Comunicato stampa

 

LĠosservatorio sulle vittime dellĠimmigrazione clandestina

Fortress Europe

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presenta il

 

Rapporto 1988-2007

8.226 morti sulle rotte dellĠimmigrazione clandestina

 

Morire di frontiera. Accade da vent'anni lungo le rotte dellĠimmigrazione clandestina. Migliaia di morti, licenziati quotidianamente nello spazio di una breve tra le pagine di cronaca e presto dimenticati. Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.com), il sito ideato e diretto da Gabriele Del Grande, lĠautore di ÒMamadou va a morireÓ, ha provato a fare i conti con la strage dei clandestini. Risultato: 8.226 morti documentate sulla stampa internazionale dal 1988 a oggi.

 

Nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico sono annegate 6.078 persone. Quasi la metˆ (2.785) non sono mai state recuperate. Nel Canale di Sicilia, tra Libia, Egitto, Tunisia, Malta e Italia, le vittime sono 1.931, tra cui 1.119 dispersi. Altre 35 migranti sono morti tra l'Algeria e la Sardegna. Lungo le rotte che vanno dal Marocco, dall'Algeria, dalla Mauritania e dal Senegal alla Spagna - verso Canarie e Andalusia - sono morte almeno 2.973 persone di cui 1.231 risultano disperse. Nell'Egeo, invece, tra Turchia e Grecia, hanno perso la vita in 517, di cui 254 dispersi. Infine, nel Mare Adriatico, tra Albania, Montenegro e Italia, negli anni passati sono morte 474 persone, delle quali 136 sono disperse.

 

Per chi viaggia da sud, il Sahara  un pericoloso passaggio obbligato per arrivare al mare. Si attraversa sui camion e sui fuoristrada che battono le piste tra Sudan, Chad, Niger e Mali da un lato e Libia e Algeria dall'altro. Qui dal 1996 sono morte almeno 1.069 persone. E viaggiando nascosti nei tir hanno perso la vita in incidenti stradali, soffocati o schiacciati dal peso delle merci, 247 migranti, e altri 148 sono morti nascosti nelle stive dei mercantili o nei container imbarcati per lĠEuropa.

 

Infine 88 migranti sono stati ammazzati dalle mine antipersona dei campi minati greci di Evros, in 41 sono assiderati sui valichi turchi e almeno 51 annegati nei fiumi lungo le frontiere balcaniche ed est-europee.

 

Sotto i treni del tunnel della Manica sono morti in 20, e in 8 sono morti congelati nascosti nei vani carrello degli aerei diretti in Europa. Mentre sotto gli spari delle forze militari alla frontiera sono rimaste uccise 47 persone, di cui 33 a Ceuta e Melilla

 

 

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