UFFICIO STAMPA

Andreina Albano

Tel. 06 41609267 – 3483419402

e-mail: albano@arci.it

 

COMUNICATO STAMPA

 

Con lĠapprovazione del DdL Amato-Ferrero in Consiglio dei Ministri

si pu˜ aprire una nuova stagione dei diritti nel nostro paese

 

Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

 

LĠArci conferma il giudizio sostanzialmente positivo sul Disegno di Legge Amato-Ferrero, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.

 

Il metodo del confronto con le associazioni scelto dai due ministri si  rivelato positivo ed ha contribuito alla definizione di un testo che segna una netta discontinuitˆ in molte sue parti con la cultura e i contenuti della Bossi-Fini, e che accoglie gran parte delle richieste avanzate.

 

LĠimmigrazione non  pi affrontata come questione principalmente di ordine pubblico, ma come un fenomeno del nostro tempo, che riguarda la vita di centinaia di migliaia di uomini e donne, persone con una storia, una cultura e un bagaglio di diritti che vanno rispettati.

 

Restano tuttavia dei punti non condivisi o che vanno migliorati.

In primo luogo vanno definitivamente superati tutti i dispositivi e gli istituti  che riconducano allĠesistenza di un diritto speciale per i migranti, a cominciare dai Cpt di cui continuiamo a chiedere la chiusura.

 

Bisogna inoltre dare un deciso segnale di cambiamento per quel che riguarda le procedure dei rinnovi dei permessi di soggiorno, trasferendo le competenze ai Comuni e chiudendo la negativa esperienza con le Poste. Cos“ come  urgente dare una risposta alle centinaia di migliaia di persone che ricadono nellĠultimo  decreto flussi e che la aspettano da pi di un anno. Per loro e per quanti vivono e lavorano in Italia senza trovare la strada dellĠemersione  necessario prevedere un meccanismo di regolarizzazione che ne sani la posizione, facilitandone lĠuscita dal lavoro nero.

 

Ricordiamo inoltre che il governo italiano non ha sospeso la sua partecipazione al programma europeo Frontex nŽ ha rinunciato gli accordi bilaterali firmati dal precedente governo, volti, attraverso operazioni di polizia internazionale, a fermare i migranti prima del raggiungimento delle frontiere e in alcuni casi prevedendo la loro detenzione in Cpt oltre frontiera.

 

Infine, vogliamo esprimere la nostra contrarietˆ allĠadozione di una Carta dei Valori che riguarda  i cittadini di religione musulmana. LĠItalia ha giˆ una sua Carta, la Costituzione, valida per tutti  i cittadini, di qualsiasi nazionalitˆ e religione. Adottarne unĠaltra e per di pi rivolta ad una determinata categoria di cittadini, ci sembra un atto discriminatorio e privo di giustificazione.

 

Ci auguriamo che nel dibattito parlamentare questi punti possano trovare una soluzione positiva, per aprire davvero una nuova stagione dei diritti nel nostro paese.

 

Roma, 24 aprile 2007