Il punto sugli italiani nel mondo a partire dalla Gran Bretagna: i flussi di lavoratori altamente qualificati

Londra, 27 aprile 2007 – Istituto Italiano di cultura

 

Degli oltre 3 milioni di cittadini italiani che risiedono allĠestero, 145 mila si sono insediati nel Regno Unito e rappresentano lĠottava comunitˆ per la sua consistenza. Questa presenza  importante non solo dal punto di vista storico ma anche per comprendere gli sviluppi futuri della nostra emigrazione, sempre pi caratterizzata dai flussi di persone altamente qualificate.

Di questo si discuterˆ nel convegno, organizzato dalla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana sul tema  ÒIl punto sugli italiani nel mondo a partire dalla Gran BretagnaÓ in collaborazione con lĠAmbasciata e il Consolato dĠItalia e lĠassociazionismo,  , presso lĠIstituto italiano di cultura a Londra questo pomeriggio, alle ore 18.00.

Durante lĠincontro verrˆ presentato il Rapporto sugli italiani nel mondo 2006, una ricerca promossa dalla Fondazione Migrantes in collaborazione con le ACLI, il Patronato INAS-CISL ed i Missionari Scalabriniani, le strutture pubbliche e il terzo settore.

 

ÒLa specificitˆ dellĠItalia rispetto agli altri paesi industrializzati evidenzia lĠimpatto esercitato nel passato dallĠemigrazione sullo sviluppo e quello che pu˜ ancora esercitare nellĠattuale contesto di globalizzazione. EĠ importante che i nostri connazionali allĠestero escano dallĠanonimato. Essi, costituendo ormai una rete consolidata e ricca di fermenti dinamici, possono incentivare una strategia di interventi pi efficaciÓ: cos“ ha presentato il convegno Don Domenico Locatelli, direttore dellĠUfficio pastorale dei Migranti della Fondazione Migrantes.

 

Secondo i dati del Rapporto sugli italiani nel mondo sono poco pi di 3.106.251 gli emigrati originari della Penisola ed oltre 60 milioni sono gli oriundi. Oltre il 60% risiede in paesi europei (46% nei paesi dellĠUnione Europea e 12% in Svizzera), il 34% in America ed il 4% in Oceania. Germania (533 mila presenze), Svizzera (459 mila), Argentina (404 mila), Francia (325 mila), Belgio (215 mila), Stati Uniti (187 mila), Brasile (148 mila) e Gran Bretagna (145 mila) sono i maggiori paesi di insediamento delle comunitˆ italiane.

 

Gli espatri, seppure in misura ridotta rispetto al passato, continuano ad interessare oltre 30 mila giovani  e migliaia di figure ad elevata professionalitˆ (manager, ricercatori e operai specializzati), tutti alla ricerca di migliori opportunitˆ lavorative.

Il Regno Unito  una delle mete preferite di questi flussi. Nel periodo 1996-2002, secondo i dati dellĠIstat, ogni anno 3.500 laureati italiani sono espatriati alla ricerca di migliori prospettive professionali e retributive. Si stima che siano 6 mila i ricercatori universitari italiani andati allĠestero, in buon numero proprio in Gran Bretagna, dove si recano anche 40 mila studenti italiani per studiare la lingua, spesso fermandosi in maniera stabile. Questo paese  anche la metˆ preferita da un quarto dei manager italiani che prendono la via dellĠestero, come risulta da una indagine a campione della MCS - Management Consulting on Selection. La maggior parte dei laureati che prendono le vie dellĠesodo proviene dal Nord (61,99%) e in particolare dal Nord Ovest (40,9%).

 

Cos“ come si configurano le collettivitˆ tradizionali, anche questi nuovi flussi possono diventare occasione di arricchimento per il nostro paese: a tal fine si richiede una maggiore apertura agli aspetti di eccellenza riscontrabili allĠestero, la predisposizione a valorizzare la rete italiana nel mondo e i programmi per valorizzare le esperienze di questo personale allĠestero, allĠoccorrenza favorendone il reinserimento e in maniera pi generale stabilendo dei collegamenti.

 

Queste prospettive saranno al centro della discussione dellĠincontro dibattito, in cui interverranno numerosi rappresentanti della collettivitˆ italiana in Gran Bretagna  (A. Alberelli, A. Bertali, L. Bugitti, M. Cranchi, A. Fulco, L. Losi, S. Silvestri, G. Ziliotto) e delle organizzazioni romane promotrici (D. Licata, D. Locatelli, G. Lodetti). Hanno assicurato la partecipazione anche lĠAmbasciatore dĠItalia Giancarlo Aragona, il Console generale a Londra David Morante e il presidente della Camera di Commercio di Londra Leonardo Simonelli

 

In allegato: il programma dellĠincontro,

la scheda sintetica sul ÒRapporto degli italiani nel mondo 2006Ó ed un dossier sui temi del Convegno Per informazioni: a Londra cell. 0039.349.8188873 a Roma 06.54192252