Milano 26 gennaio 2007

 

Rompiamo il silenzio sulle persone dimenticate volutamente dal comune di Milano e dai mezzi di informazione.

 

A Triboniano sono arrivati 33 container per 300 persone circa, gli altri sono fuori. Molte delle oltre 250 persone elencate nel censimento a cui fa riferimento il comune non sanno ancora che alloggio li aspetta e per le decine di famiglie che non sono rientrate nella conta non  prevista nessuna sistemazione.

Tra queste - molte con bambini di meno di un anno di etˆ - stanno dormendo in auto, allĠaperto o in posti di fortuna da 25 giorni, cio da quando il campo si  incendiato.

 

Da alcuni  giorni si stanno sistematicamente abbattendo le baracche, spesso senza lasciare il tempo di recuperare le poche cose che contenevano. Una modalitˆ violenta e irragionevole, non nuova. LĠ emergenza freddo  largamente ÒinevasaÓ dal comune, e a Triboniano molti bambini rimarranno senza un tetto sopra la testa. Per questo non potranno pi continuare a frequentare la scuola, come invece da anni fa la maggior parte di loro.

 

Da tempo il comune si muove solo a fronte di unĠemergenza: a Triboniano ha approfittato dellĠincendio delle roulotte per mettere in atto di fatto unĠazione di riduzione di spazio abitabile, non permettendo di mettere tende provvisorie per far fronte alle notti allĠaddiaccio.

 

Le persone senza un container e senza un posto dove vivere (degnamente) vengono consapevolmente dimenticate e non ascoltate, anche dalla stampa.

 

Questo a fronte del fatto che:

 

- la situazione di Triboniano  conosciuta da tempo e il comune non ha mai pensato a un progetto da discutere con gli interessati

- I rumeni sono cittadini europei

- una risoluzione del parlamento europeo Òritiene che la ghettizzazione esistente in Europa sia inaccettabile e invita gli Stati membri ad adottare misure concrete per procedere alla deghettizzazione, combattere le pratiche discriminatorie nell'assegnazione di alloggi e assistere i Rom nella ricerca di alloggi alternativi e in buone condizioni igienicheÓ; (Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione dei Rom nellĠUnione europea. Bruxelles, aprile 2005. Punto 19);

-Le persone interessate vanno coinvolte in prima persona per un progetto che sia efficace

 

Chiediamo al comune di parlare con urgenza con le persone escluse e senza tetto per trovare insieme una sistemazione dignitosa, e ai  mezzi di informazione di occuparsi anche dellĠaltra parte del campo.

 

Contatti:

Dimitru Nitu: 329 16 23 471

Ivan Moschetti: 328 968 77 62

Anna Franzetti: 333 211 47 43