INFORM - N. 100 - 18 maggio 2006


PARLAMENTO

Prodi sull’immigrazione: “La Bossi-Fini demagogica e inefficiente”

 

ROMA – Un capitolo del discorso programmatico di Romano Prodi è dedicato all’immigrazione, che ha definito “una risorsa umana non pienamente utilizzata”. Secondo Prodi “interi settori dell'economia italiana sarebbero già paralizzati senza il contributo dei lavoratori stranieri. I timori degli italiani per quanto riguarda la competizione sul lavoro e l'accesso ai servizi sociali non possono essere ignorati e noi non gli ignoriamo, ma possono essere superati con un'immigrazione ordinata e controllata numericamente, che non leda i diritti di nessuno. Sistemi assurdi di accesso e il mancato governo di questo fenomeno favoriscono la clandestinità e impediscono la stabilizzazione e l'inserimento degli immigrati nella società”.

Il Presidente del Consiglio ha affermato che la Bossi-Fini, la legge attualmente in vigore in materia, “si è dimostrata insieme demagogica e inefficiente” e che la politica dell'immigrazione del suo governo “non si baserà, né sull'emarginazione, né sulla criminalizzazione; il nostro operato si baserà piuttosto su accoglienza, convivenza e garanzie e insieme sui doveri degli immigrati”.

Prodi ha spiegato poi che per governare il processo migratorio sarà mantenuto il tetto numerico agli ingressi, ma che sarà rivista la politica delle quote “per un'immigrazione di qualità che accolga senza creare clandestinità, insieme alla selezione dei flussi, favorendo anche immigrazione di alto livello, perché se non c'è questa il Paese non acquista nuove esperienze”.

“Occorre incoraggiare e favorire la piena integrazione fin alla cittadinanza – ha concluso Prodi sull’argomento -. Chi vive e lavora nel nostro Paese deve sapere che se lo vuole anche per lui ci sarà un posto di cittadino nel completo rispetto dei diritti e dei doveri. L'acquisizione della cittadinanza italiana deve poter essere un traguardo certo dopo un congruo numero di anni di permanenza, perché la cittadinanza è anche il più efficace strumento di integrazione di cui la democrazia dispone ed è anche un potente fattore di sicurezza. Chi sceglierà di investire il proprio futuro e quello dei propri figli nel nostro Paese, chi saprà che qui ha possibilità di integrarsi per realizzare le sue aspirazioni, chi identificherà la sua convenienza nel successo della sua nuova patria sarà sicuramente un cittadino fedele alle nostre istituzioni e rispettoso dei nostri ordinamenti”. (Inform)


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