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Notizie

Immigrazione

26.06.2007

L'Unione europea stanzia 380 milioni di euro per il nuovo programma di cooperazione con i Paesi terzi in materia di migrazione e asilo

Lo ha annunciato ieri la Commissione europea. Il piano di cooperazione per il periodo 2007-2013 sostituirà l'attuale programma Aeneas

Sostenere i Paesi terzi - ovvero extra comunitari che affacciano sul Mediterraneo, ma anche quelli latino americani e asiatici, da cui partono i flussi migratori più massicci verso l’Unione europea - interessati a migliorare la gestione dei fenomeni migratori in tutte le loro implicazioni. Questo lo scopo principale del programma di cooperazione in materia di migrazione e asilo per il periodo 2007 – 2013 presentato il 25 giugno dalla Commissione europea.

“All’inizio del XXI secolo l’immigrazione, e la sua gestione in un vero spirito di partenariato con i paesi terzi, è una delle principali sfide a livello mondiale per l’Ue, per i suoi Stati membri e per i paesi d’origine e di transito”, ha affermato in un comunicato il vicepresidente della Commissione europea e commissario Ue per Giustizia, libertà e Sicurezza, Franco Frattini.
Il nuovo programma costituirà, infatti, un importante strumento anche per i 27 paesi dell’Unione, fornendo loro, ha aggiunto il vicepresidente, mezzi “concreti per sostenere e promuovere un approccio globale alle politiche in materia di migrazione e di asilo”.

L’Unione europea investirà a favore delle iniziative del programma 380 milioni di euro, 205 dei quali saranno ripartiti nei primi quattro anni in relazione alle rotte migratorie maggiormente battute: di questi, 70 milioni saranno destinati a quella meridionale (inclusi i Paesi nordafricani e sud-sahariani), 50 alla rotta dell’Est europeo e asiatico (Europa orientale, Federazione russa e Asia centrale), 5 per i flussi provenienti dai Paesi mediorientali e del Golfo (Iran e Iraq compresi), e 16 rispettivamente ai Paesi asiatici del Pacifico e ai Paesi latinoamericani e dell’area caraibica.

Tra gli obiettivi del nuovo programma di cooperazione,  la lotta al traffico di migranti e alla tratta di esseri umani, il contrasto dell’immigrazione illegale, la facilitazione del rimpatrio dei clandestini, la lotta contro lo sfruttamento e la discriminazione, la promozione delle politiche di asilo e protezione internazionale e il potenziamento del rapporto tra sviluppo e migrazione, anche attraverso il miglioramento della grassone dei flussi migratori a fini lavorativi

I Paesi interessati dal programma potranno, infatti, usufruire di 5 interventi tematici, con relativi stanziamenti, che interessano alcuni aspetti del fenomeno migratorio, e in particolare:
• 10 milioni di euro destinati a iniziative per rafforzare le condizioni di sviluppo che devono accompagnare la migrazione;
• 8 milioni destinati a favorire la migrazione a fini lavorativi;
• 4 milioni per promuovere le politiche dell’asilo e della protezione dei rifugiati;
• 3 milioni per la lotta al traffico di migranti e alla tratta di esseri umani,
• 3 milioni per la lotta all’immigrazione clandestina.

Il piano di cooperazione prevede inoltre 20 milioni per casi di emergenza legati alla migrazione.
Dopo una prima valutazione dell’andamento del programma, nel 2009, partirà la sua seconda fase, dal 2001 al 2013, con uno stanziamento supplementare di 175 milioni di euro.

Il nuovo programma di cooperazione sostituirà l'attuale programma Aeneas, che finora ha finanziato 67 azioni, tra cui misure per facilitare l'invio delle rimesse e la loro utilizzazione per lo sviluppo e gli investimenti nella comunità di origine.





   
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