COMUNICATO SULLA MOSCHEA

LA CGIL DI BOLOGNA PER LA LIBERTA' DI CULTO, PER UN DIALOGO FRA LE DIVERSE CULTURE e PER UNA POLITICA DI ACCOGLIENZA

 

Siamo davvero una citt che pu tollerare ancora per molto il dibattito Moschea si Moschea no? O le provocazioni di vari esponenti politici, non da ultimo quello dellonorevole Calderoli?

La CGIL pensa invece che vada riaffermata con forza la libert di culto, e il diritto di poterla esprimere e svolgere, in sedi e luoghi deputati, sancito in primis dalla nostra Costituzione.

In questa citt assistiamo da troppo tempo a dibattiti e prese di posizioni troppo sopra i toni. Bene consultare preventivamente i Cittadini, e ascoltarli nella fase di trasformazione e progettazione di insediamenti e strutture, che modificano ambiente, e abitudini.

Doveroso rispondere a dubbi e perplessit, ma anche a preoccupazioni, al fine di favorire soluzioni condivise. Giusta comunque in questo caso la fermezza di garantire ad una comunit che si riconosce in una religione diversa da quella Cristiana di poter svolgere e praticare la propria.

Gli atteggiamenti registrati in questi giorni non vanno nella direzione del dialogo e del rispetto reciproco patrimonio culturale della reciproca convivenza.

Ci preoccupano i toni, che riportano indietro la storia. Questo Sindacato ha lottato per una espansione dei diritti per le libert individuali e collettive. Si mobilitato contro i licenziamenti senza giusta causa e che colpivano anche le libert religiose, ha riportato in tutti i luoghi la cultura e la conoscenza della nostra costituzione. Nei luoghi di lavoro ci sono contaminazioni, di culture e religioni, che convivono e si arricchiscano, la solidariet e linclusione del vivere la citt devono poter trovare gli stessi obiettivi. Nelle scuole bimbi e ragazzi, devono poter crescere e vivere con la serenit datogli da inclusione e cultura Laica, e non enfatizzati in divisione tra religione diversa e contrapposta. Non ci convincono le battaglie a pretesto sui luoghi urbanistici, o le dimensioni, degli edifici, la sensazione che dietro a tutto questo ci sia una esagerata paura del diverso, un ritorno razzistico e di arretramento culturale e civile di convivenza comune.

Per questo ci sentiamo oggi di esprimere una forte solidariet alla comunit Musulmana, contro le provocazioni verbali subite in questi giorni.

 Ma ancor pi vorremo farci promotori di un dialogo con altre associazioni  e Istituzioni sulla libert di culto, sui diritti e sulla laicit dello Stato. Un dialogo sulle culture e sullaccoglienza che ci ha visti protagonisti in epoche in cui noi eravamo fonte di immigrazione, e di emigrazione. Una storia la nostra che ci ha visti protagonisti come cittadini in diverse parti dEuropa e del mondo, Un territorio questo  che aspira ad essere protagonista un una nuova costituzione Europea. Un vissuto che ci ha impegnato a riconoscere errori e sconfitte come quella del Pilastro in altri periodi, e che oggi vorremmo fare tesoro di quella esperienza di territorio e Quartiere della nostra citt protagonista negli anni sessanta della prima grande immigrazione interna del Sud dItalia. Sempre dopo confronti e dibattiti ha prevalso la solidariet e la libert democratica e civile, anche oggi Il nostro sindacato sar al fianco di chi non vuole far arretrare la nostra capacit di ascolto e di responsabilit per i diritti e la democrazia.         

 

Bologna, 14 settembre 2007

                      p. CdLM Bologna

Renata Bortolotti – Roberto Morgantini