Universitˆ degli Studi di Palermo

 

                   FACOLTAĠ  DI  GIURISPRUDENZA

                  Laurea Magistrale in Giurisprudenza con sede a Palermo

 

                            DIRITTO DI ASILO E  IMMIGRAZIONE

 

Come negli altri Paesi europei, la profonda trasformazione del tessuto sociale e civile indotta dal fenomeno ormai strutturale delle migrazioni richiede anche in Italia nuove capacitˆ di intervento e mediazione e lĠarricchimento delle tradizionali professionalitˆ nellĠarea legale con la creazione di competenze capaci di affrontare e risolvere i complessi problemi derivanti anche dai processi di esclusione dei migranti che le leggi pi recenti e le prassi amministrative hanno favorito in questi ultimi anni.

 

LĠattuale ordinamento delle aree disciplinari delle facoltˆ di Giurisprudenza italiane non ha finora permesso di insegnare unitariamente il diritto delle migrazioni. Anche lĠattivitˆ di ricerca  fortemente parcellizzata e risente delle diverse competenze di settore che sono richieste ai ricercatori, penalizzati dalla difficoltˆ di coniugare le attivitˆ didattiche istituzionali con percorsi di insegnamento e di ricerca di taglio necessariamente multidisciplinare.

Negli studi giuridici e nei percorsi di formazione la considerazione delle migrazioni come una minaccia dalla quale difendersi concentra lĠattenzione sui profili del controllo delle frontiere, del contrasto allĠimmigrazione clandestina, della devianza dei migranti e dunque sul sistema delle sanzioni penali che in questi ultimi anni hanno costituito un vero e proprio Òdiritto penale specialeÓ. Occorre invece restituire centralitˆ ai temi dellĠaccoglienza, dellĠintegrazione e della cittadinanza, in quanto la sicurezza dei cittadini e le prospettive di benessere potranno essere salvaguardate soltanto riconoscendo la piena dignitˆ dei migranti, la libertˆ di circolazione e la concreta possibilitˆ di un ingresso legale, il diritto di asilo.

 

Si propone dunque uno specifico corso di insegnamento che pone al centro i diritti fondamentali della persona migrante e che per questa ragione si colloca nelle aree disciplinari del Diritto Costituzionale e del Diritto Privato, anche se non si potranno trascurare le materie del Diritto dellĠUnione Europea e del Diritto internazionale in quanto il Trattato dellĠUnione ( artt. 61 e seguenti) prevede come materie di competenza comune il sistema degli ingressi, lĠimmigrazione e lĠasilo. In questi campi  ormai cospicua la produzione  comunitaria che il legislatore nazionale ha tradotto in atti normativi diversi, ma non sempre le fasi di implementazione hanno avuto uno sviluppo coerente, mentre in assenza di una Costituzione Europea appaiono sempre pi evidenti i deficit di democrazia ed i contrasti nei processi decisionali delle istituzioni europee. Anche in materia di immigrazione, sul piano dei rapporti internazionali,  mancata una capacitˆ di praticare una politica omogenea nei confronti dei paesi di provenienza e di transito ed i singoli paesi europei hanno spesso proceduto in ordine sparso, trovando un accordo soltanto sulla esternalizzazione dei controlli di frontiera ( a partire dal sistema dei visti)  e sulle pratiche di allontanamento forzato.

 

Le scelte maturate a livello europeo in questi ultimi anni, dopo le promettenti aperture del processo avviato a Tampere nel 1999, anche per effetto di politiche nazionali spesso dichiaratamente xenofobe, hanno prodotto precarietˆ e sfruttamento ai danni dei migranti, dallĠesclusione sociale sino alla riduzione in schiavit.

Il tema della discriminazione razziale e degli strumenti di contrasto dei comportamenti discriminatori posti in essere da privati e da agenti istituzionali ai danni degli immigrati, derivante dalle previsioni di fonte comunitaria ( direttive 2000/43/CE e 2000/78/CE), che prevedono istituti di matrice privatistica e giuslavoristica, come la tutela inibitoria ed il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale,  rimasto cos“ sullo sfondo e appare ancora modesta la ricaduta effettiva dellĠimpegno delle Agenzie nazionali costituite per contrastare le diverse forme di discriminazione.

 

Oltre la tradizionale prospettiva limitata al contrasto dellĠimmigrazione clandestina, enfatizzata anche dai mezzi di informazione quando si occupano dei migranti, si ripropone la necessitˆ della riaggregazione delle diverse competenze disciplinari e quindi dei percorsi di studio  attorno ai seguenti temi 

-la circolazione,lĠingresso ed i diritti dei lavoratori migranti nellĠambito dei rapporti tra stati

-il riconoscimento dei diritti sociali e di cittadinanza

-la tutela dei richiedenti asilo e degli apolidi

-la condizione dei soggetti pi deboli come le donne ed i minori

-il riconoscimento effettivo dei diritti fondamentali della persona, anche nei casi di allontanamento forzato

- il contrasto delle discriminazioni a base razziale o etnica, della discriminazione istituzionale e della xenofobia

-lĠacquisto della cittadinanza ed i diritti di partecipazione politica

 

Il nuovo corso di ÒDiritto di asilo e immigrazioneÓ attivato presso il Primo corso di laurea magistrale in Giurisprudenza con sede a Palermo offre ai futuri laureati in Giurisprudenza una formazione orientata alle prospettive reali di una societˆ ormai strutturalmente multietnica, arricchendo competenze necessarie in tutte le professioni legali. Il corso  aperto comunque a tutti coloro vorranno approfondire la loro conoscenza nel campo della legislazione dellĠasilo e dellĠimmigrazione, della giurisprudenza e delle prassi amministrative in questa materia.

 

Il lavoro individuale e di gruppo degli studenti sarˆ accompagnato nellĠapprofondimento degli argomenti, sotto la guida del docente, che coinvolgerˆ docenti esterni, avvocati, magistrati, funzionari ed operatori di ONG,  nella riflessione critica sullĠattivitˆ della giurisprudenza e sullĠesercizio della discrezionalitˆ amministrativa.

 

                                                                                               Fulvio Vassallo Paleologo