RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA

 

 

 

  1. Aspetti tecnico-normativi in senso stretto

 

A). Analisi dellĠimpatto normativo delle norme proposte sulla legislazione vigente.

 

            Il decreto legge modifica lĠarticolo 3 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155(Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale), che prevede una ipotesi di espulsione disposta dal Ministro dellĠinterno, o, su sua delega dal prefetto, per motivi di prevenzione del terrorismo, sostituendo alla disciplina, con validitˆ temporale limitata al 31 dicembre 2007, della esecuzione immediata di tali provvedimenti una nuova disciplina assistita da garanzie analoghe a quelle previste per le espulsioni disciplinate dal d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, (testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellĠimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Nel medesimo articolo 3 viene inserito un comma aggiuntivo che estende allĠallontanamento dei cittadini dellĠUnione europea e dei loro familiari i motivi di prevenzione del terrorismo, aggiungendo una nuova ipotesi di allontanamento a quelle giˆ previste e disciplinate dal decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, recante ÒAttuazione della direttiva 2004738/CE relativa al diritto dei cittadini dellĠUnione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente sul territorio degli Stati membriÓ. Viene, altres“, fornita la definizione dei motivi imperativi di pubblica sicurezza che giustificano la esecuzione immediata dei provvedimenti di allontanamento dei cittadini dellĠUnione europea e dei loro familiari, dettando la disciplina di tale esecuzione, del divieto di reingresso che consegue allĠallontanamento e del procedimento di ricorso giurisdizionale. Il decreto modifica, infine, il citato d.lgs. n. 286/1998 trasferendo dal giudice di pace al tribunale ordinario in composizione monocratica la competenza in materia di convalida della esecuzione coatta dei provvedimenti di espulsione nonchŽ di trattenimento nei centri di permanenza temporanea e assistenza e di ricorso avverso i decreti di espulsione.

 

B). Analisi del quadro normativo e delle situazioni di fatto che giustificano lĠinnovazione della legislazione vigente; accertamento dellĠesistenza nella materia oggetto di intervento di:

á      riserva assoluta o relativa di legge;

á      precedenti norme di delegificazione.

 

LĠintervento normativo mira a completare la disciplina dellĠespulsione per motivi di prevenzione del terrorismo, nella parte in cui essa  disciplinata da norme con validitˆ temporalmente limitata, la cui efficacia  di imminente scadenza, nel rispetto delle garanzie costituzionali in materia di provvedimenti limitativi della libertˆ personale. Le medesime garanzie sono estese ai provvedimenti di allontanamento di cittadini comunitari per motivi imperativi di pubblica sicurezza.

 

 

C). Analisi della compatibilitˆ dellĠintervento con lĠordinamento comunitario.

 

            LĠintervento normativo  conforme alla normativa europea.

 

D). Analisi della compatibilitˆ con le competenze costituzionali delle regioni ordinarie e a statuto speciale.

 

            Non si ravvisano elementi di contrasto al riguardo.

 

E).   Verifica della coerenza con le fonti legislative primarie che dispongono il trasferimento di funzioni alle regioni e agli enti locali.

 

Le disposizioni del provvedimento non inficiano lĠautonomia degli enti locali nŽ si pongono in contrasto con le fonti primarie che dispongono il trasferimento di funzioni alle regioni e agli enti locali.

 

 

  1. Valutazione dellĠimpatto amministrativo.

 

A). Ricognizione degli obiettivi del progetto e analisi dei tempi e mezzi individuati per il perseguimento.

 

      Integrazione immediata della normativa sulla esecuzione delle espulsioni per motivi di prevenzione del terrorismo e disciplina della esecuzione immediata degli allontanamenti di cittadini comunitari o loro familiari al fine di garantire lĠ effettivitˆ dei relativi provvedimenti nel rispetto dei principi costituzionali, in conformitˆ alla direttiva europea che prevede le condizioni di esercizio del diritto di libera circolazione e soggiorno degli stessi.

 

B).  Valutazione dellĠesistenza di oneri organizzativi a carico delle pubbliche amministrazioni.

           

              Il provvedimento non comporta nuovi oneri organizzativi a carico delle pubbliche amministrazioni.

 

C). Valutazione dellĠeventuale previsione della creazione di nuove strutture amministrative.

 

Non  prevista la creazione di nuove strutture amministrative.

 

D). Verifica dellĠesistenza a carico di cittadini e delle  imprese di oneri finanziari, organizzativi ed adempimenti burocratici.

 

Il provvedimento non comporta oneri a carico dei cittadini o delle imprese.

 

  1. Elementi di drafting e linguaggio normativo.

 

Il provvedimento: