Immigrazione:
resoconto dellĠincontro con il Sottosegretario, On. Marcella Lucidi
Roma, 2 agosto 2007
Come programmato nellĠincontro dello scorso 17 luglio, si
tenuto gioved 2 agosto un incontro tra i responsabili dei dipartimenti
immigrazione di Cgil, Cisl e Uil ed il titolare del sottosegretariato
allĠimmigrazione del Ministero dellĠInterno On. Marcella Lucidi.
Obiettivo: fare il punto delle iniziative prese dal Governo in
materia di semplificazione ed accelerazione delle procedure relative al rinnovo
del permesso di soggiorno (protocollo Governo Poste italiane dello scorso 11
dicembre), alla correzione dei numerosi problemi sorti con lĠuso dello
strumento del portale informatico, e degli annosi ritardi nei tempi di consegna
dei permessi. Altri problemi importanti erano gli aspetti di validit della
ricevuta di richiesta del rinnovo per chi viaggi allĠestero, lĠonerosit dei
costi del permesso di soggiorno elettronico, ed altri temi collegati.
Per il Governo, insieme al Sottosegretario, erano presenti vari
prefetti. Per quanto riguarda Cgil, Cisl, Uil presenti i responsabili e
coordinatori in materia di immigrazione (la Uil era rappresentata da Giuseppe
Casucci, accompagnato da Angela Scalzo).
Primo tema toccato,
quello dei costi eccessivi del rinnovo del permesso di soggiorno elettronico (Û
72,50), specie a fronte della numerosit delle famiglie dei migranti e
soprattutto del cattivo servizio erogato agli immigrati per un prezzo cos alto.
Da questo punto di vista, il sottosegretario ha detto che il Ministero
impegnato su vari fronti al fine di un alleggerimento dei costi per le famiglie
straniere: con il Poligrafico dello Stato, con le Poste e soprattutto con il
Ministero di Economia e Finanze. Tra le ipotesi prospettate, lĠinserimento dei
figli con meno di 14 anni nel permesso dei padri (cos da non spendere 72, 5 Û
a persona), possibili sgravi fiscali, maggiore impegno delle Poste fino a
permesso completato, ecc.
Va comunque rivista, si detto, la procedura per i permessi ai minori, in quanto questo
potrebbe portare un risparmio notevole per le loro famiglie.
Secondo tema affrontato,
quello della validit della ricevuta postale di richiesta del permesso, ai fini
dei viaggi allĠestero. Il Viminale ha richiesto alla Commissione Europea di
riconoscere la validit di questo documento (insieme a passaporto e copia del
permesso scaduto). La CE ha accettato e comunicato ufficialmente questo
riconoscimento agli Stati membri. Gli stranieri in attesa di rinnovo di
permesso di soggiorno che escono dallĠItalia, dunque, potranno passare anche
dagli Stati dellĠArea Schengen, ma solo dagli aeroporti, mentre restano esclusi
altri mezzi di trasporto (treni, nave, auto). EĠ stato fatto notare come questo
rislova il problema solo per un quinto degli immigrati.
Siamo stati anche informati che il Ministero degli Esteri ha fatto
una comunicazione ufficiale, tramite le proprie sedi diplomatiche, ai Paesi
dĠorigine dei flussi migratori, agli aeroporti di quei Paesi ed alle compagnie
aeree, del riconoscimento della ricevuta, in modo che i migranti non abbiano da
soffrire problemi in sede di rientro in Italia.
Terzo tema, quello del
coordinamento delle competenze in materia di immigrazione tra i vari Ministeri
(interno, solidariet sociale, esteri, giustizia, salute, trasporti, ecc.,). Si
tenuto un incontro interministeriale ai fini di dare organicit alle varie
competenze ed attivit. Il tutto si dovrebbe tradurre in una circolare
interministeriale che dar una serie di risposte sui vari problemi trattati tra
sindacati e governo negli ultimi mesi.
Quarto tema: cambi nella
procedura. EĠ allo studio – ha detto Marcella Lucidi - la modifica della
procedura in materia di rinnovi che dovrebbe portare nel prossimo futuro ad un
superamento della convenzione con le Poste in direzione di un maggior
decentramento delle funzioni di rinnovo dei permessi e dei servizi agli
immigrati, ai comuni. A settembre il Ministero dovrebbe essere in grado di dare
maggiori indicazioni in questo senso. Non chiaro in questo senso come si
continuer ancora a valorizzare il grande apporto dato dai Patronati.
Quinto tema: quello
annoso delle pratiche anomale. Il 18 luglio stato fatto un incontro tra
Viminale e 16 questure delle citt maggiori italiane (che rappresentano circa
il 56% della presenza immigrati in Italia). Delle 284.285 pratiche ÒanomaleÓ,
la maggior parte potrebbe essere recuperata, essendo esse anomalie correggibili
(di campo e/o documentali). Poste e questure avviseranno gli immigrati (comunicazione
via SMS) dei documenti e correttivi necessari allo sblocco delle pratiche,
compresi quelli che non hanno incluso nel kit il bollettivo di pagamento. Verr comunque stabilita una data
limite oltre la quale – in assenza dei correttivi richiesti - la pratica
verr rifiutata.
Nel corso dellĠincontro con le questure riemerso il grande
problema della scarsezza di personale e mezzi, di fronte ad una mole di lavoro
crescente ed a tempi sempre pi lunghi di gestione delle pratiche.
Sesto tema: quello
della lotta al lavoro nero. EĠ stato rilevato come il provvedimento in
discussione in Parlamento sullĠestensione dellĠart.18 ai casi gravi di
sfruttamento, pur importante, non di per s in grado di frenare lĠestensione
del lavoro irregolare. EĠ stata preannunciata una circolare dellĠInterno alle
questure, che verranno invitate a maggiore attenzione ed intervento sulle
situazioni di sfruttamento, violenza, ma anche lotta al lavoro nero.
Settimo tema: quello
della statisticazione delle pratiche seguite dai patronati. Malgrado lĠimpegno
del Viminale, il Welfare non ha ancora proceduto in questo senso. Anche i dati
sulle pratiche distinte per patronati non sono ancora noti. Il Sottosegretario
si impegnato a riparlare con il Welfare per sbloccare la situazione.
Il quadro generale dato dal sottosegretario sulla
situazione dei rinnovi, rimane comunque molto critico e con tendenza al
peggioramento. Attualmente, su 882.000 istanze di rinnovo presentate dallĠ11
dicembre, solo 72.061 pratiche sono state completate (dati al 1Ħ agosto).
Purtroppo i tassi di presentazione solo di una media di 20 mila istanze alla
settimana, contro una capacit di smaltimento attuale non superiore alle 7 mila
pratiche settimanali. Di questo passo i tempi di consegna tenderanno ad
allungarsi con il rischio di ricevere il rinnovo con validit gi scaduta.
Abbiamo comunque chiesto al Viminale di verificare se –
con i correttivi apportati al sistema negli ultimi due mesi – non ci sia
un miglioramento misurabile nel trend di completamento delle pratiche. Una
simulazione sul futuro ci permetterebbe di valutare se i tempi di consegna
diminuiranno o meno.
Marcella Lucidi ha ribadito che il Viminale si muove in varie
direzioni per rispondere a questa emergenza:
a)
Sul piano del potenziamento delle risorse umane (pi personale,
pi straordinari, uso degli interinali, pi strumenti, ecc.);
b)
Semplificazione delle procedure possibili con lĠattuale
legislazione;
c)
Uso delle collaborazioni esterne (patronati, associazioni,
ecc.);
d)
Accelerazione del trasferimento delle competenze al terriroio.
Resta naturalmente lĠurgenza dellĠapprovazione della riforma in
materia di immigrazione, con lĠallungamento nella durata dei permessi, unico
meccanismo capace di dimezzare la pressione delle domande sullĠattuale
deficitario sistema amministrativo.
Cgil, Cisl e Uil hanno dato comunque un parere positivo sugli
sforzi fatti ed i passi in avanti raggiunti dal gruppo di lavoro del Viminale,
grazie anche allĠimportante apporto dei patronati. Resta la preoccupazione sul
quadro generale. A settembre prevista unĠaltra verifica congiunta tra le
parti.
A cura del Dipartimento Politiche Migratorie della UIL
Roma, 3 agosto 2007