Repubblica Italiana

Politiche per la famiglia

Approvata la Ripartizione del Fondo nazionale per le politiche della famiglia: dichiarazione del Ministro Bindi e scheda di sintesi.

27 Giugno 2007

“Dalla Conferenza nazionale della Famiglia è venuta una diffusa domanda di cambiamento nelle politiche per la famiglia. Per colmare antiche lacune, ma soprattutto per rispondere alle nuove sfide di una società in rapida trasformazione. L'Intesa di oggi è il segnale che il cambiamento è possibile grazie alla forte convergenza sugli obiettivi e alla leale collaborazione tra il governo centrale e i governi locali. Le tre priorità su cui oggi abbiamo deciso di investire quasi metà del Fondo nazionale della famiglia nascono dalla consapevolezza che occorre offrire risposte innovative per rompere la solitudine di tante famiglie di fronte alla complessità dei problemi quotidiani. Penso al grande capitolo dell'assistenza agli anziani non autosufficienti garantita dalle assistenti familiari nelle nostre case. L’investimento che abbiamo deciso oggi permetterà di sperimentare nuove modalità, più sicure e trasparenti, di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro di cura che avviene oggi in modo del tutto informale, spesso clandestino e senza le necessarie garanzie di affidabilità sia per le famiglie che per queste lavoratrici straniere. Penso al problema del rischio di povertà per le famiglie numerose. Un problema di equità che abbiamo cominciato ad affrontare con maggiori assegni familiari ma che richiede un intervento mirato sui costi dei servizi essenziali. Per la prima volta sarà possibile sperimentare su larga scala modalità di abbattimento delle tariffe di acqua, luce e gas per le famiglie con più di quattro figli. E, infine, penso all’avvio della riorganizzazione dei consultori familiari. Anche questo è un tema che abbiamo affrontato a Firenze e su cui ci sono molte aspettative. I consultori possono davvero diventare il punto di riferimento, più vicino e facilmente accessibile, per la famiglia. Vogliamo rilanciarne il ruolo di servizio integrato socio-sanitario, promuovendo un modello di servizio multidisciplinare, in cui si integrano diverse professionalità, in grado di interloquire con tutte le componenti della famiglia e i diversi bisogni che via via possono emergere. Un centro di aiuto alla famiglia per promuoverne l’unità e la stabilità ma anche per la presa in carico dei momenti di fragilità. A giorni partirà, inoltre, anche il Piano straordinario per gli asili nido. Ai 300 milioni previsti con la Finanziaria abbiamo aggiunto altri 40 milioni dal Fondo nazionale in modo da incrementare la base su cui realizzare gli accordi di programma. Si rafforza così l’offerta dei servizi all'infanzia, a cui abbiamo anche riservato 10 milioni per le nuove "classi primavera".”