(Sergio Briguglio 31/8/2006)

 

PRINCIPALI ELEMENTI DI UNA RIFORMA DELLA NORMATIVA SULLĠIMMIGRAZIONE

 

1. Ingresso per lavoro

Si entra principalmente per "ricerca di lavoro", previa dimostrazione della capacita' di auto-mantenimento. Limiti numerici possono essere stabiliti per le regioni o per le province che lo chiedano. Altri ingressi (in presenza di contratti di lavoro gia' stipulati o di dimostrate capacita' imprenditoriali) sono comunque possibili.

 

2. Rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro

Ai fini del rinnovo del permesso per motivi di lavoro subordinato, e' sufficiente la dimostrazione di disponibilita' di reddito sufficiente da fonti lecite e di disponibilita' di sistemazione alloggiativa (analogamente a quanto richiesto oggi per il lavoratore autonomo), non essendo richiesta la sussistenza di un contratto di soggiorno per lavoro subordinato (nel rispetto della Conv. OIL n. 143/1975). Si da' rilievo anche alla pendenza di un contenzioso per l'accertamento dell'esistenza di un rapporto di lavoro e al fatto che si siano presentati oggettivi e gravi impedimenti allo svolgimento di attivita' lavorativa.

 

3. Conversione del permesso di soggiorno

Di norma, e' consentita la conversione, in presenza dei requisiti, di ogni permesso rilasciato con durata non inferiore a un anno. Le conversioni da permesso ad altro titolo in permesso per lavoro sono operate in detrazione alle quote per lĠanno successivo (nel caso si voglia mantenere, per certe categorie, il limite delle quote).

 

4. Respingimento alla frontiera

La convalida dell'allontanamento coattivo dello straniero e' richiesta anche quando sia adottata nell'ambito di un provvedimento di respingimento differito.

 

5. Espulsione

Il provvedimento di espulsione non e' obbligatorio: il prefetto, valutata la condizione dello straniero, puo' astenersi dall'adottarlo. In questo caso, lo straniero riceve un permesso o, se non e' possibile, e' invitato a lasciare l'Italia. Le sanzioni, in caso di espulsione, sono graduate: il divieto di reingresso vale per non piu' di un anno nei casi meno gravi; puo' arrivare a dieci anni nei casi piu' gravi. Il ricorso ha effetto sospensivo automatico nei casi meno gravi; puo' avere effetto sospensivo anche nei casi piu' gravi, se cosiĠ eĠ stabilito dal  giudice. Il trattenimento e' limitato ai casi piu' gravi. In caso di necessita', si possono adottare misure di sorveglianza di P.S.

 

6. CPT

Trattenimento nei CPT: le principali disposizioni previste dalla Carta dei diritti per le persone trattenute nei CPT, di cui alla Direttiva Mininterno 14/4/2000 (emanata ex art. 21, co. 8 DPR 394/1999) sono incluse nel Regolamento di attuazione del Testo unico.

 

7. Minori non accompagnati

I minori stranieri non accompagnati ottengono immediatamente un permesso che da' loro le stesse facolta' del permesso per motivi familiari, anche se non impedisce che venga successivamente adottato ed eseguito il provevdimento di rimpatrio assistito. Nel caso in cui non si proceda al rimpatrio, ai diciotto anni possono convertire il permesso se il loro percorso di integrazione eĠ valutato positivamente, sulla base della relazione dei servizi sociali dellĠente locale, dal giudice tutelare o dal Tribunale per i minorenni, ovvero se sussistono motivi umanitari.

 

8. Detenuti

Agli stranieri detenuti e' rilasciato un permesso, che puo' essere convertito, a fine pena, in caso di partecipazione a un programma di reinserimento. Si tiene conto della presenza in Italia di figli minori prima di procedere all'espulsione dello straniero condannato. L'espulsione quale misura alternativa alla pena e' applicata solo su richiesta dello straniero.

 

9. Assistenza sociale

E' ripristinata la completa equiparazione col cittadino italiano del titolare di permesso di durata non inferiore a un anno, ai fini della fruizione delle misure di assistenza sociale.

 

10. Professioni

Il riconoscimento dei titoli professionali e l'iscrizione negli albi non sono soggetti al rispetto di quote. Le sole attivita' precluse allo straniero sono quelle che comportino l'esercizio di pubblici poteri o attengano alla tutela dell'interesse nazionale.

 

11. Trasparenza

E' stabilito l'obbligo di pubblicazione, su Internet, di tutte le circolari che riguardino lo straniero.