Rinnovo alle Poste
La Cgil di Milano: "Il sistema non funziona, ritardi gravissimi"
"Si va verso l'ennesima emergenza: opportuno che il ministro dell'Interno intervenga"

 

 

 

 

 

MILANO - La nuova procedura per il rinnovo dei permessi di soggiorno attraverso le Poste a Milano non funziona.

La denuncia arriva dalla Cgil milanese, secondo la quale, "dopo tutti i disagi subiti dagli immigrati all'avvio della nuova procedura, (kit introvabili, mercato nero ecc..) a distanza di due mesi nessun rinnovo stato ancora possibile, mentre l'accordo con Poste Italiane prevede che entro sette giorni i kit spediti dagli immigrati arrivino alle Questure".

"Al momento - spiega la Cgil - in tutta Italia sono state circa 110mila le domande di rinnovo presentate alle Poste, mentre ne sono state lavorate appena 40mila. Solo una ventina di pratiche sono arrivate alle questura di Milano, ma non ne stata lavorata neanche una
Dove sono finite? - si chiede la Cgil - Dove sta l'intoppo?". Per il sindacato, "la responsabilit delle Poste evidente. Se prosegue questa situazione si creer l'ennesima emergenza, perci opportuno che il ministro dell'Interno intervenga: bisogna cambiare questo sistema e bisogna farlo in fretta".

I tempi si allungano

"Fino a quando la questura non ha il cartaceo - prosegue la Cgil - e quindi non pu effettuare il controllo sui dati inviati, non avvia la procedura per il Permesso soggiorno elettronico (PSE). Calcolando che ccorrono minimo 21 giorni alla Zecca dello stato per emettere un PSE, se la situazione non si sblocca ci vorranno degli anni"

"Ulteriori problemi - sottolinea il sindacato - sono causati dal software delle Poste, che nonostante gli interventi degli esperti, mostra gravi lacune e pochissima flessibilit: molte buste sono ancora ferme (non stato possibile classificarle) nei Centri servizi amministrativi (CSA) perch non rientrano nei parametri stabiliti dal sistema operativo".

(2 febbraio 2007)

Stefano Camilloni