Articolo del 24/04/2007
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Il Ministro dell'Interno Amato dispone la soppressione di alcuni Centri di permanenza temporanea ed assistenza (CPTA), ed avvia uno studio per la riqualificazione delle altre strutture
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Il Ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha disposto oggi la soppressione dei Centri di permanenza temporanea ed assistenza di Brindisi, Crotone e Ragusa e l'avvio di uno studio approfondito sulle altre strutture per valutare eventuali future soppressioni o procedere alla loro riqualificazione, che terrà conto della valutazione dei Prefetti, dei Comitati Provinciali per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica e dei rappresentanti degli Enti territoriali. COMUNICATO STAMPA Il Ministro dell´Interno, Giuliano Amato, ha oggi disposto la soppressione dei Centri di permanenza temporanea ed assistenza (CPTA) di Brindisi, Crotone e Ragusa e ha avviato un approfondito studio sulle altre strutture, in vista di ulteriori, eventuali, soppressioni o della riqualificazione, anche in funzione di una diversa missione istituzionale. Tale studio terrà conto delle esigenze che emergeranno dal territorio, attraverso un´attenta valutazione dei Prefetti e dei Comitati Provinciali per l´Ordine e la Sicurezza Pubblica e della posizione espressa dai rappresentanti degli Enti territoriali. Una particolare attenzione sarà dedicata alle strutture di Torino, Bologna, Modena e Gradisca d´Isonzo (Gorizia). Con una seconda direttiva il ministro ha inoltre invitato i Prefetti ad assumere nuovi criteri per l´accesso ai Centri, garantendo la più ampia trasparenza e conoscenza dell´attività e dei servizi resi agli ospiti. Sarà consentito l´accesso in tutti i Centri di accoglienza, identificazione e permanenza temporanea ai rappresentanti delle organizzazioni umanitarie internazionali e nazionali, come l´Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l´Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e la Croce Rossa Italiana. Saranno anche accolte le richieste di accesso provenienti da Sindaci, Presidenti di Provincia e Presidenti di Giunta e di Consiglio Regionale. I soggetti del privato sociale, in relazione alle proprie finalità, saranno ammessi a svolgere specifiche attività di assistenza sulla base di convenzioni con gli enti locali o con i Prefetti. |