AFFARI COSTITUZIONALI    (1ª) 

 

MARTEDÌ 27 NOVEMBRE 2007

177ª Seduta (pomeridiana) 

 

Presidenza del Presidente

BIANCO 

 

            Intervengono i sottosegretari di Stato per l'interno Marcella Lucidi e per la giustizia Scotti.           

 

           

La seduta inizia alle ore 15,05.

 

 

IN SEDE REFERENTE 

 

(1872) Conversione in legge del decreto-legge 1° novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza

(Seguito dell'esame e rinvio)

 

            Prosegue l’esame, sospeso nella seduta antimeridiana.

 

Il relatore SINISI (Ulivo) illustra una possibile ipotesi normativa, che implica una valutazione specifica riguardante anche la non liceità dei proventi a disposizione dell’interessato quale condizione che integra uno dei motivi validi per la misura dell'allontanamento.

            Quanto agli effetti degli allontanamenti predisposti da autorità di altri Paesi europei, condivide l’ipotesi in base alla quale al cittadino comunitario espulso da altro Stato membro può essere imposto l’obbligo di segnalare la propria presenza: in caso di mancato adempimento il prefetto, valutata ogni altra circostanza, può ritenere sussistenti i motivi imperativi di pubblica sicurezza.

 

            Il senatore PALMA (FI) sottolinea la necessità di approfondire le proposte avanzate dal relatore. A tal fine, è opportuno che i rappresentanti del Governo e i Gruppi della maggioranza esprimano le loro opinioni.

 

            Il relatore SINISI (Ulivo) propone di procedere nelle votazioni, accantonando intanto gli emendamenti 1.27 e 1.2.

 

            Il senatore SARO (DCA-PRI-MPA) manifesta apprezzamento per lo sforzo compiuto dal relatore, che sembra procedere verso una soluzione condivisa. Attende, in proposito, i pareri del Governo e dei Gruppi di maggioranza.

 

            Il sottosegretario Marcella LUCIDI, a nome del Governo, manifesta disponibilità a considerare favorevolmente le ipotesi formulate dal relatore.

 

            La senatrice Maria Luisa BOCCIA (RC-SE) esprime un parere non pregiudizialmente contrario alle proposte del relatore, che però devono essere esaminate con attenzione. Conviene sull’opportunità di accantonare gli emendamenti 1.27 e 1.2.

 

            I senatori VILLONE (SDSE) e TIBALDI (IU-Verdi-Com) si associano.

 

            Il senatore PALMA (FI) invita il Presidente a disporre una breve sospensione dei lavori per consentire una valutazione più approfondita delle proposte illustrate dal relatore.

 

            Il PRESIDENTE dispone quindi una sospensione della seduta.

 

            La seduta,  sospesa alle ore 15,25, riprende alle ore 15,45.

 

            Il relatore SINISI (Ulivo) fa presente che l’introduzione di due ulteriori ipotesi di motivi imperativi di pubblica sicurezza, basate una sulla sussistenza di elementi fondati per ritenere che il soggetto ricavi i propri  mezzi di sostentamento da attività non lecite e l’altra sull’obbligo di dichiarare la presenza sul territorio nazionale quando il soggetto sia destinatario di una misura di allontanamento disposta dall’autorità di un altro Stato membro dell'Unione, non ha trovato il necessario consenso nei Gruppi della maggioranza, alcuni dei quali hanno sottolineato l’inopportunità di ulteriori mediazioni che potrebbero costituire la base di altri sviluppi nella modificazione del provvedimento.

 

            Il senatore PALMA (FI) ringrazia il relatore, al quale dà atto del tentativo di mediazione su un tema tanto critico come la sicurezza: quella proposta avrebbe favorito un dialogo costruttivo con l’opposizione sul complesso del provvedimento, ma ha incontrato resistenze incomprensibili in una parte della maggioranza.

 

            Il senatore SARO (DCA-PRI-MPA) si rammarica per il mancato accoglimento nella maggioranza della disponibilità del relatore a ricercare una convergenza sul tema della sicurezza. Rileva la preclusione ideologica della sinistra radicale su un tema che ha rilievo generale per tutte le forze politiche, come testimoniano le recenti considerazioni del segretario del Partito Democratico, non dissimili da quelle prospettate dalle forze politiche di centro-destra.

Osserva che il mancato accoglimento delle proposte del relatore implica una sfiducia nei suoi confronti, ma auspica che durante la discussione in Assemblea le forze moderate del centro-sinistra riprendano il dialogo per favorire una più ampia convergenza.

 

Il senatore MANTOVANO (AN) manifesta il disagio della sua parte politica per la preclusione opposta alla disponibilità del relatore a disciplinare specificamente, come richiesto dall’opposizione, il caso dei cittadini comunitari che entrano nel territorio nazionale privi dei requisiti per un soggiorno superiore a tre mesi e che rappresentano un pericolo immediato per la sicurezza. Rileva che sulla proposta anche il Governo si era espresso positivamente e si rammarica che l’esame non possa concludersi utilmente, per responsabilità non riconducibili all’opposizione.

 

Il senatore VILLONE (SDSE) sostiene l’operato del relatore, che ha provato a individuare una sintesi fra le varie proposte. Tuttavia, sottolinea la diversa valutazione sugli strumenti di sicurezza rispettivamente delle forze politiche di centro-destra e di centro-sinistra. Molti suggerimenti dell’opposizione hanno già trovato accoglimento e la maggioranza ritiene che le disposizioni così definite siano adeguate  e coerenti con l’ordinamento comunitario e con i princìpi della Costituzione. In proposito, esprime la preferenza per una politica basata sulla capacità investigativa delle forze dell’ordine e sull’attribuzione di risorse adeguate, piuttosto che su proclami progressivamente più severi. Infine, respinge le allusioni secondo le quali le disposizioni del decreto-legge e le successive correzioni sarebbero ispirate alle pressioni di autorevoli segretari di partito o di sindaci.

 

Il senatore MAFFIOLI (UDC) esprime rammarico per il mancato esito delle proposte di mediazione del relatore: esse avrebbero consentito di rafforzare l’efficacia del decreto-legge, che nel testo attuale non corrisponde alle istanze di sicurezza che provengono dai cittadini.

Replicando al senatore Villone, ricorda che il Governo, in sede di manovra finanziaria, non ha affatto adeguato le risorse finanziarie predisposte per le forze dell’ordine, che anzi sono state ulteriormente ridotte.

Infine, manifesta l’apprezzamento per l’operato del relatore, le cui proposte avevano trovato anche il favore del rappresentante del Governo.

 

La senatrice Maria Luisa BOCCIA (RC-SE) respinge l’analisi secondo la quale il mancato consenso alle proposte del relatore sia il frutto di una preclusione ideologica delle forze politiche di sinistra. Condivide l’opinione del senatore Villone sulla diversità del giudizio politico circa l’adeguatezza degli strumenti approntati dal decreto-legge e dalle modifiche su cui fin qui si è convenuto. In proposito, ritiene che il testo sia migliorabile al fine di ricondurlo nell’alveo delle norme comunitarie e dei princìpi costituzionali, respingendo il tentativo di sacrificare la cultura dei diritti.

Ricorda la proposta, avanzata dal relatore nella seduta antimeridiana, di considerare specificamente il caso dei cittadini comunitari che non abbiano i requisiti previsti dall’articolo 7 della direttiva per il soggiorno superiore a tre mesi, il cui allontanamento potrebbe essere intimato con termini più brevi. È invece da respingere, la proposta di individuare al riguardo un motivo imperativo di pubblica sicurezza (con conseguente allontanamento coatto), per l’evidente contrasto con la direttiva.

Auspica infine che si realizzi un allargamento dei diritti di cittadinanza europea.

 

Il senatore Fernando ROSSI (Misto-Mpc) ricorda i dubbi espressi dalla sua parte politica sui requisiti di necessità e urgenza del decreto-legge. Tuttavia, nel merito, si rammarica per il mancato accoglimento delle ipotesi di mediazione suggerite dal relatore, che a suo avviso rispondono a criteri di buon senso e sono pienamente compatibili con la direttiva europea e con i princìpi della Carta costituzionale.

 

Il presidente BIANCO (Ulivo) ringrazia il relatore per essersi adoperato affinché si realizzasse un equilibrio condiviso da tutta la Commissione su alcune ipotesi emendative e dichiara di condividere il merito delle proposte da ultimo illustrate.

Considerato l’imminente inizio della seduta dell’Assemblea, prende atto della difficoltà, allo stato, di completarne l’esame. Tuttavia, considerato che le differenze di opinione su alcune proposte non sembrano insormontabili, si riserva di rimodulare le convocazioni della Commissione per proseguire e completare l’esame, qualora ve ne sia la possibilità.

 

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

 

 

La seduta termina alle ore 16,30.