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Sicurezza

24.10.2007

Sicurezza, accordo Italia-Romania per contrastare la criminalità

Piena collaborazione di Bucarest sulle misure rapide di espulsione per coloro che risultino pericolosi per la pubblica sicurezza. Amato: «Rafforzare la distinzione fondamentale tra immigrati onesti e criminali»

Dall'incontro svoltosi stamane al Viminale tra il ministro dell'Interno Giuliano Amato e il ministro dell'Interno rumeno Cristian David è emersa una piena intesa sul contrasto della criminalità. 
L'accordo prevede in sintesi:

  • maggior collaborazione tra le Forze dell'ordine dei due paesi;
  • l'adozione di misure rapide di espulsione per coloro che risultino pericolosi per la pubblica sicurezza;
  • programmi che favoriscano il rimpatrio volontario dei Rom.


«Questa collaborazione - ha detto il ministro Amato - nasce dal fatto che esiste una consistente comunità italiana in Romania e una ancora più numerosa comunità rumena in Italia. Il nostro scopo comune è quello di favorire la maggiore integrazione tra i due paesi per combattere la criminalità e rafforzare la distinzione fondamentale tra cittadini onesti dell'altro paese venuto a lavorare e i criminali».

L'importanza e l'attualità della collaborazione tra le polizie di Italia e Romania, peraltro già in corso, è dimostrato - ha detto il ministro rumeno Cristian David - «dall'arresto di 255 rumeni mentre ne sono stati denunciati altri 200, il desiderio comune è quello di contrastare con efficacia la criminalità rumena e per questo bisogna isolare quegli elementi che creano pregiudizi a danno di quella comunità che è ben inserita in Italia e che concorrono allo sviluppo economico del Paese».


«L'obiettivo dell'accordo è quello di contrastare l'ondata di reati che negli ultimi tempi ha avuto come protagonisti cittadini rumeni in Italia. La collaborazione che dobbiamo stabilire - ha sottolineato Amato - riguarda anche i casi di possibili espulsioni per cittadini rumeni che risultano pericolosi per la sicurezza pubblica. Questo potere di espulsione - ha proseguito il ministro - è previsto da una direttiva comunitaria. Noi abbiamo cominciato a discutere i motivi operativi per realizzarla».

Per quanto riguarda la questione dei Rom, Amato ha evidenziato che esistono programmi e interventi sociali in cui è impegnata l'Unione europea per favorire la permanenza in patria dei Rom che oggi tendono a recarsi in altri Paesi. E proprio su questo punto il ministro dell'Interno ha ricordato che sono allo studio programmi e interventi sociali in cui è impegnata anche l'Unione europea.
Su questo tema ha spiegato Amato «l'Italia dovrà attuare la legge per il riconoscimento dei diritti delle minoranze rom. Tutto questo vorrei discuterlo in una conferenza sui Rom da fare nel gennaio 2008 al quale è invitato il ministro David».





   
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