Articolo del 23/04/2007
"Capacità di gestione della migrazione in Cina", il nuovo progetto dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni cofinanziato dal Ministero dell'Interno
L'iniziativa, nell'ambito nel Programma europeo Aeneas 2005, contro la migrazione illegale per il miglioramento della gestione del fenomeno e la diffusione della sua conoscenza


L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha presentato - nell'ambito del Programma europeo Aeneas 2005 per l'assistenza finanziaria e tecnica ai Paesi Terzi a sostegno delle loro azioni per una migliore gestione dei fenomeni migratori e di asilo -  un progetto denominato “Capacità di gestione della migrazione in Cina”, finanziato dalla Commissione Europea e cofinanziato, per l'Italia, dal Dipartimento per le Libertà Civili e l´Immigrazione del Ministero dell'Interno.

Il 5 aprile scorso, presso questo Ministero, il Dipartimento ha presentato l´iniziativa a tutti i soggetti istituzionali, sindacali e del mondo universitario interessati, nel corso di una riunione presieduta dal Capo del Dipartimento, Prefetto Mario Morcone, e dal Direttore Centrale per le Politiche dell´Immigrazione e l´Asilo, Prefetto Mario Ciclosi.

Obiettivi principali del progetto, la riduzione della migrazione illegale dalla Repubblica Cinese verso l´Europa, il miglioramento della capacità di gestione del fenomeno migratorio e la diffusione della conoscenza dei suoi molteplici aspetti tra le Istituzioni.
Più nello specifico, l'iniziativa prevede l'accoglienza di funzionari delle istituzioni cinesi da parte dell'Amministrazione per cicli di formazione sui modelli normativi ed operativi che presiedono alla gestione dei flussi migratori e al loro insediamento in Italia, allo scopo di mettere a loro disposizione il know how maturato, e, al tempo stesso, usufruire dell'esperienza e delle informazioni che gli stessi funzionari vorranno condividere sui modelli operativi cinesi, per poter delineare un quadro di riferimento relativo alle azioni e le politiche poste in essere dalla Repubblica cinese nell'affrontare e gestire la complessa realtà della migrazione.

Questo tipo di informazioni, molto utili in quanto relative ad una realtà migratoria molto peculiare quale quella proveniente dalla Cina, saranno poi messe in comune con altre conoscenze e informazioni possedute, a vario titolo, dai diversi soggetti, istituzionali e non, coinvolti nel'iniziativa. Il progetto si propone, infatti, oltre alla fattiva collaborazione con le Autorità cinesi, anche la creazione di una rete di competenze scientifiche ed operative sul fenomeno migratorio cinese in Italia, allo scopo di ottimizzare per il futuro la gestione del fenomeno e individuare future nuove azioni.

Alla presentazione del progetto, condotta dal Capo Missione OIM, dr. Peter Schatzer, hanno assistito, oltre al Prefetto di Prato - città in cui è particolarmente numerosa la comunità cinese - molti rappresentanti del mondo istituzionale, del lavoro e della ricerca, direttamente coinvolti nelle problematiche connesse ai flussi migratori sul territorio.
Erano infatti presenti rappresentanti del Ministero degli Esteri, del Ministero della Solidarietà Sociale e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, rappresentanti dei Consigli Territoriali di Roma, Milano e  Modena - aree in cui, per ragioni storiche o legate all'ampiezza delle comunità, l'immigrazione cinese è particolarmente significativa -  rappresentanti dell´Arma dei Carabinieri, della Regione Toscana, dell´Ufficio Italiano Cambi, che può mettere a disposizione dati relativi alle caratteristiche finanziarie delle economie create da queste comunità, nonchè rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e datoriali, e rappresentanti dell´Università di Bologna, ateneo che, insieme con quello di Firenze, ha svolto specifici studi su questa particolare realtà migratoria.

A questo proposito, la Prof.ssa Ceccagno dell´Università di Bologna ha fatto il punto sugli studi attualmente disponibili sul fenomeno, individuando i possibili futuri ambiti di intervento ed attività, mentre nel corso degli interventi degli altri rappresentanti sono state illustrate le singole esperienze di rispettiva competenza.

E' emerso, da parte di tutti i soggetti presenti,un forte interesse a collaborare attivamente al progetto, ed è stata concordata la definizione di un prossimo protocollo di intesa per il coordinamento delle attività del progetto e l'individuazione dei livelli di collaborazione fra tutte le parti coinvolte.

Il progetto prosegue ed arricchisce l'impegno di questa Amministrazione, tramite il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, nella lotta contro la migrazione illegale e la criminalità che lucra su questo fenomeno, nello sforzo per far emergere le situazioni di clandestinità e, al tempo stesso, nelle azioni di assistenza e supporto alle vittime.
In questa direzione, è stato presentato nel marzo scorso dal Sottosegretario all'Interno On. Marcella Lucidi e dal Capo del Dipartimento, Mario Morcone, il progetto dell'OIM "Cooperazione internazionale per assicurare il ritorno volontario assistito e la reintegrazione nel paese d'origine di vittime della tratta e di altri casi umanitari", dedicato al ritorno e al reinserimento nel paese d´origine delle vittime di tratta, il c. d. "rimpatrio assistito".

Il progetto ha consentito il ritorno volontario assistito e la reintegrazione nel paese di origine di più di 400 vittime della tratta.