Articolo del 19/03/2007
Un Fondo provinciale di solidarietà dalla Prefettura di Ascoli Piceno per i minori stranieri non accompagnati

Il Prefetto di Ascoli Piceno Alberto Cifelli ha presieduto a San Benedetto del Tronto una riunione della Conferenza Permanente dedicata alla costituzione del Fondo di solidarietà per oneri derivanti ai Comuni dalla sistemazione dei minori non accompagnati.

La riunione era stata richiesta del Comune di Castignano a causa degli alti costi da sostenere, in rapporto all´esiguità delle risorse finanziarie, per la sistemazione di due bambine belghe presso la Casa Famiglia “Santa Gemma Galgani” di San Benedetto del Tronto, come disposto dal Tribunale dei Minori dopo l´arresto della madre, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minori.

La vicenda aveva assunto contorni eclatanti e rilievo internazionale dopo che, a seguito di una manifestazione di protesta a sostegno delle ragioni della madre e contro il padre accusato in Belgio di abusi sessuali, era stata rinviata l´esecuzione del provvedimento di rimpatrio delle minori. Successivamente la Corte d´Appello delle Marche prima sospendeva e, poi, revocava il provvedimento di rimpatrio, sulla scorta di una relazione predisposta dai Servizi Sociali di San Benedetto del Tronto.

La riunione, nel corso della quale sono stati presi impegni tra le Amministrazioni locali e la Regione per una ripartizione degli oneri, è stata anche l´occasione per discutere la problematica relativa alla tutela dei minori stranieri non accompagnati ed i rilevanti oneri conseguenti al loro affidamento presso Istituti e/o Case Famiglia. Il Prefetto Cifelli ha proposto di costituire un Fondo di solidarietà provinciale con il coordinamento della Provincia e gestito dagli Ambiti Sociali territoriali.

La proposta è stata ben accolta e gli Enti coinvolti predisporranno uno specifico protocollo d´intesa, con l´obiettivo di garantire ai piccoli Comuni i fondi necessari per pagare i costi per l´affidamento dei minori non accompagnati o in situazioni di disagio, per il caso si ripetessero in futuro analoghe situazioni di emergenza. La Regione Marche si è impegnata a rivedere il relativo tariffario.