MEMO/06/437
Bruxelles, 20 novembre 2006
Incontro tra l'UE e i paesi del continente
africano a Tripoli per lanciare un partenariato sulla migrazione e lo
sviluppo
Il 22 e 23 novembre si terrà a Tripoli la
prima conferenza ministeriale sulla migrazione e lo sviluppo tra l'Unione
europea e tutti i paesi del continente africano. Sarà l'occasione per
l'Europa e l'Africa di lavorare fianco a fianco in un clima di cooperazione
reciproca e di responsabilità condivisa per una gestione più efficace
della migrazione che vada a vantaggio di entrambe le parti. La conferenza di
Tripoli si inquadra nella strategia globale dell'Unione in materia di migrazione
volta a conciliare gli interessi e le priorità dei paesi di origine, di
transito e di destinazione, nonché dei migranti stessi, incentivando
partenariati con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali e inglobando
le differenti tematiche connesse, quali il buon governo, i diritti umani e le
politiche di sviluppo. Alla conferenza parteciperanno il vicepresidente
Frattini, commissario responsabile per la giustizia, la libertà e la
sicurezza, e il commissario Louis Michel, responsabile della politica di
sviluppo e degli aiuti umanitari.
Antefatto
In seguito ai fatti di Ceuta e Melilla del settembre 2005, i capi di Stato e
di governo, riunitisi a Hampton Court, hanno discusso le sfide dalla migrazione
riconoscendo in conclusione la necessità urgente di maggiori interventi,
sia a livello degli Stati membri che nell'ambito di partenariati tra l'UE e i
paesi di origine e di transito, in particolare dell'Africa settentrionale e
subsahariana.
In risposta, il 30 novembre 2005 la Commissione ha pubblicato la
comunicazione dal titolo Priorità d’azione per rispondere
alle sfide dell’immigrazione che definisce una strategia
globale in materia e individua una serie di interventi immediati di ordine
pratico da intraprendere in partenariato con i paesi di origine e di transito.
Sulla base della comunicazione della Commissione, il Consiglio europeo ha
adottato, nelle conclusioni del 16 dicembre 2005, un Approccio globale in
materia di migrazione: Azioni prioritarie incentrate sull'Africa e il
Mediterraneo, sollecitando entro un anno una relazione della Commissione sui
progressi compiuti nel settore. In risposta, la Commissione pubblicherà il
30 novembre una nuova comunicazione che precisa in allegato le azioni fin qui
intraprese.
Le conclusioni del Consiglio del 2005 elencano una serie di interventi da
attuare nel 2006 e definiscono un programma ambizioso di azioni prioritarie in
tre settori: potenziamento della cooperazione e dell'operato degli Stati membri,
cooperazione con i principali paesi d’origine in Africa e cooperazione con
i paesi vicini dell'area mediterranea.
Tra le azioni prioritarie figura una conferenza ministeriale UE-Africa sulla
migrazione e lo sviluppo (che copra l'intero continente africano). Nel dicembre
del 2005, in occasione dell'incontro della troika ministeriale UE-Africa di
Bamako, è stato deciso l'avvio di un dialogo sulla migrazione secondo un
approccio globale che abbracci temi connessi alla coesione sociale,
all'integrazione economica e allo sviluppo. Nella stessa occasione, è stata
decisa l'organizzazione di una conferenza ministeriale congiunta nel 2006 in
materia di migrazione, che la Libia si è offerta di ospitare.
Nell'aprile 2006, in occasione di una riunione di esperti tenutasi ad Algeri,
l'Unione africana (UA) ha definito una posizione comune in materia di migrazione
e sviluppo in vista della conferenza ministeriale, posizione sottoscritta dal
vertice UA del 1° e 2 luglio a Banjul.
In occasione del 7° incontro della troika ministeriale UE-Africa di
Brazzaville del 10 ottobre 2006, è stata accettata l'offerta della Libia di
ospitare la conferenza ministeriale UE-Africa sulla migrazione e lo sviluppo da
tenersi il 22 e 23 novembre a Tripoli. I ministri hanno inoltre deciso che in
tale occasione sarà elaborata una dichiarazione congiunta Africa-UE
incentrata su un approccio sostanziale, mirata all'azione e provvista di un
meccanismo di controllo adeguato. La dichiarazione dovrà riguardare
l'intera gamma di questioni connesse alla migrazione, in particolare la
migrazione legale e illegale, il rapporto tra migrazione e sviluppo, la
protezione dei rifugiati, e abbracciare problematiche più vaste quali la
pace, la sicurezza e i diritti umani. In occasione della conferenza verrà
inoltre adottato il piano d’azione di Ouagadougou per combattere la tratta
degli esseri umani, in particolare di donne e bambini.
Rispetto alla conferenza ministeriale di Rabat sulla migrazione e lo sviluppo
tenutasi a luglio, la conferenza di Tripoli ha una portata più ampia. La
conferenza di Rabat, che vedeva riuniti gli Stati membri comunitari e un certo
numero di paesi di origine e di transito dell'Africa settentrionale, occidentale
e centrale, era intesa ad individuare azioni congiunte in tema di migrazione
lungo rotte specifiche. Improntata anch'essa ad un approccio globale, la
conferenza di Rabat ha dato centralità a temi quali migrazione e sviluppo,
migrazione legale, lotta alla migrazione illegale e tratta degli esseri
umani.
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