Marino. Dopo il convegno dellĠassociazione ÒLĠun per lĠaltroÓ

IMMIGRAZIONE E LEGALITAĠ,

LA REALTAĠ DEI FATTI  E LE LETTURE MIRATE DI UNĠASSEMBLEA BUONISTA

E UN POĠ TROPPO NO GLOBAL

 

di Adriano Palozzi*

 

Durante lo scorso fine settimana ho avuto lĠoccasione di partecipare al convegno su sicurezza e immigrazione organizzato dallĠassociazione ÒLĠUn per lĠaltroÓ che ringrazio per la puntualitˆ e la competenza nellĠintervenire su numerose problematiche della societˆ e del territorio.

Prescindendo pure dalla cornice che, nonostante i numerosi rappresentanti istituzionali invitati mi  parsa essere pi adeguata alla riunione di un collettivo Òno globalÓ, ci˜ che maggiormente mi ha lasciato basito sono stati i dati e le valutazioni affini fornite dallĠesperto di immigrazione, dottor Briguglio, il quale, ergendosi alla pari di un portatore sano di buonismo, ha imbonito la platea con giri di parole a dir poco sconcertanti. LĠesperto, infatti, durante la sua relazione si  industriato a snocciolare dati del Ministero degli Interni che, letti in maniera assolutamente demagogica, andavano a dimostrare la sostanziale paritˆ tra la delinquenza dĠorigine straniera e quella, diciamo cos“, nostrana.

Ebbene, seppure quei dati aggiornati ad oggi e non, come ci pare, a cinque anni  fa, risultassero essere  veritieri, andrebbero comunque  fatte almeno un paio d considerazioni in aggiunta.

La prima, lampante,  che di fronte ad un sostanziale pareggio di reati nell'assurda gara a chi delinque di pi tra italiani e stranieri va evidenziato che il dato non tiene conto dei tanti reati subiti e non denunciati che ormai rappresentano la stragrande maggioranza. Un dato sommerso dalla triste realtˆ che galleggia, non considerato, nella totale sfiducia che cĠ da parte dei cittadini nei confronti di istituzioni a loro volta buoniste e non in grado di incidere con pene severe e certe.
La seconda considerazione  questa: seppure, infatti, il numero delle rapine e degli omicidi in Italia  davvero commesso per metˆ da italiani e per metˆ da stranieri, qualsiasi esperto di statistica che sia intellettualmente onesto dovrebbe annotare non troppo a margine il fatto che  gli italiani in Italia sono circa 60 milioni e gli stranieri appena tre. Ci˜ vuol dire che a paritˆ di campione di abitanti, la popolazione straniera in Italia delinque circa il 2000 %  n pi rispetto a quella italiana. Con un dato che, stando al calcolo delle probabilitˆ, vede uno straniero, in media, delinquere duecento volte di pi di un cittadino italiano.

Sintetizzando, dunque, in un dato unitario emerge che, a paritˆ di abitanti italiani-stranieri sul nostro territorio, arriveremmo a percentuali di delinquenza pari a quella che  in effetti lĠattuale e da pi parti documentata incidenza: con il 90% dei reati commesso da stranieri a paritˆ di campione di abitanti analizzato.

Va detto, inoltre, che il convegno in oggetto si  svolto dopo tre fatti di cronaca importanti avvenuti sul nostro territorio.
Inutile dire che per lĠoccasione, come era facilmente immaginabile,  stato nuovamente tirato in ballo il nostro manifesto sulle donne e lĠimmigrazione.

Ad oggi, per˜, e alla luce di tutte le discussioni seguite alla sua uscita, per la prima volta ho sentito scalfirsi in me alcuni convincimenti che fino a poche ore fa erano punti fermi.

Da sindaco ho ormai maturato la convinzione che quel manifesto non rappresenta tutta la comunitˆ. Mi sono trovato, infatti, ad essere ancora contestato dagli stessi che, guarda caso, nel nostro Consiglio comunale aperto sulla sicurezza non hanno ritenuto opportuno alzarsi per osservare un minuto di silenzio dedicato al ricordo del nostro militare ucciso in Afghanistan, preferendo rimanere seduti a chiacchiericciare tra i banchi del pubblico con una totale assenza di rispetto nei confronti di un uomo morto per la patria.

Se devo, quindi, essere sincero e parlare finalmente fuori dai denti, pensandoci bene, mi sento di dire che francamente non sono affatto interessato a rappresentare questa parte di comunitˆ.

Tuttavia, in nome dellĠistituzione che rappresento, posso garantire che  sicuramente saremo pi attenti in futuro a rappresentare tutti, anche chi e' indiscutibilmente irrappresentabile da queste stesse istituzioni sane e non dedite a attivitˆ illegali e poco chiare.
Il finto buonismo o meglio il buonismo a tutti i costi non ci piace.

Riteniamo, anzi, peraltro  che sia, quello si, molto pericoloso.

Ai miei concittadini dico di riflettere approfonditamente su questi temi affinchŽ si abbia piena coscienza di quel che accade e di come, molti tentino di disegnare una realtˆ travisata.
Agli immigrati per bene chiedo di sostenerci, affinchŽ la loro reale integrazione passi per la severa repressioni di quella parte di loro che hanno scelto di intraprendere strade opposte a quelle del rispetto delle leggi e della convivenza civile.

La legalitˆ e i numeri, del resto, sono decisamente univoci. Ogni interpretazione pu˜ portare insito un tradimento. Figuriamoci quelle fatte con il mirino politico ben azionato.

Si ragioni, dunque, sui numeri e sulle leggi da applicare o da scrivere ex novo per risolvere un problema che davvero, senza demagogia, non pu˜ attendere oltre.

 

                                                                                                        *Sindaco di Marino