Presentazione
Il Ministro dell'Interno ha
firmato la circolare "Art.
18 T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina
sull'immigrazione. Permesso di soggiorno per motivi
di protezione sociale" (file in formato .pdf),
che ha l'obiettivo
di rendere omogenei, dal Nord al Sud Italia, gli interventi
delle Forze di polizia impegnate nella lotta alla
tratta di esseri umani, individuando comuni regole, sulla
base della normativa vigente, per la concessione del
permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale
alle vittime di tratta e riduzione in schiavitù.
Secondo la circolare, il Questore "qualora accerti
situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti
di uno straniero, può valutare autonomamente la
situazione di concreto pericolo per la sua incolumità e,
ove questa sussista, prescindendo dalla sua disponibilità a
denunciare o a collaborare, può procedere al rilascio,
nel più breve tempo possibile, del permesso
di soggiorno".
Nel corso delle riunioni dell'Osservatorio
sulla prostituzione e sui fenomeni delittuosi ad essa
connessi, le associazioni che ne fanno parte
hanno infatti evidenziato la necessità di rendere
più immediata
la presa in carico della vittima qualora sfruttata o
ridotta in schiavitù. Il tema del traffico e dello
sfruttamento di esseri umani sta emergendo sempre più prepotentemente
con la crescita della questione immigratoria e sta assumendo
anche nel nostro Paese dimensioni drammatiche.
Il Questore può anche decidere di concedere il
permesso di soggiorno per protezione umanitaria su segnalazione
dei Servizi sociali, degli Enti locali o delle Associazioni,
Enti o altri organismi privati i quali nel corso dei
loro interventi abbiano rilevato situazioni di violenza
o di grave sfruttamento nei confronti dello straniero.
Fonte: ministero dell'Interno