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Immigrazione

21.09.2007

Il sindaco di Roma Veltroni: 'Il futuro è una società multiculturale'

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Nella tavola rotonda che si è svolta nel pomeriggio di oggi, sono intervenuti i sindaci delle grandi città italiane, tra cui Roma e Torino, Walter Veltroni e Sergio Chiamparino.

Nel suo intervento il sindaco della capitale ha ricordato il dato dell'esplosione del numero di immigrati in Italia che nel periodo 2001-2006 sono passati da un milione e mezzo a tre milioni evidenziando una tendenza difficilmente arrestabile.
Al riguardo ha sottolineato allo stesso tempo il grande apporto alla ricchezza nazionale e alle casse erariali che proviene dagli immigrati regolari "senza di loro infatti - ha evidenziato Veltroni - l'Italia sarebbe diversa e la nostra economia sarebbe diversa".
La linea da seguire per governare questo fenomeno che va affrontato per non dare adito ad episodi di intolleranza xenofoba è da un lato attivazione di politiche sociali verso la casa e la scuola; dall'altro severità e rigore nei confronti dell'illegalità. "Ciò serve per difendere sia gli interessi degli stranieri regolari ma contemporaneamente anche quelli dei cittadini italiani che chiedono sicurezza".

Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, è sulla stessa lunghezza d'onda del collega romano nel mettere in luce "il rischio serio di un rigetto da parte della popolazione italiana verso il processo immigratorio se non si mettono in atto anche politiche di contrasto all'illegalità".
In sostanza, si deve premiare chi ha fatto una scelta di legalità anche intervenendo e venendo incontro alle esigenze degli stranieri, ha precisato Chiamparino, dalla semplificazione della procedure per ottenere un permesso di soggiorno all'attivazione di politiche di integrazione mediante un fondo per reperire risorse per la casa e la scuola.
Altro punto importante per il sindaco, è la questione del voto, almeno alle elezioni amministrative - che ha trovato consensi anche nell'intervento del vice presidente dell'ANCI Sturani - per responsabilizzare ed integrare lo straniero nella vita della comunità civile.