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Approfondimento

XVII Rapporto Caritas-Migrantes: immigrati e religione



Altro aspetto rilevente per analizzare la vita e l'integrazione degli immigrati nel nostro Paese è dato dalla presenza delle varie confessioni religiose. In particolare, i musulmani che vivono in Italia sono più di un milione e costituiscono il secondo gruppo religioso del paese, destinato senz'altro ad aumentare per effetto sia dei nuovi arrivi che delle nuove nascite.
Il pluralismo religioso, affermatosi in Italia attraverso l'immigrazione, è comunque molto più ampio e coinvolge non solo altre religioni non cristiane, come le diverse forme di induismo o di buddhismo, ma lo stesso cristianesimo attraverso le confessioni ortodossa e protestante.
Dalla metà degli anni '90 i prevalenti flussi dall'Est Europa hanno incrementato le presenze cristiane, sebbene non tutte cattoliche. Secondo la stima del Dossier, su una presenza regolare straniera, stimata pari a 3.690.000 persone, i cristiani restano quasi la metà e i musulmani ammontano a circa un terzo, mentre le grandi religioni orientali coprono quasi il 5%.

Le lingue dell'immigrazione
Secondo il documento della Caritas si dovrà prestare una maggiore attenzione anche alle lingue degli immigrati, infatti, in Italia, le lingue diffuse sone circa 150 che si riflettono in 172 programmi radio, 20 trasmissioni televisive e 29 testate in lingua diversa dall'italiano.




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