Articolo del 16/05/2007
I Centri per gli immigrati aprono da oggi le porte alla stampa
"Abbiamo voluto dare una risposta ad una domanda di maggiore trasparenza", ha affermato il sottosegretario all'Interno Marcella Lucidi nel corso della visita dei giornalisti organizzata dal Ministero dell'Interno al Centro di Lampedusa

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"Il Ministero dell´Interno ha dato una risposta soddisfacente. Non siamo stati portati in visita guidata ma per fare informazione in autonomia" ha dichiarato il presidente dell´ordine dei giornalisti Lorenzo Del Boca, "ci riappropriamo del nostro lavoro” ha proseguito Del Boca.

L´apertura del Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa alla stampa è la prima risposta concreta ad una richiesta di maggior trasparenza che segue ai lavori svolti dalla commissione De Mistura istituita dal Ministro dell´Interno per verificare le condizioni nei centri di accoglienza e che, ha affermato il sottosegretario all´Interno Marcella Lucidi alla guida della delegazione governativa, ”cambia qualcosa nel rapporto tra i Centri e la Comunità nazionale e locale. Abbiamo voluto dare una risposta ad una domanda di maggiore trasparenza”.

Sono queste le prime conclusioni emerse nel corso della conferenza stampa tenutasi al termine della visita dei giornalisti che si è svolta oggi al Centro di Lampedusa, alla presenza,  del sottosegretario Marcella Lucidi, del capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, Mario Morcone, del prefetto di Agrigento, Vittorio Saladino, del comandante provinciale dei carabinieri, Rodolfo Passaro e del neo sindaco dell'isola Bernardino De Rubeis.

Per la prima volta, infatti, giornalisti e fotocineoperatori hanno visitato il Cpta di Lampedusa, nei locali interni e negli spazi esterni, e il nuovo Centro, in fase di costruzione, che sarà inaugurato entro la fine di giugno.

Il Centro attualmente in funzione, istituito nel 1998 e riqualificato nel febbraio 2006 come Centro di soccorso e prima accoglienza, si sviluppa su un'area di circa 4000 metri quadri nelle vicinanze dell'aeroporto dell'isola, si trasformera' in un ospedale.
Il nuovo Centro di accoglienza, in linea con i requisiti della riforma contenuta nel disegno di legge Amato–Ferrero, avrà una capienza di 320 posti che in caso di necessità  potrà raddoppiare, e sarà dotato di barriere antintrusione al posto del filo spinato.

Tra le sue novità, la riforma dei centri di permanenza temporanea, prevede l´interruzione della  continuita' che si sarebbe potuta creare per gli immigrati irregolari tra carcere e Cpt.
La riforma stabilisce, infatti, nuove procedure per identificare  gli stranieri durante la detenzione e avviarli all'espulsione senza passare per i centri e questo anche attraverso l'accesso a programmi di rimpatrio assistito.
''I nuovi centri - ha sottolineato il Capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell´Interno, Mario Morcone - non dovranno piu' essere un proseguimento del carcere in altra forma''.