Roma 3 aprile 2008
COMUNICATO STAMPA
STOP AI RESPINGIMENTI VERSO LA
GRECIA
Il Consiglio Italiano per i
Rifugiati chiede che nessun richiedente asilo venga pi rimandato in Grecia. In
questo appello il CIR si unisce a quello lanciato oggi dall'ECRE, un network
europeo di 63 organizzazioni in 27 paesi diversi, rivolto a tutti gli Stati
Membri dell'Unione e alla Commissione Europea affinch siano sospesi
immediatamente i trasferimenti di rifugiati verso la Grecia.
E' ormai evidente che la Grecia
non una terra d'asilo. Diversi rapporti in questi ultimi mesi, elaborati da
organizzazioni internazionali e da parlamentari europei, denunciano gravi
violazioni dei diritti dei rifugiati. Maltrattamenti fisici e psichici,
respingimenti, deportazioni e detenzioni sono prassi quotidiane. Perfino i
minori vengono sottoposti al regime di detenzione che si applica
indistintamente a tutti gli stranieri.
Inoltre, la percentuale di
riconoscimenti dello status di rifugiato in Grecia prossima allo zero: nel
2007 stata dello 0,4 %, nel 2006 dello 0,5, nel 2005 sono invece stati
riconosciuti 39 rifugiati, mentre nel 2004 solamente 11. Non risulta che ad
alcun iracheno sia stato riconosciuto lo status di rifugiato.
La normativa europea, in
particolare il "Regolamento Dublino II" che definisce lo stato
competente per l'analisi della domanda d'asilo, parte dal presupposto che le
condizioni dei rifugiati siano pressoch identiche in tutti gli stati membri.
Il caso Grecia dimostra che non cos. Per questo motivo la Norvegia 3
settimane fa ha sospeso ogni rinvio forzato di persone in Grecia. Molti
tribunali in Germania e Gran Bretagna hanno recentemente adottato la stessa
linea.
L'Italia invece continua a
rimandare richiedenti asilo nei termini del Regolamento Dublino II al vicino
paese. Quotidianamente decine di cittadini stranieri, innanzitutto iracheni e
afgani, vengono respinti dai porti dell'adriatico in Grecia. Lo scenario
sempre lo stesso: durante i controlli in questi porti vengono rintracciati i
cittadini stranieri nascosti nei tir e vengono immediatamente
"affidati" al comandante della stessa imbarcazione che li ha condotti
in Italia dalla Grecia e respinti verso questo paese. Nessuna valutazione sulla
loro possibilit di richiedere asilo viene effettuata.
"Ormai da mesi" dichiara
Christopher Hein direttore del CIR "il CIR ha espresso la sua
preoccupazione per i respingimenti in Grecia e per i gravi rischi che corrono i
rifugiati che, anzich trovare protezione in Europa, rischiano di essere
deportati in Turchia e da l in Afghanistan e Iraq. Dobbiamo purtroppo
constatare che nulla cambiato. Di fronte ad un grido di allarme che si
diffuso in tutta Europa speriamo che stavolta l'Italia non si sottragga al suo
impegno umanitario".
In allegato l'appello dell'ECRE.
Per ulteriori informazioni:
Valeria Carlini
CIR Consiglio Italiano per i
Rifugiati
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tel. 06 69200114 int 216 fax 06
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