Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Immigrazione, l’Italia al settimo posto per le politiche d’integrazione in uno studio promosso dalla Commissione europea

Notizie

Immigrazione

03.12.2007

Immigrazione, l’Italia al settimo posto per le politiche d’integrazione in uno studio promosso dalla Commissione europea

La ricerca, condotta dal British Council, prende in esame le politiche adottate nei confronti dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti

Mipex_logoE’ stato recentemente presentato a Bruxelles uno studio del Migrant Integration Policy Index (MIPEX), promosso dalla Commissione Europea e condotto su 28 paesi: 25 Stati membri dell’UE (ad esclusione dei paesi neocomunitari, Romania e Bulgaria) e, al di fuori dell’Unione, Norvegia, Svizzera e Canada.

La ricerca, condotta dal British Council nel prendere in esame le politiche adottate dai 28 Paesi in materia di integrazione dei cittadini stranieri regolarmente presenti sui territori nazionali, fa riferimento all’anno 2006.
Lo studio si prefigge essenzialmente di conseguire il rafforzamento, in Europa, delle politiche di integrazione rivolte ai migranti. 
Le realtà nazionali prese in considerazione sono state esaminate e monitorate attraverso la raccolta di dati obiettivi, accessibili e comparabili, e l’assegnazione di punteggi che portano il Paese a posizionarsi in un range che va dalle best practices alle worst practices.

Più specificamente, il “MIPEX” prende in considerazione sei macroaree – accesso al mercato del lavoro, ricongiungimento familiare, accesso alla cittadinanza, partecipazione alla vita politica, adozione di politiche anti-discriminatorie e soggiorno di lungo periodo – e ricorre a 140 indicatori per esaminare le politiche e le legislazioni nei 28 Paesi e mettere a confronto le effettive opportunità fornite ai migranti in termini di partecipazione e di integrazione nella società di accoglienza. La carta_interattiva del sito

In linea generale, dallo studio emerge che i Paesi europei si collocano in una posizione intermedia rispetto alle suddette sei macroaree mentre, se si considerano i singoli ambiti, spiccano notevoli differenze da Paese a Paese.


Nella classifica generale, l’Italia si posiziona al settimo posto, dopo Svezia, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Canada e Finlandia, ma è la prima nel gruppo dei Paesi europei con il più alto tasso di popolazione immigrata (Regno Unito, Francia, Spagna e Germania). Nell’ambito delle sei macro aree, siamo al terzo posto per le politiche di ricongiungimento familiare, al quarto per l’accesso al mercato del lavoro ed al quinto per i soggiorni di lungo periodo.

Complessivamente, lo studio rileva come l’attenzione degli Stati dell’Unione europea sia maggiormente concentrata sull’implementazione delle politiche volte all'unità familiare, all'accesso al mercato del lavoro ed ai soggiornanti di lungo periodo, lasciando in secondo piano quelle connesse all’acquisizione della cittadinanza ed alla partecipazione alla vita politica.





   
Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa
Ministero dell'Interno