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Verso una Europa più democratica ed efficiente

Con la firma a Lisbona il 13 dicembre 2007 del nuovo Trattato di riforma, mutano profondamente l’organizzazione, il funzionamento e gli obiettivi dell’Unione europea del XXI secolo

0618_logo_Lisbona_07Il 13 dicembre 2007 a Lisbona è stato firmato il Trattato di riforma dell’Unione europea, che modifica profondamente l’organizzazione, il funzionamento e gli obiettivi dell’Unione in vista delle sfide globali del XXI secolo. Il nuovo testo dovrà essere sottoposto quanto prima alla ratifica dei 27 membri dell'UE, al fine di poter entrare in vigore in tempo utile per le elezioni europee del 14 giugno 2009. Nella maggior parte dei casi si tratterà di ratifiche parlamentari, salvo per l'Irlanda, in quanto la Costituzione di tale Stato richiede un referendum popolare.

Dopo l’inevitabile "periodo di riflessione" sul futuro dell'Europa, seguito al voto contrario espresso nei referendum in Francia e nei Paesi Bassi nel 2005, i capi di Stato o di governo avevano manifestato la ferma volontà di dare all'Unione europea, entro le elezioni del Parlamento europeo del 2009, una base comune rinnovata dell'UE. Chiaro l'intendimento di ristabilire il legame tra i cittadini ed il progetto europeo e di decidere sul futuro del Trattato costituzionale, un proposito ribadito anche a Berlino, il 25 marzo 2007, in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario del Trattato di Roma.
Il Consiglio europeo del 21-23 giugno 2007 aveva poi raggiunto un'intesa su un mandato dettagliato per una nuova conferenza intergovernativa (CIG), incaricata di elaborare un Trattato di riforma dei Trattati esistenti allo scopo di rafforzare "l'efficienza e la legittimità democratica dell'Unione allargata nonché la coerenza della sua azione esterna".

La CIG, condotta sotto la responsabilità generale dei Capi di Stato o di governo, assistiti dai ministri degli affari esteri, è stata avviata il 23 luglio 2007 a margine del Consiglio Affari generali e relazioni esterne. Essa è stata peraltro attuata con modalità diverse da quelle seguite in occasione delle conferenze precedenti, avendole il Consiglio europeo conferito un mandato in termini molto precisi, che hanno individuato nel dettaglio gli elementi della revisione. Questa Conferenza Intergovernativa si è quindi conclusa rapidamente, con la definizione di un accordo politico sul Trattato che modifica il Trattato sull'Unione europea ed il Trattato che istituisce la Comunità europea, concluso durante il vertice informale dei capi di Stato o di governo che si è tenuto a Lisbona il 18 e il 19 ottobre 2007.

Il Trattato di Lisbona

europe 27Il Trattato di Lisbona non abroga e non si sostituisce ai Trattati istitutivi dell'Unione europea (TUE) e della Comunità europea (TCE), come si proponeva di fare la Costituzione europea, ma provvede ad inserire nel testo dei Trattati le riforme necessarie a garantire all'Unione ampliata una maggiore efficienza e legittimazione democratica. Al più presto la versione consolidata dei Trattati istitutivi, ossia comprensiva delle modifiche introdotte dal Trattato di Lisbona, dovrebbe essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'UE.
La Costituzione europea sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° novembre 2006 a condizione che tutti gli strumenti di ratifica fossero stati depositati. Tuttavia, il voto contrario espresso nei referendum in Francia e nei Paesi Bassi, nel 2005, non ha consentito di concludere positivamente il suo processo di ratifica. Di conseguenza, il progetto costituzionale, che consisteva nell'abrogazione di tutti i Trattati esistenti e nella loro sostituzione con un unico testo denominato "Costituzione", è stato abbandonato. Ciò nonostante, Il Trattato di riforma integrerà nei Trattati esistenti, che restano in vigore, gran parte delle innovazioni risultanti dalla conferenza intergovernativa (CIG) del 2004 che aveva formalizzato il testo della Costituzione europea.

Il progetto di Trattato di riforma, anche detto Trattato di Lisbona, é composto di sette articoli.
I primi due articoli, in particolare, introducono le diverse modifiche del Trattato sull'Unione europea (TUE) e del Trattato che istituisce la Comunità europea (TCE).
Il TUE manterrà il suo titolo attuale, mentre il TCE sarà denominato Trattato sul funzionamento dell'Unione.
Il termine "Comunità" sarà sostituito ovunque dal termine "Unione". Altre clausole contengono le disposizioni riguardanti la ratifica e l'entrata in vigore del Trattato di riforma, nonché le disposizioni transitorie. Le modifiche tecniche al Trattato Euratom e ai protocolli esistenti convenute in sede di CIG del 2004 sono apportate mediante protocolli allegati al Trattato di riforma.

Le novità del Trattato
Tra le novità introdotte dal nuovo trattato, si segnalano: la soppressione dell'attuale struttura a "tre pilastri" dell'Unione; il riferimento ai valori sui quali si fonda l'Unione; l'indicazione di nuovi obiettivi che l'Unione dovrà perseguire; una più chiara ripartizione delle competenze tra l'Unione e gli Stati membri; la personalità giuridica unica dell'Unione; il principio della democrazia partecipativa; la nuova formulazione del principio di sussidiarietà; una maggiore solidarietà tra gli Stati membri; l'estensione degli ambiti in cui il Consiglio vota a maggioranza qualificata; il sistema di voto a doppia maggioranza, di Stati e di popoli, per le decisioni al Consiglio dei Ministri, che diventerà effettivo a partire dal 1° novembre 2014.


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