Vi giro una lettera di Alessia Montuori, di senzaconfine, a Carlo Lucarelli in merito alla trasmissione Blu notte dedicata al naufragio di natale del 1996.

Caro Lucarelli,

 

sono Alessia Montuori di Senzaconfine, lĠassociazione umanitaria di cui lo scomparso Dino Frisullo era segretario. La voglio pubblicamente ringraziare per la puntata di Blu Notte dedicata al naufragio del Natale Ġ96 andata in onda ieri (30 settembre) sera, che ho guardato con attenzione. Per questo motivo far˜ circolare questa lettera anche sulle liste antirazziste e di movimento.

 

La ringrazio soprattutto perchŽ, anche se non cĠera la sagoma cartonata di Dino Frisullo in studio, e se mancava la voce di colui che ha cercato dallĠinizio e con vera passione di dare voce ai familiari delle vittime, non soltanto credendo alla loro storia, ma indagando personalmente e ricostruendo tutta la vicenda in un dossier pubblicato su Narcomafie nel Ġ97 e consegnato a polizia e rappresentanti di governo, la trasmissione che ho visto ieri finalmente  improntata allĠinterpretazione che Dino dava di quella vicenda. Interpretazione che suona proprio come la testimonianza che nella puntata di ieri ne ha dato la senatrice De Zulueta, e cio che il governo di centro-sinistra dellĠepoca non fece nulla, negando perfino lĠaccaduto, perchŽ non si voleva turbare lĠingresso dellĠItalia nella fortezza Europa.

 

Dino non si limitava a parlare: con la sua attivitˆ e grazie ai suoi innumerevoli contatti tra gli immigrati, raccolse nomi e cognomi dei trafficanti, consegnando al capo della polizia e rappresentanti di governo dellĠepoca queste importanti informazioni, che purtroppo non sono servite – che mi risulti - ad aprire unĠindagine su queste persone. Come giornalista freelance e militante antirazzista, uno di quelli bravi e capaci, indicava e praticava quindi lĠobiettivo del perseguimento dei trafficanti di merce umana, ed insieme lĠobiettivo politico del ripensamento delle politiche di chiusura verso lĠimmigrazione attuate purtroppo dal governo di centrosinistra ancor prima che da quello di centro destra, insediatosi alla vigilia del ritrovamento del relitto in fondo al canale di Sicilia e dello scoop di Repubblica. La legge Bossi-Fini aggrav˜ la situazione normativa degli immigrati e dei richiedenti asilo, ma non invent˜ nulla che non esistesse giˆ: i Centri di permanenza temporanea teatro di varie tragedie, (tra cui il rogo del Serraino Vulpitta di Trapani del 28 dicembre Ġ99, dove persero la vita bruciate in tutto 6 persone detenute), i blocchi navali (ricordiamo il naufragio del venerd“ santo in Adriatico, a causa di una manovra di harassment della marina militare italiana, nel quale morirono unĠottantina di albanesi, era il Ġ97, pochi mesi dopo la tragedia di Natale), le innumerevoli difficoltˆ burocratiche per lĠimmigrazione regolare, che costringevano le persone ad arrivare clandestinamente affidandosi ai trafficanti e rischiando la vita.

 

I processi (Siracusa e Catania) avrebbero potuto essere descritti di pi: forse  vero che noi cittadini del paese di Ustica, delle stragi di Brescia, di Bologna e di tutti gli altri misteri dĠItalia che lei cos“ bene ricostruisce, non ci aspettiamo poi molto dalla giustizia. Ma  diverso per i familiari delle vittime, che si aspetterebbero un trattamento diverso da un paese che viene ancora descritto come uno dei paesi pi industrializzati del mondo, in cui i diritti umani vengono rispettati. E giova ricordare anche che – oltre a tutti gli altri aspetti, dal criminale al politico - esiste il problema concreto che hanno queste persone ad andare avanti economicamente senza i loro congiunti scomparsi in fondo al mare, e quindi dei risarcimenti.

 

Alcuni mesi sono passati da che il Presidente Prodi ha dichiarato di voler procedere al recupero del relitto, per dare sepoltura ai resti dei naufraghi e costruire un memoriale; non dimentichiamoci dei vivi, e di quanto cĠ da fare per loro, e per far s“ che restino viviÉnon finendo anchĠessi in fondo al mare a causa di leggi restrittive, di paure della gente comune alimentate dagli imprenditori politici del razzismo, da chi dice di voler difendere la legalitˆ ma poi fa la guerra ai lavavetri e non alla criminalitˆ organizzata.

 

Vorremmo insieme ad altre organizzazioni siciliane che in questi anni si sono occupate della vicenda organizzare unĠiniziativa pubblica di pi giorni, magari per il prossimo dicembre, anche proiettando i vari contributi video (dalla puntata di Blu Notte tornando indietro al film prodotto dallĠAccademia dĠEgitto nel 2002) e cercando di far riparlare della vicenda in questi termini, che sono quelli descritti anche dal magistrato di Trieste intervistato nella puntata. Ci piacerebbe se lei, insieme a Bellu, De Zulueta e altri, fosse disponibile a partecipare, e vorrei sapere anche se fosse possibile diffondere la puntata di ieri su siti e blog antirazzisti, in formato scaricabile, o se questo non fosse possibile, se verrˆ caricata sul sito della RAI e quindi renderla linkabile.

 

Attendo con interesse una sua risposta,

grazie

 

Alessia Montuori – Associazione Senzaconfine

 

PS: Le allego un comunicato stampa di Senzaconfine, e un articolo di Dino Frisullo che usc“ su Il Manifesto allĠindomani del ritrovamento del relitto.