Comunicato Stampa

 

Non numeri , ma persone.

 

LAssociazione per gli studi giuridici sullimmigrazione (A.S.G.I.) intende ricordare che lapertura del Centro di permanenza temporanea di Gradisca dIsonzo pone con nuova forza la necessita di riformare la normativa dellimmigrazione nel rispetto assoluto dei principi costituzionali di difesa e tutela della libert della persona.

LASGI ribadisce che i CPT rappresentano una ferita aperta nel sistema giuridico italiano.

La legislazione italiana sullimmigrazione e sul diritto dasilo e le prassi amministrative devono essere coerenti con i principi dello Stato costituzionale di diritto e del diritto internazionale. Listituzione dei CPT, con la legge Turco Napolitano nel 1998, ha determinato per la prima volta l'introduzione della detenzione amministrativa , vale a dire la privazione totale della libert della persona in assenza di reato, sottratta ad un effettivo controllo giurisdizionale (oggi per lo piu affidato non al giudice togato, ma ad giudice di pace), sproporzionata rispetto al provvedimento di espulsione per cui e finalizzata.
Per altro verso, linefficacia dei CPT cos evidente che lo stesso rapporto 2004 della Corte dei Conti, oltre a stigmatizzare la difficolt di ricevere dati, mette in rilievo come molto meno della met delle persone trattenute vengano poi effettivamente espulse. Recenti ricerche hanno, inoltre, evidenziato come il costo medio di mantenimento di una persona all'interno di un CPT sia intorno ai 71 euro, spesa a cui va aggiunto il notevolissimo costo delle forze di polizia appositamente dislocate.

Palesi sono l'iniquit e la miopia della attuale politica, che continua a fare dei CPT strumenti di controllo del fenomeno della immigrazione, e non di suo governo razionale. Sbandierati come strumenti contro limmigrazione clandestina, i CPT ne escono come mezzi inefficaci : pur nella incertezza delle statistiche, il trattenimento delle persone, previsto all'unico scopo di eseguire l'espulsione, non solo fallisce gravemente nell' obbiettivo prefisso, ma determina la trasformazione della detenzione amministrativa in una vera e propria pena, comminata, si ricorda, in assenza di reato.

Essi sono, dunque, lespressione piu forte e conosciuta del cosiddetto Diritto speciale riservato dalla normativa italiana agli stranieri.

Ricordiamo che, anche se che trova scarsissima attuazione, esiste una Carta dei diritti, emanata nel 1999, per le persone trattenute nei CPT.

Si teme, infine, che, il CPT di Gradisca, posto in posizione relativamente vicina alla frontiera con la Slovenia e con lAustria possa servire al trattenimento di stranieri sprovvisti di permesso di soggiorno da poco entrati nel territorio nazionale, senza essere destinatari di provvedimento di espulsione, violando, se cio dovesse accadere, la riserva di giurisdizione in materia di provvedimenti limitativi della libert personale prevista dallart. 13 della Costituzione .

Ribadiamo, quindi, la nostra ferma contrariet ai CPT e chiediamo che lItalia adotti misure efficaci e realistiche in tema di politica dellimmigrazione, nel rispetto assoluto dei principi costituzionali di difesa e tutela della libert della persona, di qualunque cittadinanza sia.

 


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