Articolo del 28/02/2007
Firmata dai Ministri dell'Interno Amato e delle Politiche per la Famiglia Bindi una direttiva sull'abolizione della richiesta del permesso di soggiorno per il minore straniero adottato o affidato a scopo di adozione
Il Sottosegretario Lucidi: "Un contributo per sostenere positivamente il legame affettivo e l´inserimento del minore oltre che nella famiglia anche nella nostra società"

Una direttiva siglata il 21 febbraio 2007, dal Ministro dell´Interno Giuliano Amato e dal Ministro delle Politiche per la Famiglia Rosy Bindi, stabilisce che "ai fini del soggiorno del minore straniero adottato o affidato a scopo di adozione non e' richiesto il permesso di soggiorno''.

La direttiva

Con tale provvedimento è stata abolita la norma secondo la quale un bambino adottato all'estero da una coppia italiana deve chiedere, al momento del suo arrivo in Italia e nonostante già in possesso di un cognome italiano, il permesso di soggiorno come qualsiasi cittadino straniero.

“Abolire il permesso di soggiorno per i bambini stranieri adottati in Italia - ha dichiarato il Sottosegretario all´Interno Marcella Lucidi - è perfettamente in linea con il Testo Unico sull´immigrazione che già non prevede un permesso di soggiorno per adozione. Inoltre abbiamo voluto considerare che la richiesta di rilascio di un permesso di soggiorno per il minore è fonte di ulteriori disagi per le famiglie adottive, oltre che di inutili appesantimenti burocratici.
Per questo ci siamo adoperati per facilitare un iter che ha preso avvio sulla base di accertamenti e di decisioni che non richiedono nessuna verifica supplementare. 
La Direttiva è così un contributo per sostenere positivamente il legame affettivo e l´inserimento del minore oltre che nella famiglia anche nella nostra società.”

La direttiva è alla registrazione della Corte dei Conti.