UFFICIO
STAMPA Andreina
Albano Tel.
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Con lĠapprovazione del
DdL Amato-Ferrero in Consiglio dei Ministri
si pu aprire una
nuova stagione dei diritti nel nostro paese
Dichiarazione di
Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
LĠArci conferma il giudizio sostanzialmente positivo
sul Disegno di Legge Amato-Ferrero, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.
Il metodo del confronto con le associazioni scelto
dai due ministri si rivelato positivo ed ha contribuito alla definizione di
un testo che segna una netta discontinuit in molte sue parti con la cultura e
i contenuti della Bossi-Fini, e che accoglie gran parte delle richieste
avanzate.
LĠimmigrazione non pi affrontata come questione
principalmente di ordine pubblico, ma come un fenomeno del nostro tempo, che
riguarda la vita di centinaia di migliaia di uomini e donne, persone con una
storia, una cultura e un bagaglio di diritti che vanno rispettati.
Restano tuttavia dei punti non condivisi o che vanno
migliorati.
In primo luogo vanno definitivamente superati tutti i
dispositivi e gli istituti che
riconducano allĠesistenza di un diritto speciale per i migranti, a cominciare
dai Cpt di cui continuiamo a chiedere la chiusura.
Bisogna inoltre dare un deciso segnale di cambiamento
per quel che riguarda le procedure dei rinnovi dei permessi di soggiorno,
trasferendo le competenze ai Comuni e chiudendo la negativa esperienza con le
Poste. Cos come urgente dare una risposta alle centinaia di migliaia di
persone che ricadono nellĠultimo
decreto flussi e che la aspettano da pi di un anno. Per loro e per
quanti vivono e lavorano in Italia senza trovare la strada dellĠemersione
necessario prevedere un meccanismo di regolarizzazione che ne sani la
posizione, facilitandone lĠuscita dal lavoro nero.
Ricordiamo inoltre che il governo italiano non ha
sospeso la sua partecipazione al programma europeo Frontex n ha rinunciato gli
accordi bilaterali firmati dal precedente governo, volti, attraverso operazioni
di polizia internazionale, a fermare i migranti prima del raggiungimento delle
frontiere e in alcuni casi prevedendo la loro detenzione in Cpt oltre
frontiera.
Infine, vogliamo esprimere la nostra contrariet
allĠadozione di una Carta dei Valori che riguarda i cittadini di religione musulmana. LĠItalia ha gi una sua
Carta, la Costituzione, valida per tutti
i cittadini, di qualsiasi nazionalit e religione. Adottarne unĠaltra e
per di pi rivolta ad una determinata categoria di cittadini, ci sembra un atto
discriminatorio e privo di giustificazione.
Ci auguriamo che nel dibattito parlamentare questi
punti possano trovare una soluzione positiva, per aprire davvero una nuova
stagione dei diritti nel nostro paese.
Roma, 24 aprile 2007