf-badanti espresso dalle famiglie, ma che, alla luce delle 340.000 domande di regolarizzazione di colf e badanti maturate tra il 1998-2002, si potrebbe stimare un fabbisogno annuo di circa 85.000 unit. La somma di queste due indicazioni sarebbe di circa 210.000 lavoratori non stagionali. Andrebbe aggiunta una quota di assunzioni non rilevate per il settore autonomo, della Pubblica Amministrazione e dei liberi professionisti, ma si dovrebbe trattare di cifre molto pi modeste. Complessivamente gli imprenditori prevedono di assumere extracomunitari per una quota compresa tra il 18,9% e il 28,2% di tutte le nuove assunzioni.

Tuttavia lapparente convergenza di questi dati sullimmigrazione non stagionale non deve dare limpressione che esistano dati inoppugnabili di fabbisogno. Rimane la difficolt di distinguere leffettiva domanda di ingressi dallestero da quella di regolarizzazione di persone gi presenti irregolarmente. Alcune delle domande presentate sono viziate dalla

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

insussistenza dei requisiti economici per poter effettuare la chiamata e non sono pertanto valide. Inoltre le componenti cicliche della domanda di lavoro sono sempre difficili da prevedere. Gli stessi dati Excelsior -Unioncamere danno una forbice tra stima minima e stima massima di circa 60.000 unit, anche se le attuali condizioni congiunturali non permettono assolutamente di considerare attuale il fabbisogno massimo.

In ogni caso si tratta di dati sulle assunzioni stabili previste che non coincidono con il fabbisogno di nuove chiamate dallestero. Non tengono infatti conto delle cessazioni di rapporti di lavoro intrattenuti da immigrati e dunque di quale fetta di queste nuove assunzioni potranno essere coperte da lavoratori stranieri gi presenti in Italia e a cui verr rinnovato il contratto in scadenza, o da stranieri attualmente disoccupati. Bisogna tener conto del fatto che le previsioni Unioncamere -Excelsior indicano per il 2005 un saldo positivo nel mercato del lavoro in Italia dellordine di 90.000 posti, a fronte di 930.000 assunzioni complessive.

Inoltre lo stesso fabbisogno proveniente dallestero non deve essere interamente coperto dalla programmazione dei flussi tramite quote. Hanno diritto di lavorare sia i familiari che si ricongiungono che i rifugiati il cui status stato riconosciuto, che i richiedenti asilo da pi di sei mesi sul cui caso non sia ancora stata presa una decisione. Lingresso nel mercato del lavoro dei rifugiati sostanzialmente ininfluente sul mercato del lavoro, dato che si tratta di meno di 1000 riconoscimenti allanno (contro una media di oltre 10.000 richiedenti allanno). Il contributo dei ricongiungimenti familiari al contrario molto pi sensibile, dato che vi sono oltre 60.000 ricongiungimenti familiari allanno, anche se non si sa precisamente quale quota dei familiari effettivamente avvia attivit lavorative.

Ci premesso, appare importante effettuare una politica selettiva che accolga maggiormente una domanda strutturale di lavoratori a

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

vocazione stabile piuttosto che una domanda congiunturale o comunque instabile e che potrebbe dar luogo in un secondo tempo a disoccupazione.

 

         Si osserva, infine, che:

 

      landamento occupazionale nel settore dellindustria riflette i contraccolpi dellintensificazione della concorrenza internazionale e della crescente apertura commerciale europea verso lAsia e la Cina in particolare. Le domande provenienti da tale settore vanno quindi valutate con pi cautela proprio perch vi manodopera disoccupata e disponibile gi presente in Italia;

      al contrario vi una domanda strutturale di collaborazione domestica e assistenza a cui non corrisponde una offerta adeguata in Italia e a cui occorre dare una risposta prioritaria;

      analogamente esiste un forte domanda di lavoratori stranieri nelledilizia, con picchi specifici per grandi opere infrastrutturali.

 

 

II) Articolazione territoriale e settoriale dei fabbisogni

 

Larticolo 21, comma 4 del TU - d.lgvo 286/1998, prevede che i decreti annuali devono tenere conto delle indicazioni fornite, in modo articolato per qualifiche o mansioni, dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sullandamento delloccupazione e dei tassi di disoccupazione a livello nazionale e regionale, nonch sul numero di cittadini stranieri non appartenenti allUnione europea iscritti nelle liste di collocamento.

Come indicato dal Documento programmatico triennale 2004-2006, nello stabilire il fabbisogno lavorativo, si dovr altres tener conto degli

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

ingressi per motivi diversi dal lavoro, in particolare dei ricongiungimenti familiari e dei permessi per asilo politico. Non tutti questi ingressi danno luogo ad attivit lavorative, ma la dimensione dei ricongiungimenti familiari in particolare suggerisce un approfondimento rispetto a un suopossibile impatto sul mercato del lavoro. Il Ministero del lavoro valuter che i flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari siano coerenti alle capacit di assorbimento del mercato del lavoro nazionale ed alle capacit di integrazione della societ italiana. Inoltre lo stesso Documento programmatico prevede il monitoraggio dei fabbisogni a livello regionale e la rilevazione delle dinamiche occupazionali nei diversi settori produttivi del sistema economico italiano.

Ci premesso i dati del Ministero del lavoro permettono di valutare i fabbisogni regionali sia per i lavoratori stagionali (23,4% di tutte le domande presentate) che per lavoratori non stagionali (collaborazione domestica per il 44,2% delle domande depositate, settore edilizio per il 17,2% e altri settori per il restante 38,6%) (tabelle 6 e 7). Ulteriori informazioni sulle professioni maggiormente richieste sono disponibili usando i dati Excelsior (tabelle 8, 9 e 10).

 

 

III) Quote riservate

L art. 21, comma 1 del TU - d.lgvo 286/1998, dispone che con i decreti che stabiliscono le quote di ingresso di lavoratori stranieri siano

assegnate in via preferenziale quote riservate agli Stati, non appartenenti allUnione europea, con i quali Il Ministro degli Affari Esteri, di concerto con il Ministro dellInterno e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, abbia concluso accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

di ingresso e delle procedure di riammissione dei propri cittadini destinatari dei provvedimenti di rimpatrio.

Nel Documento programmatico triennale 2004-2006, tenuto conto che limmigrazione clandestina, quantunque ridimensionata nel corso

degli ultimi anni, presenta potenzialit di crescita futura che impongono unattenzione costante, si evidenzia come la collaborazione dei Paesi di provenienza dei flussi migratori illegali sia fondamentale e decisiva, sotto il profilo strategico, per arginare lafflusso di clandestini.

Nella programmazione dei flussi per lavoro subordinato non stagionale occorre stabilire, pertanto, anche la quota degli ingressi da riservare ai lavoratori provenienti dai paesi che hanno concluso con lItalia accordi di collaborazione in materia migratoria, che hanno assunto unimportanza fondamentale nella lotta allimmigrazione clandestina. Per contenere la spinta migratoria illegale dei cittadini di numerosi paesi terzi si rivelato, infatti, particolarmente utile instaurare con i Governi dei diversi paesi di origine o di transito rapporti proficui di collaborazione che presuppongono lofferta di contropartite adeguate: la concessione di quote privilegiate di ingresso in favore di detti paesi, congiuntamente alla fornitura di equipaggiamenti, rappresentano e continuano a rappresentare strumenti efficaci ed indispensabile per assicurare leffettiva cooperazione con i Paesi firmatari degli accordi di riammissione.

Ci premesso, si deve osservare che gli ultimi decreti flussi emanati hanno previsto un numero elevato di ingressi di lavoratori stagionali a fronte di un numero esiguo di ingressi di lavoratori subordinati non stagionali ed assegnati ai paesi privilegiati (tabella 11). Come noto, la previsione di ingressi di lavoratori stagionali si risolve nella stessa annualit e i lavoratori impegnati sono quasi sempre gli stessi, circostanze queste che non fanno registrare un aumento reale di immissione di cittadini extracomunitari nel circuito lavorativo n permette la possibilit di una

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

reale partecipazione da parte di cittadini extracomunitari appartenenti a Paesi terzi che si trovano notevolmente distanti dallItalia, tenuto conto della brevit del periodo di lavoro.

         Ci comporta, in mancanza di un assorbimento consistente di lavoratori subordinati, una pressione notevole di cittadini di Paesi terzi che,

ancorch entrati regolarmente sul territorio nazionale, rimangono successivamente in posizione irregolare, determinando un grave dispendio di risorse umane e strumentali per assicurare il loro rintraccio e lespulsione verso i Paesi dorigine, vanificando nel contempo gli sforzi assunti nel contrasto al traffico degli immigrati clandestini.

Il Ministero dellInterno ritiene, peraltro, che il dato relativo alle quote privilegiate non deve essere inteso come limite massimo per i Paesi privilegiati, bens come limite minimo garantito. Pertanto, nel caso in cui vi siano pi richieste in relazione allofferta delle quote, i cittadini dei Paesi interessati dovrebbero poter usufruire anche delle quote non privilegiate.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali resta, invece, dellavviso che debba essere mantenuta lattuale interpretazione e che il privilegio consista nella possibilit di disporre di quote di ingresso senza la concorrenza di altre nazionalit.

Si riporta nella tabella 12 lelenco dei paesi beneficiari delle quote riservate e la percentuale di incidenza di dette quote sul totale complessivo degli ingressi che il Ministero dellInterno Dipartimento della Pubblica Sicurezza propone per lanno 2006.

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza precisa che, tra i Paesi per i quali si propongono le quote riservate, con lEgitto e con lo Sri Lanka non vi sono accordi di riammissione; tuttavia, tali Paesi, ai quali in passato sono state riservate quote privilegiate, hanno manifestato una fattiva collaborazione nel contrasto allimmigrazione clandestina ed al rimpatrio dei propri connazionali; laccordo di riammissione con lEgitto ,

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

comunque, in via di conclusione; sono in corso, inoltre, contatti con Pakistan, Senegal ed Ecuador per la stipula di accordi.

Al riguardo, il Ministero degli Affari Esteri osserva, che, rispetto allanno precedente, dalla lista dei paesi beneficiari delle quote privilegiate mancano le Filippine - con cui esiste un accordo di riammissione, seppure in attesa di ratifica da parte di quel Governo - il Pakistan e la Somalia, mentre viene aggiunto il Ghana con il quale non risulta stipulato alcun accordo (non vi , comunque, opposizione da parte dello stesso Ministero allinserimento di questultimo paese); inoltre, il Ministero degli Affari Esteri precisa che con lo Sri Lanka esiste gi uno Scambio di Note riguardanti la collaborazione nel contrasto allimmigrazione clandestina e nel rimpatrio dei propri connazionali; inoltre, il testo dellaccordo con il Pakistan stato gi parafato ma non ancora definitivamente formalizzato per difficolt di ordine politico-comunitario mentre per quanto riguarda il Senegal e lEcuador non risulta che i contatti avuti in passato abbiano portato ad alcuna definizione.

Riguardo alla suddetta tabella 12, il Ministero degli Affari Esteri osserva, inoltre, che per unadeguata valutazione delle percentuali di incidenza delle quote privilegiate proposte occorre avere conoscenza precisa di quale sia la base di ingressi a cui si applica detta percentuale (totale degli ingressi oppure totale degli ingressi riservati).

Il rappresentante del Ministro per gli Italiani nel Mondo richiama lattenzione sulla necessit di prevedere, come gi avvenuto per gli anni scorsi, una quota di ingressi per i cittadini di origine italiana, residenti nellarea dellAmerica latina (Argentina, Uruguay e Venezuela).

Il rappresentante dellANCI formula le osservazioni contenute nella nota allegata.

 

 

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Si uniscono, infine, le osservazioni dei rappresentanti delle associazioni dei datori di lavoro, dei lavoratori e degli enti che operano nel settore dellimmigrazione, formulate a seguito di unapposita riunione del Gruppo tecnico di lavoro.

 

Roma, 30 settembre 2005.

 

 


GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

Tabella 1) Quote di ingresso di lavoratori extracomunitari 2003-05

 

 

2003

2004

2005

Quote privilegiate da paesi a forte pressione migratoria

Albania

1.000

3.000

3.000

Marocco

500

2.500

2.500

Tunisia

600

3.000

3.000

Somalia

 

 

100

Egitto

300

1.500

2.000

Nigeria

200

2.000

2.000

Moldavia

200

1.500

2.000

Sri Lanka

500

1.500

1.500

Bangladesh

300

1.500

1.500

Pakistan

 

1.000

1.000

Filippine

 

 

1.500

Riserve

 

2.500

700

Totale

3.600

20.000

20.800

Quote di

rientro America latina*

200

400*

200*

Contratti nomin di lavoro subordinato

Totale (di cui)

74.900

56.600

76.000

Dirigenti

500

500

1.000

Non vincolati

5.900

6.100

15.000

Lav. domestico

 

 

15.000

Di cui stagionali

68.500

50.000

45.000

Lavorat autonomi

800

2.500

2.500

Totale

 

79.500

79.500

99.500

 

 

 

 

Quote per i nuovi paesi UE in fase transitoria

-

36.000

79.500

Totale quote di lavoratori stranieri

79.500

115.500

179.000

 

 

 

 

 

 

 

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Tabella 2) Dati sullingresso dai paesi di nuova adesione nel 2005 (23 giugno)

Quote programmate di flussi per lavoro e ingressi effettivi dai nuovi paesi membri dell'UE

 

 

2004 (1 maggio-31 dicembre)

2005 (1 gennaio- 23 giugno)

Totale dei primi 14 mesi di adesione all'UE

 

 

Numero

%

Numero

%

Numero

%

 

Quota programmata

36.000

 

79.500

 

115.500

 

 

Ingressi rilevati (domande nel 2005)

26.313

 

44.096

 

70.409

 

Tipologia

Non stagionali

6.382

24,3

11.737

26,6

18.119

25,7

 

Stagionali

19.931

75,7

32.359

73,4

52.290

74,3

Nazionalit

Polonia

14.260

54,2

24.149

54,8

38.409

54,6

 

Slovacchia

7.669

29,1

12.735

28,9

20.404

29,0

 

Repubblica Ceca

2.107

8,0

3.719

8,4

5.826

8,3

 

Angheria

1.240

4,7

1.968

4,5

3.208

4,6

 

Slovenia

419

1,6

823

1,9

1.242

1,8

 

Lituania

446

1,7

501

1,1

947

1,3

 

Lettonia

106

0,4

143

0,3

249

0,4

 

Estonia

66

0,3

58

0,1

124

0,2

Sesso

Uomini

15.832

60,2

26.378

59,8

42.210

59,9

Settori

Agricoltura

16.850

64,0

27.151

61,6

44.001

62,5

 

Alberghi-Turismo

3.922

14,9

6.676

15,1

10.598

15,1

 

Lavoro domestico

1.507

5,7

3.561

8,1

5.068

7,2

 

Edilizia

825

3,1

1.658

3,8

2.483

3,5

 

Altri

3.209

12,2

5.050

11,5

8.259

11,7

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

 


GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

 

 

Tabella 3) Domande di assunzione di lavoratori extracomunitari e dei nuovi paesi membri dellUE (al 23 giugno 2005) e quote previste per il 2005

 

Domande pervenute

 

Quote previste

 

 

Stagionali

Non stagionali

Totale

Stagionali

Non stagionali

Totale

Extracom

43.646

195.939

239585

45.000

54.500

99.500

Nuovi UE

32.359

11.737

44.096

Indifferenziati

Indifferenziati

79.500

Totale

76.005

207.676

283.681

 

 

179.000

 

Tabella 4) Tasso di corrispondenza tra quote previste e domande pervenute nel 2005

 

Totale

Extracomunitari

41,5%

Nuovi comunitari

180,3%

Totale

63,1%

 

Tabella 5) Gli stagionali stranieri in Italia (2001-2005)

 

Quote stagionali extracomunitari

Autorizzazioni richieste da nuovi cittadini UE (Min lavoro)

Totale

2001

39.400

 

39.400

2002

60.000

 

60.000

2003

68.500

 

68.500

2004

50.000

19.724

69.724

2005

45.000

*32.359

*77.359

 

 

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Tabella 6) Articolazione regionale delle domande di lavoratori stagionali extracomunitari pervenute al Ministero del lavoro nel 2005 (dati sulle pratiche esaminate a giugno 2005)

 

Totale (stagionali e non stagionali)

Stagionali

Domande per stagionali in % del fabbisogno totale regionale

 

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Abruzzo

1900

4294

1400

1409

32,8

Prov. Aut.Bolzano

3300

3386

2300

2277

67,2

Basilicata

510

1110

170

197

17,7

Calabria

700

3562

300

319

9,0

Campania

2920

8368

2200

2309

27,6

Emilia Romagna

14000

29098

10850

8992

30,9

Friuli V. G.

4250

5332

1700

1533

28,8

Lazio

3650

15746

550

468

3,0

Liguria

1300

2500

300

216

8,6

Lombardia

4450

17538

1100

1157

6,6

Marche

1480

4877

780

840

17,2

Molise

460

655

130

87

13,3

Piemonte

3920

10210

2400

2402

23,5

Puglia

2220

2844

1600

578

20,3

Sardegna

430

1271

130

150

11,8

Sicilia

1400

3214

850

489

15,2

Toscana

4500

17139

1900

1942

11,3

Prov. Aut.Trento

6920

7137

6100

5913

82,8

Umbria

1150

2645

450

297

11,2

Veneto

11650

20213

8200

6220

30,8

Val d'Aosta

170

265

70

42

15,8

Italia

71280

161404

43480

37837

23,4

 

 

 

 

 

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

 

Non stagionali

Lavoro Domestico

Settore Edile

Altri Settori

Distribuzione % domande

 

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Lavoro domestico

Settore edile

Altri settori

Abruzzo

500

2885

250

1152

150

537

100

1196

39,9

18,6

41,5

Prov. Aut.Bolzano

1100

1109

200

243

300

248

600

618

21,9

22,4

55,7

Basilicata

340

913

150

358

100

117

90

438

39,2

12,8

48,0

Calabria

400

3243

200

1357

100

278

100

1608

41,8

8,6

49,6

Campania

720

6059

400

3539

170

530

150

1990

58,4

8,7

32,8

Emilia Romagna

3150

20106

1850

8963

450

4063

850

7080

44,6

20,2

35,2

Friuli V. G.

2550

3799

1300

1204

400

1045

850

1550

31,7

27,5

40,8

Lazio

3100

15278

1900

8199

450

2550

750

4529

53,7

16,7

29,6

Liguria

1000

2284

500

1178

200

317

300

789

51,6

13,9

34,5

Lombardia

3350

16381

1900

6095

450

2494

1000

7792

37,2

15,2

47,6

Marche

700

4037

300

1475

150

879

250

1683

36,5

21,8

41,7

Molise

330

568

150

159

100

141

80

268

28,0

24,8

47,2

Piemonte

1520

7808

700

3357

370

1553

450

2898

43,0

19,9

37,1

Puglia

620

2266

300

1136

170

192

150

938

50,1

8,5

41,4

Sardegna

300

1121

100

487

100

113

100

521

43,4

10,1

46,5

Sicilia

550

2725

250

1542

100

195

200

988

56,6

7,2

36,3

Toscana

2600

15197

1400

8409

450

2142

750

4646

55,3

14,1

30,6

Prov. Aut.Trento

820

1224

200

265

160

330

460

629

21,7

27,0

51,4

Umbria

700

2348

300

1157

150

465

250

726

49,3

19,8

30,9

Veneto

3450

13993

2000

4266

450

2969

1000

6758

30,5

21,2

48,3

Val d'Aosta

100

223

50

80

30

50

20

93

35,9

22,4

41,7

Italia

27900

123567

14400

54621

5000

21208

8500

47738

44,2

17,2

38,6

Tabella 7) Articolazione regionale e per settore delle domande di lavoratori non stagionali extracomunitari pervenute al Ministero del lavoro nel 2005 (dati sulle pratiche esaminate a giugno 2005, non esauriscono il campione)

 

 

 

 

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Tabella 8) Assunzioni stabili previste second Excelsior Unioncamere nel 2005

 

 

Extracomunitari

Extracomunitari in % assunti previsti

 

Totale

Minimo

Massimo

Minimo

Massimo

Industria e servizi

647.736

121.800

182.890

18,8

28,2

Costruzioni

90.849

23.080

26.560

25,4

29,2

Industria in s.s.

168.869

34.430

44.070

20,4

26,1

Servizi

388.018

64.300

112.260

16,6

28,9

Agricoltura

11.810

2.860

3.170

24,2

26,8

Totale settori privati

659.300

124.670

186.060

18,9

28,2

Lavoratori autonomi

158.000

 

 

 

 

P.A.

69.020

 

 

 

 

Liberi professionisti

44.000

 

 

 

 

Totale

930.320

 

 

 

 

 

Tabella 9) Previsione di assunzioni di lavoratori stagionali secondo Excelsior Unioncamere 2005

 

 

Extracomunitari

Extracomunitari

 

Totale

Minimo

Massimo

Minimo

Massimo

Industria e servizi

270.980

15.512*

23.290

5,7

8,6

Agricoltura

456.450

58.130

120.890

12,7

26,5

Totale

727.430

73.642

144.180

10,1

19,8

* valore non rilevato ma estrapolato in base all'andamento dei non stagionali nellindustria e nei servizi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Tabella 10) Settori con maggior numero di assunzioni di extracomunitari (numero di assunzioni di extracomunitari non stagionali previste nellipotesi minima secondo Excelsior 2005

 

Numero di assunzioni

Costruzioni

23.080

Alberghi, ristoranti e servizi turistici

13.160

Servizi operativi alle imprese e alle persone

11.030

Industrie dei metalli

8.680

Commercio al dettaglio

7.850

Trasporti e attivit postali

6.570

Sanit e servizi sanitari privati

6.090

Altri servizi alle persone

5.450

Industrie tessili, dell'abbigliamento e calzature

4.760

Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto

4.700

 

I settori pi aperti o dipendenti dal lavoro extracomunitario (extracomunitari in % delle assunzioni non stagionali previste nellipotesi minima secondo Excelsior 2005)

 

Minimo in %

Industria della gomma e delle materie plastiche

27,4

Industria dei metalli

26,0

Costruzioni

25,4

Industria beni per la casa, tempo libero e altri manuf

23,4

Estrazione di minerali

23,1

Industrie tessili dell'abbigliamento e calzature

22,9

Industrie alimentari, bevande e tabacco

22,0

Alberghi, ristoranti e servizi turistici

21,9

Commercio e riparazione autoveicoli e motocicli

21,9

Sanit e servizi sanitari privati

21,6

 

 

 

 

 

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Tabella 11) Assegnazione quote riservate

 


QUOTE
2002

QUOTE
2003

QUOTE
2004

QUOTE
2005

Totale ingressi

79.500

79.500

79.500

79.500

Lavoro stagionale

60.000

60.000

50.000

25.000

Lavoro non stagionale e autonomo

19.500

19.500

29.500

21.800

PAESI BENEFICIARI DELLE QUOTE RISERVATE

Albania

3.000

1.000

3.000

3.000

Bangladesh

-

300

1.500

1.500

Egitto

1.000

300

1.500

2.000

Filippine

-

-

-

1.500

Marocco

2.000

500

2.500

2.500

Moldavia

500

200

1.500

2.000

Nigeria

500

200

2.000

2.000

Pakistan

-

-

1.000

1.000

Sri Lanka

1.000

500

1.500

1.500

Somalia

-

-

-

100

Tunisia

2.000

600

3.000

3.000

Quote a disposizione paesi firmatari acc.

-

-

2.500

700

Totale

10.000

3.600

20.000

20.800

 

 

GRUPPO TECNICO DI LAVORO DI CUI ALLART. 2 BIS DEL T.U. SULLIMMIGRAZIONE

 

 

Tabella 12) Proposta assegnazione quote riservate per l'anno 2006

PAESI

PERCENTUALI

Egitto

20%

Marocco

15%

Romania

15%

Tunisia

12%

Bangladesh

9%

Sri-Lanka

9%

Albania

9%

Nigeria

4%

Ghana

______________________________Moldavia

4%

____________________________________

3%