OSSERVATORIO ROMANO SULLE MIGRAZIONI

 

promosso dalla Caritas di Roma in collaborazione con la Provincia di Roma, il Comune di Roma,

la Camera di Commercio di Roma, lĠINPS e il Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes

 

 

 

Immigrati e sistema pensionistico:

stime sui futuri pensionati a livello romano-laziale e nazionale

Ricerca della Caritas di Roma con la collaborazione della Provincia di Roma e dellĠInps [1]

 

Conferenza stampa del 6 febbraio 2007

 

Il pensionamento degli immigrati, un fenomeno da inquadrare in prospettiva

            Gli immigrati costituiscono per gli italiani un beneficio demografico, che si ripercuote anche a livello pensionistico. La loro etˆ media  di 31,3 anni, contro i 44 anni della popolazione residente (dato Istat al 1.1.2005): tra gli immigrati gli ultrasessantenni sono appena il 3%, sei volte di meno rispetto agli italiani. Sono giovani anche le persone che giungono in Italia per ricongiungimento familiare o per lavoro, mentre le nascite da genitori entrambi stranieri (pi di 50 mila lĠanno) sono, in proporzione, molto pi numerose rispetto alle nascite da genitori italiani. La loro quota, in continuo aumento, si aggira intorno al 10% del totale delle nascite, con tendenza alla crescita e con valori giˆ attualmente pi elevati in diversi contesti: 15% a Macerata, Perugia e Firenze; 20% a Brescia, Mantova, Treviso, Piacenza, Modena e 25% a Prato (la punta massima registrata).

La popolazione italiana, secondo le previsioni ISTAT, a metˆ secolo sarˆ caratterizzata dalla diminuzione dei minori e delle persone in etˆ attiva (15-64 anni), a fronte dellĠaumento degli ultrasessantacinquenni, che arriveranno al 35% del totale.

In questo contesto  estremamente positivo il ruolo degli immigrati, che per loro giovane etˆ sono quasi esclusivamente contributori e non fruitori di prestazioni pensionistiche: i cittadini stranieri, che percepiscono in Italia una pensione di vecchiaia, sono meno di 100.000, con unĠetˆ media che supera i 70 anni il che li qualifica come non appartenenti ai nuovi flussi di immigrati dai paesi a forte pressione migratoria. Per molti anni ancora tra gli immigrati saranno pochi gli immigrati e, tuttavia, non  ozioso cercare di inquadrare il futuro, individuando quegli aspetti che abbisognano per tempo di adeguate misure di politica sociale per evitare la creazione di sacche di emarginati.

Questa primo studio organico sui flussi di pensionamento  stato promosso dalla Caritas di Roma, con il supporto della Provincia di Roma e dellĠINPS; esso abbraccia il periodo che va dal 2005 al 2020 ed  articolato a tre livelli di grande interesse conoscitivo e operativo: per genere, regioni di insediamento e paesi di provenienza. Si tratta di una stima di massima, e quindi in qualche leggermente sopravalutata, mentre nel futuro sarˆ possibile una maggiore perfezione con lĠacquisizione di altri elementi conoscitivi riguardanti lĠinizio della carriera assicurativa, la contribuzione versata e lĠentitˆ della prestazione in corso di maturazione. Nella stima non si  tenuto conto sia delle di immigrati destinati a diventare cittadini italiani che di quelli che rimpatrieranno, perchŽ in entrambi i casi le pensioni verranno poste in pagamento.

Come base per il calcolo  stato preso lĠarchivio dei soggiornanti regolari del Ministero dellĠInterno, che ha portato il ÒDossier Caritas/MigrantesÓ a stimare una presenza regolare in Italia allĠinizio del 2006 pari a 3.035.000 persone. Questo archivio ha il vantaggio supplementare di includere anche i lavoratori che, seppure regolarmente soggiornanti, non sono ancora iscritti in anagrafe, o perchŽ ancora non hanno potuto stipulare un contratto di affitto o perchŽ la relativa pratica  ancora in corso: questa inclusione non  di poco conto perchŽ, sempre secondo la stima del ÒDossierÓ, sono state pi di 350.000 le persone che sono venute a trovarsi in questa situazione di precarietˆ anagrafica.

Significative, ai fini della quantificazione dei flussi di pensionamento degli immigrati, sono solo le ultime due fasce di etˆ:

Non sono, invece, rilevanti ai fini della stima nŽ i 1.659.000 giovani adulti (19-40 anni, di cui il 43% donne) nŽ, tanto meno, i 586.000 minori (di cui il 48% donne): come si vede, le donne prevalgono solo nella fascia di etˆ pi avanzata.

Gli aspetti operativi hanno portato a dedicare grande attenzione agli aspetti riguardanti:

 

ITALIA. Soggiornanti stranieri per classi di etˆ (31.12.2005)

Classi di etˆ

Totale

Ripartiz. %

Maschi

Femmine

% Femmine

0-18

586.000

19,3

304.000

282.000

48,1

19-40

1.659.000

54,7

942.000

717.000

43,2

41-60

700.000

23,1

384.000

316.000

45,1

60 e pi

90.000

3,0

44.000

46.000

51,1

Totale*

3.035.000

100,0

1.674.000

1.361.000

44,8

* Stima del Dossier Caritas/Migrantes. I numeri sono arrotondati alle migliaia

FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni e stime su dati del Ministero dellĠInterno integrati con i dati Istat sui minori

 

Criteri tecnici per la stima e risultati a livello nazionale e per le principali regioni

Secondo la vigente legislazione italiana, lĠacquisizione del diritto alla pensione presuppone per i lavoratori, sia italiani che stranieri, due fondamentali requisiti, lĠuno legato allĠetˆ (60 anni per le donne e 65 per gli uomini, eccezion fatta per la pensione di anzianitˆ) e lĠaltro al numero dei contributi versati (ridotto da 20 a un minimo di 5 anni contributivi per il normale pensionamento).

Alla situazione attuale si  pervenuti a seguito delle ultime tre riforme pensionistiche (Amato 1993, Dini 1995, Maroni 2004), per cui le situazioni dei singoli lavoratori si presentano oggi in maniera abbastanza diversificata. La discriminante fondamentale, che sussiste tra il Ôsistema retributivoĠ (precedente) e il Ôsistema contributivoĠ (attuale), consiste nella diversa articolazione dei requisiti dellĠetˆ e della contribuzione, il che incide in maniera sostanziale sulle modalitˆ di calcolo delle prestazioni,.

Si  ipotizzato che gli immigrati ultrasessantenni o di 40-60 anni siano ripartiti uniformemente per ciascun anno della fascia, anche perchŽ i lievi scostamenti esistenti non influiscono sostanzialmente sulla stima.

Quindi si  ipotizzato che tutti gli immigrati vadano in pensione con il nuovo regime contributivo, a causa della loro ridotta anzianitˆ assicurativa, il che li porta anche ad essere fruitori marginali della pensione di anzianitˆ che presuppone 35 anni di contribuzione.

La terza ipotesi ha portato a considerare che tutti abbiano maturato il diritto alla pensione che, a regime e salvo ulteriori modifiche, consente di erogare il trattamento di vecchiaia al compimento di 60 anni per le donne e di 65 anni per gli uomini, a condizione - come prima richiamato - di aver maturato una contribuzione di almeno 5 anni. La previsione, scontata per gli uomini, si avvicina allĠeffettiva realtˆ anche per le donne dopo che  stato ridotto il requisito degli anni di contribuzione.

Non si  ritenuto di detrarre dal calcolo il numero dei cittadini stranieri che rimpatriano, sia perchŽ il loro numero  minimo (circa 15.951 nel 2005 a fronte di circa 200 mila nuovi ingressi), sia perchŽ a chi  rimpatriato, al compimento del 65Ħ anno di etˆ, verrˆ comunque erogata la relativa quota di pensione anche a fronte di una posizione contributiva ridottissima, naturalmente senza lĠintegrazione al trattamento minimo, a meno che ci˜ non sia previsto da un accordo bilaterale che leghi lĠItalia al paese di origine.

La stima dellĠandamento pensionistico riguarda 46.000 donne immigrate ultrasessantenni (di cui la metˆ  stata ipotizzata senza diritto a pensione) e altre 316.000 tra i 40 e i 60 anni. LĠaltra metˆ delle donne ultrasessantenni, che maturerˆ il diritto a pensione, lo farˆ al ritmo di 5.290 lĠanno a partire dal 2005 e quelle tra i 40 e i 60 anni al ritmo di 18.096 lĠanno a partire dal 2010.

I maschi immigrati ultrasessantenni sono 44.000 e quelli tra 40 e 60 anni 384.000. Essi rimarranno in secondo piano nel quinquennio 2005-2010 (1.000 pensioni lĠanno), per aumentare nel quinquennio successivo (3.740 lĠanno) con lĠaccesso al pensionamento degli ultrasessantenni e, infine, per aumentare in maniera pi consistente dal 2015, man mano che maturerˆ i requisiti la successiva classe di etˆ (16.883 lĠanno).

 

ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento annuale dei cittadini stranieri nella provincia di Roma e nella Regione Lazio (2006-2020)

Anno

Italia

Principali gruppi nazionali

Donne

Maschi

Totale

Ucraina

Albania

Marocco

Romania

Polonia

Filippine

Cina

2006

5.290

1.000

6.290

304

899

522

235

141

141

160

2007

5.290

1.000

6.290

304

899

522

235

141

141

160

2008

5.290

1.000

6.290

304

899

522

235

141

141

160

2009

5.290

1.000

6.290

304

899

522

235

141

141

160

2010

5.290

1.000

6.290

304

899

522

235

141

141

160

2011

18.096

3.740

21.836

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.936

717

2012

18.096

3.740

21.836

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.936

717

2013

18.096

3.740

21.836

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.936

717

2014

18.096

3.740

21.836

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.936

717

2015

18.096

3.740

21.836

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.936

717

2016

18.096

16.883

34.979

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

2.205

1.381

2017

18.096

16.883

34.979

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

2.205

1.381

2018

18.096

16.883

34.979

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

2.205

1.381

2019

18.096

16.883

34.979

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

2.205

1.381

2020

18.096

16.883

34.979

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

2.205

1.381

Totale

207.410

108.115

315.525

35.445

30.525

25.970

25.735

21.410

21.410

11.290

FONTE:Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dellĠInterno, Istat e Inps.

 

            Complessivamente le domande di pensionamento, tra maschi e femmine, saranno:

-       6.290 lĠanno nel quinquennio 2005-2010 ;

-       21.836 lĠanno nel quinquennio 2010-2015;

-       34.979 lĠanno nel quinquennio 2016-2020.

La giovane etˆ degli immigrati non solo consente di ridurre al minimo il loro pensionamento nella seconda metˆ di questa decade, ma fa anche s“ che nel periodo tra il 2010 e il 2020 (e anche nel decennio successivo), quando il flusso sarˆ triplicato, le loro pensioni risulteranno di entitˆ ridotta rispetto a quanto avviene tra gli italiani.

Alla fine del 2015, quando secondo la stima del Dossier Caritas/Migrantes la popolazione immigrata raddoppierˆ, passando a 6 milioni di soggiornanti, saranno state erogate 129.000 pensioni che, aggiunte alle 96.000 giˆ attualmente in pagamento, saranno pari ad 1 pensionato ogni 26 residenti, mentre tra gli italiani vi  giˆ attualmente un pensionato ogni 5 residenti:  questo forte differenziale ad attestare il beneficio che gli immigrati consentono alla gestione previdenziale.

Invece, se prendiamo in considerazione il periodo 2005-2020, si stima lĠassegnazione in Italia di 315.525 pensioni a cittadini stranieri, con queste ripartizioni:

 

ITALIA. Flussi di pensionamento per aree territoriali e per regioni (2005-2020)

Nord Ovest 96.440

Nord Est 73.960

Centro 96.335

Sud 36.640

Isole 12.150

Lombardia 64.585

Emilia R. 30.050

Lazio 54.320

Campania 19.345

 

Piemonte 22.090

Veneto 27.890

Toscana 25.695

Puglia 6.165

Sicilia 9.620

Liguria 9.270

Friuli V.G. 9.420

Marche 9.235

Abruzzo 4.730

Sardegna 2.5300

Valle dĠAosta 495

Trentino A.A. 6.600

Umbria 7.085

Calabria 4.980

 

 

 

 

Basilicata 865

Italia

 

 

 

Molise 555

315.525

FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes e INPS

 

Approfondimenti sui flussi di pensionamento nel Lazio e in Provincia di Roma

            La provincia di Roma e la regione Lazio hanno motivi particolari per occuparsi delle future pensioni degli immigrati. Il Lazio, che detiene il 13,8% (418.823 persone) dei 3.045.000 soggiornanti regolari al 31.12.2005, nel periodo 2005-2020 avrˆ una quota di pensionati maggiorata di tre punti (16,9%) in considerazione della femminilizzazione dellĠinsediamento e di un relativo maggior invecchiamento della popolazione immigrata, aspetti che si riscontrano specialmente nella Provincia di Roma.

            Nel Lazio dal 2006 le pensioni saranno

I 1.029 pensionati immigrati del 2006 attestano che vi sarˆ una domanda di pensionamento ogni 384 cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel Lazio, unĠincidenza molto contenuta rispetto a quanto avviene tra gli italiani ma molto pi elevata rispetto a quanto avviene tra la popolazione immigrata (1 domanda di pensionamento ogn i 541 soggiornanti).

Come risaputo gli immigrati del Lazio per lĠ87,2% si trovano nella provincia di Roma (365.274 al 31 dicembre 2005). Gli Òimmigrati romaniÓ si caratterizzano per una maggiore anzianitˆ: il 28,1%  concentrato nella fascia 41-60 anni (media italiana del 23,1%) e il 4,6% tra gli ultrasessantenni (media italiana del 3,0%). Anche lĠincidenza femminile (55,1%)  pi alta rispetto alla media nazionale (49,9%).

Nella provincia di Roma le 983 domande annuali stimate per il 2006 equivalgono ad un pensionamento ogni 372 soggiornanti e totalizzano il 90,0% delle domande di pensione presentate in regione dagli immigrati (4.915 pensioni a Roma su 5.460 nel Lazio). La quota delle pensioni spettanti alla Provincia di Roma , quindi, di tre punti percentuali superiore alla quota di soggiornanti per i motivi prima riportati (pi donne e pi lavoratori anziani).

            LĠincidenza della provincia romana sul totale laziale anche nel secondo quinquennio 2011-2015 (quando arriveranno al pensionamento anche le donne della classe dĠetˆ 41-60 anni), con 15.925 pensionati a Roma e 17.800 pensionati nel Lazio, e nel terzo quinquennio 2016-2020, quando al pensionamento arriveranno anche i maschi di quella fascia dĠetˆ, determinando la quota complessiva, tra maschi e donne, di 25.690 pensionati a Roma e 28.840 nel Lazio.

            Complessivamente, nellĠintero periodo 2006-2020  stato ipotizzato che vadano in pensione nel Lazio 52.040 cittadini stranieri, pari al 12,4% degli stranieri regolarmente soggiornanti a fine 2005 in regione , cos“ ripartiti per province: Roma 46.530, Latina 1.789, Viterbo 1.565, Frosinone 1.500 e Rieti 715.

 

ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento annuale dei cittadini stranieri nella provincia di Roma e nella regione Lazio (2006-2020)

 

Provincia di Roma

Regione Lazio

Anno

Donne

Maschi

% Donne

Totale

Donne

Maschi

% Donne

Totale

2006

863

120

87,8

983

943

149

86,4

1.092

2007

863

120

87,8

983

943

149

86,4

1.092

2008

863

120

87,8

983

943

149

86,4

1.092

2009

863

120

87,8

983

943

149

86,4

1.092

2010

863

120

87,8

983

943

149

86,4

1.092

2011

2.351

834

73,8

3.185

2.640

920

74,2

3.560

2012

2.351

834

73,8

3.185

2.640

920

74,2

3.560

2013

2.351

834

73,8

3.185

2.640

920

74,2

3.560

2014

2.351

834

73,8

3.185

2.640

920

74,2

3.560

2015

2.351

834

73,8

3.185

2.640

920

74,2

3.560

2016

2.351

2.787

45,8

5.138

2.640

3.128

45,8

5.768

2017

2.351

2787

45,8

5.138

2.640

3.128

45,8

5.768

2018

2.351

2.787

45,8

5.138

2.640

3.128

45,8

5.768

2019

2.351

2.787

45,8

5.138

2.640

3.128

45,8

5.768

2020

2.351

2.787

45,8

5.138

2.640

3.128

45,8

5.768

TOTALE

27.825

18.705

59,8

46.530

31.115

20.930

59,8

52.040

FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dellĠInterno, Istat e Inps

 

Le domande, tra il quinquennio iniziale e il terzo quinquennio, aumenteranno mediamente di poco pi di 5 volte: questa  anche la media della provincia di Roma e di Frosinone, mentre lĠaumento sarˆ di 6 volte in provincia di Viterbo e di 8 volte nella provincia di Latina (dove la classe di etˆ 41-60 anni  meglio rappresentata) e solo di tre volte in provincia di Rieti.

            Il maggiore protagonismo nel pensionamento spetta alle donne nei primi due quinquenni, essendo esse agevolate di cinque anni per quanto riguarda lĠetˆ pensionabile. Invece nellĠultimo quinquennio, quando potranno accedere al pensionamento anche i maschi della fascia di etˆ 40-60 anni, essi saranno pi numerosi, ma non nelle province di Rieti e Viterbo, dove le donne resteranno prevalenti, seppure di poco e comunque con valori assoluti molto bassi, inferiori al centinaio di persone. Invece, in provincia di Roma i pensionati maschi del quinquennio 2016-2020 saranno annualmente 2.787, rispetto a 2.351 donne, e nel Lazio 3.128, rispetto a 2.640 donne.

            PoichŽ il ritmo di pensionamento avrˆ un andamento similare anche nel decennio successivo al 2020, si determinerˆ un certo riequilibrio tra uomini e donne pensionate, il che influirˆ in una certa misura sugli ulteriori flussi di pensionamento degli immigrati e in misura ridotta sullo stock dei pensionati immigrati, considerato che le donne sono pi longeve.

 

LAZIO. Ripartizione degli immigrati per classi di etˆ e per provincia (31.12.2005)

Province

Soggiornanti

0-18 anni

19-40 anni

41-60 anni

Oltre 60

Totale

Frosinone

14.648

19,2

54,4

22,0

4,3

100,0

Latina

18.582

16,0

57,7

23,9

2,4

100,0

Rieti

5.855

18,0

54,5

24,6

2,8

100,0

Roma

365.274

11,4

55,8

28,1

4,6

100,0

Viterbo

14.464

18,2

54,8

24,1

2,9

100,0

Lazio

418.823

12,2

55,8

27,5

4,4

100,0

Italia

3.035.144

19,3

54,7

23,1

3,0

100,0

FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Elaborazioni su dati Ministero dellĠInterno e Istat

 

La qualitˆ di vita dei futuri pensionati immigrati

Il grande problema, nel pensionamento degli immigrati, consisterˆ nel fatto che le loro pensioni, nella maggior parte dei casi, saranno pari o integrate al minimo o di poco superiori, poichŽ sulla base del nuovo sistema di calcolo una carriera assicurativa di 40 anni consente di arrivare al 50- 60% della retribuzione. Il lavoro, che durante il periodo della vita attiva in larga misura li ha liberati dalla povertˆ, non eviterˆ, a causa delle prestazioni pensionistiche di entitˆ ridotta, che molti di essi vadano ad ingrossare le fila dei poveri, senza che la rete di solidarietˆ familiare possa assicurare un sostegno adeguato, versando anche i figli in condizioni non soddisfacenti. Una preoccupazione simile  stata espressa anche da Caritas Europa, che ha cos“ intitolato una sua recente ricerca: ÒImmigrazione. Un viaggio verso la povertˆ?Ó

Questo scenario trova un riscontro nei dati sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori extracomunitari, ricavabili dagli archivi dellĠINPS. La retribuzione media percepita dai lavoratori immigrati nel 2003  stata pari a 9.423 euro annuali (785,25 al mese), allĠincirca il 40% in meno rispetto alle retribuzioni medie degli italiani; questo avviene o perchŽ vengono effettivamente pagati di meno, o perchŽ viene dichiarata solo parte della loro retribuzione, mentre lĠaltra viene corrisposta in nero.

Le donne, che mediamente guadagnano 6.751 euro contro gli 11.253 degli uomini, sono inserite maggiormente nel settore domestico e di assistenza e cura alla persona e nei servizi, dove le retribuzioni sono pi basse rispetto alla retribuzione media e, specialmente, rispetto alle retribuzioni dei settori a pi alto reddito. I commercianti (13.138 euro lĠanno) e gli artigiani (12.420 euro lĠanno) percepiscono una retribuzione quasi tre volte superiore a quella dei lavoratori del settore domestico (4.871 euro lĠanno).

 

ITALIA. Classi di retribuzioni di lavoratori extracomunitari per mesi di lavoro (2003)

Mesi di lavoro

Numero lavoratori

%

Retribuzione media annua

0

72.331

4,9

393

0-3

166.821

11,3

1.570

3-6

161.591

11,1

3.533

6-9

209.411

14,2

5.889

9-12

860.872

58,5

8.245

FONTE: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni su dati INPS

 

Bisogna, poi, considerare che gli immigrati hanno spesso una carriera lavorativa discontinua. Il 58,5% dei lavoratori - che hanno lavorato per periodi superiori a 9 mesi - si avvicina alla media e un altro 14,2% non ne  molto lontano con 5.889 euro: sono quelli che lavorano pi di sei mesi o quasi tutto lĠanno. Invece, chi lavora fino a 3 mesi percepisce, mediamente, solo 1.570 euro e arriva a 3.533 euro lĠanno se lĠoccupazione si  protratta tra i 3 e i 6 mesi. La situazione pi deficitaria coinvolge quelli che hanno lavorato meno di un mese e hanno ricevuto una retribuzione teorica di appena 393 euro.

Anche nel caso della durata lavorativa, e di conseguenza della continuitˆ retributiva e contributiva, le donne risultano penalizzate, infatti solo il 54,1 % di loro presenta un impiego per 9-12 mesi, contro il 61,6% degli uomini.

Nelle regioni del Nord  pi favorevole sia la ripartizione per fasce di mesi lavorati sia la retribuzione media (10.236 euro). In generale, per˜, si pu˜ osservare che lĠimpiego tende ad una maggiore stabilitˆ allĠaumentare dellĠetˆ del lavoratore; infatti, a partire dalla classe di etˆ 35-39 anni circa il 62% degli immigrati presenta una forma di stabilizzazione lavorativa, con impieghi per pi di 9 mesi.

Un altro livello di differenza si riscontra in relazione ai paesi di origine, in quanto gli immigrati dalle aree ricche hanno retribuzioni molto pi alte non solo rispetto alla retribuzione media dei lavoratori extracomunitari, ma anche rispetto a quella degli stessi italiani. Chi viene dal Nord America, ad esempio, ha una retribuzione annua di 21.099 euro.

In provincia di Roma la situazione reddituale dei lavoratori stranieri assicurati allĠINPS (139.803 su 1.392.066 nel 2003) si presenta meno soddisfacente rispetto a quella prospettata a livello nazionale. In provincia, infatti, la retribuzione media annuale degli immigrati  di 7.715 euro annui (il 18,1% in meno rispetto alla retribuzione media di 9.423 riscontrata in Italia). SenzĠaltro deve aver influito lĠalto numero di persone impegnate nel settore familiare, per le quali il compenso non  molto elevato e, oltre tutto, viene spesso dichiarato un numero inferiore di ore rispetto a quelle effettivamente svolte. Anche negli altri settori i lavoratori immigrati della provincia di Roma percepiscono retribuzioni medie annue inferiori rispetto alla media nazionale: artigiani 8.023 euro (-11,0%), coltivatori diretti 8.023 euro (-5,8%), commercianti 11.842 euro (-9,9%), lavoratori dipendenti 10.708 (-3,0%), lavoratori domestici 4.461 euro (-7,4%), lavoratori agricoli a tempo determinato 1.156 euro (-2,3%).

Riprendendo lĠinsieme di questi ragionamenti, alla luce dei futuri flussi di pensionamento, si possono trarre alcune importanti conclusioni.

Sussiste il rischio molto concreto che gli immigrati di prima generazione, dopo aver svolto un ruolo estremamente positivo a beneficio del paese di arrivo, con il loro lavoro, e del paese di origine, con lĠinvio delle rimesse, al momento del pensionamento possano andare incontro a processi di emarginazione allĠinterno di una societˆ dallo stile di vita opulento.

Il tema delle ristrettezze durante la vita attiva, quello cio dei lavoratori poveri, ha costituito spesso oggetto di indagini sia tra gli italiani che tra gli immigrati, tra lĠaltro da parte dei Centri dĠascolto Caritas, che da alcuni anni pubblicano i risultati sul ÒDossier Statistico ImmigrazioneÓ.

Tuttavia, fin quando gli immigrati sono ineriti nel mercato occupazionale e fin quando la loro salute  buona, essi riescono a far fronte alle spese per la sussistenza, ad affittare casa e talvolta anche a comprarla, ad allevare i figli e anche a risparmiare per i familiari rimasti in patria: nel periodo della loro vita attiva, salvo casi limitati, non sono di per sŽ una categoria da assistere.

Diversa sarˆ la situazione, quando essi diventeranno anziani e si ritireranno dal lavoro. Il problema, quindi, non consiste solo nel trovare unĠoccupazione ma anche nel riuscire a tutelare i relativi diritti. é risaputo, invece, che essi, in misura tuttĠaltro che trascurabile, sono votati al lavoro nero, il che equivale alla sottrazione dei contributi dovuti e alla loro penalizzazione in termini pensionistici.

Anche la presente ricerca costituisce un ulteriore stimolo a denunciare che il sommerso, che assorbe un sesto della ricchezza nazionale e coinvolge quasi tre milioni di persone,  una causa di grave precarietˆ. Questa preoccupante situazione, che riguarda di pi gli immigrati ma coinvolge anche gli italiani, comporta instabilitˆ occupazionale, discontinuitˆ nei pagamenti, basse retribuzioni, evasione dei contributi e un futuro pensionistico insufficiente.

Un paese moderno, il cui futuro sarˆ sempre pi intrecciato con lĠimmigrazione, non pu˜ considerare gli immigrati lavoratori di pi basso rango da sfruttare per vincere le sfide della concorrenza. Il deficit si pone a livello di sistema normativo e di prassi burocratiche, ma riguarda anche gli operatori economici, le famiglie e i singoli cittadini. Come  stato sottolineato in un seminario, che nel mese di gennaio 2007 LĠUfficio CEI per i Problemi sociali e del lavoro ha dedicato al lavoro nero, ci˜ significa che lĠimpegno profuso dalla comunitˆ ecclesiale al riguardo non  stato del tutto soddisfacente e che bisogna promuovere con maggiore forza i valori di giustizia e di solidarietˆ.

Il sistema paese sta ricevendo un aiuto sostanziale dallĠimmigrazione, un aiuto che bisogna contraccambiare, per tempo, contrastando per tempo i fattori di possibile emarginazione tra i quali lĠindagine della Caritas di Roma ha incluso anche le pensioni basse.

 

 

 

OSSERVATORIO ROMANO SULLE MIGRAZIONI

promosso dalla Caritas di Roma

in collaborazione con la Provincia di Roma, il Comune di Roma,

la Camera di Commercio di Roma, lĠINPS e il Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes

Riferimenti:

presso la Caritas di Roma: Ufficio Comunicazione, 06.69886417

presso la redazione: Idos, tel. 06.54192252

idos@dossierimmigrazione.it - ufficio.stampa@caritasroma.it

Internet: www.dossierimmigrazione.it www.caritasroma.it/Immigrazione

Osservatorio Romano sulle Migrazioni promosso dalla Caritas di Roma

Terzo Rapporto/2006 - indice

 

 

I-INTRODUZIONE GENERALE

 

1. Introduzione al Terzo Rapporto (mons. G. Di Tora)                                                           

2.LĠintegrazione nellĠarea romano-laziale (L. Di Sciullo)                                                          

3.Roma, cittˆ globale per il dialogo interreligioso (G. Di Tora, B. Mioli, P. Felicolo)             

4.Nota dei curatori (A. Colaiacomo, G. Demaio, F. Pittau)

5.Il Lazio: una regione anche di emigrazione (D. Licata F. Pittau)

 

II ANALISI DEGLI ARCHIVI

 

GLI IMMIGRATI NELLA PROVINCIA DI ROMA

5.I soggiornanti in provincia di Roma (F. Pittau)

6.I residenti in provincia di Roma (A. Colaiacomo)

 

GLI IMMIGRATI NEL COMUNE DI ROMA

7.Il comune di Roma e la presenza straniera: aspetti demografici (F. Pittau)

8.I residenti nel comune di Roma (M. P. Nanni)

9.Roma: Capitale dei romeni (A. Ricci)

10.I filippini a Roma: una comunitˆ al femminile (F. Cristalli)

11.Viaggio dalla Polonia a Roma (D. Licata)

12.I latinoamericani a Roma: indagine sul campo (A. Ciurlo)

 

IL MERCATO DEL LAVORO E LĠINSERIMENTO OCCUPAZIONALE

13.Il lavoro degli immigrati nella provincia di Roma (F. Meloni)

14.Il lavoro autonomo nella provincia di Roma (E. Grande)                                                   

15.LĠandamento occupazionale nel comune di Roma (F. Pittau)                                               

 

LĠACCESSO ALLA PREVIDENZA E ALLĠASSICURAZIONE

16.I lavoratori iscritti allĠInps (M. P. Nanni)                                                                         

17.Immigrati e rischio infortunistico (A. Bovo - Inail)                                                           

18.Stima sui flussi di pensionamento degli immigrati a Roma e in Italia (M. P. Borsci, F. Pittau)                                                                                                                               

 

III - APPROFONDIMENTI

 

19.Le politiche locali per lĠimmigrazione nei comuni del litorale romano (A. Germani) .

20.Indagine su sindacati e popolazione immigrata nel territorio provinciale (M. I. Macioti)

21.Il diritto allĠabitare (C. Sica e D. Martinelli)                                                                  

22.Immigrati e accesso alla tutela sanitaria (S. Geraci e G. Baglio)

23.Roma e i consiglieri aggiunti: una forma di partecipazione (G. Demaio)                               

24.I media degli immigrati a Roma (M. Scordino)                                                                       

25.Rom, Sinti e Caminanti della capitale (S. Geraci ed Žquipe Caritas)                                      

26.Alunni di origine straniera nelle scuole di Roma (G. Demaio)                                              

27.Studenti di origine straniera nelle universitˆ di Roma (G. Demaio)

28.I richiedenti asilo a Roma (M. Saggion)

 

ALLEGATI STATISTICI

 

 

TABELLE STATISTICHE

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA DI ROMA E LAZIO

 

 

Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati:

ripartizione per quinquennio (2006-2020), p. 10

 

 

Retribuzioni dei lavoratori immigrati:

ripartizione per settori di lavoro (2003), p. 10

 

 

Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati:

ripartizione per anno e per genere (2006-2020), p. 11

 

 

 

 

 

ITALIA

 

 

Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:

disaggregazioni per regione e per genere (2006-2020) Pagina 12

 

 

Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:

disaggregazioni per i primi 20 gruppi nazionali e per genere (2006-2020) Pagina 13

 

 

Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno:

disaggregazioni per continenti e per genere (2006-2020) - Pagina 14


PROVINCE DEL LAZIO. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati: ripartizione per quinquennio (2006-2020)

Periodo

Frosinone

Latina

Rieti

Viterbo

Roma

Lazio

Italia

Totale domande presentate per quinquennio e complessivamente

 

Domande

% donne

Domande

% donne

Domande

% donne

Domande

% donne

Domande

% donne

Domande

% donne

Domande

% donne

2006-2010

160

84,4

130

76,9

110

90,9

145

82,8

4.915

87,8

5.460

87,8

28.075

82,2

2011-2015

535

65,4

550

78,2

240

85,4

550

82,7

15.925

73,8

17.800

62,4

101.080

78,2

2015-2020

805

43,5

1.110

38,7

365

56,2

870

52,3

25.690

45,8

28.840

32,9

174.905

45,2

2006-2020

1.500

55,7

1.790

53,6

715

71,3

1.565

65,8

46.530

59,8

52.040

46,7

304.060

59,6

Var. % 1Ħ-3Ħ quinquennio

503

-

854

-

332

-

600

-

523

-

528

-

623

-

Flusso annuale domande

 

Maschi

Femmine

Maschi

Femmine

Maschi

Femmine

Maschi

Femmine

Maschi

Femmine

Maschi

Femmine

Maschi

Femmine

2006-2010

5

27

6

20

2

10

5

24

120

863

149

943

1.000

4.615

2011-2015

37

70

24

86

7

41

19

91

834

2.351

920

2.640

4.412

15.8Ħ4

2015-2020

91

70

136

86

32

41

83

91

2.787

2.351

3.128

2.640

19.177

15.804

Ripartizione totale domande pensioni del Lazio

 

v.a.

%

v.a.

%

v.a.

%

v.a.

%

v.a.

%

v.a.

%

v.a.

%

Sogg. 2005*

14.648

3,5

18.582

4,4

5.855

1,4

14.464

3,5

365.274

87,2

418.823

100,0

Lazio:13,8% tot. Italia

2006-2010

160

2,9

130

2,4

110

2,1

145

2,7

4.915

90,0

5.460

87,8

Lazio: 19,1% tot. Italia

2006-2010

1.500

2,3

1.790

2,7

715

1,1

1.565

2,3

46.530

69,8

52.040

100,0

Lazio: 21,9% tot. Italia

*Stima Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes

FONTE: Caritas /Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dellĠInterno, Istat e Inps

 

 

PROVINCE DEL LAZIO. Retribuzioni dei lavoratori: ripartizione per settori di lavoro (2003)

Area

Arti-

giani

Retr.

Coltiv.diretti

Retrib

Commer-

cianti

Retrib

Dipen-

denti

Retrib

Domestici

Retrib

Agr t. determ

Retrib

Agr t.ind

Retrib

Totale lavor.

Retrib.

media

Frosinone

49

11.937

.

.

49

12.846

3.827

10.304

1.195

4.443

51

5.533

.

.

5.171

8.942

Latina

80

11.273

6

6.257

92

11.718

5.329

9.873

834

3.326

1.397

4.956

.

.

7.738

8.313

Rieti

36

9.781

2

6.628

17

11.875

1.091

9.954

1.024

4.546

105

5.351

1

611

2.276

7.313

Roma

1.278

11.058

6

8.023

1.390

11.842

69.652

10.708

66.299

4.461

1.156

5.451

22

118

139.803

7.715

Viterbo

91

11.087

4

5.039

46

10.984

2.858

9.923

1.916

4.529

591

5.298

1

179

5.507

7.573

Lazio

1.534

11.069

18

6.616

1.594

11.841

82.757

10.598

71.268

4.451

3.300

5.212

24

141

160.495

7.772

ITALIA

29.435

12.420

456

8.515

17.885

13.138

962.108

11.036

332.283

4.871

49.405

5.581

494

622

1.392.066

9.423

FONTE: Caritas /Osservatorio Romano Migrazioni. Dati Inps

 

 

 

 

 

 

 

 

LAZIO E PROVINCE. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati: ripartizione per anno e per genere(2006-2020)

LAZIO

Roma

Frosinone

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

2006

1.080

209

99,7

1.083

2006

989

189

84,0

1.178

2006

30

9

76,9

39

2007

1.080

209

99,7

1.083

2007

989

189

84,0

1.178

2007

30

9

76,9

39

2008

1.080

209

99,7

1.083

2008

989

189

84,0

1.178

2008

30

9

76,9

39

2009

1.080

209

99,7

1.083

2009

989

189

84,0

1.178

2009

30

9

76,9

39

2010

1.080

209

99,7

1.083

2010

989

189

84,0

1.178

2010

30

9

76,9

39

2011

3.023

783

79,4

3.806

2011

2.692

708

79,2

3.400

2011

81

33

71,1

114

2012

3.023

783

79,4

3.806

2012

2.692

708

79,2

3.400

2012

81

33

71,1

114

2013

3.023

783

79,4

3.806

2013

2.692

708

79,2

3.400

2013

81

33

71,1

114

2014

3.023

783

79,4

3.806

2014

2.692

708

79,2

3.400

2014

81

33

71,1

114

2015

3.023

783

79,4

3.806

2015

2.692

708

79,2

3.400

2015

81

33

71,1

114

2016

3.023

2.746

52,4

5.769

2016

2.692

2.447

52,4

5.139

2016

81

81

50,0

162

2017

3.023

2.746

52,4

5.769

2017

2.692

2.447

52,4

5.139

2017

81

81

50,0

162

2018

3.023

2.746

52,4

5.769

2018

2.692

2.447

52,4

5.139

2018

81

81

50,0

162

2019

3.023

2.746

52,4

5.769

2019

2.692

2.447

52,4

5.139

2019

81

81

50,0

162

2020

3.023

2.746

52,4

5.769

2020

2.692

2.447

52,4

5.139

2020

81

81

50,0

162

Totale

35.630

17.660

1157,8

53.290

Totale

31.865

16.720

65,6

48.585

Totale

960

615

61,0

1.575

 

 

Latina

Rieti

Viterbo

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

2006

23

6

79,3

29

2006

11

1

91,7

12

2006

27

4

87,1

31

2007

23

6

79,3

29

2007

11

1

91,7

12

2007

27

4

87,1

31

2008

23

6

79,3

29

2008

11

1

91,7

12

2008

27

4

87,1

31

2009

23

6

79,3

29

2009

11

1

91,7

12

2009

27

4

87,1

31

2010

23

6

79,3

29

2010

11

1

91,7

12

2010

27

4

87,1

31

2011

99

21

82,5

120

2011

26

5

83,9

31

2011

125

16

88,7

141

2012

99

21

82,5

120

2012

26

5

83,9

31

2012

125

16

88,7

141

2013

99

21

82,5

120

2013

26

5

83,9

31

2013

125

16

88,7

141

2014

99

21

82,5

120

2014

26

5

83,9

31

2014

125

16

88,7

141

2015

99

21

82,5

120

2015

26

5

83,9

31

2015

125

16

88,7

141

2016

99

123

44,6

222

2016

26

47

35,6

73

2016

125

48

72,3

173

2017

99

123

44,6

222

2017

26

47

35,6

73

2017

125

48

72,3

173

2018

99

123

44,6

222

2018

26

47

35,6

73

2018

125

48

72,3

173

2019

99

123

44,6

222

2019

26

47

35,6

73

2019

125

48

72,3

173

2020

99

123

44,6

222

2020

26

47

35,6

73

2020

125

48

72,3

173

Totale

1.105

750

59,6

1.855

Totale

315

265

54,3

580

Totale

1.385

340

80,3

1.725

FONTE: Caritas/Osservatorio Romano sulle Migrazioni. Stime su dati Ministero dellĠInterno, Istat e Inps

 

 

ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per regione e per genere (2006-2020)

ANNO

Val d'Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino A. A.

Veneto

Friuli V. G.

Emilia Romagna

Marche

Toscana

Lazio

Umbria

Abruzzo

Molise

Campania

Basilicata

Puglia

Calabria

Sardegna

Sicilia

Italia

Pensioni Maschi e Femmine

2006

9

437

231

1.164

179

498

209

544

215

576

1.292

176

112

11

201

12

143

67

62

152

6.290

2007

9

437

231

1.164

179

498

209

544

215

576

1.292

176

112

11

201

12

143

67

62

152

6.290

2008

9

437

231

1.164

179

498

209

544

215

576

1.292

176

112

11

201

12

143

67

62

152

6.290

2009

9

437

231

1.164

179

498

209

544

215

576

1.292

176

112

11

201

12

143

67

62

152

6.290

2010

9

437

231

1.164

179

498

209

544

215

576

1.292

176

112

11

201

12

143

67

62

152

6.290

2011

34

1.513

667

4.287

455

1.921

618

2.081

656

1.845

3.808

526

343

42

1.443

61

416

347

175

598

21.836

2012

34

1.513

667

4.287

455

1.921

618

2.081

656

1.845

3.808

526

343

42

1.443

61

416

347

175

598

21.836

2013

34

1.513

667

4.287

455

1.921

618

2.081

656

1.845

3.808

526

343

42

1.443

61

416

347

175

598

21.836

2014

34

1.513

667

4.287

455

1.921

618

2.081

656

1.845

3.808

526

343

42

1.443

61

416

347

175

598

21.836

2015

34

1.513

667

4.287

455

1.921

618

2.081

656

1.845

3.808

526

343

42

1.443

61

416

347

175

598

21.836

2016

56

2.468

956

7.466

686

3.159

1.057

3.385

976

2.718

5.764

715

491

58

2.225

100

674

582

269

1.174

34.979

2017

56

2.468

956

7.466

686

3.159

1.057

3.385

976

2.718

5.764

715

491

58

2.225

100

674

582

269

1.174

34.979

2018

56

2.468

956

7.466

686

3.159

1.057

3.385

976

2.718

5.764

715

491

58

2.225

100

674

582

269

1.174

34.979

2019

56

2.468

956

7.466

686

3.159

1.057

3.385

976

2.718

5.764

715

491

58

2.225

100

674

582

269

1.174

34.979

2020

56

2.468

956

7.466

686

3.159

1.057

3.385

976

2.718

5.764

715

491

58

2.225

100

674

582

269

1.174

34.979

TOT.

495

22.090

9.270

64.585

6.600

27.890

9.420

30.050

9.235

25.695

54.320

7.085

4.730

555

19.345

865

6.165

4.980

2.530

9.620

315.525

%

0,2

7,0

3,0

20,5

2,1

8,8

3,0

9,5

2,9

8,1

17,2

2,2

1,5

0,206,1

0,3

2,0

1,6

0,8

3,0

100,0

 

% Femmine

2006

88,9

84,9

80,1

85,1

87,2

87,8

81,3

87,7

86,5

83,3

83,6

85,2

83,9

90,9

79,6

83,3

78,3

74,6

77,4

76,3

84,1

2007

88,9

84,9

80,1

85,1

87,2

87,8

81,3

87,7

86,5

83,3

83,6

85,2

83,9

90,9

79,6

83,3

78,3

74,6

77,4

76,3

84,1

2008

88,9

84,9

80,1

85,1

87,2

87,8

81,3

87,7

86,5

83,3

83,6

85,2

83,9

90,9

79,6

83,3

78,3

74,6

77,4

76,3

84,1

2009

88,9

84,9

80,1

85,1

87,2

87,8

81,3

87,7

86,5

83,3

83,6

85,2

83,9

90,9

79,6

83,3

78,3

74,6

77,4

76,3

84,1

2010

88,9

84,9

80,1

85,1

87,2

87,8

81,3

87,7

86,5

83,3

83,6

85,2

83,9

90,9

79,6

83,3

78,3

74,6

77,4

76,3

84,1

2011

85,3

83,7

73,9

84,8

80,4

88,2

76,7

87,9

83,2

80,6

79,4

81,2

80,8

88,1

89,3

86,9

71,9

82,1

70,3

77,3

82,9

2012

85,3

83,7

73,9

84,8

80,4

88,2

76,7

87,9

83,2

80,6

79,4

81,2

80,8

88,1

89,3

86,9

71,9

82,1

70,3

77,3

82,9

2013

85,3

83,7

73,9

84,8

80,4

88,2

76,7

87,9

83,2

80,6

79,4

81,2

80,8

88,1

89,3

86,9

71,9

82,1

70,3

77,3

82,9

2014

85,3

83,7

73,9

84,8

80,4

88,2

76,7

87,9

83,2

80,6

79,4

81,2

80,8

88,1

89,3

86,9

71,9

82,1

70,3

77,3

82,9

2015

85,3

83,7

73,9

84,8

80,4

88,2

76,7

87,9

83,2

80,6

79,4

81,2

80,8

88,1

89,3

86,9

71,9

82,1

70,3

77,3

82,9

2016

51,8

51,3

51,6

48,7

53,4

53,6

44,8

54,1

55,9

54,7

52,4

59,7

56,4

63,8

57,9

53,0

44,4

49,0

45,7

39,4

51,7

2017

51,8

51,3

51,6

48,7

53,4

53,6

44,8

54,1

55,9

54,7

52,4

59,7

56,4

63,8

57,9

53,0

44,4

49,0

45,7

39,4

51,7

2018

51,8

51,3

51,6

48,7

53,4

53,6

44,8

54,1

55,9

54,7

52,4

59,7

56,4

63,8

57,9

53,0

44,4

49,0

45,7

39,4

51,7

2019

51,8

51,3

51,6

48,7

53,4

53,6

44,8

54,1

55,9

54,7

52,4

59,7

56,4

63,8

57,9

53,0

44,4

49,0

45,7

39,4

51,7

2020

51,8

51,3

51,6

48,7

53,4

53,6

44,8

54,1

55,9

54,7

52,4

59,7

56,4

63,8

57,9

53,0

44,4

49,0

45,7

39,4

51,7

TOT.

66,7

65,7

63,2

64,0

67,3

68,6

59,3

68,8

69,2

67,2

65,6

70,9

68,5

75,7

70,8

67,1

57,6

62,2

58,1

54,1

65,7

FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dellĠInterno, Istat e Inps

 

ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per i primi 20 gruppi nazionali e per genere (2006-2020)

ANNO

Ucraina

Albania

Marocco

Romania

Polonia

Filippine

Cina

Germania

Per

Moldavia

Serbia

Ecuador

Tunisia

India

Senegal

Sri Lanka

Egitto

Macedonia

Russia

Pakistan

ITALIA

Pensionati Maschi e Femmine

2006

304

899

522

235

141

195

160

456

159

27

113

43

51

108

11

67

30

54

101

17

6.290

2007

304

899

522

235

141

195

160

456

159

27

113

43

51

108

11

67

30

54

101

17

6.290

2008

304

899

522

235

141

195

160

456

159

27

113

43

51

108

11

67

30

54

101

17

6.290

2009

304

899

522

235

141

195

160

456

159

27

113

43

51

108

11

67

30

54

101

17

6.290

2010

304

899

522

235

141

195

160

456

159

27

113

43

51

108

11

67

30

54

101

17

6.290

2011

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.237

717

721

664

704

371

490

191

318

80

374

108

202

273

96

21.836

2012

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.237

717

721

664

704

371

490

191

318

80

374

108

202

273

96

21.836

2013

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.237

717

721

664

704

371

490

191

318

80

374

108

202

273

96

21.836

2014

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.237

717

721

664

704

371

490

191

318

80

374

108

202

273

96

21.836

2015

3.241

2.138

1.340

1.744

1.936

1.237

717

721

664

704

371

490

191

318

80

374

108

202

273

96

21.836

2016

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

1.844

1.381

670

892

914

743

668

895

662

991

820

660

472

296

429

34.979

2017

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

1.844

1.381

670

892

914

743

668

895

662

991

820

660

472

296

429

34.979

2018

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

1.844

1.381

670

892

914

743

668

895

662

991

820

660

472

296

429

34.979

2019

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

1.844

1.381

670

892

914

743

668

895

662

991

820

660

472

296

429

34.979

2020

3.544

3.068

3.332

3.168

2.205

1.844

1.381

670

892

914

743

668

895

662

991

820

660

472

296

429

34.979

TOT.

35.445

30.525

25.970

25.735

21.410

16.380

11.290

9.235

8.575

8.225

6.135

5.990

5.685

5.440

5.410

4.138

3.990

3.640

3.350

2.710

315.525

%

11,2

9,7

8,2

8,2

6,8

5,2

3,6

2,9

2,7

2,6

1,9

1,9

1,8

1,7

1,7

1,3

1,3

1,2

1,1

0,9

100,0

% Femmine

2006

98,4

97,4

80,7

90,2

95,0

92,3

78,8

80,3

88,7

92,6

16,8

93,0

82,4

81,5

27,3

85,1

80,0

81,5

97,0

70,6

84,1

2007

98,4

97,4

80,7

90,2

95,0

92,3

78,8

80,3

88,7

92,6

16,8

93,0

82,4

81,5

27,3

85,1

80,0

81,5

97,0

70,6

84,1

2008

98,4

97,4

80,7

90,2

95,0

92,3

78,8

80,3

88,7

92,6

16,8

93,0

82,4

81,5

27,3

85,1

80,0

81,5

97,0

70,6

84,1

2009

98,4

97,4

80,7

90,2

95,0

92,3

78,8

80,3

88,7

92,6

16,8

93,0

82,4

81,5

27,3

85,1

80,0

81,5

97,0

70,6

84,1

2010

98,4

97,4

80,7

90,2

95,0

92,3

78,8

80,3

88,7

92,6

16,8

93,0

82,4

81,5

27,3

85,1

80,0

81,5

97,0

70,6

84,1

2011

99,4

59,9

71,7

95,1

98,6

95,1

82,4

53,4

90,1

99,1

19,1

97,6

82,7

77,7

61,3

90,1

79,6

81,7

90,1

79,2

82,9

2012

99,4

59,9

71,7

95,1

98,6

95,1

82,4

53,4

90,1

99,1

19,1

97,6

82,7

77,7

61,3

90,1

79,6

81,7

90,1

79,2

82,9

2013

99,4

59,9

71,7

95,1

98,6

95,1

82,4

53,4

90,1

99,1

19,1

97,6

82,7

77,7

61,3

90,1

79,6

81,7

90,1

79,2

82,9

2014

99,4

59,9

71,7

95,1

98,6

95,1

82,4

53,4

90,1

99,1

19,1

97,6

82,7

77,7

61,3

90,1

79,6

81,7

90,1

79,2

82,9

2015

99,4

59,9

71,7

95,1

98,6

95,1

82,4

53,4

90,1

99,1

19,1

97,6

82,7

77,7

61,3

90,1

79,6

81,7

90,1

79,2

82,9

2016

90,9

41,8

28,8

52,4

86,6

63,8

42,8

57,5

67,0

76,4

59,6

71,6

17,7

37,3

4,9

41,1

13,0

35,0

83,1

17,7

51,7

2017

90,9

41,8

28,8

52,4

86,6

63,8

42,8

57,5

67,0

76,4

59,6

71,6

17,7

37,3

4,9

41,1

13,0

35,0

83,1

17,7

51,7

2018

90,9

41,8

28,8

52,4

86,6

63,8

42,8

57,5

67,0

76,4

59,6

71,6

17,7

37,3

4,9

41,1

13,0

35,0

83,1

17,7

51,7

2019

90,9

41,8

28,8

52,4

86,6

63,8

42,8

57,5

67,0

76,4

59,6

71,6

17,7

37,3

4,9

41,1

13,0

35,0

83,1

17,7

51,7

2020

90,9

41,8

28,8

52,4

86,6

63,8

42,8

57,5

67,0

76,4

59,6

71,6

17,7

37,3

4,9

41,1

13,0

35,0

83,1

17,7

51,7

TOT.

95,1

56,3

45,1

68,6

92,3

22,6

57,9

61,5

78,0

86,4

43,4

83,1

31,5

53,5

9,3

88,3

24,6

51,4

88,1

30,3

65,7

FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dellĠInterno, Istat e Inps

 

 

 

ITALIA. Stima dei flussi di pensionamento degli immigrati ripartiti per anno: disaggregazioni per continenti di provenienza e per genere (2006-2020)

Europa

 

Africa

 

Oceania

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

 

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

 

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

2006

3.207

610

84,0

3.817

 

2006

711

148

82,8

859

 

2006

22

6

78,6

28

2007

3.207

610

84,0

3.817

 

2007

711

148

82,8

859

 

2007

22

6

78,6

28

2008

3.207

610

84,0

3.817

 

2008

711

148

82,8

859

 

2008

22

6

78,6

28

2009

3.207

610

84,0

3.817

 

2009

711

148

82,8

859

 

2009

22

6

78,6

28

2010

3.207

610

84,0

3.817

 

2010

711

148

82,8

859

 

2010

22

6

78,6

28

2011

10.744

2.285

82,5

13.029

 

2011

1.955

553

78,0

2.508

 

2011

24

21

53,3

45

2012

10.744

2.285

82,5

13.029

 

2012

1.955

553

78,0

2.508

 

2012

24

21

53,3

45

2013

10.744

2.285

82,5

13.029

 

2013

1.955

553

78,0

2.508

 

2013

24

21

53,3

45

2014

10.744

2.285

82,5

13.029

 

2014

1.955

553

78,0

2.508

 

2014

24

21

53,3

45

2015

10.744

2.285

82,5

13.029

 

2015

1.955

553

78,0

2.508

 

2015

24

21

53,3

45

2016

10.744

6.893

60,9

17.637

 

2016

1.955

5.611

25,8

7.566

 

2016

24

17

58,5

41

2017

10.744

6.893

60,9

17.637

 

2017

1.955

5.611

25,8

7.566

 

2017

24

17

58,5

41

2018

10.744

6.893

60,9

17.637

 

2018

1.955

5.611

25,8

7.566

 

2018

24

17

58,5

41

2019

10.744

6.893

60,9

17.637

 

2019

1.955

5.611

25,8

7.566

 

2019

24

17

58,5

41

2020

10.744

6.893

60,9

17.637

 

2020

1.955

5.611

25,8

7.566

 

2020

24

17

58,5

41

Totale

123.475

48.940

71,6

172.415

 

Totale

23.105

31.560

42,3

54.665

 

Totale

350

220

61,4

570

 

Asia

 

America

 

Tutti i continenti

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

 

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

 

Anno

Donne

Uomini

% Donne

Totale

2006

622

112

84,7

734

 

2006

726

124

85,4

850

 

2006

5.290

1.000

84,1

6.290

2007

622

112

84,7

734

 

2007

726

124

85,4

850

 

2007

5.290

1.000

84,1

6.290

2008

622

112

84,7

734

 

2008

726

124

85,4

850

 

2008

5.290

1.000

84,1

6.290

2009

622

112

84,7

734

 

2009

726

124

85,4

850

 

2009

5.290

1.000

84,1

6.290

2010

622

112

84,7

734

 

2010

726

124

85,4

850

 

2010

5.290

1.000

84,1

6.290

2011

2.757

418

86,8

3.175

 

2011

2.617

463

85,0

3.080

 

2011

18.096

3.740

82,9

21.836

2012

2.757

418

86,8

3.175

 

2012

2.617

463

85,0

3.080

 

2012

18.096

3.740

82,9

21.836

2013

2.757

418

86,8

3.175

 

2013

2.617

463

85,0

3.080

 

2013

18.096

3.740

82,9

21.836

2014

2.757

418

86,8

3.175

 

2014

2.617

463

85,0

3.080

 

2014

18.096

3.740

82,9

21.836

2015

2.757

418

86,8

3.175

 

2015

2.617

463

85,0

3.080

 

2015

18.096

3.740

82,9

21.836

2016

2.757

3.189

46,4

5.946

 

2016

2.617

1.173

69,1

3.790

 

2016

18.096

16.883

51,7

34.979

2017

2.757

3.189

46,4

5.946

 

2017

2.617

1.173

69,1

3.790

 

2017

18.096

16.883

51,7

34.979

2018

2.757

3.189

46,4

5.946

 

2018

2.617

1.173

69,1

3.790

 

2018

18.096

16.883

51,7

34.979

2019

2.757

3.189

46,4

5.946

 

2019

2.617

1.173

69,1

3.790

 

2019

18.096

16.883

51,7

34.979

2020

2.757

3.189

46,4

5.946

 

2020

2.617

1.173

69,1

3.790

 

2020

18.096

16.883

51,7

34.979

Totale

30.680

18.595

62,3

49.275

 

Totale

29.800

8.800

77,2

38.600

 

Totale

207.410

108.115

65,7

315.525

FONTE: Caritas/Osservatorio Romano Migrazioni. Stima su dati Ministero dellĠInterno, Istat e Inps

 



[1] Equipe di ricerca: Borsci Maria Pia, Colaiacomo Alberto, Ginevra Demanio e Franco Pittau (coordinatore)