La Camera del lavoro di Milano sostiene la protesta dei titolari/lavoratori dei phone center e parteciper alla manifestazione di sabato 24 marzo.

 

 

 

Condividiamo le ragioni che muovono la protesta e giudichiamo la nuova legge regionale , oltre che penalizzante e restrittiva, volutamente ed immotivatamente punitiva.

E fuori discussione che anche le sedi dei phone center debbano seguire gli standards igienico-sanitari e per la sicurezza, previsti per tutti gli esercizi commerciali.

Ma in questo caso si va ben oltre. Cosi come la retroattivit e la rigidit dei tempi di applicazione costringono alla chiusura della quali totalit degli esercizi, con gravi ripercussioni sulla vita degli immigrati coinvolti e delle loro famiglie (compreso il forte rischio di perdere il permesso di soggiorno) ma anche sulla citt.

A Milano troviamo il numero maggiore dei phone center lombardi (oltre 700). Rileviamo come, anche questa volta ,come sempre accaduto su questioni riguardanti gli immigrati, il comune di Milano sia silente e colpevolmente assente.

Un intervento dellamministrazione comunale possibile ed auspicabile (come gi avvenuto in altri comuni ad es. Bresso) e potrebbe favorire una positiva soluzione della vicenda.

Sarebbe questo un atto di responsabilit anche in favore della tanto sbandierata SICUREZZA,

Quello che sta avvenendo nella vicenda phone center va in senso esattamente opposto.

 

 

Milano 22 Marzo 2007 GRAZIELLA CARNERI

Segreteria Camera del lavoro