Gestione delle risorse previste in connessione con
il fenomeno dellĠimmigrazione
Regolamentazione
e sostegno allĠimmigrazione. Controllo dellĠimmigrazione clandestina
Relatori: Cons. Valeria Chiarotti - Cons. Sonia Martelli
SOMMARIO
1. Oggetto e
obiettivi dell'indagine
Pag.
1
2. Considerazioni
generali e di sintesi
" 3
3. Il
quadro organizzativo di riferimento " 12
3.1 L'informatizzazione dell'attivit
amministrativa " 12
3.2 Il reclutamento e
l'utilizzo del personale " 20
3.3 Il quadro di controllo
dell'attivit gestionale " 23
4. Gli
accordi di cooperazione internazionale " 27
4.1 Gli accordi bilaterali
in materia di lavoro " 31
5. Attivit
finalizzate alla programmazione e regolamentazione dei
flussi
migratori
" 32
5.1 La normativa vigente e
la programmazione dei flussi di ingresso per
l'anno
2004 " 32
5.2 Le iniziative connesse
alla gestione dei flussi migratori " 35
5.2.1 Gli accordi stipulati fra la
Direzione generale per l'impiego e l'O.I.M. " 35
5.2.2 Il programma gestione flussi " 43
5.2.3 La convenzione con la societ Dante
Alighieri " 48
5.4 La regolarizzazione
degli immigrati. Integrazione " 48
6. Le
misure di sostegno " 50
6.1 Il Fondo nazionale per
le politiche migratorie " 50
6.1.1 Il quadro normativo e contabile " 50
6.1.2 Gli aggiornamenti sull'attuazione
degli interventi finanziati negli anni passati " 51
6.1.3 Il fondo 2004 " 68
6.2 Gli interventi a favore dei
richiedenti asilo e dei rifugiati " 73
6.2.1 Il quadro normativo e gli obiettivi
programmati " 73
6.2.2 Il procedimento di riconoscimento dello
status di rifugiato " 74
6.2.3 Le iniziative di sostegno adottate in
esecuzione della normativa vigente " 76
6.3 I servizi di
accoglienza alle frontiere " 81
6.3.1 Il quadro normativo e la relativa
attuazione " 81
6.3.2 I rapporti convenzionali di gestione. La
spesa ed i controlli effettuati " 81
6.4 Gli interventi per
l'istruzione scolastica " 84
6.4.1 Le risorse stanziate nel CCNI a
favore delle scuole ubicate in aree a forte
processo
migratorio " 84
6.4.2 I corsi di lingua a favore di
cittadini extracomunitari " 92
7. Le misure
di contrasto " 99
7.1 Il contrasto del traffico
degli esseri umani " 99
7.1.1 Le iniziative attivate a valere sulle
risorse disponibili " 99
7.1.2 Il progetto prevenzione tratta
degli esseri umani " 101
7.2 I
centri di trattenimento e identificazione " 102
7.2.1 La normativa vigente e la
programmazione per l'anno 2004 " 102
7.2.2 La realizzazione dei centri
nell'anno 2004 e la spesa sostenuta " 103
7.2.3 Le modalit gestionali e i costi
relativi ai centri di permanenza temporanea
e
di accoglienza per i richiedenti asilo " 110
7.2.4 Aggiornamento dei dati statistici
relativi al fenomeno immigrazione. Numero e
tipologia
dei soggetti ospitati nei CPT ed esito del trattenimento " 112
Elenco
delle tabelle incluse nella relazione:
Tabella n. 1 - Cap. 2270 - cap. 7365 (Min. interno) Pag. 15
" " 2 - Accordi internazionali in materia di immigrazione " 28
" " 3 - Cap.
2765 (Min. interno) " 30
" " 4 - Cap. 2765 (disponibilit di cassa es.
fin. 2003/2005) " 30
" " 5 - Richieste
di autorizzazioni al lavoro rilasciate nell'ambito della quota
massima
di 20.000 unit prevista dal dpcm 20.4.04 distinte per
nazionalit " 34
" " 6 - Distribuzione
territoriale delle richieste di autorizzazione al lavoro
rilasciate
nell'ambito della quota prevista dal dpcm 20.4.04 " 34
" " 7 - Azioni
di sistema a supporto delle politiche di integraz. sociale e
occupazionale.
Quadro finanziario PON OB.1 " 38
" " 8 - Azioni
di sistema a supporto delle politiche di integraz. sociale e
occupazionale.
Quadro finanziario PON OB.3 " 39
" " 9 - Programma
flussi migratori per lavoro " 47
" " 10 - Cap.
1891 - es. fin. 2003 e 2004 - Fondo naz. per le polit. migrat. " 51
" " 11 - Interventi
in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche migr.
per
l'anno 1998 ancora in corso al momento del deposito della
delib.
n. 22/2003 " 52
" " 12 - Interventi
in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche migr.
per
l'anno 1999 ancora in corso al momento del deposito della
delib.
n. 22/2003 " 54
" " 13 - Interventi
in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche migr.
per
l'anno 2000 ancora in corso al momento del deposito della
delib.
n. 22/2003 " 55
" " 14 - Gli
accordi di programma conclusi " 57
" " 15 - Interventi
in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche migr.
per
l'anno 2001 ancora in corso al momento del deposito della
delib.
n. 10/2004 " 58
" " 16 - Interventi
in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche migr.
per
l'anno 2002 ancora in corso al momento del deposito della
delib.
n. 10/2004 " 61
" " 17 - Interventi
in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche migr.
per
l'anno 2003 ancora in corso al momento del deposito della
delib.
n. 10/2004 " 68
" " 18 - Fondo
2004 - Prospetto di riepilogo " 73
" " 19 - Esiti
dell'attivit della Commissione centrale per il riconoscimento
dello
status di rifugiato anni 1999-2004 (30 settembre) " 75
" " 20 - Percentuale
di accoglimento delle domande " 75
" " 21 - Trend
dell'attivit annuale della Commissione " 75
" " 22 - Utilizzazione
delle disponibilit del cap. 2359 - Min. Interno " 77
" " 23 - Risorse
complessivamente destinate al sostegno dei richiedenti
asilo
e dei rifugiati " 79
" " 24 - Utilizzazione
delle disponibilit del cap. 2351 - Min. Interno " 82
" " 25 - Servizi
di accoglienza presso i valichi di frontiera - anni 2001-2004 " 83
" " 26 - Riepilogo
risorse assegnate agli uffici scol. reg. nel 2001 " 89
" " 27 - Riepilogo
risorse assegnate agli uffici scol. reg. nel 2002 " 91
" " 28 - Capitolo
4407 e.f. 2002 " 94
" " 29 - Es. fin.
2002: attivit realizzate " 95
" " 30 - Es. fin.
2003: attivit realizzate " 96
" " 31 - Capitolo 4407 e.f. 2003 " 97
" " 32 - Capitolo 4407 e.f. 2004 " 98
" " 33 - Centri di permanenza temporanea operativi al
30.9.2004 " 103
" " 34 - Spesa
relativa al funzionamento dei centri di permanenza nel 2003 " 105
" " 35 - Impegni
sostenuti per il funzionamento dei centri di permanenza
dal
1/1 al 30/9/2004 " 106
" " 36 - Cap.
2356 - cap. 7352 (Min. interno) " 107
" " 37 - Disponibilit
dei posti presso i C.T.A. al 30.9.2004 " 108
" " 38 - Spesa
relativa al funzionamento dei centri di accoglienza nel 2003 " 106
" " 39 - Impegni
sostenuti per il funzionamento dei centri di accoglienza
dal
1/1 al 30/9/2004 "
106
" " 40 - Confronto
fra le convenzioni per la gestione dei centri di permanenza
stipulate
a partire dal 1Ħ gennaio 2003 " 111
" " 41 - Stranieri
rintracciati in posizione irregolare " 112
" " 42 - Centri
di permanenza temporanea - Riepilogo generale presenze
" 113
La prosecuzione dell'indagine di controllo
sulla gestione delle risorse previste in connessione al fenomeno
dell'immigrazione stata deliberata dalla Sezione centrale di controllo sulla
gestione delle amministrazioni dello Stato[1]
anche per l'esercizio 2004 viste le risultanze dei referti resi in precedenza[2].
Entrambi, infatti, nel dare conto dello stato di attuazione della normativa di
settore all'epoca vigente, legge 40/98 (c.d. legge Turco-Napolitano), prima, e
legge 189/02 (c.d. legge Bossi-Fini), poi, ne hanno rilevato la incompiutezza,
evidenziando le conseguenze che da ci sono derivate.
Le
indicazioni fornite alle Amministrazioni dalla Corte per ovviare ad alcuni
degli inconvenienti occorsi in sede di attuazione, al pari contenute nei
ripetuti referti, hanno formato oggetto di considerazione e indotto
all'adozione di apposite misure per l'adeguamento che si potuto verificare
con riguardo alla sola deliberazione n. 22/03.
La
presente relazione si propone, pertanto, di riferire sugli avanzamenti
dell'attuazione della c.d. legge Bossi-Fini e delle leggi ad essa collegate per
la disciplina di specifici istituti (si ricorda, tra l'altro, la normativa in
materia di asilo politico), nonch delle ulteriori problematiche emerse e del
seguito dato alle indicazioni contenute nella deliberazione n. 10/04.
Oggetto
di specifica considerazione, come preannunciato in tale deliberazione, hanno
costituito gli accordi internazionali con i Paesi di provenienza finalizzati a
garantire un migliore governo dei flussi e a facilitare il rimpatrio dei
clandestini. Al riguardo va, peraltro, sottolineato che, se da un lato
risultata relativamente agevole la ricognizione delle intese sinora stipulate,
dall'altro assai meno facile, se addirittura non fattibile, la quantificazione
completa dei relativi costi, in termini di contropartite materiali rese e di
ogni altra collaborazione a diverso titolo fornita.
Anche
per il presente referto l'istruttoria si svolta in contraddittorio con tutte
le Amministrazioni le cui funzioni sono state incise da parte delle ripetute
leggi, molte delle quali, peraltro, risultano oggetto di recenti
riorganizzazioni interne in esito alle profonde innovazioni ordinamentali nel
frattempo divenute operative.
Diversamente
da quanto avvenuto per l'indagine condotta nel 2003 e visti gli inconvenienti
segnalati nel conseguente referto[3],
nel corso del 2004 essa ha avuto luogo attraverso rapporti diretti con le unit
organizzative di volta in volta interessate, anche per gli aspetti connessi
alle politiche di controllo interno di gestione dei singoli centri di
responsabilit amministrativa. Ci nonostante, in particolare presso le
strutture del Ministero dell'interno operanti nell'ambito del Dipartimento di
pubblica sicurezza - numerose e, in alcuni casi, titolari di competenze "a
scavalco" di vari settori tra cui l'immigrazione pur dopo la creazione
della Direzione centrale per la polizia dell'immigrazione e delle frontiere -
il reperimento delle informazioni e dei dati spesso non risultato agevole,
richiedendo tempi lunghi e reiterati solleciti. Ci appare almeno in parte
riconducibile al fatto che il processo di razionalizzazione organizzativa
avviato con la nascita della nuova struttura debba opportunamente coinvolgere
anche altri settori del Dipartimento che, in base a quanto verificato in sede
istruttoria, risultano ancora non sufficientemente coordinati ed efficienti
nella distribuzione delle competenze, nelle reciproche interrelazioni e nei
rapporti con la Corte.
Si ribadisce, inoltre, che anche per la
presente indagine si ravvisata l'opportunit di escludere quelle attivit che,
pur riguardando direttamente o indirettamente aspetti connessi con l'attuazione
delle scelte legislative e politiche in materia di immigrazione, sono tuttavia
espressione di pi ampie funzioni istituzionali e vengono svolte da strutture e
personale non dedicati esclusivamente ai predetti scopi. Seppure, infatti, con
riguardo ad alcuni fenomeni, quale ad esempio l'utilizzo delle forze di polizia
nella gestione dei centri di permanenza temporanea, dall'anno 2003
l'amministrazione ha dichiarato di essere in grado di quantificare l'onere
finanziario sostenuto con specifico riferimento al fenomeno oggetto di esame,
il dato, di cui in ogni caso si d conto, oltre che parziale non pu che essere
espresso nel suo valore assoluto risultando, quindi, scarsamente significativo
per l'impossibilit di operare raffronti con gli esercizi finanziari
precedenti.
2. Considerazioni generali e di sintesi
Il
presente referto, al pari dei precedenti, sconta la complessit del fenomeno
gestorio che riguarda l'immigrazione e che si esplica nel duplice ordine di
attivit connesse, da un lato, al contrasto delle situazioni irregolari e,
dall'altro, al sostegno e all'integrazione dei soggetti legalmente presenti nel
territorio.
Tale
complessit, anche per il coinvolgimento di molteplici amministrazioni titolari
di competenze specifiche ma sovente interconnesse, ha determinato nel 2004, al
pari degli anni precedenti, problemi di coordinamento sul piano dell'uniformit
degli indirizzi politici e dell'azione delle strutture organizzative.
Se,
in prima analisi, si rileva la mancata adozione del documento programmatico
della politica dell'immigrazione per il triennio 2004-2006, si rimarcano anche
le rilevanti difficolt occorse per l'implementazione di qualificanti istituti
introdotti dalla legge di riforma quali lo sportello unico per l'immigrazione
(art. 18, punto 1), volto a razionalizzare il procedimento relativo
all'assunzione dei lavoratori stranieri in cui sono coinvolte diverse
amministrazioni, i titoli di prelazione previsti dallĠart. 23 della legge 189,
diretti a creare una corsia preferenziale per lĠingresso in Italia per i
lavoratori non comunitari che abbiano seguito corsi di formazione linguistica o
professionale nel proprio paese di origine, nonch l'interconnessione dei
sistemi informativi gi operativi presso le amministrazioni titolari di
competenze nella materia, tuttora lontana dalla definizione. Il contemporaneo
svolgimento di attivit omologhe, come il rimpatrio assistito nei Paesi di
origine, a gravare su fondi di pertinenza di Ministeri diversi nell'ambito
dello svolgimento di programmi autonomi che hanno, tuttavia, il medesimo
obiettivo , d'altronde, segno evidente del cointeressamento parallelo di
molteplici strutture, che sembra rendere auspicabile una rivisitazione funditus dell'intero sistema delle competenze.
Deve,
infine, sottolinearsi ancora una
volta come per alcune delle amministrazioni l'attivit connessa al fenomeno
immigratorio rappresenti solo una parte di un ben pi vasto impegno, nell'ambito
del quale essa difficilmente individuabile in termini di risorse dedicate -
persone, beni, mezzi e fondi.
Seppure
dall'esercizio 2004 il Dipartimento di P.S. del Ministero dell'Interno, che di
quelle amministrazioni magna pars se si ha riguardo alla funzione di tutela dell'ordine
pubblico che gli demandata, si mostrato in grado di estrapolare alcuni dati
specifici con riferimento ad attivit in cui la funzione si esplica per il
fenomeno immigratorio, non appare ancora possibile pervenire ad una attendibile
e completa quantificazione dell'impegno sostenuto. Di conseguenza il presente
referto si limita a riportare le indicazioni fornite in proposito
dall'amministrazione ma, per le esposte ragioni, non le tiene in considerazione
nel quantificare le risorse complessivamente stanziate in bilancio
nell'esercizio di riferimento che ammontano, rispettivamente, a Û 29.078.933
per le misure di sostegno e a Û 115.467.102 per quelle di contrasto[4].
1. In base alle indicazioni di maggior rilievo che emergono nel
presente referto si pone, preliminarmente, in evidenza la problematica relativa
allĠimplementazione del sistema normativo. Anche nel 2004 assai lento stato
l'avanzamento del processo di completamento del nuovo assetto dettato dalla
legge 189/02 attraverso l'emanazione della normativa secondaria.
Sono
stati, infatti, emanati e perfezionati il regolamento recante modalit di
coordinamento delle attivit del gruppo tecnico presso il Ministero
dell'interno con le apposite strutture della Presidenza del Consiglio dei
Ministri in materia di immigrazione (art. 2 della ripetuta legge 189) adottato
con d.P.R. 6 febbraio 2004, n. 100[5],
nonch quello per la razionalizzazione e la interconnessione delle
comunicazioni tra amministrazioni pubbliche in materia di immigrazione (art.
34, co. 2 della stessa legge) adottato con d.P.R. 27 luglio 2004, n. 242[6].
Il
regolamento che contiene norme di attuazione e integrazione della legge 189
dirette a definire, tra l'altro, modalit di funzionamento dello sportello
unico per l'immigrazione (art. 34, punto 1, l. 189) stato emanato solo il
18.10.2004 e divenuto efficace il 21.1.2005. Quello previsto dall'art. 32 in
materia di asilo recante modalit di trattenimento nei centri di
identificazione, relativo numero, caratteristiche e modalit di gestione,
divenuto esecutivo il 3 dicembre 2004.
Il
fenomeno evidenziato, che appare anche riconducibile alla lacunosit della
legge di riforma soprattutto nel disporre in merito all'implementazione
organizzativa di diversi e qualificanti istituti, cos da rendere difficoltosa
l'adozione della normativa secondaria per la labilit, sotto numerosi profili,
dei parametri di riferimento, ha fatto s che, in mancanza delle disposizioni
regolamentari, anche nel corso del 2004 l'attivit amministrativa connessa con
l'immigrazione si svolta con un approccio condizionato dall'urgenza e
dall'emergenza, facendo ricorso a quanto consentito dalle ordinanze di
protezione civile emesse in precedenza nonch da quelle di nuova emanazione[7].
In
disparte ogni considerazione sul merito delle disposizioni recate in deroga
dalle ordinanze, oggetto di ampia considerazione gi nel referto 10/2004, non
possono non sottolinearsi le perplessit che desta il perdurare del procedere
in via emergenziale a oltre tre anni dalla prima dichiarazione dello stato di
emergenza, prorogato sino al 31.12.2004 e, recentemente, sino al 31.12.2005[8],
e la perdurante mancata attuazione di innovazioni assai significative.
In
ordine ad alcune disposizioni del quadro normativo introdotto dalla ripetuta
legge 189/02 sono anche insorti
dubbi di legittimit costituzionale, per la soluzione dei quali stato adito
il giudice delle leggi. In conseguenza delle pronunce della Corte
Costituzionale n. 222 e n. 223 dell'8-15 luglio 2004, che hanno ritenuto
l'illegittimit degli articoli 13, commi 4, 5 e 5bis e 14, comma 5 quinquies
del decreto legislativo n. 286/98, si dovuto fare ricorso alla decretazione
d'urgenza per garantire l'operativit dell'intero impianto normativo. Il
decreto legge all'uopo emanato il 14 settembre 2004, n. 241 e convertito nella legge
12 novembre 2004, n. 271 ha apportato modifiche alle disposizioni considerate e
introdotto, anche, nuove misure di sostegno alle politiche di contrasto
dell'immigrazione clandestina, nonch di semplificazione delle procedure e
degli oneri amministrativi negli uffici di pubblica sicurezza, i cui effetti
potranno apprezzarsi solo decorso un congruo periodo di tempo.
2. Problematico risultato anche per il 2004 l'approvvigionamento dei
mezzi - personale, beni - cui l'amministrazione ha dovuto sopperire per
l'implementazione di molti degli istituti introdotti dalla legge di riforma, a
causa dell'evidente sottostima, di cui si gi riferito nel precedente
referto, al momento della valutazione tecnica dei fabbisogni ad essa
conseguenti sia riguardo all'entit che ai tempi necessari per soddisfarli.
Per
il Ministero dell'interno, se deve, da un lato, darsi atto di un avanzamento
nei processi di approvvigionamento di personale, anche in forza delle
previsioni contenute nelle decretazioni d'emergenza, seppure con i tempi non
brevi delle procedure di acquisizione e formazione, dall'altro si sottolineano
i lunghi ritardi riscontrati nell'informatizzazione dei processi, che appaiono
riconducibili ad una grave insufficienza di risorse finanziarie disponibili e,
al contempo, alla scarsit di professionalit tecniche all'interno
dell'amministrazione. Tale ultima circostanza, il cui superamento postula la
possibilit di un approvvigionamento almeno parziale per le occorrenze pi
urgenti sul mercato esterno, anch'essa fortemente condizionata dalle
disponibilit finanziarie su cui l'amministrazione pu fare affidamento.
Al di l, comunque, del fatto contingente, le dimensioni delle gestioni
da informatizzare sembrano consigliare di procedere ad un reclutamento stabile
di personale qualificato che, seppure non in grado di sopperire alle necessit
immediate in tempi medio-brevi, ben potr andare a costituire un serbatoio di
professionalit ormai indispensabili.
Almeno
per talune occorrenze , in ogni caso, proseguito il ricorso a personale
esterno con collaborazioni a tempo determinato allo scopo di ovviare alle
evidenziate carenze di mezzi propri. Gli obiettivi di tali collaborazioni
appaiono talvolta non individuati in modo adeguatamente circostanziato, di
talch in questi casi problematico, se non impossibile, risulta verificarne il
raggiungimento.
Alcune vicende specifiche che si ricollegano alla inadeguata
valutazione dei fabbisogni meritano, poi, apposita menzione.
In primo luogo, emerso che a oltre due anni dall'entrata in vigore
della legge 189 non stata ancora implementata la sala di comando e controllo
antimmigrazione della Direzione centrale per l'immigrazione e la polizia di
frontiera. Ci anche in conseguenza di oggettive difficolt incontrate
nell'allestimento dei locali disponibili, che hanno reso necessarie consistenti
opere di adattamento strutturale. Allo stato attuale manca, inoltre, un
compiuto disegno di interconnessione del sistema informativo da avviare con gli
altri gi funzionanti nel settore.
In secondo luogo, si rileva che per carenze in larga misura connesse
allĠorganizzazione, lĠamministrazione non ha reso disponibili dati sufficienti
per apprezzare l'efficacia dell'attivit di contrasto all'immigrazione
irregolare poich essa d conto esclusivamente del numero di extracomunitari
rintracciati sul territorio in posizione irregolare, o comunque respinti al
momento del tentativo di ingresso, che nell'anno di riferimento alla data del
30 settembre ammonta a 80.372 unit[9],
e non in grado, per contro, di riferire il numero complessivo stimato degli
extracomunitari effettivamente presenti in posizione irregolare. Parimenti non
resi noti i dati relativi alle richieste di rilascio e rinnovo dei permessi di
soggiorno da evadere nell'anno 2004 e a quelle effettivamente evase, il livello
percentuale di rilevazioni fotodattiloscopiche effettuate rispetto al totale da
realizzare, i tempi medi di trattazione di ogni pratica nei mesi pi
recenti comunicati solo in una
memoria prodotta dal Dipartimento di P.S. nell'adunanza dell'11 marzo 2005 e
assai diversificati sul territorio, con significativi recuperi presso alcune
Questure ma perduranti, gravi ritardi presso altre.
Da ultimo, continuano ad incontrarsi difficolt nella realizzazione dei
centri di permanenza temporanea per lĠopposizione delle comunit locali a
riceverli sul proprio territorio. La capienza di posti si , comunque,
accresciuta del 23% rispetto all'anno 2002 nonostante che la disponibilit di
fondi fosse tale da consentirne una sicuramente maggiore. Detta capienza
rimane, tuttavia, ancora lontana dalle necessit che derivano dall'allungamento
dei termini di permanenza nei centri ed agli obiettivi individuati in sede di
relazione tecnica al disegno di legge Bossi-Fini, da conseguirsi entro il 2004.
Nessuna novit emerge con riguardo al processo di realizzazione dei
centri di identificazione per l'accoglienza dei richiedenti asilo. La mancata
esecutivit del regolamento previsto dall'art. 32 della legge 189 ha, infatti,
comportato ancora la temporanea destinazione allo scopo dei centri di
accoglienza a suo tempo attivati ai sensi della c.d. legge Puglia.
3. Per quanto concerne il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, le maggiori difficolt continuano a riscontrarsi nellĠinformatizzazione
della gestione della politica dei flussi. Ed invero, ancora non implementati
sono lĠanagrafe annuale informatizzata e il sistema informativo finalizzato
alla costruzione del SIL e della borsa lavoro, la cui realizzazione stata
affidata dal ministero ad un R.T.I. il 31 ottobre 2003. Il contratto, la cui
durata stabilita in 36 mesi, in via di espletamento. In particolare, non
stato ancora sviluppato il sistema integrato dei servizi necessari ad
assicurare la gestione pianificata dellĠofferta di cittadini extracomunitari ed
il monitoraggio della gestione del
sistema autorizzativo. Devono, peraltro, sottolinearsi in positivo lo sviluppo,
la gestione e la manutenzione dellĠapplicazione informatica per le procedure
amministrative per il rilascio delle autorizzazioni al lavoro subordinato dei
lavoratori neocomunitari, che hanno consentito di gestire in tempi veloci le operazioni relative ai 20.000
ingressi previsti dal d.p.c.m. del 20 aprile 2004 (gestore del contatore unico
nazionale).
Positivi avanzamenti
sono stati raggiunti anche nello sviluppo del sistema informativo dei
lavoratori stagionali (SILES), che ha visto estesa la sua operativit al 96%
delle province italiane.
4. Per quanto riguarda, poi, lĠefficienza e lĠefficacia del contrasto
allĠimmigrazione lĠattivit di gestione, anche sulla scorta delle indicazioni
fornite dalla Corte nei precedenti referti, presenta elementi di positivit,
pur mostrando ancora fattori di criticit.
Ed invero, quanto alle modalit di gestione dei CPT, che ricalcano
quelle seguite nel corso dell'anno precedente in attuazione del processo di
rinnovamento avviato allo scopo di uniformarle nell'ottimizzazione, in
conseguenza delle osservazioni formulate dalla Corte nella deliberazione n.
10/2004/G l'amministrazione ha sollecitato Prefetti e enti gestori a meglio
valutare i prezzi praticati. Degli effetti di tale operazione non potr,
tuttavia, che aversi significativo riscontro in sede di rinnovo delle
convenzioni, la cui scadenza si pone al 31 dicembre 2004. Con memoria
presentata in adunanza, l'Amministrazione ha in ogni caso dato atto della gi
avvenuta stipula di un sia pur esiguo numero di rinnovi a condizioni
sensibilmente migliori. Ha avuto anche luogo nell'anno l'attivazione del
processo di monitoraggio sulla gestione dei centri sotto il profilo della
spesa, che consente di conoscerne l'entit per singole strutture con buona
approssimazione.
Ancora non del tutto adeguato il sistema appare per i servizi di
accoglienza alle frontiere, laddove i Prefetti territorialmente competenti e
soprattutto gli enti gestori rendono conto della gestione con grande ritardo.
Deve, peraltro, darsi atto del buon esito degli interventi sollecitatori
attuati dall'Amministrazione centrale nei confronti dei predetti soggetti che,
in numerosi casi, hanno poi ottemperato alle richieste.
Riguardo al prolungamento dei termini di permanenza nei CPT, esso,
comportando una minore rotazione dei soggetti trattenuti e l'incremento del
tempo medio di utilizzo del singolo posto, stante la sostanziale invarianza dei
posti disponibili ha determinato nel 2003-2004 la diminuzione del numero dei
trattenuti. In ogni caso, si riscontrato un incremento di coloro che sono
stati effettivamente espulsi, i quali, tuttavia, solo in una percentuale assai
bassa risultano effettivamente rimpatriati nei secondi trenta giorni di
trattenimento. Rispetto agli anni
precedenti, nel 2004 pi brevi sono stati i tempi di permanenza medi dei
soggetti espulsi nel corso dei primi trenta giorni. Il recupero di efficienza
riscontrato potrebbe verosimilmente ricondursi ad un migliore funzionamento
degli accordi di cooperazione internazionale con i paesi di provenienza, gi in
precedenza utili in tal senso, di cui tuttavia non pu aversi certezza per
l'incapacit dell'Amministrazione di indicare la nazionalit dei soggetti
espulsi a causa di un'avaria determinatasi nel sistema informativo.
Stando, in ogni caso, a quanto riferito dall'Amministrazione, il numero
dei rintracciati sul territorio che nel 2003 e 2004 risulta sostanzialmente
omogeneo , invece, sensibilmente inferiore all'omologo dato dell'anno 2002.
Analogo andamento si riscontra riguardo ai dati delle espulsioni effettuate con
accompagnamento, in consistente diminuzione nell'ultimo biennio.
In merito al successo dellĠattivit di contrasto esso passa, senza
dubbio, attraverso lĠattivit di collaborazione, peraltro di complessa
realizzazione, con i Governi dei Paesi di provenienza e la stipula di accordi
mirati a definire la politica e il controllo dei flussi e iniziative di
sostegno, economiche e formative, ai paesi e alle polizie locali, nonch di
cooperazione nel contrasto delle migrazioni che agli accordi stessi
contravvengono. La ricostruzione dei costi comportati dalla stipula dei singoli
accordi, che si tentato di effettuare, per la limitatezza delle voci
quantificabili in modo sufficientemente attendibile, risultata tuttavia di
relativa significativit.
Nello specifico settore del lavoro, si registra con favore, oltre alla firma del primo accordo bilaterale di lavoro (firmato con la Repubblica Moldava), lĠavvio di una nuova politica di gestione dei flussi che vede il Ministero del lavoro e delle politiche sociali fattivamente impegnato nell'attuazione di progetti che, previa intesa con le nazioni interessate, consentiranno lĠingresso in Italia di extracomunitari selezionati e formati in loco. Nel periodo in esame stato realizzato il primo progetto del genere, che ha riguardato lavoratori selezionati e formati in Tunisia, alcuni dei quali hanno gi ricevuto lĠautorizzazione al lavoro. Progetti simili sono stati, inoltre, avviati sul finire dellĠanno nella Repubblica Moldava (con la quale stato firmato il primo accordo bilaterale di lavoro formalizzato dopo la Bossi-Fini) e nello Sri Lanka.
Per quanto riguarda gli altri interventi realizzati dal Ministero del
lavoro e delle politiche sociali connessi alla gestione dei flussi si evidenzia
che sono di recente giunti a termine i progetti aventi ad oggetto la gestione
dei flussi migratori affidati dal Ministero stesso allĠOrganizzazione
Internazionale delle migrazioni e ad Italia Lavoro S.p.a. Per il primo si
constatata la completa esecuzione delle attivit di organizzazione dei corsi
diretti a promuovere lĠinserimento sociale e lavorativo di pi di 2.000 immigrati
gi ammessi in Italia, mentre non completamente eseguite risultano le
iniziative dirette a potenziare la rete territoriale di riferimento, da
realizzare mediante lĠorganizzazione di seminari. Per il programma di gestione
flussi affidato ad Italia Lavoro S.p.a. (nel cui ambito ha avuto esecuzione il
progetto sopramenzionato svoltosi in Tunisia) si rileva come il medesimo si sia
estrinsecato con modalit diverse
da quelle che erano state inizialmente previste. La mancanza di un
quadro normativo completo ha, infatti, determinato un progressivo mutamento
delle azioni da svolgere -peraltro non sempre trasfuse in concreti piani
esecutivi – che ha comportato un raggiungimento parziale degli obiettivi
previamente fissati.
5. Con riferimento, infine, agli interventi di sostegno agli immigrati
regolarmente presenti in Italia, si sottolinea, preliminarmente, il notevole
ritardo con cui si provveduto allĠassegnazione delle risorse al fondo per le
politiche migratorie. Ci ha determinato la Direzione generale per lĠimmigrazione
a non porre in essere gli adempimenti propedeutici alla selezione degli
interventi di integrazione, in quanto il loro espletamento avrebbe consentito
di assumere i relativi impegni entro il termine legislativamente fissato del 31
dicembre 2004. Le risorse sono state, comunque, quasi completamente impegnate
sul finire dellĠanno, essendo state utilizzate, per lĠ86%, a finanziare
lĠespletamento di attivit connesse ai compiti del Comitato minori stranieri.
Positivo stato, comunque, lĠavanzamento nella gestione della maggior
parte delle iniziative finanziate a valere sulle risorse stanziate sul
"fondo per le politiche migratorie" negli anni 1998-2002, eccezion
fatta per gli accordi di programma firmati con le regioni, per i quali si
registra che su 19 convenzioni (per molte delle quali risultano superate le
relative scadenze) sono state depositate solo 2 relazioni finali. Tali ritardi
confermano lĠopportunit della decisione assunta dal Ministero di disciplinare
la fase finale propedeutica al pagamento del saldo, subordinandolo alla
valutazione dellĠefficacia e
dellĠefficienza dei progetti posti in essere dagli enti territoriali, da
effettuare in base ad una serie di indicatori elaborati dallĠAmministrazione
centrale.
Riguardo all'attivit di contrasto al traffico di esseri umani si
rileva l'utile prosecuzione delle iniziative previste dal d.lgs. 25 luglio
1998, n. 286 attraverso il finanziamento di progetti di assistenza e
integrazione e azioni di sistema. Le risultanze dei referti di monitoraggio,
che riferiscono, tra l'altro, della diminuzione dei contatti attivati
attraverso le unit di strada, le forze dell'ordine e il numero verde, sembrano
tuttavia consigliare all'Amministrazione una rivalutazione delle modalit di
approccio ai soggetti interessati. Da parte della stessa Amministrazione
positivo riscontro stato dato alle osservazioni formulate nel referto 10/2004
circa le forme e i tempi di verifica in loco dell'attuazione delle iniziative
finanziate nonch la necessit di adottare nell'attivit di monitoraggio schemi
di rilevazione e oggetti di analisi quanto pi possibile omogenei, in modo tale
da consentire un'utile comparazione tra iniziative di finanziamento intervenute
a distanza di tempo.
Da
ultimo, per le misure incentivanti progetti relativi ad interventi per
lĠistruzione scolastica nelle aree a forte processo migratorio (accorpate dal
nuovo CCNL del comparto scuola a quelle previste per le aree a rischio e contro
lĠemarginazione scolastica) la Corte sottolinea il ritardo con cui avvenuta
la ripartizione delle risorse relative allĠesercizio finanziario 2003 (cui si
provveduto il 6 aprile 2004), che ha determinato la tardiva sottoscrizione dei
contratti collettivi integrativi regionali, cui il nuovo CCNL demanda la
definizione dei criteri di allocazione e di utilizzo delle risorse a livello di
istituto. Anche in tale occasione, come in sede di monitoraggio
sullĠutilizzazione delle risorse assegnate negli anni precedenti, si dovuto constatare che alcuni
uffici scolastici non ottemperano allĠobbligo di riferire allĠamministrazione
centrale dellĠattivit da essi svolta, non tenendo in alcun conto le ripetute
richieste ed i solleciti del competente ufficio dellĠamministrazione centrale.
Si rappresenta, quindi, lĠesigenza di predisporre strumenti atti a richiamare
lĠattenzione degli uffici periferici al rispetto degli obblighi connessi
allĠutilizzazione delle risorse derivanti dal CCNL, considerato che,
altrimenti, lĠazione di monitoraggio risulterebbe inutile e priva di efficacia.
Inadeguato apparso anche il monitoraggio svolto dallĠUfficio
scolastico regionale per la Puglia sullĠutilizzazione delle risorse destinate
ai "corsi di lingua italiana in favore di immigrati".
Solo in occasione dellĠadunanza della Sezione del controllo, lĠufficio
periferico stato in grado di fornire
i relativi esiti, fermandosi peraltro, al 31 dicembre 2003. Al riguardo,
la Corte, pur constatando un significativo aumento dei corsi svolti dalle Istituzioni scolastiche (passati da
1732 nel primo anno a 2883 nel secondo), sottolinea come bassa sia la capacit di spesa dei Centri
Servizi Amministrativi che, alla suddetta data, avevano utilizzato poco pi del
50% delle somme ad essi globalmente assegnate negli anni dallĠUfficio
Scolastico Regionale.
3. Il quadro organizzativo di riferimento
Le dimensioni delle gestioni connesse al sostegno e al contrasto
dell'immigrazione e il coinvolgimento di amministrazioni diverse comportano la
necessit, gi evidenziata nei precedenti referti, di disporre di congrui mezzi
per potervi dare adeguata attuazione anche in considerazione dell'enorme massa
di informazioni che necessario trattare.
Per l'efficienza e l'efficacia delle gestioni in argomento risultano
determinanti, in conseguenza, le disponibilit di personale di adeguata
professionalit e di strumentazioni informatiche di elevato livello.
Pertanto si far cenno a seguire, con riguardo al periodo di
riferimento dell'indagine, dello stato di informatizzazione dell'attivit
amministrativa, del reclutamento e utilizzo del personale nonch del quadro di
controllo dell'attivit gestionale al contempo attivato per la verifica della
migliore utilizzazione delle risorse a disposizione.
3.1 L'informatizzazione dell'attivit amministrativa
Il coinvolgimento di pi amministrazioni nell'attuazione delle misure
di sostegno e contrasto all'immigrazione comporta la necessit, gi
evidenziata, di un continuo interscambio di informazioni che non pu che
avvenire attraverso la pi ampia connessione telematica dei diversi sistemi
informativi.
L'imprescindibilit di tale connessione stata chiaramente avvertita
dal legislatore, che all'art. 34, co. 2 della l. 189 ha disposto l'emanazione
entro quattro mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - vale a dire
entro il 26.12.2002 - di un regolamento di revisione e integrazione delle
disposizioni vigenti sull'immigrazione per la razionalizzazione dell'impiego
della telematica nelle comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni
coinvolte, l'attuazione della massima interconnessione tra gli archivi gi
realizzati o in via di realizzazione e la relativa riorganizzazione.
Il regolamento, emanato il 27 luglio 2004 con grande ritardo
rispetto ai tempi prefissati, divenuto esecutivo solo il 9 settembre
successivo. Al riguardo, in disparte ogni considerazione circa le conseguenze negative che sui tempi
della razionalizzazione e interconnessione il ritardo ha comportato, non pu
non osservarsi come il provvedimento rappresenti solo un primo avvio delle
operazioni necessarie allo scopo. Esso contiene, infatti, la ricognizione dei
sistemi informativi automatizzati "gi realizzati o in fase di
realizzazione presso le amministrazioni pubbliche da utilizzare nelle attivit
previste dai procedimenti di cui al testo unico e al regolamento" (art. 2)[10]
e rimette ad un decreto del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro
per l'innovazione e le tecnologie, da emanarsi entro 180 giorni dalla entrata
in vigore, l'adozione delle regole tecniche per l'operativit dei collegamenti
telematici (art. 4). Se, in primo luogo, perplessit si nutrono circa la
capacit delle amministrazioni, e degli organismi cui ci sar richiesto,
peraltro nel regolamento non individuati, di rispettare il termine fissato per
la complessit dell'operazione di individuazione delle regole tecniche, non
altres possibile prevedere i tempi necessari per il completamento di tutti i
sistemi enumerati[11]
e, di conseguenza, per il raggiungimento di questo che uno degli obiettivi
fondamentali della c.d. legge Bossi-Fini a ben due anni dalla sua entrata in
vigore.
In considerazione di quanto sopra, sono stati acquisiti dai Ministeri
dellĠinterno e del lavoro e delle politiche sociali elementi di conoscenza
sullo stato di realizzazione dei sistemi indicati dal suddetto regolamento, con
indicazione dei costi sostenuti.
Ministero dell'interno
Le considerazioni e i dubbi sopraesposti sono ulteriormente avvalorati
dagli esiti della richiesta di un finanziamento straordinario al Comitato dei
Ministri per la Societ dell'informazione, avanzata dal Ministero dell'interno
sin dagli inizi dell'anno 2003. Il cofinanziamento di 13 milioni di euro, a
fronte dei 16 preventivati per progetti individuati il 29 luglio 2003[12],
stato disposto solo il 10 settembre 2004 e presuppone che l'erogazione dei
fondi avvenga comunque previa emanazione di un decreto di variazione di
bilancio che ne consenta il trasferimento dal Ministero dell'economia e finanze
al Ministero dell'interno e della
valutazione di congruit del Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica
Amministrazione -CNIPA.
Non si in grado di prevedere al momento i tempi in cui il Ministero
dell'Interno - Dipartimento per le libert civili e l'immigrazione -, che ha
peraltro gi avviato la redazione dei documenti tecnici da sottoporre a CNIPA,
sar in grado di ultimare i progetti e
introitare i fondi.
Pur tuttavia, nelle more dell'acquisizione di tali risorse finanziarie
e delle professionalit tecniche necessarie per l'implementazione e la gestione
dei sistemi, attualmente assai esigue e comunque per ora reperite all'esterno,
l'amministrazione ha assunto le iniziative di cui si d conto a seguire.
Dipartimento per le libert civili e l'immigrazione
Il Dipartimento, in ossequio alle indicazioni di propria pertinenza contenute
nella direttiva ministeriale[13],
ha stipulato nell'anno 2003 sette contratti finalizzati:
-
ad una migliore
gestione dei rifugiati politici e richiedenti asilo, sotto i profili della
procedura di esame delle domande e degli archivi;
-
alla
ricostituzione parziale delle banche dati attinenti ai servizi di
riconoscimento dello status di rifugiato, al sistema informativo dell'Unit di
Dublino per le procedure Schengen e al riconoscimento della cittadinanza
italiana a cittadini stranieri aventi diritto;
-
alla
informatizzazione dell'archivio affari generali della cittadinanza;
-
all'allestimento
di una sala server adeguata alle incombenze del Dipartimento.
L'importo complessivo dei contratti stipulati ammonta a 1.609.556,40
euro, impegnati nell'esercizio 2003 per Û 595.154,28 sul cap. 2270 "Spese
per la gestione ed il funzionamento del sistema informativo" e per Û
1.014.403,12 sul cap. 7365 "Spese per lo sviluppo del sistema
informativo".
Come risulta dai prospetti riportati a seguire, in tale esercizio palesemente
insufficienti sono state le disponibilit di bilancio che, dapprima largamente
sottostimate se non addirittura inesistenti, sono state poi incrementate ed
impegnate quasi integralmente sebbene con un tasso di pagamento pari a 0.
Nell'esercizio 2004, per converso, le risorse stanziate inizialmente in
misura assai esigua, sono state successivamente azzerate e poi, sul finire
dell'anno, di molto incrementate. I tempi dell'operazione hanno, ovviamente,
consentito all'amministrazione di effettuare pagamenti in misura estremamente
limitata.
|
Tabella n. 1 |
||
|
Capitolo 2270 |
||
|
Spese per la gestione ed il funzionamento del
sistema operativo. |
||
|
Esercizio finanziario |
2003 |
2004 |
|
|||
|
Stanziamento iniziale |
4.600,00 |
4.600,00 |
|
Variazioni |
590.554,00 |
1.560.400,00 |
|
Stanziamento def. |
595.154,00 |
1.565.000,00 |
|
Impegni comp.za |
595.153,28 |
n.d. |
|
Pagato comp.za |
0,00 |
75.453,00 |
|
Residui comp.za |
595.153,28 |
n.d. |
|
Economie comp.za |
0,72 |
n.d. |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
||
|
Capitolo 7365 |
||
|
Spese per lo sviluppo del sistema
informativo. |
||
|
Esercizio finanziario |
2003 |
2004 |
|
|||
|
Stanziamento iniziale |
100.000,00 |
105.000,00 |
|
Variazioni |
1.000.000,00 |
4.344.000,00 |
|
Stanziamento def. |
1.100.000,00 |
4.449.000,00 |
|
Impegni comp.za |
1.017.283,12 |
n.d. |
|
Pagato comp.za |
0,00 |
7.034,00 |
|
Residui lett. "C" comp.za |
1.017.283,12 |
n.d. |
|
Residui lett. "F" |
82.715,47 |
n.d. |
|
Residui totali comp.za |
1.099.998,59 |
n.d. |
|
Economie comp.za |
1,41 |
n.d. |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
I contratti, tutti stipulati a trattativa privata in virt dei poteri
in deroga accordati dalle ordinanze 3244/02, 3262, 3287 e 3298/03 con la ditta
che ha presentato l'offerta economicamente pi vantaggiosa, sono stati comunque
e sempre preceduti da una ricerca di mercato che ha riguardato da un minimo di
cinque a un massimo di undici possibili contraenti.
Il
relativo stato di attuazione risulta alla data del 30 settembre 2004 assai
avanzato dal momento che per alcuni sistemi si gi esaurita la fase del
collaudo e per altri essa in via di avanzato svolgimento[14].
Dipartimento
della Pubblica Sicurezza
Il Dipartimento, nell'ambito del processo di informatizzazione delle
attivit connesse alla tutela dell'ordine pubblico e contrasto della
criminalit[15], ha avviato
diverse iniziative che hanno riguardo anche al fenomeno dell'immigrazione
irregolare.
Tali iniziative, nell'ambito delle quali l'Amministrazione non in
grado di estrapolare la quota parte dedicata espressamente al fenomeno che qui
interessa, hanno comportato l'assunzione di impegni per complessivi Û
16.985.116,66 nell'esercizio 2003 e Û 2.336.875,91 nel 2004[16].
Esse risultano finalizzate, prevalentemente, al potenziamento dei sistemi APIS
(rilevazione impronte palmari) e AFIS (rilevazione impronte digitali).
In ogni caso, il Dipartimento con memoria presentata nella sede
dell'adunanza collegiale dell'11 marzo 2005, ha fornito un'analitica
prospettazione delle attivit attualmente in corso per il potenziamento e la
razionalizzazione dei sistemi, sinora rallentate anche dalla scarsit dei mezzi
finanziari a disposizione e dei cui esiti, tuttavia, non potr che prendersi
atto nel futuro.
Nell'anno 2004 ha avuto anche seguito l'implementazione della sala
operativa di comando e controllo antimmigrazione della Direzione centrale per
l'immigrazione e la polizia di frontiera, peraltro non ancora completata[17].
Il 1Ħ dicembre 2003 stato stipulato per Û 6.290.000,00, IVA esclusa,
il contratto per l'allestimento della sala, mediante la fornitura delle
apparecchiature e la prestazione dei servizi aggiuntivi, che ha previsto
l'esecuzione dell'intera realizzazione entro 180 giorni continuativi a
decorrere dal ricevimento da parte dell'impresa della comunicazione
dell'avvenuta esecutivit ai sensi delle norme vigenti.
Il 22 marzo 2004, per la necessit di revisionare alcune pattuizioni
soprattutto in conseguenza della non intervenuta consegna all'Amministrazione
della porzione dell'immobile ove realizzare la sala a causa della mancata
ultimazione delle modifiche tecniche da essa stessa richieste, le parti hanno
convenuto per l'intera realizzazione dell'opera il termine di 180 giorni
continuativi dalla data di consegna dei lavori nonch la predisposizione di
avanzamenti in relazione ai quali effettuare i pagamenti in acconto,
comprensivi dei materiali approvvigionati nel cantiere per essere incorporati
nelle opere definitive.
Le numerose richieste istruttorie finalizzate, anche, a chiarire
l'eventuale giacenza di detti materiali, e le relative natura ed entit hanno
avuto risposta spesso parziale e tale da richiedere successivi approfondimenti.
L'Amministrazione, da ultimo, ha comunicato che nessuna apparecchiatura
prevista in contratto stata sinora fornita stante l'indisponibilit dei
locali ove posizionarla. Al riguardo e con riferimento, anche, alla non
prevedibilit degli effettivi tempi di ultimazione dei lavori, il cui termine
finale viene in via di previsione ripetutamente procrastinato
dall'amministrazione, non ci si pu esimere dal rilevare la lentezza e difficoltosit
del processo di implementazione della sala che, a oltre due anni dall'entrata
in vigore della legge 189, non ancora disponibile. Parimenti, si sottolinea
la mancanza di riscontro alle richieste istruttorie avanzate per acclarare le
modalit di funzionamento attese della nuova struttura, soprattutto per ci che
concerne l'interconnessione del sistema informativo con gli altri eventualmente
operativi nel settore. La mancanza di conoscenza circa la sussistenza di un
compiuto disegno in materia e delle sue connotazioni non consente al momento di
formulare osservazioni nel merito, ma solo sul difetto di seguito fornito
all'istruttoria de qua, che potrebbe, anche, denotare una scarsa
"cultura" dell'amministrazione in materia.
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Nessuno dei due sistemi informativi automatizzati di competenza del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali previsti dallĠart. 2 del D.P.R.
n. 242/2004 , ad oggi, operante.
In
particolare, per quanto riguarda i "sistemi informativi automatizzati
finalizzati alla costruzione del Sistema informativo del lavoro e della borsa
del lavoro" , lĠistruttoria ha evidenziato che il 31 ottobre 2003 la
direzione generale per le reti informative e lĠosservatorio del mercato del
lavoro[18] ha firmato con un Raggruppamento
temporaneo dĠimprese un contratto avente ad oggetto "lĠacquisizione di
beni e servizi per lo sviluppo e la gestione del sistema informativo del
Ministero e del sistema informativo del lavoro (denominato SIL)" il cui
corrispettivo globale stato quantificato in Û 27.729.625,60 (IVA compresa).
Secondo quanto previsto dallĠart. 2 dellĠaccordo, il R.T.I. si impegnato a
fornire allĠAmministrazione i prodotti e i servizi riferibili a 7 aree di
attivit, fra le quali si segnalano, per quanto interessa in questa sede:
a)
lĠanalisi,
progettazione, realizzazione, messa in esercizio, assistenza allĠuso gestione e
manutenzione di un sistema per lĠinteroperabilit e la cooperazione applicativa
tra i domini regionali del SIL
b)
lĠanalisi,
progettazione, realizzazione, messa in esercizio, assistenza allĠuso gestione e
manutenzione delle applicazioni del livello centrale della "Borsa del
lavoro"
c)
lĠanalisi,
progettazione, realizzazione di un sistema integrato per lĠerogazione di
servizi del mercato del lavoro a livello locale (regionale e provinciale) come
offerta sussidiaria dellĠAmministrazione[19].
Con specifico
riguardo alla "gestione dei flussi immigratori" il capitolato
prevede, che nellĠambito delle attivit di cui sub b) sia realizzato "lo
sviluppo del sistema integrato dei servizi necessari ad assicurare la gestione
pianificata dellĠofferta di cittadini extracomunitari ed il monitoraggio della
gestione del sistema autorizzativo attraverso anche lĠimplementazione delle
funzioni del SILES[20]".
Tali non sono ancora state sviluppate, a causa delle modifiche di impostazione che ha subito il progetto per lo sviluppo della Borsa Lavoro, modifiche che –secondo quanto emerso in sede istruttoria- hanno indotto lĠamministrazione a privilegiare, in una prima fase, la realizzazione delle funzioni destinate a supportare la competenza delle regioni e delle province. Nel corso dellĠadunanza il dirigente della Direzione generale per lĠinnovazione tecnologica ha precisato che la connessione interna fra le regioni ancora non stata realizzata, essendo attualmente in atto solo una sperimentazione nel Veneto che non contempla, peraltro, applicativi per gli immigrati.
Impossibile , al momento, conoscere il costo di quanto deve essere realizzato. Tale valore –sottolinea lĠamministrazione- potr essere conosciuto solo al momento del collaudo, sulla base dei punti funzione che saranno stati sviluppati dal fornitore[21].
Significativi
passi in avanti sono stati, invece, fatti dal ministero nel lavoro
nellĠinformatizzazione delle procedure connesse al rilascio dellĠautorizzazione
al lavoro (oggi, "nulla osta al lavoro"). La precedente deliberazione
aveva evidenziato come, alla fine del 2003, lĠunica elaborazione informatica
avviata dal ministero fosse il Sistema Informativo lavoratori stagionali
(SILES), il quale, peraltro, a quella data, si affiancava alla normale
procedura, senza essere sostitutiva della medesima. Nel 2004 lĠapplicazione
citata stata presa in carico dalla Direzione generale per le reti informative
che ne ha curato la gestione e manutenzione nellĠambito del contratto sopra
menzionato[22].
Al 31 dicembre
2004 lĠutilizzo del SILES era esteso al 96% del totale delle province. Su un
totale di 48.315 autorizzazioni al lavoro stagionale ne risultavano dal sistema
27.797, pari a poco pi del 57%. La differenza fra le due percentuali
dallĠamministrazione attribuito alla circostanza che fra le province che non
utilizzano la procedura rientrano Trento, Bolzano e alcune province venete che
assorbono una quota numericamente cospicua di lavoratori stagionali.
UnĠulteriore
applicazione informatica stata, poi, elaborata per la gestione delle
procedure amministrative funzionali alle autorizzazioni al lavoro in occasione
dellĠingresso nel territorio dello Stato
dei cittadini neo comunitari. (v. infra par. 5.1). Anche in questo caso lo
sviluppo, gestione e manutenzione del Sistema elaborato (denominato
"Contatore unico nazionale") stata effettuata nellĠambito del
contratto firmato il 31 ottobre 2003.
I costi relativi alle due
applicazioni (SILES e Contatore unico nazionale) sono stati stimati, per il
2004, rispettivamente, in Û 55.000
ed Û 45.000, al netto dellĠIva.
Impossibile , infatti, stabilire con certezza i relativi importi, trattandosi
di attivit quotate dal fornitore "a corpo". La relativa
quantificazione stata, pertanto, effettuata solo in via approssimativa,
utilizzando come parametri di riferimento lĠimpegno di risorse professionali
utilizzato dal fornitore per operare sulla procedura e le tariffe giornaliere di
tali risorse previste dal medesimo fornitore per altre attivit analoghe
previste nel citato contratto.
Da ultimo, nel corso dellĠadunanza tenutasi lĠ11 marzo 2004, la
direzione generale dellĠimmigrazione ha reso noto che, in occasione della
programmazione dei flussi migratori per lĠanno 2005, ha attivato -in
collaborazione con la Direzione generale per lĠinnovazione tecnologica e
ricorrendo alle risorse previste nel citato contratto del 31 ottobre 2003- un nuovo sistema di gestione e
controllo dellĠandamento degli ingressi per motivi di lavoro dei cittadini
stranieri. Il sistema (denominato SILEN: Sistema Informativo Lavoratori Extra e
Neo comunitari) stato concepito
come uno strumento di lavoro, ad accesso riservato messo a disposizione dei
competenti uffici territoriali. La relativa applicazione, che disponibile
sulla rete internet ed intranet del ministero, rappresenta – a giudizio del ministero- un valido
strumento di lavoro da utilizzare nellĠambito dello Sportello unico per
lĠimmigrazione. Lo stesso stato, infatti, realizzato per:
1.
supportare
lĠattivit operativa degli uffici consentendo loro di memorizzare le informazioni relative alle
autorizzazioni al lavoro in un data base informatico e di stampare lĠapposito
modello di autorizzazione;
2.
consentire,
a diversi livelli, il monitoraggio delle autorizzazioni concesse e di quelle
eventualmente revocate, permettendo di verificare le quantit delle singole
quote disponibili;
3.
consentire
la visualizzazione di apposite statistiche sulla base di indicatori relativi al
lavoratore come: lĠet, il sesso, la nazionalit;
4.
consentire
la distribuzione delle quote ai vari livelli territoriali ed il monitoraggio
del loro utilizzo: la D.G. Immigrazione distribuisce le quote previste dal
decreto flussi ai vari uffici regionali che a loro volta assegnano alle D.P.L.
la quota di competenza monitorandone lĠutilizzo;
5.
consentire
lo scambio di informazioni con soggetti esterni al ministero, quali INPS, INAIL
e ministeri dellĠinterno e degli affari esteri, a cui potranno essere
periodicamente trasmessi i dati relativi alle autorizzazioni rilasciate, per i
controlli di loro competenza.
3.2 Il reclutamento e l'utilizzo del personale
Negli anni 2003 e 2004 l'approvvigionamento di nuovo personale da
utilizzare nelle attivit di contrasto e sostegno, cos come disposto dalla
normativa vigente con riguardo al Ministero dell'interno, ha avuto ulteriore
corso. In particolare:
-
per la Polizia
di Stato sono state reclutate ulteriori 450 unit tra i militari in ferma
breve, inviate al corso di formazione il 21 giugno 2004. Tale reclutamento ha
coperto l'incremento di organico di 1.000 agenti disposto dalla legge 6
novembre 2003 n. 300 di conversione del d.l. 10 settembre 2003 n. 253.
Le assunzioni in deroga autorizzate dall'art. 34, commi 5 e 6 della
legge 289/02, poi quantificate nel numero di 1.465, sino ad oggi effettuate con
riguardo a unit assegnate per il controllo delle frontiere sono 14 (agenti
ausiliari trattenuti). Solo in seguito sar possibile conoscere il numero di
vice ispettori e commissari, attualmente frequentatori di corso, che verranno
eventualmente adibiti al detto controllo. Degli agenti e operatori superstiti
delle vittime del dovere, gi assegnati nel corso del 2004, non dato
conoscere la destinazione. Presso le rappresentanze diplomatiche e gli uffici
consolari risultano inviati in missione sei appartenenti alla Polizia di Stato,
gi precedentemente in servizio.
Il programma di assunzioni a tempo indeterminato in deroga al blocco
per il 2004 recato dalla legge 24 dicembre 2003, n. 350, ha portato alla
richiesta di 2.080 nuove unit poi assegnate dal d.P.R. 25.8.2004 nel numero di
1.450, di cui 710 assunte alla data del 30 settembre. Di queste al momento solo
49 sono state immesse in servizio presso gli uffici della polizia di frontiera.
Nel 2004 ha avuto anche luogo l'affidamento in gestione del servizio di
approvvigionamento dei mediatori linguistico-culturali. All'uopo stata
stipulata il 29 dicembre 2003[23]
una convenzione con il C.I.E.S. per l'importo di Û 1.596.095,00, tratti a
valere sul fondo per le politiche migratorie del Ministero del lavoro, di cui
al 19 ottobre risultano pagati Û 450.000. Il servizio, che ha avuto inizio il
14 settembre 2004, svolto in forma permanente presso le questure interessate
dal fenomeno immigrazione, presso gli aeroporti Malpensa e Fiumicino e nelle
regioni a maggiore rischio di sbarchi, nonch a chiamata presso tutti gli altri
uffici di P.S. che ne facciano richiesta.
Nulla pu al momento riferirsi circa gli esiti del servizio reso e del
relativo livello qualitativo, in quanto la convenzione prevede la produzione
del primo referto a sette mesi dall'avvio dell'attivit e, stando a quanto
riferito dall'amministrazione, le verifiche svolte dagli uffici presso cui i
mediatori stanno operando riguardano esclusivamente il numero delle unit
utilizzate, quindi, l'aspetto quantitativo delle prestazioni.
Per ragioni di urgenza, legate al superamento dei ritardi
nell'espletamento delle procedure
di rilascio e rinnovo dei documenti di soggiorno dei lavoratori
extracomunitari, che richiedono, ancora nel 2004, tempi medi di due-quattro
mesi con punte che arrivano sino a undici, sono stati reclutati 400 prestatori
di lavoro temporaneo, con contratto approvato il 21 luglio 2004 e avente termine
il 31 dicembre successivo. Ci in forza di quanto disposto dall'art. 9
dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 luglio 2004, n.
3361 che ha consentito di continuare ad avvalersi dei poteri e delle deroghe
previste dall'ordinanza n. 3242/2002. A trattativa privata, e alle stesse
condizioni contrattuali e di costo, la fornitura stata affidata alla societ
"Obiettivo Lavoro", gi incaricata della regolarizzazione intervenuta
nel corso del 2003[24],
in assenza di ogni indagine preliminare tra altre ditte del settore. Il
corrispettivo, stabilito in Û 5.056.824,00 IVA compresa, da pagarsi per quote
corrispondenti alla quantit delle prestazioni effettivamente eseguite e
positivamente valutate dall'Amministrazione, va peraltro a compensare attivit
individuate in sede contrattuale nell'oggetto ma non negli obiettivi
quantitativi da conseguire, senza che vi sia, di conseguenza, la possibilit di
verificarne il raggiungimento. Ci stante, non dato prevedere quali saranno i
tempi di smaltimento delle giacenze che, ove persistano, dovranno essere
eliminate dopo il 31 dicembre 2004 con le forze ordinarie, a meno di una
proroga dello stato di emergenza e dello stesso contratto;
-
per
l'Amministrazione civile, ai sensi dell'art. 80, comma 8 della l. 27.12.2002 n.
289 sono state assunte 132 unit nel corso del 2003. Per gli anni 2004 e 2005
stato, inoltre, inizialmente predisposto un piano di assunzioni attraverso
concorso pubblico, da effettuarsi nei mesi di marzo e dicembre 2005, per
complessive 697 unit, delle quali 186 con professionalit informatica[25].
Di fatto, a fronte di tale piano sono stati banditi 3 concorsi per
complessivi 245 posti, di cui 73 nel profilo professionale di collaboratore
informatico, da espletarsi nell'anno in corso.
Di ulteriori 600 posti, 51 dei quali destinati a personale in possesso
di esperienza professionale nel campo informatico, si prevede invece la
copertura nello stesso 2005 attraverso procedure di mobilit volontaria.
Risultano, al contempo, avviati percorsi di riqualificazione del
personale interno, che dovrebbero portare a disporre, nell'ambito delle figure
professionali nel settore informatico, di ulteriori 401 unit.
Si fa in ogni caso presente che, in attesa del perfezionarsi delle
dette procedure, il dipartimento libert civili e immigrazione, in applicazione
dell'art. 7, co. 6 del d.lgs. 165 del 30 marzo 2001, ha acquisito nel 2004 la
collaborazione di una unit per un periodo di 4 mesi, cui si prevede di
corrispondere il compenso di Û 45.833,33 (esclusa IVA);
-
per gli
interpreti la spesa complessiva sostenuta dal Ministero nel 2003 per le
esigenze delle commissioni per il riconoscimento dello status di rifugiato
ammonta a Û 35.691,60, dei quali Û 5.050 per le indennit a chiamata (nel
numero di 39) ai sensi del comma 2 dell'art. 4 dell'ordinanza del Presidente
del Consiglio dei Ministri in data 1Ħ ottobre 2002.
Per le necessit, invece, dell'amministrazione della pubblica
sicurezza, il reclutamento di interpreti estranei, avvenuto ad opera della sola
direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere in forza
delle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3244 e 3326, ha
comportato l'accreditamento alle Prefetture di complessivi Û 68.347,63
nell'anno 2004, sino alla data del 30 novembre[26].
In conclusione, si rileva che a quasi tre anni dall'entrata in vigore
della legge 189, le acquisizioni di personale nel frattempo intervenute
risultano in numero pressoch doppio rispetto a quelle previste dalla stessa
legge e dalla legge finanziaria per il 2003 subito dopo entrata in vigore. Ci
, in parte, dovuto alle assunzioni a tempo determinato effettuate ai sensi di
diverse ordinanze emanate a seguito della dichiarazione dello stato di
emergenza per il fenomeno dell'immigrazione irregolare, attraverso le quali
stato possibile fronteggiare situazioni contingenti che l'amministrazione non
era in grado di gestire con le forze stabilmente a sua disposizione e, in
parte, alle acquisizioni a tempo indeterminato effettuate in deroga al blocco
delle assunzioni recato dalle leggi 289/02 e 350/03, che al momento in cui si
riferisce non possono per quantificarsi in via definitiva, poich
l'amministrazione non ancora in grado di specificare il numero delle unit di
personale destinate a settori titolari di competenze nella materia de quo.
3.3 Il quadro di controllo dell'attivit gestionale
Nel periodo di riferimento dell'indagine assume sicura importanza la
verifica dell'evoluzione dell'attivit di controllo della gestione da parte dei
servizi competenti.
Ministero dell'interno
Come per l'anno 2003, anche per il 2004 la direttiva ministeriale
generale prevede l'attuazione di un sistema di monitoraggio dello stato di
attuazione degli obiettivi attraverso la collaborazione del servizio di
controllo interno, i dipartimenti e le prefetture -UTG-[27].
Da un lato il Se.C.In. ha elaborato programmi di azione, diramati a
tutti i Dipartimenti e alle Prefetture -UTG-, che definiscono l'articolazione
delle fasi e dei tempi di realizzazione dell'obiettivo nonch gli indicatori di
realizzazione, avviando anche un progetto pilota sul controllo di gestione a
livello centrale e territoriale (inizialmente, a campione, sul dipartimento dei
Vigili del Fuoco e sulla prefettura de L'Aquila), dall'altro i dipartimenti
interessati al fenomeno dell'immigrazione hanno provveduto ad attivare al
proprio interno iniziative volte all'implementazione del monitoraggio sui
compiti di specifica pertinenza.
Per completezza di informazione si riferisce che:
-
nell'ambito del
Dipartimento della pubblica sicurezza, oltre all'assegnazione degli obiettivi
gestionali e delle risorse ai direttori centrali e ai dirigenti[28],
si proceduto a sperimentare un sistema di controllo che, partendo dalla
scomposizione di ogni obiettivo gestionale in prodotti di determinato valore
mediante la costituzione di indicatori di misurazione dell'andamento della
gestione, prevede il monitoraggio dell'attuazione degli obiettivi al 31 maggio,
30 settembre e 31 dicembre.
L'Amministrazione ha trasmesso la documentazione in cui si riportano
gli esiti di tale monitoraggio al 30 settembre, che danno conto di situazioni
diverse con riferimento agli obiettivi da raggiungere. Si d, altres, atto
dell'intervenuto avvio, seppure in via sperimentale, del procedimento di
ribaltamento dei costi per i singoli obiettivi, a conferma di una sempre
maggiore attenzione riservata dalla struttura al controllo di gestione.
-
nell'ambito del
Dipartimento per le libert civili e l'immigrazione, successivamente
all'assegnazione degli obiettivi e delle risorse ai dirigenti per l'anno 2004[29],
stato avviato, in una prima fase sperimentale, il controllo di gestione sui
risultati relativi agli obiettivi 2003 attraverso la compilazione di
schede-report da effettuarsi entro il mese di maggio 2004. L'amministrazione ha
dato atto di un raggiungimento pressoch generale degli obiettivi prefissati,
con l'eccezione di quelli che presentavano fasi vincolate dall'approvazione dei
regolamenti attuativi della legge Bossi-Fini.
Inoltre, la struttura ha disposto l'acquisizione di un cruscotto
informatizzato per il controllo sulla gestione, da fornirsi in base ad una
previsione iniziale entro 90 giorni dalla data di registrazione del contratto
stipulato il 23 dicembre 2003 per la spesa di Û 23.820,00. Per motivi tecnici
il termine stato prorogato di ulteriori 90 giorni. Il sistema, finalizzato a
fornire le principali variabili di monitoraggio ai vertici dipartimentali e a
tutti gli attori coinvolti nella gestione, secondo le responsabilit singolarmente
assegnate, risulta sviluppato e in fase di testaggio.
-
nell'ambito del
Dipartimento per gli affari interni e territoriali, al pari dei precedenti,
sono stati assegnati ai dirigenti obiettivi, risorse e compiti di monitoraggio
sulla attivit svolta per il relativo raggiungimento[30].
Nulla l'amministrazione ha peraltro riferito circa eventuali verifiche avviate
sul raggiungimento degli obiettivi e relativi esiti.
In relazione a quanto constatato possono formularsi le
considerazioni che seguono.
Diversamente dall'anno 2003, di cui si dato conto nel referto n.
10/2004/G[31], il
servizio di controllo interno, che pure afferma che "...il processo di
impianto del controllo di gestione si prospetta ..... come un percorso di
durata pluriennale sia per l'ampiezza e l'eterogeneit dei compiti delle
strutture del Ministero, sia per l'esigenza di parallela costruzione dei
connessi sistemi informativi di supporto, sia per la necessit di incrementare
una diffusa cultura professionale nello specifico campo", appare pi
concretamente avviato nell'esercizio del proprio ruolo istituzionale di
indirizzo e studio dello sviluppo coordinato di tutte le componenti del sistema
di controllo interno di risultato.
Dal proprio canto, poi, le singole strutture dipartimentali hanno assunto
specifiche determinazioni per il raggiungimento dell'obiettivo di un fattivo
monitoraggio dell'attivit, adottando modalit diverse che hanno consentito il
riscontro dell'attuazione degli obiettivi assegnati.
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
La gestione del fenomeno immigratorio stata oggetto di esame da parte
del Servizio di controllo interno in sede di monitoraggio sullo stato di
attuazione degli obiettivi indicati nella direttiva generale sullĠazione
amministrativa, adottata annualmente dal ministro.
LĠattenta analisi svolta dal Servizio in sede di relazione finale al
Ministro sullĠattuazione della direttiva annuale 2003 attesta, in primis, la
compiuta esecuzione da parte della direzione generale per lĠimmigrazione delle
azioni volte alla predisposizione dei testi normativi in materia di
immigrazione e di regolamentazione dei flussi dĠingresso per motivi di lavoro,
il cui raggiungimento costituiva una delle priorit politiche individuate dal
Ministro.
Realizzati risultano anche gli obiettivi operativi in cui si articola
lĠobiettivo strategico[32],
in relazione ai quali si d conto anche del personale impiegato per il
raggiungimento di ciascuno di essi, nonch delle spese connesse. In proposito,
peraltro, sono emerse talune difficolt operative le cui cause sono state
individuate, da un lato, nella complessit delle operazioni di rilevazione dei dati necessari per la
valutazione del fabbisogno della manodopera extracomunitaria, dallĠaltro nel
passaggio delle funzioni in materia di lavoro, cui la direzione stata
chiamata dalla suddetta direttiva[33].
A ci si aggiunge la carenza di personale qualificato che ha indotto la
direzione a rivolgersi allĠesterno per lĠelaborazione e lĠanalisi dei dati
relativi alla regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari. Sul punto il
Servizio segnala lĠopportunit di predisporre percorsi formativi mirati ed
altamente specializzati al fine di potenziare la capacit tecnica del ministero
nello sviluppo delle attivit di monitoraggio, analisi e studio.
Nel corso del 2004 proseguito, con le modalit gi collaudate, il
monitoraggio sugli obiettivi assegnati dal Ministro nella direttiva annuale,
che vede quale obiettivo strategico assegnato alla direzione in esame il
"favorire lĠintegrazione sociale e lavorativa dei cittadini regolarmente
presenti in Italia". Le relative valutazioni finali saranno rese note una
volta acquisite le relative schede da parte di tutte le strutture del
Ministero.
4. Gli accordi di cooperazione internazionale
Come gi rappresentato nelle precedenti relazioni[34]
uno dei principali strumenti per la regolazione dei flussi migratori e per il
contrasto all'immigrazione clandestina costituito dalle iniziative di
cooperazione bilaterale con gli Stati extracomunitari maggiormente interessati
ai flussi migratori in ingresso nel nostro Paese.
A tal proposito gi la normativa recata dal testo unico n. 286 del 1998
(art. 11) prevedeva la promozione da parte dei Ministeri degli affari esteri e
dell'interno di intese di collaborazione con i Paesi di provenienza rivolte ad
accelerare gli accertamenti e il rilascio dei documenti necessari per
migliorare l'efficacia dei provvedimenti di contrasto all'immigrazione
irregolare. Ci attraverso la realizzazione di programmi di assistenza tecnica,
basati anche sulla fornitura di mezzi ed equipaggiamenti nonch l'assegnazione
di quote privilegiate di visti di ingresso per lavoro.
La legge di riforma, poi, riconosce all'atteggiamento collaborativo dei
Paesi interessati alla gestione dei flussi migratori illegali e al contrasto
dell'attivit criminale nell'immigrazione clandestina e nel traffico degli
esseri umani rilevanza fondamentale nell'elaborazione e eventuale
riconsiderazione dei programmi bilaterali di aiuto e cooperazione, sino a
prevederne la revisione nel caso di mancata adozione di misure di prevenzione e
vigilanza atte a impedire il rientro illegale su territorio italiano di
cittadini espulsi (art. 1 co. 1 e 2).
In disparte ogni considerazione sulla pi generale e complessa
problematica relativa al ruolo proprio dell'Unione europea nella realizzazione
di una politica generale in materia, da tempo auspicata per le dimensioni e le
caratteristiche assunte dal fenomeno de quo, si riporta a seguire un prospetto
in cui si d conto degli accordi di riammissione, cooperazione e intese
concernenti il fenomeno dell'immigrazione e del traffico di esseri umani
sottoscritti dall'Italia e in vigore alla data del 30 settembre 2004.
Successivamente e separatamente, si riferisce sugli accordi firmati dal
Governo italiano in materia di lavoro.
Tabella n. 2 |
|||||||
Accordi internazionali in materia di
immigrazione |
|||||||
NAZIONE |
accordo di COOPERAZIONE |
protocollo tecnico / di intesa / di
cooperazione |
memorandum di intesa |
accordo collaborazione tra polizie /
ministeri interno |
accordo di RIAMMISSIONE |
protocollo applicazione
accordo di riammissione |
|
1 |
ALBANIA |
1991 |
1997/ 1998/ 2000/ 2001/2002 |
|
|
1998 |
|
2 |
ALGERIA |
1999 |
|
|
|
2000 |
2000 |
3 |
AUSTRIA |
1997 |
|
2002 |
|
1998 |
1999 |
4 |
BOSNIA ERZEGOVINA |
2002 |
|
|
|
2004 |
|
5 |
BULGARIA |
2001 |
|
|
|
1998 |
|
6 |
CINA |
2001 |
|
2002 |
|
|
|
7 |
CIPRO |
2002 |
|
|
|
2003 |
2002 |
8 |
CROAZIA |
|
|
|
|
1998 |
1998 |
9 |
EGITTO |
2000 |
|
|
|
|
|
10 |
ESTONIA |
|
|
|
|
1999 |
|
11 |
FEDERAZIONE RUSSA |
2003 |
|
|
|
|
|
12 |
FILIPPINE |
|
|
|
|
2004 |
|
13 |
FRANCIA |
2000 |
|
|
1986 |
1990/2000 |
|
14 |
GEORGIA |
|
|
|
|
1997 |
|
15 |
GRECIA |
2000 |
|
|
|
2001 |
|
16 |
HONG KONG |
|
|
|
|
2002 |
|
17 |
INDIA |
2000 |
|
|
|
|
|
18 |
IRAN |
2002 |
|
|
2001 |
|
|
19 |
ISRAELE |
2004 |
|
|
|
|
|
20 |
LETTONIA |
|
|
|
|
1997 |
|
21 |
LIBIA |
|
|
|
2000 |
|
|
22 |
LITUANIA |
|
|
|
|
1998 |
|
23 |
MACEDONIA (Fyrom) |
|
|
|
|
1997 |
1997 |
24 |
MALTA |
|
|
|
|
2002 |
2001 |
25 |
MAROCCO |
|
2003 |
|
|
1998 |
1999 |
26 |
OLANDA |
|
|
2000 |
|
|
|
27 |
PARAGUAY |
2002 |
|
|
|
|
|
28 |
POLONIA |
2003 |
|
1997 |
|
1994 |
1991 |
29 |
REP. DI SERBIA E MONTENEGRO |
|
|
1999 |
|
2003 |
|
30 |
REP.FEDERALE DI JUGOSLAVIA |
|
|
|
|
2003 |
2003 |
31 |
REPUBBLICA CECA |
1999 |
|
|
|
|
|
32 |
REPUBBLICA DI MOLDAVA |
2002 |
|
2002 |
|
2002 |
|
33 |
REPUBBLICA DI PANAMA |
2000 |
|
|
|
|
|
34 |
REPUBBLICA FEDERALE NIGERIA |
|
|
2003 |
|
2000 |
|
35 |
ROMANIA |
|
2003 |
|
|
1997
|
1997 |
36 |
SIRIA |
2001 |
2004 |
|
|
|
|
37 |
SLOVACCHIA |
2002 |
|
|
|
1999 |
|
38 |
SLOVENIA |
1998 |
|
1997 |
|
1997 |
|
39 |
SPAGNA |
|
2000 |
|
|
2001 |
|
40 |
SRI LANKA |
|
|
|
|
2001 |
|
41 |
SVIZZERA |
2000 |
2002 |
|
|
2000 |
|
42 |
TAGIKISTAN |
2003 |
|
|
|
|
|
43 |
TUNISIA |
2003 |
|
|
|
1998 |
|
44 |
TURCHIA |
2001 |
|
|
|
|
|
45 |
UNGHERIA |
1997 |
|
|
|
1999 |
1999 |
46 |
UZBEKISTAN |
2000 |
|
|
|
|
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dall'amministrazione |
Come risulta da informazioni riferite dal Ministero dell'interno alcuni
accordi non sono ancora entrati formalmente in vigore ma, nonostante ci, sono
state avviate diverse forme di collaborazione con le autorit consolari dei
Paesi interessati come, d'altro canto, rapporti di collaborazione risultano
stabiliti con altri Stati "ad elevato rischio migratorio", anche in
assenza di specifiche intese[35].
Alcune precisazioni si impongono con riguardo a ci che si fin qui
detto.
Occorre innanzitutto distinguere, quanto a oggetto e obiettivi, gli
accordi di riammissione da quelli di cooperazione e dalle altre forme di
collaborazione tra Stati che, pur non avendo le caratteristiche dei precedenti
ma operando in ambiti pi ristretti, producono anch'essi effetti di rilievo.
L'iter pi spesso seguito vede la stipula, in primis, dell'accordo di cooperazione, che disciplina
numerose materie tra le quali sono ricomprese, negli ultimi anni, quelle
relative ai fenomeni dell'immigrazione clandestina e dello sfruttamento di
donne e minori, e, successivamente, dell'accordo di riammissione che detta
regole per la riconduzione nel paese d'origine dei clandestini. Se dei
risultati ottenuti in termini di espulsioni effettivamente realizzate per la
vigenza di tali ultimi accordi si dir di seguito[36],
vale la pena di dare conto delle spese sostenute in esito alla loro stipula. In
base a quanto riferito dall'amministrazione con riferimento all'esercizio 2003
risultano impegnati Û 7.110.403,97 in favore della Tunisia, Û 5.548.895,31
della Libia e Û 5.055.194,58 della Nigeria e accreditati ai Prefetti di Roma,
Trapani e Crotone Û 1.070.000. Nel corso del 2004, alla data del 31 dicembre
sono stati impegnati Û 14.197.911,50 (accreditati ai Prefetti di Roma, Crotone,
Caltanissetta ma, ovviamente, non ancora rendicontati).
Deve, in ogni caso, aversi presente che numerosi sono gli accordi nei
quali sono previste forme di collaborazione che impongono al nostro paese la
resa di prestazioni di personale a fini formativi della polizia e delle
amministrazioni locali, anche per la redazione di testi normativi e di
comportamento diversamente non acquisibili da quei Paesi. In tali casi
l'amministrazione dell'interno non in grado di fornire il dato relativo alla
spesa sostenuta e, pertanto, una ricostruzione esaustiva della totalit dei
costi ingenerati dagli accordi sinora stipulati non risulta praticabile.
Nelle tabelle a seguire si d comunque conto delle risorse finanziarie
destinate all'attuazione degli accordi in argomento e dei tempi di acquisizione
della loro effettiva disponibilit. Il ritardo che si evidenzia riguardo a
quest'ultima comporta, di conseguenza, che gli impegni assunti a fronte degli
accordi potranno essere onorati in tempi assai pi lunghi del previsto.
Sul finire dellĠanno
stato avviato un progetto-pilota diretto a selezionare, formare ed inserire
nel mondo del lavoro italiano 200 lavoratori moldavi. Ma di questo progetto,
come degli altri che il Ministero ha avviato a seguito di intese con gli Stati
stranieri e gli territoriali nazionali interessati, si tratter per motivi
sistematici pi diffusamente in altra sede[37].
|
Tabella n. 3 |
||
|
Capitolo 2765 |
||
|
Spese derivanti dall'attuazione delle collaborazioni internazionali e
dalle intese operative dirette al contrasto dell'immigrazione clandestina,
spese di interpretariato per l'accertamento delle posizioni irregolari dei
clandestini, per la loro identificazione |
||
|
Esercizio finanziario |
2003 |
2004 |
|
|||
|
Stanziamento iniziale |
0,00 |
0,00 |
|
Variazioni |
19.000.000,00 |
14.200.000,00 |
|
Stanziamento def. |
19.000.000,00 |
14.200.000,00 |
|
Impegni comp.za |
18.785.194,58 |
14.197.911,50 |
|
Pagato comp.za |
1.070.000,00 |
3.840.118,65 |
|
Residui comp.za |
17.715.194,58 |
n.d. |
|
Economie comp.za |
214.805,42 |
n.d. |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
|
Tabella n. 4 |
||
|
Cap. 2765 - Disponibilit di cassa es. fin. 2003/2004 |
||
|
2003 |
||
|
01/01/2003 |
|
0,00 |
|
25/06/2003 |
(DMT) |
19.000.000,00 |
|
03/12/2003 |
(DMC) |
-15.000.000,00 |
|
2004 |
||
|
01/01/2004 |
|
0,00 |
|
27/05/2004 |
(DMT) |
10.000.000,00 |
|
09/07/2004 |
(DMC) |
12.000.000,00 |
|
30/09/2004 |
(DMC) |
1.000.000,00 |
|
22/11/2004 |
(DMC) |
-2.991.638,00 |
|
24/11/2004 |
(DMC) |
1.200.000,00 |
|
30/11/2004 |
(PASS) |
7.715.195,00 |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
4.1 Gli accordi bilaterali in materia di lavoro
Un discorso a parte meritano gli accordi firmati dal Governo italiano
in materia di lavoro.
I primi accordi di tale tipo (firmati nel 1997 con lĠAlbania e nel 2000
con la Tunisia), aventi ad oggetto solo gli ingressi per lavoro stagionale, si
sono limitati a ripetere le procedure amministrative necessarie ad ottenere
lĠautorizzazione allĠingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato. Il
loro significato , pertanto, esclusivamente politico, in quanto offre di fatto
maggiori garanzie ai Paesi extra U.E. di veder riconosciuta, quale
contropartita della firma di un accordo di riammissione, il riconoscimento di
una quota di ingressi riservata nei decreti flussi.
Di diverso tenore , invece, lĠaccordo del Governo italiano con quello
della Repubblica di Moldova del 27
novembre 2003, che, firmato dopo lĠentrata in vigore della legge n. 189/2002,
recepisce le novit introdotte dalla riforma nella materia degli ingressi per
motivi di lavoro subordinato, rivolgendosi, per la prima volta, a tutte
categorie di lavoratori (stagionali e non).
Questo accordo (e lĠannesso protocollo esecutivo, che ne disciplina le
modalit di attuazione) non ha comportato oneri finanziari, insistendo
piuttosto sulla creazione di prassi collaborative che possano facilitare
lĠincontro domanda-offerta di lavoro ed incoraggiare la formazione di
lavoratori candidati allĠemigrazione al fine di fornire personale qualificato e
rispondente ai profili professionali richiesti dal mercato del lavoro italiano.
A tal fine anche previsto lĠimpegno della parte moldava a facilitare
i datori di lavoro italiani, le associazioni imprenditoriali e gli altri enti e
istituti contemplati dalla
normativa italiana che vogliano ivi recarsi per selezionare ed eventualmente
formare professionalmente coloro che desiderano esercitare unĠattivit
lavorativa nel nostro Stato; lo scambio di informazioni relative al fabbisogno
interno e alla disponibilit di
risorse umane, nonch la promozione di intese fra le associazioni
datoriali italiane e le agenzie di collocamento locali.
In attuazione dellĠaccordo, i rappresentanti della Direzione generale
per lĠimmigrazione si sono recati nel giugno del 2004 in Moldavia al fine di
porre in essere le condizioni tecniche necessarie ad avviare, dĠintesa con le
competenti autorit locali, i progetti di selezione e formazione dei candidati
allĠemigrazione. In quellĠoccasione le autorit moldave hanno illustrato una
banca dati di cittadini disponibili a venire a lavorare in Italia, ma la
medesima, secondo quanto rappresentato dalla nostra amministrazione, per essere
completamente utilizzata deve essere uniformata agli standard tecnici italiani.
5.
Attivit finalizzate alla programmazione e regolamentazione dei flussi
migratori
5.1 La normativa vigente e la programmazione dei flussi di ingresso
per lĠanno 2004
LĠart. 2 del D.P.R. 29 luglio 2004, n. 244, con cui stato approvato il "regolamento di riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali", nel ridisegnare le attribuzioni delle direzioni generali in cui il dicastero si articola, ha formalmente assegnato alla Direzione generale dellĠimmigrazione -in aggiunta ai compiti connessi alla promozione dellĠintegrazione sociali degli extracomunitari regolarmente presenti sul territorio dello Stato- le funzioni in materia di iniziative relative ai flussi migratori per lavoro, di sviluppo e gestione del sistema AILE[38], nonch di sviluppo della cooperazione internazionale per le iniziative suddette, che erano state, in parte, gi ad essa attribuite dalla direttiva annuale del ministro del lavoro per il 2003[39].
La citata direzione ha provveduto a curare gli adempimenti connessi alla programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari che, per lĠanno 2004, stata disposta - in modo transitorio, ai sensi del 4Ħ comma dellĠart. 3 del D.lgs. 286 - con due d.p.c.m. del 19 dicembre 2003, (pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 23 gennaio 2004) aventi ad oggetto, uno, i lavoratori stagionali[40] e lĠaltro quelli non stagionali[41]. In particolare, con la circolare n. 5 del 21 gennaio 2004 stata data comunicazione a tutti gli uffici periferici della ripartizione delle quote assegnate dai menzionati provvedimenti ed impartite le istruzioni operative in merito agli adempimenti procedurali da seguire. Sul finire dell'anno con la circolare n. 44 del 15 novembre 2004 si provveduto alla redistribuzione delle quote residue indicandone le relative modalit.
Tempestivo stato anche lĠintervento della Direzione in occasione dei
due decreti di programmazione dei flussi dĠingresso dei lavoratori cittadini
dei nuovi stati membri dellĠUnione Europea, nei cui confronti stato deciso di sospendere in via
transitoria per un periodo di due anni dalla suddetta data lĠapplicazione degli
articoli da 1 a 6 del regolamento CEE n. 1612/68 ai fini dellĠingresso nel
mercato del lavoro[42].
Ci si riferisce ai decreti del
Presidente del Consiglio dei Ministri 20 aprile e 8 ottobre 2004, che hanno previsto la loro ammissione in
Italia, per motivi di lavoro subordinato, nellĠambito di ulteriori quote,
ammontanti, rispettivamente a 20.000 e 16.000 unit, da aggiungere a quanti
erano stati gi ammessi prima del
1Ħ maggio 2004 in attuazione dei due d.p.c.m. del 2003 sopra menzionati. La
direzione generale per lĠimmigrazione ha, infatti, fornito agli uffici
periferici in data anteriore alla pubblicazione dei d.p.c.m. sulla Gazzetta
Ufficiale[43], le pertinenti
indicazioni operativi elaborate su moduli diversi dai soliti, prevedendosi non
pi un riparto delle quote a livello regionale, ma una procedura unificata sul
territorio nazionale (c.d. Gestore del contatore unico nazionale) [44].
Tale nuovo procedimento ha consentito –secondo quanto riferito-
di amministrare in tempi brevi i 20.000 ingressi, eliminando ogni disagio per
lĠutenza[45].
Lo sviluppo, la gestione e la manutenzione dellĠapplicazione informatica per le procedure amministrative connesse al rilascio della prescritta autorizzazione al lavoro sono state effettuate nellĠambito del su citato contratto stipulato il 31 ottobre 2003 dalla direzione generale per lĠinnovazione tecnologica del ministero del lavoro e delle politiche sociali avente ad oggetto lo sviluppo e conduzione del Sistema informativo per il mercato del lavoro e le politiche attive ed il supporto alla conduzione tecnica del centro servizi SIL (v. retro par. 3.1). LĠapplicazione –disponibile sia sul sito intranet del ministero (per lĠutilizzo da parte delle direzioni regionali e provinciali del lavoro), che sul sito internet (per lĠutilizzo da parte degli uffici competenti delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Sicilia, e delle province di Trento e Bolzano)- ha consentito il rilascio delle autorizzazioni in base ad una graduatoria nazionale. I relativi costi, considerato che la suddetta applicazione stata realizzata ed gestita ricorrendo alle risorse quotate a corpo provenienti dal contratto suddetto, sono stati stimate dallĠamministrazione, nel periodo 1Ħ/4-30/09 2004, in Û 35.000.
La direzione ha, inoltre, fornito il supporto alla redazione del
"Vademecum per lĠaccesso al lavoro dei cittadini dei nuovi Stati
membri" che illustra (in lingua italiana ed inglese) le modalit
dĠingresso nel territorio dello Stato per motivi di lavoro dipendente ed
autonomo in Italia per i cittadini appartenenti ai menzionati 8 Stati.
La tabella che segue d conto del numero delle richieste, distinte per nazionalit e secondo la loro distribuzione territoriale. A fronte di dette richieste risultano rilasciate ed inserite nel sistema del contatore unico nazionale n. 19.935 autorizzazioni al lavoro.
tabella n. 5 |
||
Richieste di autorizzazioni al lavoro rilasciate nell'ambito della
quota massima di 20.000 unit prevista dal d.p.c.m. 20 aprile 2004 distinte
per nazionalit |
||
Stati |
numero autorizzazioni |
percentuale |
Polonia |
10.285 |
49,88 |
Slovacchia |
6.481 |
31,43 |
Repubblica Ceca |
1.896 |
9,19 |
Ungheria |
1.048 |
5,08 |
Lituania |
398 |
1,93 |
Slovenia |
362 |
1,76 |
Lettonia |
86 |
0,42 |
Estonia |
64 |
0,31 |
|
20.620 |
100,00 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali- direzione generale
immigrazione |
tabella n. 6 |
||
Distribuzione territoriale delle richieste di autorizzazione al
lavoro rilasciate nell'ambito della quota prevista dal d.p.c.m. 20 aprile
2004 |
||
|
numero autorizzazioni |
% |
Bolzano |
7.192 |
34,88 |
Trento |
4.767 |
23,12 |
Emilia Romagna |
2.189 |
10,62 |
Veneto |
1.173 |
5,69 |
Friuli Venezia
Giulia |
687 |
3,33 |
Toscana |
676 |
3,28 |
Lombardia |
540 |
2,62 |
Piemonte |
487 |
2,36 |
Campania |
469 |
2,27 |
Marche |
411 |
1,99 |
Abruzzo |
334 |
1,62 |
Lazio |
319 |
1,55 |
Calabria |
302 |
1,46 |
Umbria |
300 |
1,45 |
Sicilia |
225 |
1,09 |
Puglia |
191 |
0,93 |
Liguria |
125 |
0,61 |
Sardegna |
90 |
0,44 |
Basilicata |
65 |
0,32 |
Molise |
62 |
0,30 |
Valle d'Aosta |
17 |
0,08 |
Totale |
20.621 |
100,00 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali -direzione generale
immigrazione |
Tanto premesso, nel
constatare che nessunĠaltra iniziativa stata intrapresa dallĠamministrazione
a supporto della gestione dei flussi migratori per motivi di lavoro subordinato
in aggiunta a quelle gi oggetto di esame nel corso delle precedenti relazioni,
si d di esse qui di seguito
conto, mentre pi avanti si forniranno alcune integrazioni sulla sanatoria dei
rapporti di lavoro irregolarmente prestato da cittadini extracomunitari
acquisite in
esito ad alcune specifiche osservazioni svolte dalla Corte[46].
5.2 Le iniziative connesse alla gestione dei flussi migratori
Le precedenti relazioni hanno evidenziato[47] come le direzioni generali del ministero del lavoro e delle politiche sociali che si sono succedute nel settore in esame (direzione generale per lĠimpiego, prima, e direzione generale per lĠimmigrazione poi) abbiano affidato la realizzazione delle iniziative finalizzate alla gestione della politica dei flussi migratori ad enti dotati di competenze qualificate in materia di immigrazione e/o di politiche del lavoro. I due interventi in questione sono di recente giunti a conclusione e, pertanto, pu, in questa sede verificarsi se si sia dato adempimento alle diverse attivit pattuite, nonch i costi finora sostenuti dallĠamministrazione. Impossibile appare, invece, la valutazione degli effetti derivanti dallĠattuazione dei rapporti in parola, sia per la brevit dei tempo trascorso, sia per la peculiarit di alcuni degli obiettivi che ci si attendeva dalla loro esecuzione (ad es. il diffondere la conoscenza delle norme vigenti in materia di immigrazione).
Da ultimo, viene in evidenza la convenzione firmata con la Societ Dante Alighieri, alla quale era stata affidata, in previsione dellĠattuazione del nuovo testo dellĠart. 23 del t.u.[48], la fornitura di un servizio di formazione da erogare nei paesi di provenienza degli extracomunitari.
5.2.1 Gli accordi stipulati fra la Direzione generale
per lĠimpiego e lĠO.I.M.
I progetti in parola, come gi evidenziato nel referto approvato con
deliberazione n. 10/2004/G, sono diretti a promuovere lĠinserimento lavorativo
in Italia di immigrati extracomunitari favorendo "lo sviluppo e la
diffusione di standard di funzionamento dei servizi per lĠimpiego in relazione
alla gestione dellĠincontro tra domanda e offerta di lavoro riferito al
fabbisogno del mercato italiano di lavoratori extracomunitari, alla
programmazione delle quote annuali di nuovi ingressi, al reclutamento ed
allĠimpiego regolare di immigrati". I progetti in esame, identici nella sostanza in entrambi i
documenti, devono essere realizzati uno nelle regioni Obiettivo 1 e l'altro
nelle regioni Obiettivo 3.
Secondo quanto previsto nella rimodulazione predisposta
dallĠOrganizzazione internazionale per le migrazioni (O.I.M.) ed approvata
dalla Direzione generale per lĠimpiego il 10 luglio 2003, le diverse attivit
dedotte negli accordi avrebbero dovuto essere portate a compimento entro il 31
maggio del 2004[49]. In realt,
lĠorganizzazione del convegno internazionale conclusivo sulla tematica
dellĠimmigrazione e sui risultati conseguiti, previsto per il mese di aprile di
quellĠanno, ha determinato un ulteriore rinvio del dies ad quem, autorizzato dalla Direzione generale, che ha
fissato la data di consegna dei rapporti conclusivi dellĠintera attivit
progettuale al 31 gennaio 2005. Va, peraltro, constatato che il convegno finale
si tenuto il 25 gennaio u.s. e che alla data di deposito del presente referto
ancora deve essere depositato il rapporto finale e rendicontate le spese
sostenute fino alla conclusione del progetto.
LĠamministrazione ha, comunque, fornito un aggiornamento dei dati
relativi alle attivit poste in essere nel periodo gennaio-dicembre 2004, il
cui esame, raccordato con quanto gi emerso nel corso delle precedenti
istruttorie, consente di affermare che le attivit stabilite negli accordi del
luglio 2003 sono state, sia pur con ritardo, quasi completamente realizzate.
LĠOrganizzazione ha infatti globalmente svolto 99 corsi di orientamento[50],
il cui espletamento stato preceduto
da 4 sessioni di formazione (della durata massima di 40 ore), cui hanno
partecipato 454 orientatori e mediatori culturali provenienti dagli enti di
formazione prescelti. LĠanalisi sullĠincidenza dellĠintera azione
sullĠintegrazione sociale ed occupazionale degli immigrati coinvolti nel
progetto stata demandata allĠOrganizzazione internazionale del Lavoro (ILO).
Inferiori rispetto a quanto stabilito sono stati i seminari organizzati
per ciascuno dei progetti. Ne risultano, infatti, realizzati 15 (invece di 20)
per le regioni Ob.1 e 31 (invece di 40) per quelle Ob.3. Alla diffusione dei
progetti lĠOrganizzazione ha, peraltro, provveduto anche mediante
pubblicazioni. In particolare, stato redatto un manuale in tre volumi
dedicato allĠorientamento linguistico, sociale giuridico, lavorativo e
psicosociale degli immigrati; sono stati stampati due depliants ed stato creato un vademecum sintetico in
italiano, albanese ed arabo diretto a favorire la conoscenza delle principali
norme relative allĠinserimento lavorativo, economico e sociale degli immigrati.
Sono state, inoltre, svolte una serie di attivit di ricerca che,
secondo il Ministero, costituiscono "il seguito naturale delle attivit
progettuali condotte nelle diverse regioni italiane". Trattasi di uno
studio (effettuato dagli enti di formazione che hanno erogato i corsi di
orientamento) sulle tipologie e le modalit di erogazione dei servizi per
lĠimpiego nei confronti degli immigrati; di un approfondimento sui fabbisogni
degli immigrati da parte del mercato del lavoro italiano con particolare
attenzione ai livelli formativi richiesti dalle imprese ed, infine, di una
ricerca sullĠintegrazione lavorativa e sociale in Italia dei migranti
provenienti dal Maghreb.
Nel corso dellĠadunanza la Direzione generale del Mercato del lavoro
(subentrata alla direzione generale per lĠimpiego, a seguito dellĠentrata in
vigore del D.P.R. 244 del 2004) ha fatto presente che la mancata realizzazione
di 14 seminari, trova la sua causa –secondo quanto emerge dalla bozza di
rapporto finale prodotto dallĠOIM – "da un lato nella richiesta
dellĠOIM di realizzare interventi locali di un certo profilo (coinvolgendo la
rete dellĠassociazione imprenditoriali, delle forze sociali, delle
amministrazioni locali), dallĠaltro nel fatto che in molte realt territoriali
si sono alternati momenti elettorali e modifiche legislative che hanno spesso
reso indisponibili a partecipare i rappresentanti istituzionali locali e gli
uffici dei servizi per lĠimpiego".
Per quanto attiene, poi, allĠaspetto finanziario, emerso che nel
novembre del 2003 lĠOIM abbia richiesto una variazione dellĠarticolazione
interna del budget, per
consentire di coprire le maggiori spese di "personale, viaggio e soggiorno
della segreteria e del coordinamento del progetto". UnĠulteriore
rimodulazione dei fondi stata determinata per coprire i costi derivanti
dallĠorganizzazione del convegno e le spese amministrative a questo connesse.
Il relativo preventivo di spesa -redatto inizialmente in modo globale senza la
precisazione di quali voci di spesa debbano essere portate in diminuzione-
stato successivamente precisato e di esso, come del precedente, si tien conto
nei due prospetti di seguito riportati.
La Corte sottolinea con sfavore come le rimodulazioni accordate
abbiano, di fatto, comportato un aumento delle spese generali pari a pi del
20% dei costi inizialmente previsti, cui non corrisposto un aumento nelle
azioni svolte a supporto delle politiche di integrazione. Anzi, i quadri
finanziari (v. tabelle 7 e 8) evidenziano come per la maggior parte delle voci
di costo riguardanti gli interventi da svolgere in favore degli immigrati si
siano registrate bassi livelli di spesa rispetto a quanto preventivato nel
luglio del 2003.
La competente direzione generale ha, comunque, reso noto che,
trattandosi di risorse derivanti dal fondo sociale europeo, gli importi non
utilizzati saranno disimpegnati e potranno essere nuovamente impegnati fino al
31 dicembre 2006, per essere destinate ad altri scopi, secondo le priorit
indicate dal PON (Programma Operativo Nazionale) e dal complemento di
programmazione che viene predisposto allĠincirca ogni anno.
Tabella 7 |
|||||
AZIONI DI SISTEMA A SUPPORTO DELLE POLITICHE DI INTEGRAZIONE
SOCIALE E OCCUPAZIONALE. QUADRO FINANZIARIO PON OB.1 |
|||||
Macrovoci di
costo |
Costi previsti nellĠaccordo del 10/07/2003 |
Previsione costi
finale |
Differenza |
Spese certificate al 30/11/2004 |
Rapporto spese certificate/spese previste al 10/7/03 |
Progettazione
intervento |
8.000,00 |
8.000,00 |
0,00 |
7.921,94 |
99,02 |
Coordinamento |
188.901,60 |
262.194,25 |
73.292,65 |
213.752,18 |
113,16 |
Ricerca
territoriale |
72.000,00 |
72.000,00 |
0,00 |
48.841,05 |
67,83 |
Seminari e incontri territoriali con
forze sociali |
194.791,20 |
194.791,20 |
0,00 |
72.705,16 |
37,32 |
Attivit
d'informazione e sensibilizzazione |
75.468,40 |
61.468,40 |
-14.000,00 |
10.780,54 |
14,28 |
Orientamento
immigrati |
868.800,00 |
868.800,00 |
0,00 |
739.069,15 |
85,07 |
Formazione orientatori
e mediatori |
44.420,61 |
36.420,61 |
-8.000,00 |
20.198,35 |
45,47 |
Produzione
materiali didattici |
30.977,02 |
30.000,00 |
-977,02 |
27.941,46 |
90,20 |
Impaginazione
tipografica e stampa materiali didattici |
40.294,18 |
40.294,18 |
0,00 |
24.355,84 |
60,45 |
Consulenza per favorire
la ricaduta occupazionale |
164.163,37 |
104.071,75 |
-60.091,62 |
44.000,00 |
26,80 |
Valutazione e
monitoraggio |
187.312,87 |
177.888,87 |
-9.424,00 |
133.101,08 |
71,06 |
Spese di
amministrazione e costi generali OIM |
190.698,33 |
209.898,33 |
19.200,00 |
201.110,46 |
105,46 |
TOTALE |
2.065.827,58 |
2.065.827,59 |
0,01 |
1.543.777,21 |
74,73 |
Elaborazione
Corte dei conti su dati forniti dal ministero del lavoro e delle politiche
sociali |
Tabella 8 |
|||||
AZIONI DI SISTEMA A SUPPORTO DELLE POLITICHE DI INTEGRAZIONE
SOCIALE E OCCUPAZIONALE. QUADRO FINANZIARIO PON OB.3 |
|||||
Macrovoci di
costo |
Costi previsti nellĠaccordo del 10/07/2003 |
Previsione costi
finale |
Differenza
|
Spese certificate al 30/11/2004 |
Rapporto spese certificate/spese previste al 10/7/03 |
Progettazione
intervento |
12.000,00 |
12.000,00 |
0,00 |
11.882,90 |
99,02 |
Coordinamento |
283.352,40 |
393.291,36 |
109.938,96 |
316.170,44 |
111,58 |
Ricerca
territoriale |
108.000,00 |
108.000,00 |
0,00 |
69.701,53 |
64,54 |
Seminari e
incontri territoriali con forze sociali |
292.186,80 |
292.186,80 |
0,00 |
117.454,37 |
40,20 |
Attivit
d'informazione e sensibilizzazione |
113.202,60 |
92.202,80 |
-20.999,80 |
16.558,22 |
14,63 |
Orientamento
immigrati |
1.303.200,00 |
1.303.200,00 |
0,00 |
721.988,10 |
55,40 |
Formazione
orientatori e mediatori |
66.630,92 |
54.630,92 |
-12.000,00 |
20.989,09 |
31,50 |
Produzione
materiali didattici |
46.465,54 |
39.000,00 |
-7.465,54 |
30.873,00 |
66,44 |
Impaginazione
tipografica e stampa materiali didattici |
60.441,26 |
60.441,26 |
0,00 |
35.914,57 |
59,42 |
Consulenza per
favorire la ricaduta occupazionale |
246.245,06 |
170.107,63 |
-76.137,43 |
32.352,94 |
13,14 |
Valutazione e
monitoraggio |
280.969,31 |
270.833,31 |
-10.136,00 |
218.583,85 |
77,80 |
Spese di
amministrazione e costi generali OIM |
286.047,50 |
302.847,51 |
16.800,01 |
284.297,18 |
99,39 |
TOTALE |
3.098.741,39 |
3.098.741,59 |
0,20 |
1.876.766,19 |
60,57 |
Elaborazione
Corte dei conti su dati forniti dal ministero del lavoro e delle politiche
sociali |
5.2.2 Il programma gestione flussi
Estremamente generiche erano apparse alla Corte[51] la descrizione delle attivit e la relativa analisi dei costi, quali risultavano dal Programma tecnico approvato dal decreto del 23 dicembre 2002 con cui alla societ era stato affidata la realizzazione del "programma di azioni di supporto alla gestione programmata e qualificata dei flussi migratori di lavoro verso lĠItalia"[52]. E se meno generica risultata la descrizione delle azioni da svolgere contenuta nei piani operativi successivamente depositati, deve osservarsi che questi solo in parte consentono di superare il vizio di origine dellĠaffidamento. Ci anche in considerazione della intrinseca connessione di alcune azioni affidate alla societ con attivit di spettanza della direzione generale, il cui realizzarsi era strettamente legato allĠemanazione del regolamento di esecuzione previsto dalla 189 del 2002.
Del resto, la stessa Amministrazione ha sottolineato che lĠassenza di un quadro normativo compiuto "abbia comportato la necessit di periodici riorientamenti delle azioni, nel rispetto delle finalit sottese al programma stesso". Ci appare di tutta evidenza nel momento in cui si esamina, ad esempio, la mancata esecuzione della macroazione denominata "costruzione e collaborazione partenariato italiano", in relazione alla quale era previsto lĠinstaurarsi di rapporti con le regioni italiani e con le associazioni di categoria (ANCE, Sindacati dellĠedilizia, eccÉ) propedeutici alla realizzazione dei programmi ex art. 19 del t.u. sullĠimmigrazione.
Tanto premesso, nel constatare che la necessit di completare le articolate sperimentazioni in essere ha determinato la proroga del termine finale di esecuzione delle attivit dal 9 febbraio al 30 settembre 2004, senza oneri per lĠamministrazione, si rileva che, in relazione a ciascuno dei tre obiettivi strategici individuati nel primo piano operativo[53], emerso quanto segue.
Ż
Per quanto
attiene alle azioni volte a favorire la gestione contingente dei flussi
migratori attraverso la predisposizione di una scheda anagrafica semplice
funzionale alla realizzazione delle liste di ingresso ex art. 21 c. 5[54],
stato elaborato "un modello sperimentale di scheda anagrafica dei
lavoratori" ed stata predisposta una "scheda
anagrafica/azienda". Entrambi gli strumenti, peraltro, non sono stati
utilizzati per implementare le liste sopra citate, ma di essi ci si serviti
nellĠambito del progetto realizzato in Tunisia, di cui si dir pi avanti. Al
fine di agevolare lĠattivit degli operatori coinvolti nel citato progetto,
stata redatta una "Guida agli applicativi di incrocio domanda/offerta di
lavoro". NellĠambito dello stesso obiettivo stato predisposto, come
previsto, un "modello di servizi[55]"
da proporre agli attori competenti nella gestione per gli ingressi per lavoro.
Trattasi, secondo quanto si legge
nel documento interno di lavoro allĠuopo realizzato, di "un sistema di
relazioni logico-organizzative, supportato dallĠutilizzo di applicativi
informatici, tra gli attori competenti in materia di erogazione di servizi e
reinserimento lavorativo degli stranieri" costruito intorno a due ambiti
di intervento: il primo si riferisce al percorso dellĠimpresa italiana che
ricerca un lavoratore extracomunitario residente in Italia, il secondo
riguarda, invece, la ricerca di un residente allĠestero. La mancata entrata in
vigore della normativa regolamentare ha reso impossibile testarne
lĠoperativit.
Ż
In relazione al
secondo obiettivo -che si concretizza nel "favorire lĠattuazione
dellĠart. 23 fornendo assistenza tecnica per la realizzazione dei programmi
formativi approvati dal ministero nei paesi dĠorigine e per lĠelaborazione
delle liste relative ai titoli di prelazione"- la direzione generale ha reso noto che stata
realizzata un'unica sperimentazione allĠestero, per la precisione in Tunisia, in esito ad un protocollo
dĠintesa con le competenti autorit tunisine e con le regioni Lombardia e
Veneto (attraverso le rispettive agenzie per il lavoro), la Coldiretti ed
alcune aziende facenti capo alla Lega delle cooperative ed al settore delle
grandi opere. In attuazione di tale protocollo, si provveduto alla
preselezione di circa 1250 lavoratori in possesso dei profili professionali
suscettibili di corrispondere alle caratteristiche della domanda di manodopera
qualificata. Alla fine di una complessa serie di operazioni sono stati
selezionati 250 lavoratori, che sono stati avviati alla fase di formazione linguistica,
svolta dalla Societ "Dante Alighieri" cui tali attivit era stata
affidata sin dal 23 dicembre 2002 (v. infra)[56].
Alla data del 24 gennaio 2005, 104 erano i lavoratori tunisini
selezionati che hanno ottenuto lĠautorizzazione al lavoro per rapporti a tempo
indeterminato nel settore dellĠagricoltura, delle grandi opere, del terziario.
EĠ stato, comunque, rappresentato che le Agenzie regionali del lavoro del
Veneto e della Lombardia, di concerto con il ministero ed in coordinamento con
la competente autorit tunisina stanno continuando a promuovere lĠiniziativa
sul loro territorio, al fine di favorire lĠinserimento di tutti i lavoratori
selezionati.
Ż
Le azioni
funzionali al raggiungimento del terzo obiettivo specifico, individuato nellĠarmonizzazione
dei sistemi informativi dei paesi dĠorigine con lĠanagrafica dei lavoratori
extracomunitari (SIL
nazionale-borsa lavoro immigrati) vanno ricercate, secondo quanto si legge nel
piano operativo presentato alla fine del mese di settembre 2003, nella manutenzione
ed implementazioni del SILES, nellĠavvio della progettazione di un nuovo
sistema informativo, nonch nella realizzazione di una ricerca avente ad
oggetto la ricognizione e la valutazione delle esperienze in Italia e
allĠestero. Al riguardo il Ministero ha dato atto della elaborazione degli
applicativi per lĠincrocio tra domanda e offerta di lavoro immigrato e per la
creazione delle liste dei lavoratori disponibili ad emigrare e di quelli che
hanno acquisito il titolo di prelazione. Gli applicativi in questione,
"pensati nellĠottica della loro futura integrabilit con la costituenda
Borsa lavoro, nel cui ambito potranno essere ricondotti gli strumenti in
questione", sono stati testati presso lĠAmministrazione, la quale ha al
riguardo rappresentato che i medesimi "oltre a permettere la tenuta delle
liste dei lavoratori stranieri disponibili ad emigrare per motivi di lavoro,
nonch di coloro che hanno acquisito il titolo di prelazione, comprensiva degli
elementi anagrafici e professionali utili permettere lĠincrocio domanda ed
offerta, consentiranno ai datori di lavoro potenzialmente interessati di
acquisire gli elementi conoscitivi atti ad orientarlo nellĠassunzione della
determinazione circa la costituzione del rapporto di lavoro con uno o pi
lavoratori iscritti nelle liste in questione" Anche per tale fattispecie,
lĠeffettiva operativit strettamente connessa allĠentrata in vigore della
normativa di rango secondario[57].
Con
riferimento, poi, alla gestione del SILES
(Sistema informativo lavoratori stagionali)[58]
emerso che la sua manutenzione ed implementazione finanziariamente gravata
sul progetto per il periodo 1Ħ gennaio 2003-31 dicembre 2003, per essere
successivamente presa in carico dalla Direzione generale per le reti
informative che lo ha affidato al R.T.I. firmatario del contratto del 31
ottobre 2003, avente ad oggetto "lĠacquisizione di beni e servizi per lo
sviluppo e la gestione del sistema informativo del Ministero e del sistema
informativo del lavoro (denominato SIL)" (vedi, retro, par. 3.1.1).
Risulta, infine, depositato
lĠelaborato finale recante i risultati della ricerca-azione condotta in
cinque regioni italiane scelte sulla base dellĠinteresse manifestato a livello
locale dalle istituzioni, presso le quali si provveduto ad esaminare la
gestione istituzionale delle quote (dalla stima del fabbisogno di manodopera
straniera allĠinserimento socio-lavorativo dellĠimmigrato) e in quattro stati
esteri (Tunisia, Romania, Albania e Slovacchia), dove sono state esaminate le
origini e le caratteristiche dei flussi migratori verso lĠItalia.
Per quanto riguarda i costi del programma, le modifiche intervenute nel
corso della sua attuazione hanno determinato (come risulta dalla tabella che
segue) la rimodulazione del budget inizialmente previsto, in relazione a
ciascuna delle macroazioni nel quale il medesimo si articolava.
Al riguardo la Corte sottolinea criticamente come le modifiche
intervenute nelle previsioni di spesa comportino un aumento dei costi generali
a scapito di quelli relativi agli interventi diretti a favorire la gestione dei
flussi. Perplessit suscita, in particolare, la modifica riguardante la voce
"coordinamento e gestione del progetto" che stata quasi triplicata,
a fronte di attivit che, secondo quanto sopra evidenziato, non sono state completamente realizzate e di obiettivi
che sono stati solo parzialmente raggiunti.
Sotto il profilo delle erogazioni, si rileva che al 31 dicembre 2004
erano stati rimborsati ad Italia Lavoro i costi sostenuti nel periodo 10
febbraio-30 novembre 2003, che si riferiscono, indifferentemente per ognuna
delle voci di spesa, al trattamento economico dovuto al personale dipendente
per le attivit svolte in esecuzione del programma, a quelle corrisposte al
personale esterno incaricato di espletare attivit connesse alla realizzazione
del programma (professionisti, collaborazioni coordinate e continuative,
occasionali), nonch al rimborso delle
spese di viaggio da costoro effettuate e/o allĠacquisizione dallĠesterno di
forniture e/o servizi.
Tabella n. 9 |
||||
Programma Flussi Migratori per lavoro |
||||
Descrizione |
Importo Budget inizialmente previsto |
Importo Budget modificato |
Differenza fra i due budget |
Spese sostenute dal 10 febbraio al 30
novembre 2003 |
Coordinamento e gestione del progetto |
133.750,00 |
438.345,40 |
+304.595,40 |
251.751,44 |
Relazioni istituzionali e costruzioni
partenariato |
231.250,00 |
320.711,21 |
+89.461,21 |
53.827,81 |
Analisi e Progettazione modelli e strumenti |
284.000,00 |
48.000,00 |
-236.000,00 |
0,00 |
Diffusione modelli e strumenti |
535.000,00 |
199.475,00 |
-335.525,00 |
0,00 |
Implementazione SILES |
480.000,00 |
533.460,63 |
+53.460,63 |
175.196,46 |
Promozione e comunicazione |
100.000,00 |
74.325,83 |
-25.674,17 |
25.546,65 |
Monitoraggio e valutazione |
36.000,00 |
42.500,00 |
+6.500,00 |
8.432,91 |
Costi interni |
200.000,00 |
343.181,93 |
+143.181,93 |
0,00 |
TOTALE PROGETTO |
2.000.000,00 |
2.000.000,00 |
0,00 |
514.755,27 |
5.2.3 La convenzione con la societ Dante Alighieri
ComĠ noto[59],
nelle more dellĠentrata in vigore del nuovo regolamento di esecuzione del testo
unico, la direzione generale per lĠimmigrazione, ritenendo opportuno avviare
interventi propedeutici allĠeffettiva applicazione delle modifiche apportate
allĠart. 23 del t.u., con contratto del 13 dicembre 2002 aveva acquisito in via
sperimentale dalla societ sopra indicata la fornitura di un servizio di
formazione linguistica e culturale rivolto a cittadini extracomunitari da
svolgersi nei Paesi di provenienza, rimasto senza esecuzione a causa della
mancata entrata in vigore del
previsto regolamento.
Nonostante il protrarsi della mancata emanazione del regolamento,
stato possibile dare esecuzione alla convenzione grazie al progetto
sperimentale in Tunisia portato avanti da "Italia Lavoro" nellĠambito
del su menzionato programma di gestione dei flussi, in esito al quale la societ,
sulla base delle esigenze rappresentate dallĠamministrazione, ha elaborato un
piano formativo da destinare ai lavoratori tunisini selezionati, la cui
realizzazione ha consentito di formare 238 candidati[60].
I relativi corsi hanno riguardato 238 candidati ed hanno comportato una spesa
di Û. 35.343,00.
Come gi evidenziato, analoghi corsi si prevede di realizzare, appena
possibile, nei confronti dei cittadini dello Sri Lanka e della Repubblica
moldava selezionati dallĠOIM, in attuazione delle convenzioni firmate sul
finire del 2004, cui si far fatto cenno sub par. 6.1.3.
5.3 La
regolarizzazione degli immigrati. Integrazione
Gli esiti della regolarizzazione disposta dal legislatore sul finire
del 2002 sono stati gi oggetto di analisi nel precedente referto, in occasione
del quale la Corte aveva sottolineato lĠopportunit di ovviare, con le misure
ritenute pi utili, ai pericoli derivanti dalla rilevata mancata previsione di
adeguate forme di controllo in sede di esame delle domande in merito alla reale
esistenza del dichiarato rapporto di lavoro.
Non pu non sottolinearsi con sfavore che tale specifica
raccomandazione della Corte sia rimasta lettera morta. Nessuna iniziativa
specifica stata al riguardo intrapresa, ritenendosi sufficiente
l'espletamento delle ordinarie procedure di verifica sul lavoro sommerso. La
competente direzione generale si limitata, infatti, a rappresentare che nel
2003 dei 63.612 lavoratori extracomunitari occupati nelle aziende ispezionate,
10.640 sono risultati irregolari (16,75%) e di questi ultimi 2.969 erano privi
del permesso di soggiorno. Nel 2004, invece, a fonte di 64.834 lavoratori
extracomunitari occupati nelle aziende ispezionate, gli irregolari sono stati
11.265 (17%), 2.932 dei quali erano privi del suddetto documento.
6. Le misure di sostegno
6.1 Il Fondo nazionale per le politiche migratorie
6.1.1 Il quadro normativo e contabile
Immutato il quadro normativo di riferimento relativo al Fondo
istituito dallĠart. 43 della legge 6 marzo 1998, n. 40 rispetto a quanto gi
illustrato nelle precedenti relazioni[61].
Nel rammentare, quindi, che la sua gestione spetta al ministero del lavoro e
delle politiche sociali, e, per esso, alla direzione generale per
lĠimmigrazione e che le relative risorse sono allocate sul cap. 1891
denominato, appunto, "Fondo per le politiche migratorie", si riporta
nella tabella che segue il quadro contabile relativo agli esercizi finanziari
2003 e 2004. Al riguardo si reputato opportuno integrare i dati risultanti
dal sistema informativo integrato R.G.S.-Corte dei conti, con la specificazione
delle somme che provengono dalla ripartizione del "Fondo per le politiche
sociali" -e, come tali, da utilizzare per interventi statali rientranti
nelle attribuzioni della direzione- da quelle derivanti dal "fondo per la riassegnazione di
residui passivi perenti di spese correnti", e che, quindi, sono state
assegnate al capitolo solo per i pagamenti dovuti in esecuzione di impegni gi assunti nei precedenti
esercizi finanziari.
La rilevante entit di queste ultime ha indotto la Corte ad un
approfondimento sugli interventi cui le medesime si riferiscono, al fine di
aggiornare quanto su di esse era stato detto nei precedenti referti.
LĠistruttoria stata, pertanto, diretta a verificare, da un lato le iniziative
intraprese sulle risorse stanziate nellĠesercizio finanziario 2004, dallĠaltro
lo stato di attuazione di tutti i progetti che nei precedenti referti
risultavano non aver trovato ancora definizione dal punto di vista gestionale e
contabile, in merito ai quali si dar conto dellĠevolversi dei diversi
contributi assegnati.
Tabella n. 10 |
|||
Capitolo 1891 – esercizi finanziari 2003 e 2004 -
|
|||
Fondo nazionale per
le politiche migratorie
|
|||
Esercizio finanziario 2003 |
da Fondo per le politiche sociali 2003 |
da riassegnazione residui perenti |
totale |
Stanziamento
iniziale |
0 |
0 |
0 |
Variazioni |
5.000.000,00 |
7.066.025,00 |
12.066.025,00 |
Impegni comp.za |
3.591.391,28 |
7.065.963,41 |
10.657.354,69 |
Pagato comp.za |
523.728,32 |
4.686.515,69 |
5.210.244,01 |
Residui comp.za |
3.067.662,96 |
2.379.447,72 |
5.447.110,68 |
Economie comp.za |
1.408.608,72 |
61,59 |
1.408.670,31 |
|
|
|
|
Esercizio finanziario 2004 |
assegnazioni |
da riassegnazione residui perenti |
totale |
Stanziamento
iniziale |
0 |
0 |
0 |
Variazioni |
4.470.000,00 |
2.866.489,00 |
7.366.489,00 |
Impegni comp.za |
|
|
|
Pagato comp.za |
576.520,40 |
2.866.486,45 |
3.443.006,85 |
Residui comp.za |
|
|
|
Economie comp.za |
|
|
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
6.1.2. Gli aggiornamenti sullĠattuazione degli interventi finanziati
negli anni passati
v
Fondo 1998
Nella relazione approvata con deliberazione 22/2003/G[62]
stato evidenziato come le
iniziative finanziate a valere sulle risorse destinate allo Stato (che
ammontavano a £. 7.300.000.000, pari ad Û 3.770.135,36) erano state tutte
eseguite, ad eccezione di quelle proposte dai comuni di Soverato e di Torino
aventi ad oggetto, il primo, la realizzazione di un centro di accoglienza, per
il quale era stato concesso un contributo di £. 1.500.000.000 (Û 774.685,35) e
lĠaltro la ristrutturazione di un immobile da destinare allĠospitalit di donne
immigrate in condizione di temporanea necessit, in relazione alla quale
lĠapporto statale era stato di £. 1.318.800.000 (pari ad Û 681.103,36). Tali
interventi alla data di deposito del summenzionato referto non erano stati
nemmeno avviati.
LĠattuale istruttoria ha evidenziato che, se nulla mutato per la
realizzazione del centro di accoglienza, per quanto, invece, riguarda
lĠimmobile sito nel comune di Torino, lĠente locale in data 23 giugno 2003 ha
comunicato di aver affidato i lavori di ristrutturazione ed ha prodotto gli
atti relativi allĠaggiudicazione e alla costituzione dellĠufficio direzione
lavori, mentre il 7 settembre 2004 ha trasmesso la documentazione attestante il
superamento della soglia del 60% delle opere portate a compimento.
LĠamministrazione ha, pertanto, provveduto a richiedere la riassegnazione delle
relative somme e nel corso del 2004 sono state erogate le prime due tranche di
finanziamento (per un totale di Û 510.827,52).
Tabella n. 11 |
|||
Interventi in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche
migratorie per l'anno 1998 ancora in corso al momento del deposito della
deliberazione n. 22/2003 (i relativi importi sono stati convertiti in euro) |
|||
Intervento |
Importo giuridicamente impegnato |
Importo erogato al 31/12/2004 |
Importo ancora da erogare |
Ristrutturazione immobile da destinare allĠospitalit di donne
immigrate (comune di Torino) |
681.103,36 |
510.827,52 |
170.275,84 |
Realizzazione centro di accoglienza (comune di Soverato) |
774.685,35 |
0,00 |
774.685,35 |
Totale |
1.455.788,71 |
510.827,52 |
944.961,19 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali |
v
Fondo 1999
ComĠ noto[63],
le risorse stanziate sul
pertinente capitolo –concretamente assegnate sul finire dellĠesercizio
finanziario- sono state contabilmente impegnate indipendentemente da titoli
giuridici che ne costituissero il fondamento, alla cui assunzione si
provveduto nei due anni successivi, quando le relative somme erano stanziate in
conto residui. Ci ha, ovviamente, determinato che, nel momento in cui si sono
maturate le condizioni per provvedere al pagamento delle dovute tranche di
finanziamento, le risorse fossero nel frattempo transitate nel "fondo
residui spese perente", con conseguente allungamento dei tempi necessari
per la loro erogazione che, come visto, ha avuto luogo negli anni 2003 e 2004.
Nel rinviare alla tabella che segue per un aggiornamento della
situazione contabile rappresentata nel primo referto reso da questa Sezione[64],
si osserva che i pagamenti sono da ascrivere sia ad iniziative per le quali la
precedente istruttoria aveva evidenziato il loro compiuto svolgimento e che non
avevano ricevuto il saldo per i su citati problemi di carattere contabile, sia
ad interventi che, invece, nella stessa sede erano risultati ancora in itinere.
In questa situazione si trovavano due progetti di integrazione, i due accordi
di programma con le regioni Toscana e Veneto (c.d. accordi-pilota) oltre a 5
contratti, firmati con altrettante associazioni erette in enti morali
comportanti lĠaffidamento dellĠorganizzazione di indagini familiari e la
realizzazione di microprogetti e di attivit di assistenza in loco per il
reinserimento familiare, sociale e lavorativo nei paesi dĠorigine di minori non
accompagnati presenti nello Stato.
Al riguardo stato constatato che uno dei due
progetti, avente ad oggetto la realizzazione di un "Centro di servizi
allĠimmigrazione", ha avuto completa esecuzione, ma il mancato deposito
della relazione finale impedisce lĠerogazione del saldo. Per lĠaltro (che
riguarda la collaborazione esclusiva con unĠistituzione di formazione e di
ricerca no-profit che opera nel campo della migrazione internazionale
finalizzata alla identificazione di strategie e priorit di interesse comune
sul tema dellĠimmigrazione) in data 2 ottobre 2003 stato concordata la proroga
dellĠaccordo al 31 dicembre 2006, in considerazione dellĠopportunit di
orientare le linee di ricerca al mutato contesto normativo di riferimento.
Ancora in corso sono, poi, gli accordi con le
Regioni per i quali, pur essendo scaduti i relativi termini finali (prorogati
al 31 dicembre 2003 per il Veneto ed al 30 aprile 2004 per la Toscana), non
sono state ancora depositate le relazioni finali, le rendicontazioni e le
risultanze del monitoraggio. Per quanto riguarda i pagamenti, il Veneto ha
chiesto, e ricevuto, la seconda
rata ad inizio 2004, mentre la Toscana
ferma alla prima, avendo deciso di chiedere lĠimporto residuo a saldo.
Con riferimento, infine, alle convenzioni che prevedevano la gestione di programmi di supporto al
Comitato per i minori stranieri emerso che le stesse, in esito alle modifiche
apportate agli accordi, hanno avuto esecuzione a decorrere dalla prima
richiesta da parte del Comitato (intervenuta nei confronti di ciascuna di esse
nei mesi di settembre ed ottobre 2002) fino al 31 dicembre 2003[65].
A tale data sono risultate globalmente svolte 572 indagini familiari ed
eseguiti rimpatri assistiti di 52 minori.
Tabella n. 12 |
|||
Interventi in favore di immigrati finanziati
sul Fondo politiche migratorie per l'anno 1999 ancora in corso al momento del
deposito della deliberazione n. 22/2003 (i relativi importi sono stati
convertiti in euro) |
|||
Intervento |
Importo giuridicamente impegnato |
Importo erogato al 31/12/2004 |
Differenza |
Corso di lingua per extracomunitari |
3.552.448,78 |
3.552.448,78 |
0 |
Accordi di programma aventi ad oggetto la
valutazione e la certificazione di conoscenza della lingua italiana degli
immigrati che avevano frequentato il corso di cui sopra |
76.693,85 |
25.822,85 |
50.871,00 |
76.693,85 |
72.717,13 |
3.976,72 |
|
25.822,84 |
10.329,14 |
15.493,70 |
|
76.693,85 |
58.101,40 |
18.592,45 |
|
Progetto "Mediatori culturali in rete" - 2Ħ anno |
114.350,99 |
114.350,99 |
0 |
Progetto "Accoglienza e assistenza di
persone senza fissa dimora gravemente malate" 2Ħ anno |
138.034,08 |
138.034,07 |
0,01 |
Progetto "Alma mater- percorsi contro
lĠesclusione socialeÉ" |
235.504,35 |
235.504,35 |
0 |
Progetto "Sportello Informazione
giuridica I.G.I." |
113.254,97 |
113.254,97 |
0 |
Pinocchio- Progetto triennale |
151.650,34 |
149.882,25 |
1.768,09 |
Prog. biennale "Sportello di consulenza ed
orientamento socio-sanitario" |
126.531,94 |
126.531,12 |
0,82 |
Progetto triennale "Centro servizi
immigrazione" |
81.187,02 |
56.765,64 |
24.421,39 |
Rapporto Italia sullĠimmigrazione. indagine:
"gli eventi di intolleranza e solidariet" |
117.752,17 |
101.140,78 |
16.611,39 |
Progetto triennale "Collaborazione sul
tema dellĠimmigrazione" |
340.861,55 |
113.620,52 |
227.241,04 |
Progetto "Informazione per donne
immigrate" |
36.028,03 |
36.028,03 |
0 |
Accordo di programma con la regione Toscana |
1.549.370,70 |
464.811,21 |
1.084.559,49 |
Accordo di programma con la regione Veneto |
1.549.370,70 |
1.084.559,49 |
464.811,21 |
Censimento minori stranieri non accompagnati
presenti sul territorio |
538.995,17 |
524.275,98 |
14.719,19 |
Progetti aventi ad oggetto l'affidamento di
indagini familiari e rimpatrio assistito nei paesi d'origine |
1.431.618,52 |
1.423.521,76 |
8.096,76 |
1.482.761,82 |
686.207,94 |
796.553,88 |
|
306.775,40 |
106.219,51 |
200.555,89 |
|
306.775,40 |
74.933,56 |
231.841,84 |
|
306.775,40 |
59.469,23 |
247.306,17 |
|
306.775,40 |
36.569,17 |
270.206,23 |
|
306.775,40 |
57.482,01 |
249.293,39 |
|
Totale |
13.349.502,53 |
9.422.581,89 |
3.926.920,64 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dal Ministero del lavoro
e delle politiche sociali |
v
Fondo 2000
EĠ stato gi evidenziato[66]
che il decreto di ripartizione del fondo politiche migratorie aveva previsto,
fra lĠaltro, lĠassegnazione di £. 10.000.000.000 (Û 5.164.568,99) al comune di
Foggia per la realizzazione del
centro di accoglienza denominato "Villaggio Don Bosco" da destinare
ai minori abbandonati, in particolare quelli provenienti dai vicini Balcani. Le
suddette risorse erano state destinate, per £. 390.000.000 (oggi Û 201.418,19)
alla redazione del progetto tecnico preliminare completo, e per £. 9.610.000.000 (pari ad Û 4.963.150,80)
alla realizzazione del "Villaggio Don Bosco" affidata con accordo del
9 agosto 2000 al comune di Lucera (prov. di Foggia). Nel constatare lĠeffettiva
erogazione nei confronti dellĠassociazione chiamata a predisporre il progetto,
il referto approvato nel 2003 aveva messo in luce[67]
come non fosse stato possibile pagare la prima rata (dovuta allĠente locale,
che aveva comunicato il 12 novembre 2002 di aver espletato la gara di appalto
per la realizzazione del "Villaggio" e di aver nominato il direttore
dei lavori) a causa della insufficienza della disponibilit di cassa sul
capitolo. Nel corso della presente
istruttoria stato accertato che lĠente locale ha ricevuto oltre alla prima,
anche la seconda rata (per un totale di Û 2.481.574,70), avendo comunicato, il
26 luglio 2004, che lĠavanzamento effettivo dei lavori ha raggiunto il 47,55%.
Tabella n. 13 |
|||
Interventi in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche
migratorie per l'anno 2000 ancora in corso al momento del deposito della
deliberazione n. 22/2003 (i relativi importi sono stati convertiti in euro) |
|||
Intervento |
Importo giuridicamente impegnato |
Importo erogato al 31/12/2004 |
Importo ancora da erogare |
Realizzazione del centro di accoglienza da destinare ai minori
abbandonati (Lucera) |
4.963.150,80 |
2.481.574,70 |
2.481.576,10 |
Totale |
4.963.150,80 |
2.481.574,70 |
2.481.576,10 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali |
v
Fondo 2001
Nel 2004 hanno continuato ad avere esecuzione
gli accordi di programma firmati con le regioni nel dicembre del 2001[68],
le cui scadenze, a causa di difficolt operative insorte nella fase
progettuale, erano state prorogate a date che, ove rispettate, avrebbero
consentito a tuttĠoggi alle regioni di portare a termine le diverse attivit previste.
In realt, solo due regioni (lĠEmilia Romagna e la Liguria) hanno
prodotto il rapporto finale, cui sono state allegate, in conformit alle
indicazioni date dal ministero nellĠagosto del 2003, la rendicontazione e le
schede di monitoraggio. In esito allĠesame di tali documenti, stato erogato
il saldo del finanziamento, avendo lĠamministrazione ritenuto conseguiti gli
obiettivi previsti dallĠattuazione dei diversi progetti.
EĠ stato, inoltre, fatto
presente che in Emilia-Romagna alto stato il numero degli interventi finanziati.
Ci ha corrisposto ad una precisa scelta della regione che ha deciso di
finanziare, con il coinvolgimento delle province, una pluralit di azioni
distribuite sul territorio aventi ad oggetto ognuna delle aree di intervento
previste nellĠaccordo di programma[69].
Lo svolgimento dei molteplici progetti ha consentito, a giudizio del ministero,
il raggiungimento dei seguenti risultati: "1) sensibilizzazione e
attenzione di tutte le pubbliche amministrazioni e delle comunit territoriali
rispetto alle politiche di integrazione degli immigrati extracomunitari, 2)
definizione di specifiche politiche di sostegno e riqualificazione verso i
percorsi di emersione del lavoro sommerso, in particolare rivolti alle donne
immigrate, 3) definizione di specifiche politiche in ambiti territoriali
limitati, in particolare nei Comuni delle zone montane caratterizzati da una
presenza di cittadini stranieri superiore alla percentuale media della
regione".
La Liguria, invece, ha concentrato la realizzazione dei progetti in due
zone a forte pressione migratoria: il Ventimigliese e la provincia di Imperia.
Nella prima sono state considerate tutte le aree dĠintervento, mentre
nellĠaltra sono stati privilegiati la mediazione e la formazione lavoro ed
escluse le attivit in sostegno dellĠalloggio. Pi del 45% delle risorse
assegnate alla regione risultano utilizzate per gli interventi relativi
allĠarea "sviluppo della funzione
di mediazione culturale e di servizi integrati in rete",
prevedendosi, fra lĠaltro la
creazione di 4 "sportelli per lĠaccoglienza e lĠanalisi del
bisogno", nonch di una rete tra i servizi sanitari e le associazioni e
gli enti del settore e di unĠaltra tra i servizi integrati per orientare gli
immigrati che giungono regolarmente nel territorio. LĠanalisi dei dati di
monitoraggio ha consentito allĠamministrazione di valutare positivamente la
capacit della regione di "aver creato un modello di quanto possibile
realizzare sul territorio, ottimizzando le risorse esistenti e concentrando gli
sforzi per reperirne di nuovi sul territorio".
Da ultimo, nella memoria prodotta il 9 marzo 2004, in occasione della
Sezione del controllo, la Direzione generale dellĠimmigrazione ha reso noto che
nelle more dellĠadunanza terminato lĠesame della relazione finale e della
relativa documentazione prodotta dalla Regione autonoma Valle dĠAosta. Il
finanziamento ha, in tal caso, consentito lo svolgersi di una pluralit di
azioni, indirizzate, in linea di massima, al raggiungimento dellĠobiettivo
costituito dalla promozione e sviluppo delle attivit di mediazione, poste in
essere nella quasi totalit da Istituzioni scolastiche (un solo progetto
stato realizzato dalla locale A.S.L.).
Molteplici i fattori che, secondo lĠamministrazione, dimostrano il
successo delle attivit svolte: a) il livello di integrazione delle attivit di
mediazione con il progetto didattico delle classi; b) il coinvolgimento attivo
delle famiglie migranti e non, che hanno dato un valido supporto alla funzione
di accoglienza, consentendo una proficua collaborazione tra i mediatori ed il
corpo insegnanti; c) la traduzione del materiale informativo elaborato dalle
istituzioni scolastiche.
Positiva apparsa, inoltre, lĠazione della regione che ha supportato
anche progetti di mediazione che non hanno fatto ricorso ai finanziamenti
previsti negli accordi, dimostrando in tal modo la volont di dare continuit e
sostenibilit alle attivit sperimentate con le risorse statali.
Nelle tabelle che seguono si riportano, anche per questĠultima regione,
alcuni elementi relativi ai costi ed ai tempi dei progetti giunti a termine. Al
fine di comprendere i dati di spesa indicati, si precisa che la rendicontazione
riguarda lĠintero progetto, includendo perci anche i costi non coperti dal
finanziamento statale e sostenuti, per lo pi, da enti locali che si sono
dimostrati interessati alle iniziative. Tale intervento non pu che essere
accolto positivamente, in un ottica di dimostrato concreto interesse da parte
di altri soggetti pubblici alla politica di integrazione degli immigrati
regolarmente presenti sul territorio dello Stato.
Tabella n. 14 |
|||
Gli accordi di programma conclusi |
|||
|
Liguria |
Emilia Romagna |
Valle d'Aosta |
Scadenza accordo |
28/06/2003 |
22/04/2003 |
30/4/4/ |
Data di consegna della
relazione finale |
09/07/2004 |
17/06/2004 |
27/10/04 |
Immigrati regolarmente soggiornanti nella Regione |
67.309 |
217.756 |
3.792 |
Interventi finanziati |
15 |
52 |
12 |
Destinatari |
5.603 |
19.889 |
1.289 |
Finanziamento statale previsto nell'accordo |
641.940,76 |
1.721.746,59 |
36.345,28 |
Totale rendicontato |
625.905,31 |
1.938.525,27 |
35.589,08 |
Importo erogato dal ministero |
589.923,69 |
1.717.050,96 |
25.441,69 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dal ministero
del lavoro e delle politiche sociali |
Nessuna novit si registra, invece, per gli altri accordi per i quali
si conferma che le regioni Sardegna e Veneto sono ancora ferme alla prima
tranche, con ci dimostrando di non aver ancora adempiuto allĠobbligo di
trasmettere le tipologie dei progetti da finanziare (al cui esame positivo
subordinata lĠerogazione della seconda rata). Per la Puglia, stante la mancata
definizione degli aspetti attuativi da parte della Regione si proceduto alla
revoca dellĠimpegno contabile di Û 655.391,48 assunto in sede di approvazione
dellĠaccordo.
Al fine di ricordare quali fossero le scadenze dei singoli accordi, i
finanziamenti previsti e lo stato dei pagamenti, stata elaborata la tabella
n. 15 che ripete, in linea di massima, quanto gi rappresentato sub
"tabella 4" del referto approvato con deliberazione n. 10/2004/G, salvo
alcune modifiche riguardanti alcune proroghe nel frattempo concesse.
Secondo quanto riferito, i ritardi nel deposito delle relazioni finali
sono dovuti alla necessit di adempiere agli obblighi connessi alla
rendicontazione ed al monitoraggio, obblighi che interessano la pluralit degli
attiri coinvolti dalle amministrazioni regionali nel processo attuativo degli
accordi in parola.
Tabella n. 15 |
||||
Interventi in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche
migratorie per l'anno 2001 ancora in corso al momento del deposito della
deliberazione n. 10/2004 |
||||
Intervento |
Scadenza |
Importo giuridicamente impegnato |
Importo erogato al 31/12/2004 |
Importo ancora da erogare |
Calabria |
31/12/04 |
338.178,04 |
236.724,63 |
101.453,41 |
Campania |
30/06/05 |
1.457.728,41 |
1.020.409,88 |
437.318,53 |
Friuli Venezia Giulia |
30/09/05 |
710.883,67 |
497.618,57 |
213.265,10 |
Lazio |
31/03/04 |
4.960.655,13 |
3.472.458,59 |
1.488.196,54 |
Lombardia |
31/10/04 |
4.943.640,32 |
3.460.548,23 |
1.483.092,09 |
Piemonte |
31/03/05 |
1.271.226,67 |
889.858,67 |
381.368,00 |
Sardegna |
30/04/04 |
224.904,10 |
67.471,23 |
157.432,87 |
Toscana |
30/04/04 |
1.891.915,29 |
1.324.340,70 |
567.574,59 |
Umbria |
30/06/04 |
432.986,70 |
303.090,69 |
129.896,01 |
Valle d'Aosta |
30/06/04 |
36.345,28 |
25.441,69 |
10.903,59 |
Veneto |
31/12/04 |
2.153.422,26 |
646.026,68 |
1.507.395,58 |
TOTALE |
|
18.241.885,86 |
12.549.671,15 |
5.872.214,71 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dal ministero del
lavoro e delle politiche sociali |
v
Fondo 2002
Alta la percentuale degli interventi avviati nel 2002 che risultano
svolti nel 2004. In particolare
vengono in rilievo gli accordi integrativi firmati con le regioni Umbria,
Toscana e Veneto; la convenzione con lĠUniversit per stranieri di Siena, il
progetto "Mediatori interculturali in rete" costituente la terza
annualit di un programma sottoscritto dal Dipartimento per gli Affari Sociali
il 7 settembre 1999, gi
finanziato sul fondo 1998 e 1999; nonch due ricerche affidate ad
altrettante fondazioni. Anche per questĠanno, si reputato opportuno trattare
in altra sede, per motivi sistematici, la convenzione con la societ Dante
Alighieri e lĠaffidamento ad Italia Lavoro s.p.a. della realizzazione di un
programma di supporto alla gestione dei flussi migratori per motivi di lavoro.
a) Gli accordi integrativi con le Regioni Umbria, Toscana e Veneto
Per quanto riguarda le convenzioni firmate con le tre Regioni che
avevano rappresentato la necessit di potenziare gli accordi di programma del
dicembre 2001[70], emerso
che:
á la Giunta della Regione Umbria ha disposto con atto del 7 maggio 2003 che le
risorse stanziate (globalmente ammontanti ad Û. 328.572,00, di cui Û
230.000,000 a carico dello Stato[71])
debbano essere destinate, per Û 279.272,00, a programmi di alfabetizzazione e
corsi di lingua italiana, e per Û 49.500,00 ad unĠazione di sistema consistente
in programmi seminariali[72].
La realizzazione dei primi stata affidata alle province di Perugia e di
Terni, mentre per lĠazione di sistema si deciso di indire una trattativa
privata alla quale sono state invitate a partecipare le Universit presenti nel
territorio regionale. I tempi occorsi per la formalizzazione dellĠaffidamento
allĠUniversit per stranieri di Perugia hanno determinato la richiesta di
proroga della scadenza (accordata dal ministero) al 30 dicembre 2004.
á Ritardi nella definizione degli aspetti
attuativi sono stati registrati per lĠaccordo integrativo firmato con la Toscana (il cui costo complessivo di Û 572.000,00,
per un finanziamento statale di Û 400.000,00) che solo nel giugno del 2004 ha
affidato la realizzazione delle "azioni di alfabetizzazione linguistica
rivolte ai cittadini extracomunitari" allo stesso raggruppamento
temporaneo di imprese risultato vincitore della gara dĠappalto esperita in
esito al precedente accordo di programma del 2001[73].
Conseguentemente stata disposta lĠerogazione della prima rata, mentre la
scadenza del progetto stata fissata al 9 giugno 2005.
á Anche la Regione Veneto denuncia un ritardo nella definizione delle
linee attuative dellĠaccordo di Programma firmato il 30 dicembre 2002 il cui
costo complessivo stato fissato in Û 450.000,00 di cui Û 315.000,00 a carico
dello Stato. Secondo quanto si evince dagli atti acquisiti, le cause vanno
ricercate nella decisione di inserire lĠapprovazione delle relative linee
progettuali nellĠambito del programma regionale 2003 in materia di
immigrazione, che stato formalmente approvato con deliberazione della giunta
del 13 giugno 2003. Alla concreta definizione degli aspetti attuativi il
suddetto organo collegiale ha, pertanto, potuto provvedere solo successivamente
alla deliberazione medesima con analogo provvedimento adottato in data 30
dicembre 2003, con il quale si contestualmente affidata la gestione del
progetto ad Italia Lavoro s.p.a. che si impegnata a portarlo a termine entro
il 31 dicembre 2004. Le linee guida progettuali prevedono -oltre al
coinvolgimento di soggetti territoriali interessati allĠintegrazione della
popolazione immigrata, quali lĠA.N.C.I. Veneto, le Associazioni imprenditoriali
e sindacali, le Camere di commercio eccÉ-
la realizzazione di sette corsi, uno per ogni provincia del Veneto,
rivolti ad immigrati regolarmente presenti sul territorio. Un questionario di
entrata e di uscita valuter lĠefficacia delle attivit formative.
b) La convenzione con lĠUniversit per stranieri di Siena
A termine giunta lĠesecuzione della
convenzione stipulata il 28 maggio 2002 con lĠUniversit per stranieri di Siena
con cui stato rinnovato fino al 31 dicembre 2002 lĠaccordo del 10 maggio
2001, che prevedeva lĠaffidamento allĠuniversit del compito di esaminare e
valutare -al fine del rilascio della certificazione delle competenze
linguistiche acquisite- gli immigrati che avevano frequentato il "corso di
lingua italiana a distanza" tenuto da RAI educational nel 2001[74].
Al riguardo emerso che sono stati esaminati ulteriori 733 candidati e che,
pertanto, la spesa autorizzata stata pari ad Û. 37.856,29 (a fronte di un
impegno di Û. 770.468,53,
corrispondente ad una previsione di candidati richiedenti la certificazione
pari a 1500 unit).
c) Il progetto "Mediatori interculturali in rete"
Il progetto, avviato il 14 febbraio 2003, ha avuto termine a distanza di un anno. Dalla relazione
finale, depositata il 12 maggio 2004, si evince che alla sua realizzazione
hanno fatto riferimento 66 mediatori culturali appartenenti a diverse
nazionalit[75] chiamati a
svolgere attivit di formazione e sensibilizzazione in 54 scuole, con
lĠattuazione di 177 percorsi didattici/laboratori e di 2359 ore di mediazione
interculturale. Gli interventi sono stati assicurati anche quando le chiamate
sono venute da altri ambiti sociali (partiti, circoli culturali, case per
anziani, etcÉ) Sono state, inoltre, realizzate 122 iniziative per la
presentazione del "Dossier statistico immigrazione". Il relativo
finanziamento -previsto in Û.113.621, oltre IVA- stato erogato negli anni
2003 e 2004.
d) I servizi di ricerca
Nel 2002 la Direzione generale per lĠimmigrazione ha affidato alla
fondazione "Labos" lo svolgimento di una ricerca sul tema "le
seconde generazioni in Italia", mentre alla fondazione "Cariplo
Ismu" era stato affidato "il monitoraggio sulla legalizzazione del
lavoro irregolare di extracomunitari", prevedendosi un contributo,
rispettivamente fissato in Û 132.000,000 ed Û 153.600,00. Entrambi gli studi
sono stati depositati e i relativi finanziamenti sono stati corrisposti.
La ricerca sulla legalizzazione stata pubblicata, in considerazione
del suo pregio scientifico, senza ulteriori oneri a carico
dellĠamministrazione.
Tabella n. 16 |
|||
Interventi in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche
migratorie per l'anno 2002 ancora in corso al momento del deposito della
deliberazione n. 10/2004 |
|||
Intervento |
Importo giuridicamente impegnato |
Importo erogato al 31/12/2004 |
differenza |
Accordo
integrativo con la Regione Umbria |
230.000,00 |
161.000,00 |
69.000,00 |
Accordo
integrativo con la Regione Toscana |
400.000,00 |
120.000,00 |
280.000,00 |
Accordo
integrativo con la Regione Veneto |
315.000,00 |
94.500,00 |
220.500,00 |
Convenzione con
l'Universit di Siena |
770.468,53 |
37.856,29 |
732.612,24 |
Progetto
"Mediatori culturali in
rete" - 3Ħ anno |
136.345,20 |
136.345,20 |
0,00 |
Ricerca "Le
seconde generazioni In Italia" |
132.000,00 |
130.740,00 |
1.260,00 |
Ricerca "Il
monitoraggio sulla legalizzazione del lavoro irregolare extracomunitario" |
153.600,00 |
128.000,00 |
25.600,00 |
"Programma
gestione flussi" |
2.000.000,00 |
514.755,27 |
1.485.244,73 |
Convenzione con
soc. "Dante Alighieri" |
445.000,00 |
35.343,00 |
409.657,00 |
Totale |
4.582.413,73 |
1.358.539,76 |
3.223.873,97 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dal Ministero delle
politiche sociali |
v
Fondo 2003
LĠanalisi dello stato di attuazione delle iniziative finanziate a
valere sulle risorse del fondo in esame riguarda non solo il ministero del
lavoro e delle politiche sociali, ma anche i Ministeri dellĠinterno e della
salute, ai quali sono state
rispettivamente assegnati Û. 1.600.000,00 ed Û. 400.000,00 per la realizzazione
di programmi di intervento nel settore della mediazione linguistico-culturale,
finanziati ai sensi dellĠart. 60 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394. Nel
rinviare al par. 3.2 lĠesame delle risorse attribuite al ministero
dellĠinterno, si d in questa sede conto dellĠutilizzazione data dalle altre
due amministrazioni statali.
Ż
Ministero
della salute
Con decreto del Ministro dellĠeconomia e delle finanze del 24 dicembre
2003 i 400.000,00 euro assegnati al Ministero sono state portati in aumento del
cap. 2133 "Spese per le attivit di programmazione e controllo in materia
di pianificazione nazionale" gestito dalla Direzione generale della
programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di
sistema, alle cui cure stata, pertanto, affidata lĠesecuzione del progetto. A
tal fine, la suddetta struttura ha stipulato il successivo giorno 29 un accordo
di collaborazione con lĠIstituto S. Gallicano[76]
diretto a sperimentare la definizione di un percorso formativo specialistico
per mediatori linguistico culturali da impiegare in attivit di informazione ed
orientamento socio-sanitario della popolazione immigrata, dietro corrispettivo
fissato nellĠimporto massimo complessivo pari alla somma attribuita dal
Ministero del lavoro.
Il percorso di formazione –da destinare a 40 mediatori,
previamente selezionati da una commissione esaminatrice fra cittadini stranieri
in possesso dei requisiti
stabiliti- stato articolato in 200 ore di attivit teorica e 200 di stage durante le quali i corsisti devono essere
affiancati da esperti in funzione di tutor. Il programma prevede, inoltre, di offrire una consulenza
tecnica per lĠinserimento di mediatori in altre strutture socio-sanitarie che
intendessero attrezzarsi per la creazione di gruppi transculturali in grado di
rispondere alle crescenti esigenze informative e di orientamento della
popolazione straniera presente in Italia. Ulteriori attivit previste sono: 1) lĠattivazione
di uno sportello informativo socio-sanitario multiculturale presso la
menzionata struttura complessa, 2) la creazione di un archivio dei bisogni
informativi socio-sanitari espressi dagli utilizzatori dello sportello, 3) un workshop internazionale con partecipazione di
qualificati ricercatori esteri.
Secondo quanto emerso in sede istruttoria, il corso -iniziato il 4
maggio 2004, una volta terminata la selezione degli aspiranti corsisti[77]- era, alla data del 20 dicembre dello
stesso anno, ancora in pieno svolgimento.
Per quanto, invece, attiene allĠattivit di consulenza, dopo aver
identificato le tipologie di servizi che hanno titolo a richiederla, sono stati
selezionati gli addetti. Alla suddetta data alcune consulenze erano in corso di
svolgimento.
In esecuzione della convenzione, risulta, inoltre, svolto presso il CNR
di Roma lĠXI Workshop
internazionale "Cultura Salute ed immigrazioni".
Nei confronti dellĠIstituto sono state erogate la prima rata (dovuta
non appena lĠamministrazione avesse acquisito la disponibilit di cassa), e la
seconda, il cui pagamento stato autorizzato il 19 novembre 2004 dopo la
presentazione della prima relazione semestrale.
Ż
Ministero del
lavoro e delle politiche sociali
Le iniziative finanziate dalla Direzione generale per lĠimmigrazione
sul fondo 2003 sono state quasi tutte formalizzate negli ultimi mesi dellĠanno
e, pertanto, sono state avviate ad esecuzione nel 2004. Ci ha comportato che
nel referto 10/2004/G ad esse sia stato fatto solo un breve cenno, rinviandosi
un pi attento esame allĠattuale indagine, gi programmata dalla Sezione
centrale del controllo. In considerazione della diversa tipologia degli
interventi finanziati, lĠanalisi che segue svolta distinguendo tra le attivit
connesse allĠespletamento dei compiti istituzionali del Comitato minori
stranieri, i servizi di mediazione culturale, le ricerche aventi riflessi sulla
politica di integrazione degli immigrati ed, infine, la rilevazione ed
elaborazione dei dati relativi alle autorizzazioni al lavoro dei cittadini
stranieri non comunitari.
a)
Le attivit connesse allĠespletamento
dei compiti del Comitato minori stranieri[78].
Sul fondo 2003 hanno trovato copertura, oltre alla prosecuzione della
convenzione biennale firmata il 4 luglio 2002 con lĠIstituto Psicoanalitico per
le ricerche sociali, un ordine di fornitura con cui stato affidato ad
unĠOrganizzazione non governativa senza scopo di lucro il servizio di indagini
familiari finalizzate al rimpatrio assistito, nonch il programma "Ritorno
al futuro" proposto dal Comune di Torino e finanziato ai sensi dellĠart.
4, c. 1 del d.p.c.m. 535 del 1999[79].
Per quanto riguarda la convenzione del 2002[80],
dal rapporto annuale sulle attivit svolte depositato dallĠIstituto, si apprende
che nel corso del 2004 il Comitato ha sentito lĠesigenza di mutare il criterio
di censimento dei "minori stranieri non accompagnati presenti sul
territorio", e conseguentemente di modificare lĠambito delle due banche
dati create dallĠIstituto, le quali –si rammenta- accorpavano, una, le
segnalazioni dei minori in possesso di permesso di soggiorno per "minore
et", lĠaltra le pratiche di tutti gli altri minori segnalati. Si
ritenuto, infatti, opportuno inserire nella prima anche tutti quei minori per i
quali la completezza della documentazione o della tipologia delle informazioni
disponibili consente di seguire lĠiter delle pratiche e di individuare i
provvedimenti da adottare. La seconda banca-dati continua ad essere soprattutto
un archivio di segnalazioni su minori per i quali gli elementi a disposizione o sono talmente
insufficienti da precludere qualunque iniziativa da parte del Comitato o sono
talmente definiti da essere ritenuti ormai fuori competenza (affidamenti,
rimpatri, permessi di soggiorno di altra tipologia).
In esito a tale diversa classificazione emerso che, mentre al 31
dicembre 2003 i minori non accompagnati titolari di permesso di soggiorno
segnalati al Comitato erano 881 e quelli privi del citato documento erano
7.313, alla data del 30 giugno 2004 il nuovo criterio aveva permesso di
individuare 1892 minori in possesso di un valido documento di riconoscimento,
mentre quelli che ne erano privi erano scesi a 5949. LĠanalisi complessiva del
totale delle segnalazioni evidenzia, comunque, una diminuzione di 353 unit (si
passa da 8194 a 7841) che
–secondo quanto si legge nel rapporto- sembra essere attribuibile,
in parte, al numero di provvedimenti gi adottati dal Comitato che hanno
comportato una "ripulitura" degli archivi, dallĠaltra ha messo in
evidenza un aumento progressivo nello scambio di informazioni con gli enti
locali che ha reso ancor pi efficace lĠopera di controllo e di tutela sui
minori ritenuti di competenza del Comitato e dunque su quelli in possesso di un
permesso di soggiorno per minore et.
Con riferimento, poi, alla fornitura avente ad oggetto il servizio di
indagini familiari finalizzate al rimpatrio assistito, si rileva che in
esecuzione delle richieste espresse dallĠorgano collegiale, sono state
espletate 30 indagini familiari (numero massimo previsto) in Albania, Bulgaria, Kosovo, Marocco e
Romania, mentre i rimpatri richiesti dal Comitato e regolarmente eseguiti hanno
riguardato 3 minori di cittadinanza rumena e 1 albanese[81].
Premesso che quasi identici sono gli importi stabiliti rispetto a quelli
previsti nel contratto firmato con la stessa Organizzazione il 28 dicembre 2001
(v. retro sub "Fondo 1999"), si rileva che le attivit menzionate
hanno comportato il pagamento di Û
34.190,80, a fronte di un impegno di Û 48.155,18.
Per quanto attiene, infine, al programma "Ritorno al futuro",
si rammenta che trattasi di un progetto di durata biennale finalizzato al
rimpatrio assistito dei minori stranieri non accompagnati di nazionalit rumena
e marocchina presenti nel comune di Torino. Attraverso la sottoscrizione
dellĠaccordo, avvenuta il 5 novembre 2003, il ministero si impegnato a
sostenere lĠesecuzione della prima annualit del programma con un
co-finanziamento di Û 285.000,00, da destinare nella stessa misura ai minori
delle due nazionalit. Alla data di deposito del presente referto, era stata
erogata solo la prima rata (pari ad Û 114.000,00), dovuta a seguito della
comunicazione resa dallĠente locale il 18 febbraio 2004, nella quale si dava
atto di aver avviato sia le procedure per lĠindividuazione delle organizzazioni
in grado di realizzare il progetto nelle suddette nazioni sia i progetti
educativi e le ipotesi di "percorso di reinserimento" nel paese
dĠorigine. Con deliberazione della giunta comunale del 22 giugno 2004 sono
stati individuati, a seguito di bando pubblico, i soggetti attuatori di
ciascuno dei due programmi.
b) La convenzione con il CIES[82]
per lĠespletamento del servizio di
mediazione culturale a supporto dei compiti svolti in materia di immigrazione
dalle Direzioni Provinciali del lavoro, ai sensi dellĠart. 34, c. 1 della legge
189/2002.
La convenzione, firmata sul finire dellĠanno a
seguito di bando di gara a procedura aperta, prevedeva una spesa di Û
1.686.960,00 per il raggiungimento dei seguenti obiettivi, espressamente
enunciati nel relativo capitolato dĠoneri: "facilitare lĠaccesso della
popolazione immigrata ai servizi, favorire il rapporto tra le amministrazioni
pubbliche e gli stranieri presenti nel territorio italiano, promuovere la comprensione
della cultura e della normativa italiana e contestualmente rafforzare, mediante
il ricorso alla figura del mediatore culturale e la diffusione di informazioni,
la conoscenza dei diritti civili, dei doveri dei cittadini e delle norme che
regolano la disciplina in materia di immigrazione". A tal fine, la controparte si
obbligata ad impiegare complessivamente 30 mediatori culturali tenuti a
prestare la propria funzione presso le D.P.L. indicate dallĠamministrazione
centrale per 36 ore settimanali per la durata di 9 mesi (decorrenti dalla
comunicazione della registrazione del relativo decreto di approvazione). Il
servizio di mediazione deve essere supportato da materiali informativi sia in
formato cartaceo che web, che abbiano un adeguato contenuto informativo e
divulgativo, grazie anche alla traduzione in pi lingue.
A distanza di dieci mesi dalla stipula dellĠaccordo non risulta che i
mediatori suddetti abbiano iniziato a prestare la loro opera presso gli uffici
periferici. Va, comunque, rilevato che la controparte ha inviato, nei termini
pattuiti, il piano di lavoro esecutivo relativo al progetto, corredato dal
cronoprogramma degli interventi, secondo il quale le diverse attivit si
sarebbero articolate dal 10 maggio 2004 (suddetta comunicazione) al 10 febbraio
2005. Il piano suddetto, emendato alla luce delle osservazioni formulate dalla
direzione generale ed approvato definitivamente in data 6 settembre 2004,
prevede una modularit diversa da quella stabilita nel contratto, essendo stata
inserita una fase preliminare della durata di due mesi durante la quale il
soggetto attuatore deve svolgere unĠanalisi del contesto territoriale di
riferimento al fine di regolamentare con efficacia lĠerogazione del servizio,
in modo da renderlo rispondente –con riguardo al profilo linguistico-
alle caratteristiche della popolazione straniera legittimamente presente nel
territorio. Contestualmente stato ridotto il periodo di erogazione del
servizio di mediazione culturale.
Inoltre, lĠopportunit di differire lĠavvio delle attivit, in
considerazione dello stato dĠavanzamento dellĠiter procedurale finalizzato
allĠemanazione del nuovo regolamento di attuazione del T.U. n. 286/1998, ha
indotto lĠAmministrazione a prorogare di tre mesi il termine finale della
scadenza (passato cos al 10 maggio 2005). Ci ha, di fatto, comportato che
alla fine del mese di ottobre 2004 fosse ancora in fase di svolgimento
lĠanalisi dei territori interessati, mentre, per quanto riguarda lĠelaborazione
e la produzione di materiale informativo multilingue risultava essere stato
definito un "modello prototipale di opuscolo informativo"[83].
Sul finire dellĠanno il Centro ha, comunque, presentato il primo stato
di avanzamento lavori relativo al primo trimestre di esecuzione delle
prestazioni contrattuali, cui ha fatto seguito la corresponsione della dovuta
tranche di finanziamento.
c)
I servizi di ricerca
Con due diversi ordini di fornitura, rispettivamente del 23 e del 29
dicembre 2003, il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha affidato,
ai sensi dellĠart. 5, c. 1 del D.P.R. 384 del 2001[84],
alla Fondazione ISMU[85]
la realizzazione di due ricerche, aventi ad oggetto, una, "il monitoraggio
dei progetti e dei percorsi di integrazione individuale e familiare degli
immigrati extracomunitari" e, lĠaltra, le "esperienze nazionali ed
internazionali sui percorsi di integrazione degli immigrati e sulle politiche
attive di lavoro". I corrispettivi previsti ammontano, rispettivamente, ad
Û. 124.740,00 e ad Û. 126.720,000, cui va aggiunta lĠIVA. Dagli atti ricevuti,
emerso che alla data del 28 ottobre la Fondazione aveva depositato nei tempi
previsti i rapporti intermedi ed aveva ricevuto la prima rata prevista per
ognuna delle due ricerche.
d)
La convenzione con lĠISTAT
La necessit di programmare in modo "pi
efficace" le misure di integrazione sociale e lavorativa[86]
ha determinato lĠaffidamento allĠISTAT –dietro compenso di Û 398.952,00
(di cui Û 66.492,00 per IVA)-
della rilevazione ed elaborazione dei dati relativi alle autorizzazioni
al lavoro dei cittadini stranieri non comunitari. Il progetto si articola in
tre fasi: a) registrazione di tutti i moduli cartacei non informatizzati,
previa standardizzazione delle informazioni rilevabili dai modelli; b)
realizzazione della modulistica in formato elettronico; c) progettazione e
realizzazione delle tabelle statistiche e di un sistema di indicatori. Si
prevede, inoltre, la sistematizzazione e creazione di un sistema di
monitoraggio di tutti i dati disponibili relativi al procedimento di ingresso
per motivi di lavoro e di soggiorno dei cittadini stranieri non comunitari utilizzando
preliminarmente i dati sulle autorizzazioni al lavoro rilasciate dalle
direzioni provinciali del lavoro.
Le relative attivit hanno avuto avvio dal 5 aprile 2004 e, pertanto, solo nel
2005 potr essere valutato il raggiungimento o meno degli obiettivi che il
progetto si prefiggeva. La relazione sulla prima fase del progetto, depositata
il 30 luglio 2004, d atto dellĠavvio della fase di registrazione dei dati
relativi alle autorizzazioni al lavoro rilasciate nel 2003, nonch dellĠanalisi
effettuata sui dati disponibili di alcune variabili (stagionali, non
stagionali, altre autorizzazioni).
Tabella n. 17 |
|||
Interventi in favore di immigrati finanziati sul Fondo politiche
migratorie per l'anno 2003 ancora in corso al momento del deposito della deliberazione
n. 10/2004 |
|||
Intervento |
Importo giuridicamente impegnato |
Importo erogato al 31/12/2004 |
Importo ancora da erogare |
Convenzione con l'Istituto Psicoanalitico per le ricerche sociali |
524.954,52 |
524.954,04 |
0,48 |
Servizio di indagini familiari finalizzate al rimpatrio di minori |
48.155,18 |
34.190,80 |
13.964,38 |
Programma "Ritorno al futuro" |
285.000,00 |
114.000,00 |
171.000,00 |
Convenzione con la CIES |
1.686.960,00 |
304.663,44 |
1.382.296,56 |
Monitoraggio dei progetti e dei percorsi di integrazione É.degli
immigrati exrtracomunitari |
124.740,00 |
37.422,00 |
87.318,00 |
Ricerca su "esperienze nazionali ed internazionali sui percorsi
dell'immigrazioneÉ" |
126.720,00 |
38.016,00 |
88.704,00 |
Convenzione con l'ISTAT |
398.952,00 |
119.685,60 |
279.266,40 |
|
3.195.481,70 |
1.172.931,88 |
2.022.549,82 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dal Ministero delle politiche sociali |
6.1.3 Il fondo 2004
A seguito della ripartizione del Fondo per le politiche sociali,
effettuata con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 1Ħ
luglio 2004, sono stati assegnati al Fondo per le politiche migratorie Û.
3.000.000,00, versati sul cap. 1891 con decreto del ministero dellĠeconomia e
delle finanze del 17 settembre 2004. UnĠulteriore assegnazione stata
effettuata con analogo provvedimento del successivo 22 dicembre, a seguito
della conversione in legge del D.L. 5 ottobre 2004, n. 249[87],
dettante norme in tema di "interventi urgenti in materia di politiche del
lavoro e sociali", che ha autorizzato, fra gli altri, la spesa di euro
1.470.000,00 da destinare al Fondo di cui trattasi.
Nel constatare che anche per questĠanno non si provveduto a
programmare lĠutilizzazione delle risorse in parola, deve darsi atto che la
procedimentalizzazione della "selezione di progetti sperimentali di
integrazione sociale" da finanziare a valere sulle risorse del cap. 1891
era stata inserita nella direttiva annuale per lĠazione amministrativa del 2004
fra gli obiettivi operativi assegnati dal Ministro alla Direzione generale per
lĠimmigrazione per il raggiungimento dellĠobiettivo strategico: "favorire
lĠintegrazione sociale e lavorativa dei cittadini stranieri regolarmente
soggiornanti in Italia"[88].
La sua attuazione era, peraltro, subordinata alla pubblicazione entro il 31
luglio di quellĠanno del decreto di ripartizione del Fondo per le politiche
sociali, nonch allĠemanazione del documento programmatico relativo alla
politica dellĠimmigrazione per il triennio 2004-2006 cui spetta, ai sensi
dell'art. 60 del D.P.R. n. 394/1999, l'individuazione delle priorit da
finanziare con le risorse del fondo. Premesso che ambedue le condizioni non si
sono verificate, si rileva che nella scheda di monitoraggio della
direttiva trasmessa dalla
direzione al SECIN il 30 settembre 2004, si d atto che il ritardo nella
assegnazione delle risorse si posto come "oggettivo fattore ostativo
alla realizzazione delle attivit ricomprese nellĠobiettivo in questione, nei
tempi utili a consentire lĠassunzione dei relativi impegni di spesa entro il
termine legislativamente fissato del 31.12.2004".
La Direzione generale ha, comunque, provveduto con decreto dellĠ8
ottobre ad individuare le linee di attivit finanziabili con le risorse
indicate, rinvenendole:
á
nel supporto
allĠespletamento dei compiti del Comitato per i minori stranieri
á
nellĠorganizzazione
di una conferenza dedicata allĠapprofondimento della conoscenza del fenomeno
dellĠimprenditoria immigrata, nellĠambito del progetto cofinanziato dalla
Commissione UE a seguito dell'accordo del 27 novembre 2003
á
nella realizzazione
in loco di progetti pilota di selezione e formazione di lavoratori
extracomunitari
á
nellĠattivit di
ricerca in materia di immigrazione, con specifico riguardo allĠanalisi degli
aspetti connessi alla dimensione comunitaria dellĠimmigrazione e della mobilit
dei lavoratori
á
nel garantire al
CNEL la copertura finanziaria delle spese relative al funzionamento
dellĠOrganismo nazionale di coordinamento per le politiche di integrazione
sociale previsto dallĠart. 42, 3Ħ c. del D.L.vo n. 286/98.
Nel constatare che lĠimporto assegnato al capitolo stato quasi
completamente utilizzato e che le iniziative finanziate appaiono conformi ai
criteri suddetti, si fa presente che alla data di deposito della presente
relazione la maggior parte dei decreti di impegno relativi alle iniziative
finanziate erano ancora sottoposti allĠesame dellĠUfficio centrale di bilancio
e che, pertanto, in questa sede pu solo darsi conto della loro natura, non
avendo le medesime avuto ancora esecuzione. Al riguardo -escludendo le spese
per il funzionamento dellĠOrganismo nazionale di coordinamento che opera
nellĠambito del CNEL le quali sono, in linea di massima, impiegate
nellĠorganizzazione di convegni e/o seminari aventi ad oggetto problematiche
relative alle politiche di integrazione- pu, in sintesi, constatarsi quanto
segue.
a) Le attivit connesse allĠespletamento dei
compiti del Comitato minori stranieri
Pi dellĠ86% delle somme assegnate al capitolo stata destinata alle
attivit di supporto al Comitato per i minori stranieri. In particolare, sulle
risorse in parola hanno trovato copertura sia il corrispettivo dovuto per il
periodo 18 gennaio-17 luglio 2004 allĠIstituto Psicoanalitico per le ricerche
sociali per lĠesecuzione della convenzione firmata il 4 luglio 2002 di cui si
gi trattato[89], sia la
spesa di Û. 2.968.373,77 derivante dallĠapprovazione del contratto, di durata
biennale, firmato il 23 dicembre 2003 con il Servizio Sociale Internazionale,
avente ad oggetto lĠespletamento delle attivit di indagini familiari e lĠorganizzazione
del rimpatrio assistito dei minori stranieri non accompagnati presenti sul
territorio dello Stato, la cui esecuzione stata avviata solo successivamente
allĠapprovazione del decreto ed alla conseguente assunzione di impegno,
effettuata il 13 ottobre 2004.
Inoltre, lĠimpossibilit -accertata in via preventiva e formale con la
competente direzione generale degli AA.GG., risorse umane e attivit ispettiva-
di far fronte allĠespletamento dei compiti istituzionali del Comitato in parola
con le risorse umane assegnate alla direzione, ha determinato lĠaffidamento,
per un periodo di dodici mesi, delle attivit di supporto allĠorgano collegiale
alla Fondazione Censis[90],
con la quale, allĠesito dellĠesperita procedura di evidenza pubblica, in data
28.12.2004 stato firmato apposito contratto. Il corrispettivo pattuito di Û
472.725,00, oltre IVA.
Da ultimo, il 30 dicembre stato stipulato con il Comune di Parma un
accordo di programma con il quale, stato co-finanziato un programma
sperimentale finalizzato allĠaccoglienza ed al rimpatrio assistito di minori
stranieri non accompagnati presenti nel territorio dellĠEmilia Romagna.
b) L'organizzazione di una conferenza dedicata
allĠapprofondimento della conoscenza del fenomeno dellĠimprenditoria immigrata,
nellĠambito del progetto cofinanziato dalla Commissione UE
Nel rammentare che la diffusione di ogni informazione utile al positivo
inserimento degli stranieri nella societ italiana costituisce, ai sensi del
combinato disposto degli artt. 42 e 45 del D.L.vo n. 286 del 1998, misura di
integrazione sociale finanziabile sul fondo, si fa presente che sul cap. 1891
hanno trovato copertura le spese (ammontanti ad Û. 16.756,74) relative ai
servizi di tipografia, traduzione ed interpretariato acquisiti in occasione del
convegno tenutosi il 22 ottobre 2004 a Vicenza. Tale convegno costituiva la
fase finale del progetto "Nuovi strumenti per la lotta alla
discriminazione. LĠaccesso al credito ed ai servizi bancari degli immigrati
imprenditori", per la cui realizzazione la direzione per lĠimmigrazione
aveva ottenuto un cofinanziamento di Û. 87.506,99, a valere sul fondo di
rotazione per lĠattuazione delle politiche comunitarie. La direzione, dal canto
suo, si era impegnata ad assicurare la copertura dei restanti costi progettuali,
sino ad un massimo di Û. 21.876,75.
c) I progetti-pilota di selezione e formazione
Nelle more dellĠattuazione dellĠapprovazione del regolamento di
esecuzione del t.u. sullĠimmigrazione, previsto dalla legge n. 189 del 2002, il
Ministero ha attivato programmi di azione sperimentale per la realizzazione di
iniziative di formazione linguistica e professionale nei paesi dĠorigine dei
cittadini extra UE, rivolti a coloro che aspirano a fare ingresso in Italia per
motivi di lavoro.
Si inseriscono in tale contesto i due programmi sperimentali attivati
nei confronti di cittadini dello Sri Lanka e della Repubblica Moldava, Paesi
per i quali il d.p.c.m. 19 dicembre 2003 inerente la programmazione dei flussi
di ingresso dei lavoratori non stagionali extracomunitari prevedeva quote di
ingresso riservate.
Il primo prende lĠavvio da un intesa fra la Direzione, la Regione
Toscana ed il Governo di quello Stato avente ad oggetto la selezione,
formazione ed inserimento lavorativo nel settore dellĠassistenza domestica e
familiare, di 100 cittadini srilankesi disponibili ad emigrare in quella
regione; il secondo, intercorso con la Lombardia, il Veneto, la provincia di
Piacenza ed il dipartimento per le migrazioni della Repubblica Moldava, si
riferisce ad analogo progetto per lĠinserimento lavorativo di 200 cittadini di
quello Stato da inserire nel tessuto produttivo delle regioni e della provincia
sopra menzionate.
Al fine di dare esecuzione a tali progetti, la
direzione ha affidato allĠOrganizzazione Internazionale per le Migrazioni
(OIM), che, come gi evidenziato nei precedenti referti, ha mandato esclusivo
di referente internazionale per la gestione dei flussi migratori ordinati e per
lĠassistenza tecnica ai governi nel campo delle migrazioni. In particolare, la
realizzazione degli interventi in parola stata formalizzata, per i cittadini
srilankesi, in data 26 ottobre 2004, mentre per i cittadini della repubblica
Moldava il successivo 3 dicembre. I relativi costi sono stati quantificati, nel primo caso, in Û. 207.900,00 e, nel
secondo, Û. 94.050,00.
I
lavoratori selezionati saranno avviati ai corsi di lingua tenuti dalla Societ
Dante Alighieri, in attuazione della convenzione del 23 dicembre 2002 (v. retro
par. 5.2.3).
Alla data del 31 dicembre 2004 per entrambi i progetti erano state
svolte le attivit di selezione dei candidati[91].
d) I servizi di ricerca
La rilevata opportunit di svolgere ricerche sulle tematiche inerenti
le politiche comunitarie dellĠimmigrazione, ha indotto la direzione ad
affidarne la realizzazione allĠesterno, una volta constatata lĠassenza di
professionalit rinvenibili in capo alle risorse umane ad essa assegnate. In
particolare, in data 23 novembre 2004 stata commissionata alla Societ
italiana di diritto internazionale (SIDI[92])
la fornitura di un servizio di ricerca in materia di libera circolazione di
lavoratori subordinati in ambito UE, dietro corrispettivo di Û 13.860,00; mentre con nota del 13 dicembre 2004
stato dato incarico allĠUniversit "Luigi Bocconi" -POLEIS
"Centro Studi e Ricerche Politica Comparata" di effettuare una
ricerca in materia di "Politiche comunitarie dellĠimmigrazione alla luce
della Costituzione europea. Prospettive e Tendenze". Il corrispettivo
previsto, IVA inclusa, stato quantificato in Û 8.910,00.
Sul fondo hanno, inoltre, trovato copertura i costi relativi alla
ricerca sulle politiche abitative in favore degli immigrati, affidata in data
27 dicembre 2004 alla fondazione CENSIS, nellĠambito delle iniziative
finalizzate allĠattuazione del
progetto "promozione di buone pratiche per lĠaccesso alla casa
degli immigrati" cofinanziato dalla Commissione europea[93].
Il relativo corrispettivo stato fissato in Û 19.602,00, di cui Û 3.267,00 per
IVA.
Tabella n. 18 |
|||
FONDO 2004 - PROSPETTO DI RIEPILOGO |
|||
PROGETTO |
IMPORTO IMPEGNATO |
IMPORTO EROGATO |
% impegno su totale impegnato |
Spese per il funzionamento del Comitato Minori stranieri |
3.850.120,94 |
262.477,02 |
86,17 |
Spese per pubblicazioni atti gara per contratti relativi
all'espletamento dei compiti del Comitato Minori stranieri |
6.868,02 |
11.068,38 |
0,15 |
Progetto sul tema dell'accesso al credito ed ai servizi bancari degli
immigrati imprenditori |
16.756,74 |
4.217,40 |
0,38 |
Progetti pilota (convenzioni OIM) |
301.950,00 |
52.975,00 |
6,76 |
Ricerche |
42.372,00 |
0,00 |
0,95 |
Spese per il funzionamento dell'Organismo nazionale di coordinamento
per le politiche d'integrazione sociale degli stranieri |
250.000,00 |
250.000,00 |
5,60 |
TOTALE |
4.468.067,70 |
68.260,78 |
100,00 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali |
6.2 Gli interventi a favore dei richiedenti asilo e dei rifugiati
6.2.1
Il quadro normativo e gli obiettivi programmati
Il
quadro normativo attinente ai richiedenti asilo e ai rifugiati risulta
sostanzialmente invariato rispetto a quello delineato dalla legge 189/02 che,
come diffusamente riferito nel precedente referto, ha recato sensibili
modifiche alla disciplina previgente pur non facendone oggetto di un'organica e
completa regolamentazione[94].
Nel
fare rinvio a quanto rappresentato nel ripetuto documento e, anche, alla non
operativit nell'arco temporale di riferimento dell'indagine del regolamento di
cui all'art. 32 della legge 189, adottato il 16 settembre 2004 ma divenuto
esecutivo solo il 3 dicembre successivo[95],
si evidenzia tuttavia l'approssimarsi della scadenza entro la quale la
normativa nazionale -risulta, tra l'altro, attualmente all'esame del Parlamento
il disegno di legge recante "Norme in materia di protezione umanitaria e
diritto di asilo"[96]-
dovr armonizzarsi con quella europea. In particolare, entro il mese di
febbraio del 2005 andr attuata la direttiva n. 9/2003/CE del 27 gennaio 2003,
recante norme minime relative all'accoglienza dei richiedenti asilo.
Nella
situazione di persistente provvisoriet normativa in cui si trovata ad
operare, l'amministrazione dell'Interno per l'anno 2004 ha avuto comunque l'obbligo
di dare seguito alle indicazioni della direttiva annuale del Ministro in
materia, riferite alla priorit politica di perseguire una sempre pi efficace
attuazione della legge 189, anche attraverso la pianificazione dei centri di
identificazione dei richiedenti asilo (obiettivo operativo D.I.5) e il
potenziamento delle relative strutture e reti informatiche di supporto
(obiettivo operativo D.I.1)[97].
Con
riferimento a ci, si d conto a seguire delle attivit ministeriali poste in
essere nel secondo semestre del 2003 e nel 2004, che hanno riguardo alle
iniziative di sostegno adottate in esecuzione della normativa vigente nonch
alla procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
6.2.2
Il procedimento di riconoscimento dello status di rifugiato
La
Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato ha
continuato ad operare negli anni 2003 e 2004 secondo gli schemi previsti dalla
normativa previgente alla c.d. legge Bossi-Fini, salvo la possibilit di
effettuare le audizioni in ambito locale ai sensi dell'ordinanza 3242/02. A
tale possibilit l'amministrazione ha fatto ricorso otto volte nel 2003 e
altrettante nel 2004 (dato riferito al 30 settembre), esaminando in quella sede
rispettivamente 1.607 e 1.353 domande. Ci ha fornito un significativo supporto
alla Commissione centrale, la quale stando a quanto riferito
dall'amministrazione ha, comunque, intensificato la propria attivit nel
tentativo di recuperare l'arretrato accumulatosi nel tempo (20 mila domande in
attesa di esame al 30 settembre 2004) anche per il ritardato completamento del
processo di informatizzazione della procedura di esame che, come detto nel
referto 10/04, ha subito nella fase di avvio una grave battuta d'arresto con
pregiudizio per l'attivit gi svolta e tempi lunghi per il recupero dei dati
dispersi[98]. Solo con
l'attivazione di una collaborazione esterna tale recupero stato ultimato nel
giugno 2004. L'attivit svolta dalla Commissione risulta dalle tabelle
riportate a seguire, che danno conto degli esiti delle domande presentate e
della "produttivit" della struttura.
Tabella n. 19 |
|||||||
Esiti dell'attivit della Commissione centrale per il
riconoscimento
dello status di rifugiato - anni 1999 - 2004 (30 settembre) |
|||||||
|
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
|
Totale domande pervenute |
24.800 |
17.766 |
10.889 |
7.281 |
15.107 |
4.853 |
|
Riconosciuti |
802 |
1.643 |
2.103 |
1.270 |
796 |
543 |
|
Rifiutati |
7.443 |
22.649 |
11.130 |
15.755 |
12.951 |
6.490 |
|
Non considerati |
11 |
97 |
2 |
|
10 |
2 |
|
Trasferiti |
8 |
|
|
|
|
|
|
Sospesi |
2 |
26 |
74 |
|
42 |
38 |
|
Altro * |
|
|
|
|
42 |
30 |
|
Totale domande esaminate |
8.266 |
24.415 |
13.309 |
17.193 |
12.851 |
7.103 |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dal Ministero
dell'interno - Dipartimento libert civili e immigrazione |
|||||||
|
|
|
|
|
|
|
|
* Comprende le seguenti voci: rinuncia alla domanda, cessazione dello
status. |
Tabella
n. 20 |
|||||
Percentuale
di accoglimento delle domande |
|||||
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004
|
9,70% |
6,72% |
15,80% |
7,40% |
6,20% |
7.6% |
Fonte:Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dall'amministrazione
|
Tabella n. 21 |
||
|
Trend dellĠattivit annuale della Commissione* |
||
|
Anno di riferimento |
Domande pervenute |
Domande esaminate |
|
|||
|
1999 |
24.800 |
8.266 |
|
2000 |
17.766 (-28,4%) |
24.415 (+195,3%) |
|
2001 |
10.889 (-38,7%) |
13.309 (-29,6%) |
|
2002 |
7.281 (-33,1%) |
17.193 (+29,2%) |
|
2003 |
15.107 (+107,5%) |
12.851 (-25,2%) |
|
2004 (30/9) ** |
4.853 (-57,2%) |
7.103 (-26,3%) |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dallĠamministrazione |
||
|
* La variazione percentuale in parentesi esprime il rapporto con
lĠomologo valore dellĠanno precedente |
||
|
** I valori percentuali sono riferiti ad un dato presunto calcolato al
31/12/2004, pari a 6.470 domande pervenute e 9.471 domande esaminate, che
sconta un andamento lineare delle variabili considerate. |
In primo luogo, i dati riportati mostrano un forte incremento del
numero di domande pervenute nel 2003 rispetto ai due anni precedenti,
incremento che peraltro non pare confermato per i primi nove mesi del 2004.
In
secondo luogo, il numero delle domande esaminate in rapporto a quelle pervenute
nel medesimo periodo di tempo denota negli anni 2002, 2003 e 2004, sino al 30
settembre, un calo di produttivit da parte della Commissione nonostante
l'attivazione in sede locale. Il fenomeno appare preoccupante ove si consideri
che il processo di informatizzazione delle istruttorie, avviato sin dal 2002,
non ancora produce gli auspicati effetti di velocizzazione e che i richiedenti
asilo godono, per tutto l'arco di tempo necessario al relativo completamento,
di misure di sostegno tuttora non organiche per il mancato avvio del nuovo
regime dell'asilo, di cui si detto dianzi.
6.2.3.
Le iniziative di sostegno adottate in esecuzione della normativa vigente
Come
gi prospettato nel precedente referto, le iniziative a sostegno dei
richiedenti asilo e dei rifugiati nel periodo riguardato dall'indagine scontano
il regime di transizione nel quale si collocano che, per molti aspetti,
prosegue anche nel corso del 2004. Il regolamento di attuazione di cui
all'articolo 34 della legge 189 divenuto esecutivo solo il 3 dicembre 2004
con la conseguenza che non si provveduto a disciplinare le modalit di
erogazione del contributo di cui all'art. 1 sexies, comma 3, lett. c), di
talch i richiedenti asilo hanno continuato a percepire a valere sul cap. 2359
dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'interno 18 Û
giornalieri per un massimo di 45 giorni ai sensi dell'art. 1 della legge 39/90.
Tabella n. 22 |
|||
|
Utilizzazione delle disponibilit del cap. 2359 - Min. Interno |
||
|
Spese per interventi a favore di stranieri
regolari richiedenti asilo privi di mezzo di sostentamento e di rifugiati
residenti in Italia, anche attraverso accordi con l'Alto Commissariato delle
N.U. per i rifugiati ed in attuazione di convenzioni internazionali nella
materia e di programmi dell'U.E. |
||
|
Esercizio finanziario |
2003 |
2004 |
|
Stanziamento
iniziale |
7.751.422,00 |
7.751.422,00 |
|
Variazioni |
5.000.000,00 |
-2.000.000,00 |
|
Stanziamento
definitivo |
12.751.422,00 |
5.751.422,00 |
|
Impegni comp.za |
11.952.019,07 |
- |
|
Pagato comp.za |
10.906.647,55 |
5.404.099,51 |
|
Residui comp.za |
1.045.371,52 |
- |
|
Economie comp.za |
799.402,93 |
- |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
Le
somme impegnate al predetto scopo mediante ordine di accreditamento ai prefetti
competenti per territorio, risultano pari nel 2003 a Û 9.153.201,62 e assorbono
la quasi totalit della disponibilit del capitolo per interventi a favore di
stranieri regolari richiedenti asilo privi di mezzi di sostentamento e
rifugiati residenti in Italia. Ci con l'evidente privilegio per una forma di
puro assistenzialismo a scapito di iniziative mirate a consentire, ove la
richiesta venga accolta, una effettiva integrazione del rifugiato nel tessuto
sociale.
Nel
2004, poi, deve sottolinearsi che l'intera dotazione del capitolo stata
destinata all'erogazione del sussidio giornaliero ai richiedenti asilo stante
l'avvenuto esaurimento del programma di sostegno ai rifugiati attivato negli
anni precedenti in collaborazione con l'ACNUR[99].
L'attuazione,
infine, del nuovo sistema di protezione previsto dalla legge 189 stata possibile
anche nel corso del 2004 in virt dell'ordinanza del Presidente del Consiglio
dei Ministri n. 3287/03 a causa della mancata emanazione del regolamento di cui
all'art. 1 bis, co. 3, della legge n. 39/90.
In
proposito, occorre evidenziare che:
-
il primo decreto
di ripartizione del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo,
emanato dal Ministro dell'interno il 23 luglio 2003 a valere sullo stanziamento
del cap. 2361, per l'esercizio 2003 ha assegnato la somma di Û 8.959.521,99 in
favore di 50 enti locali gi titolari di convenzioni nell'ambito del PNA, che
avevano servizi di accoglienza ancora operativi al 31 dicembre 2002 ed erano
disponibili a proseguire l'attivit. Le attivit di verifica della
rendicontazione prodotta dagli assegnatari[100]
(38 a ottobre 2004) danno conto di una proficua utilizzazione dei finanziamenti
che, secondo quanto riferito dall'amministrazione, avrebbero consentito di far
meglio fruttare la stessa cifra del contributo giornaliero pro-capite pari a
18,07 euro attuando, in aggiunta all'accoglienza e all'assistenza, servizi di
orientamento sociale, attivit di istruzione, di formazione degli operatori e
financo di ristrutturazione delle strutture d'accoglienza[101];
-
il secondo
decreto di ripartizione del Fondo, emanato il 25.5.2004 ha assegnato a valere
sullo stanziamento del cap. 2361 per l'esercizio 2004[102]
la somma di Û 2.919.918,76 a favore di enti locali titolari di interventi
attivi al 1Ħ gennaio 2004, per il periodo dal 1Ħ gennaio al 30 aprile 2004.
Alla rendicontazione, da rendersi come per il primo decreto di ripartizione si
provveder solo a maggio 2005 - in conformit alla regolamentazione del FER -
Fondo europeo per i rifugiati;
-
il sistema di
protezione stato potenziato nel 2003 attraverso la prosecuzione straordinaria
del "programma nazionale asilo" gi attuato nel 2001 e 2002
utilizzando le risorse provenienti dal gettito IRPEF dell'otto per mille
attribuite all'ANCI dal DPCM del 20 novembre 2002. Di dette risorse, pari a Û
8.640.870,00 erogati nel dicembre 2003, 3 milioni di euro risultano assegnati a
31 Comuni e 2 milioni di euro a tre aree metropolitane, i quali tutti hanno
presentato progetti in grado di attivare ulteriori posti di accoglienza e sono
stati finanziati utilizzando parametri e standard analoghi a quelli delle
dianzi citate ripartizioni; altri 370 mila euro sono stati utilizzati per il
rimpatrio assistito di 69 unit. E' appena il caso di ricordare che nel 2004 le
risorse del gettito 2003, attribuite all'ANCI da un decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 20 dicembre 2003 nella misura di Û 8.750.000,00,
sono state destinate alla prosecuzione dell'intervento di sostegno al
"Sistema nazionale di accoglienza, assistenza e protezione, integrato in
rete, in favore dei profughi stranieri, dei richiedenti asilo e dei rifugiati
riconosciuti ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951". Alla data
del 30 settembre 2004 il relativo ordinativo di pagamento non risulta,
tuttavia, emesso in quanto non ancora ultimati i controlli sull'associazione ex
art. 71 d.P.R. 28.12.2000, n. 445 e sulle dichiarazioni sostitutive rese ai
sensi dell'art. 3 del d.P.R. 76/98 dai legali rappresentanti.
Riguardo alle modalit di erogazione dei fondi dell'8ä
da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e alle procedure di
verifica dei risultati degli interventi finanziati si rammenta che esse sono
disciplinate dal d.P.R. 10 marzo 1998 n. 76, art. 8, come modificato dal d.P.R.
23 settembre 2002, n. 250. In attuazione delle citate disposizioni, la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, che dal 2002 titolare del potere di
revoca dei conferimenti nel caso di omessa o ritardata utilizzazione, ha
attivato verifiche sull'iniziativa in argomento attraverso l'esame della prima
relazione semestrale sullo stato di attuazione del progetto finanziato con d.p.c.m.
20 novembre 2002, fatta pervenire dal Ministero dell'interno il 13.9.2004. La
stessa Presidenza - dipartimento per il coordinamento amministrativo - ha in
sede istruttoria rappresentato la inadeguatezza delle unit di personale
disponibili per l'attivit di controllo de quo, in termini di numero e
professionalit;
-
in data
26.11.2004 stato emanato il terzo decreto di ripartizione del Fondo per Û
6.863.123,08, relativo al periodo 1.5/31.12.2004 in ordine all'attuazione del
quale, per ovvie ragioni, non pu al momento riferirsi.
Per gli anni 2003 e 2004 le risorse complessivamente destinate al
sostegno dei richiedenti asilo e dei rifugiati ammontano a quanto segue:
Tabella n. 23 |
||||
|
Risorse complessivamente destinate al sostegno |
|||
|
dei richiedenti asilo e dei rifugiati |
|||
|
Esercizio finanziario |
2003 |
2004 |
|
|
Cap 2359 |
12.751.422,00 |
|
5.751.422,00 |
|
Cap. 2361 |
8.959.521,99 |
|
9.783.041,04 |
|
Gettito 8 per mille |
8.640.870,00 |
* |
8.750.000,00 |
|
Totale |
30.351.813,99 |
|
24.284.463,04 |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/C.d.c. |
|||
|
* di cui, oltre ai 5 milioni di euro assegnati ai 31 Comuni e alle 3
aree metropolitane, Û 1.095.000 risultano assegnati alla Segreteria P.N.A., Û
102.600 a iniziative territoriali di sensibilizzazione e promozione, Û 3.400
al F.A.I. - Fondo di accompagnamento all'integrazione, Û 691.000 ad attivit
a livello centrale. Restano da assegnare Û 1.717.908 |
I posti di accoglienza disponibili in esito alle surriferite iniziative
sono circa 2.000 al 30 aprile 2004[103]
e, ove raffrontati alle domande pervenute nel 2003 nello stesso arco di tempo,
assicurano sostegno solo al 28% dei richiedenti asilo.
Alcune considerazioni si impongono in relazione a quanto sin qui detto.
E' evidente che la domanda di assistenza da parte del sistema di
protezione tuttora prevalentemente riferita a necessit di iniziale
accoglienza, visti i tempi estremamente lunghi per l'esame delle richieste di
asilo e la conseguente prevalenza del numero di coloro che attendono gli esiti
rispetto a quanti hanno gi conseguito lo status di rifugiato.
L'implementazione della procedura semplificata introdotta dall'art. 32
della legge n. 189, peraltro non ancora attuata, comporta, invece, una
sostanziale modifica della domanda di assistenza determinando la presenza sul
territorio nazionale di un numero molto pi alto di rifugiati e persone con
permesso umanitario rispetto al numero dei richiedenti asilo. Ci in ragione
dei termini abbreviati per il riconoscimento e della maggior reperibilit dei
richiedenti ospitati nei centri di identificazione, con la conseguenza di spese
assai pi ingenti per la realizzazione di un'autonoma capacit di integrazione
cui lo Stato deve fare fronte.
Nell'ambito delle iniziative del Sistema di protezione, finalizzato,
tra l'altro, a promuovere e attuare programmi di rimpatrio attraverso l'OIM -
Organizzazione internazionale per le migrazioni o altri organismi (art. 32, 1
sexies, punto 5 lett. e) degni di menzione specifica sono i rimpatrii
effettivamente realizzati utilizzando la parte delle risorse riconosciute
all'ANCI per il Servizio centrale di informazione e supporto agli enti locali[104].
Detti rimpatrii nel 2003 hanno riguardato 39 persone[105],
che si sono aggiunte alle 69 il cui rientro in patria, come gi riferito,
stato finanziato nell'ambito del programma di collaborazione del Ministero con
l'ANCI e l'ACNUR, a valere sui fondi otto per mille IRPEF 2002 per Û 370.000 e
rappresentano un risultato positivo nell'ottica di un reinserimento definitivo
nei paesi di origine, che uno degli obiettivi qualificanti della legge di
riforma.
6.3 I servizi di accoglienza alle frontiere
6.3.1. Il quadro normativo e la relativa attuazione
A sei anni dell'entrata in vigore del Testo unico 286/98 e del relativo
regolamento di attuazione le disposizioni ivi contenute, che hanno previsto
l'istituzione dei servizi di accoglienza presso i valichi di frontiera dove
stato registrato negli ultimi tre anni il maggior numero di richieste d'asilo o
ingressi per dare informazioni e assistenza agli stranieri richiedenti, salvo
quanto stabilito dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3326 del 7 novembre 2003 [106],
sono rimaste in parte inattuate anche se, negli anni successivi al 2001, si
sono registrati alcuni avanzamenti.
Alla fine del 2003 risultano operativi 11 dei 15 servizi individuati
dalle riferite disposizioni normative (nel 2001 ne erano attivi solo 4)[107]
e nessuna variazione intervenuta
nel corso del 2004.
6.3.2. I rapporti convenzionali di gestione. La spesa ed i controlli
effettuati
Il funzionamento dei servizi stato demandato a enti gestori
attraverso la stipula di rapporti convenzionali di durata annuale, la cui
configurazione appare pressoch omogenea quanto all'oggetto delle prestazioni e
alle modalit di erogazione del corrispettivo.
Riguardo alle prime, va rilevato che esse non sempre contemplano la
prima sistemazione alloggiativa (presente solo in 6 casi su 11) e constano di
orientamento e informazione legale, interpretariato e mediazione culturale,
assistenza sociale e sostegno all'utilizzo dei servizi del territorio,
coordinamento del personale e dei servizi e gestione amministrativa.
Quasi sempre fuori convenzione sono le spese relative alle utenze,
poste a carico delle Prefetture.
I costi effettivamente sostenuti per il funzionamento dei servizi dai
Prefetti competenti sulle rispettive contabilit speciali, che sino al 2003
erano noti, al pari del numero degli utenti effettivi, solo per alcuni di essi,
a seguito delle reiterate osservazioni della Corte sull'inefficienza del
sistema di controllo e monitoraggio interno all'amministrazione e della
conseguente attivazione di quest'ultima presso i Prefetti competenti consentono
oggi di delineare i prospetti che si riportano a seguire.
Tali prospetti evidenziano l'utilizzazione della disponibilit del
capitolo 2351 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'Interno per gli anni 2001, 2002, 2003 e
2004 e l'attivit svolta, in termini di utenza effettiva dei servizi e di spesa
sostenuta per il loro funzionamento.
|
Tabella n. 24 |
||
|
Utilizzazione delle disponibilit del cap. 2351 - Min. Interno |
||
|
Spese per lĠattivazione e la gestione presso i valichi di
frontieraÉdĠaccoglienza in favore di stranieri che fanno ingresso nel
territorio italiano per motivi di asilo o comunque per soggiorni superiori a
tre mesi. |
||
|
Esercizio finanziario |
2003 |
2004 |
|
|||
|
Stanziamento iniziale |
890.793,00 |
890.793,00 |
|
Variazioni |
-8.538,00 |
-68.830,01 |
|
Stanziamento def. |
882.255,00 |
821.962,99 |
|
Impegni comp.za |
794.006,25 |
n.d. |
|
Pagato comp.za |
710.211,45 |
819.458,09 |
|
Residui comp.za |
83.794,80 |
n.d. |
|
Economie comp.za |
88.248,75 |
n.d. |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
Tabella n. 25 |
|||||
Servizi di accoglienza presso i valichi di
frontiera - anni 2001-2004 |
|||||
|
|
|
|
|
|
Es. fin. 2001 |
|||||
S.A.F. |
Periodo di funzionamento |
Fondi accreditati |
Spese sostenute |
Somme restituite |
Utenza |
Roma |
11/7-31/12 |
78.548,45 |
78.431,06 |
117,39 |
3.074 |
Varese |
23/7-31/12 |
23.757,02 |
23.757,02 |
0,00 |
221 |
Venezia |
3/12-31/12 |
7.746,85 |
6.112,05 |
1.634,80 |
0 |
Totale |
110.052,32 |
108.300,13 |
1.752,19 |
3.295 |
|
Es. fin. 2002 |
|||||
S.A.F. |
Periodo di funzionamento |
Fondi accreditati |
Spese sostenute |
Somme restituite |
Utenza |
Ancona |
1/1-31/12 |
52.162,15 |
52.162,15 |
0,00 |
147 |
Como |
1/9-31/12 |
10.000,00 |
5.474,44 |
4.525,56 |
21 |
Gorizia |
1/11-31/12 |
21.066,83 |
20.726,57 |
340,26 |
26 |
Roma |
1/1-31/12 |
178.202,52 |
178.181,96 |
20,56 |
6.464 |
Trapani |
2/12-31/12 |
26.500,00 |
26.500,00 |
0,00 |
0 |
Trieste |
10/3-31/12 |
75.000,00 |
74.995,36 |
4,64 |
0 |
Varese |
1/1-31/12 |
67.710,01 |
64.086,15 |
3.623,86 |
362 |
Venezia |
1/1-31/12 |
68.400,00 |
66.640,58 |
1.759,42 |
poche dec. |
Totale |
499.041,51 |
488.767,21 |
10.274,30 |
7.020 |
|
Es. fin. 2003 |
|||||
S.A.F. |
Periodo di funzionamento |
Fondi accreditati |
Spese sostenute |
Somme restituite |
Utenza |
Ancona |
1/1-31/12 |
102.025,20 |
102.025,20 |
0,00 |
151 |
Brindisi |
1/2-31/12 |
46.389,62 |
43.057,10 |
3.332,52 |
181 |
Como |
1/1-31/12 |
25.000,00 |
13.178,03 |
11.821,97 |
80 |
Gorizia |
1/1-31/12 |
60.107,00 |
59.120,94 |
986,06 |
415 |
Imperia |
1/6-31/12 |
30.431,53 |
29.886,25 |
545,28 |
93 |
Roma |
1/1-31/12 |
168.930,00 |
n.d. |
n.d. |
5.049 |
Trapani |
1/1-31/12 |
53.868,33 |
n.d. |
n.d. |
385 |
Trieste |
1/1-31/12 |
65.000,00 |
62.390,11 |
2.609,89 |
50 |
Varese |
1/1-31/12 |
125.226,38 |
n.d.* |
n.d.* |
411 |
Venezia |
1/1-31/12 |
68.429,77 |
68.429,77 |
0,00 |
97 |
Totale |
745.407,83 |
378.087,40 |
19.295,72 |
6.912 |
|
Es. fin. 2004** |
|||||
S.A.F. |
Periodo di funzionamento |
Fondi accreditati |
Spese sostenute |
Somme restituite |
Utenza |
Ancona |
1/1-31/12 |
102.025,20 |
n.d.** |
||
Bari |
1/1-31/12 |
49.059,86 |
|||
Brindisi |
1/1-31/12 |
40589,62 |
|||
Como |
1/1-31/12 |
25.000,00 |
|||
Gorizia |
1/1-31/12 |
60.107,00 |
|||
Imperia |
1/1-31/12 |
52168,34 |
|||
Roma |
1/1-31/12 |
164.530,00 |
|||
Trapani |
1/1-31/12 |
50.400,00 |
|||
Trieste |
1/1-31/12 |
65.500,00 |
|||
Varese |
1/1-31/12 |
112.500,00 |
|||
Venezia |
1/1-31/12 |
67.948,57 |
|||
Totale |
789.828,59 |
||||
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dall'amministrazione |
|||||
* Il rendiconto pervenuto ma non stato ancora esaminato |
|||||
** I dati relativi alle spese e all'utenza non sono disponibili in
quanto non ancora rendicontati o resi noti dai Prefetti |
Deve in ogni caso rimarcarsi che i rendiconti relativi alle somme
accreditate in contabilit speciale sono stati resi dai Prefetti quasi
integralmente, mentre pi deficitaria risulta l'attivit di referto trimestrale
demandata agli enti gestori, pur sollecitati dall'amministrazione centrale il
28 aprile 2004 in esito alle specifiche richieste istruttorie avanzate dalla
Corte.
Nel merito e in via conclusiva, vista l'utilizzazione pressoch
integrale delle somme accreditate, sembra potersi apprezzare l'avvenuta
implementazione dell'istituto, non senza sottolineare il ritardo con cui ad
essa si pervenuti.
6.4 Gli interventi per lĠistruzione scolastica
Premesso che le risorse statali destinate agli interventi per lĠistruzione
scolastica derivano, da un lato, dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo
(CCNI) del comparto scuola firmato il 31 agosto 1999 che le ha inserite nello
stanziamento finalizzato al miglioramento dellĠofferta formativa, dallĠaltro,
da un apposito capitolo destinato a "corsi di lingua in favore di
immigrati" che, istituito per
la prima volta nel 1999[108],
stato inserito in bilancio anche negli esercizi successivi, si precisa che la
presente indagine stata diretta a valutare non solo gli interventi effettuati
dal ministero dellĠistruzione, dellĠuniversit e ricerca nel periodo qui in
esame (anni 2003/2004), ma anche a completare lĠanalisi delle iniziative
finanziate a valere sulle risorse stanziate negli esercizi finanziari 2001 e
2002, in relazione alle quali i ritardi rilevati nel corso del loro svolgimento
avevano indotto la Corte a rinviare a questa sede il loro esame.
6.4.1 Le risorse stanziate nel CCNI a favore delle scuole ubicate in
aree a forte processo migratorio
ComĠ noto, lĠart. 29 del suddetto CCNI ha destinato al fondo per
lĠistituzione scolastica[109]
una somma pari a 10 miliardi di lire (oggi Û. 5.164.568,99) al fine di
sostenere il maggior impegno del personale delle istituzioni scolastiche ove
consistente la presenza di alunni provenienti da famiglie di recente
immigrazione e/o nomadi. La relativa erogazione si prevede sia volta a
finanziare "la progettazione e le strategie necessarie allĠaccoglienza e
allĠintegrazione" degli alunni medesimi, attribuendo allĠamministrazione
la definizione "dei criteri e delle misure di erogazione di detta
somma" (sic 2Ħ c.).
Identico lĠimporto previsto per gli stessi scopi nel successivo CCNL,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale S.O. n. 135 del 14 agosto 2003 ed
applicato, per quanto qui interessa, a decorrere dallĠanno scolastico
2003/2004. In questa sede sono state, peraltro, apportate rilevanti modifiche
al precedente assetto, inserendo in unĠunica previsione normativa sia le misure
incentivanti previste dal menzionato art. 29, che quelle relative alle aree a
rischio e contro lĠemarginazione scolastica, precedentemente disciplinate
dallĠart. 4 del suddetto accordo integrativo.[110] LĠart. 9 del nuovo testo dispone,
infatti, che "il MIUR, in tempi utili per lĠinizio dellĠanno scolastico,
suddivide annualmente tra le direzioni scolastiche regionali le risorse gi
stanziate dal precedente CCNL e dal precedente CCNI, per le scuole delle aree a
rischio ed a forte processo immigratorio, utilizzando indicatori di carattere
sociale e di disagio economico e dandone informazione preventiva alle
OOSS". La definizione dei criteri di accesso delle scuole alle risorse,
della durata dei progetti, degli obiettivi di lotta allĠemarginazione da
conseguire e dei sistemi di rilevazione dei risultati demandata dal 2Ħ comma
dello stesso articolo ad apposito contratto integrativo che ogni direttore
regionale tenuto a stipulare con le OO.SS. firmatario del Contratto
nazionale.
Struttura competente a svolgere i compiti relativi allĠorganizzazione
dei servizi per lĠintegrazione degli immigrati stata, sotto la vigenza del
D.P.R. n. 347 del 6 novembre 2000[111],
la Direzione generale per lĠorganizzazione dei servizi nel territorio
nellĠambito del Dipartimento per i servizi nel territorio, mentre a seguito
dellĠentrata in vigore del D.P.R. 11 agosto 2003, n. 319 (con cui stato
approvato il regolamento di
organizzazione del neo-istituito ministero dellĠistruzione, dellĠuniversit e
della ricerca), la Direzione
generale per lo studente istituita presso il Dipartimento per lĠistruzione[112].
v
Esercizio
finanziario 2001 (anno scolastico 2001/2002)
Con circolare n. 155 del 26 ottobre 2001 la Direzione generale per
lĠorganizzazione dei servizi nel territorio ha comunicato agli Uffici
Scolastici Regionali le risorse a ciascuno di essi assegnate a seguito della
ripartizione dei 10 miliardi in parola, specificando che le medesime dovessero
essere utilizzate per attivit di alfabetizzazione in lingua italiana, corsi di
lingua e cultura dĠorigine, attivit di laboratorio e di scambio con altre
istituzioni scolastiche o con lĠestero, oltre che per lĠacquisto di materiale
multimediale e didattico. Contestualmente sono stati indicati anche i criteri
di massima per la successiva distribuzione fra le istituzioni scolastiche[113]
e sono state dettate prime indicazioni sulle modalit da seguire al fine di
consentire allĠamministrazione centrale una verifica sullĠutilizzazione dei
fondi e sui risultati raggiunti. A tal fine stato costituito con D.D. del
successivo 15 novembre un gruppo di lavoro incaricato di acquisire ed
analizzare i dati raccolti presso i diversi uffici scolastici regionali.
Le relative somme sono pervenute nella disponibilit dei citati uffici
periferici in due tranche: una prima (pari al 50%) stata accreditata dal
competente ufficio del ministero con il riparto dei fondi iscritti sul capitolo
2087, mentre il restante 50%
stata destinato con decreto del ministero del Tesoro n. 31434 del 7 maggio
2001, con decorrenza dal 1Ħ luglio dello stesso anno.
Nel rinviare alla tabella n. 21 per la conoscenza di alcuni dati
quantitativi relativi alle risorse di cui trattasi, si indicano qui
di seguito gli aspetti di maggior rilievo emersi dallĠanalisi degli elementi
comunicati dal ministero, i quali, a loro volta, sono stati ricavati dalle
relazioni finali trasmesse dagli Uffici Scolastici regionali:
á
i progetti
finanziati hanno riguardato, soprattutto, lĠinsegnamento della lingua italiana,
anche mediante lĠutilizzo di laboratori e la predisposizione di materiale
didattico; in alcuni casi sono stati previsti anche corsi di lingua e cultura
dĠorigine e sono stati realizzati interventi finalizzati alla riorganizzazione
di alcune discipline e alla flessibilit organizzativa e didattica. In pochi
casi sono stati intrapresi scambi culturali con altre scuole e con lĠestero
(Veneto)
á
destinatari
delle iniziative sono stati gli alunni stranieri e nomadi, unitamente alle
classi ove gli stessi erano inseriti, ma non sono mancati casi in cui le
attivit sono state estese anche
ai loro genitori (ad es. Emilia, Friuli Venezia Giulia), a tutti gli alunni
della scuola (Veneto), a questi ed alle loro famiglie (Umbria) e a tutte le
componenti della scuola (Toscana)
á
i fondi sono stati utilizzati per
incentivare i docenti coinvolti, per corsi di formazione, per attivit
extracurriculari, per lĠacquisto e la stampa di materiali didattici, eccÉ
á
alcune Regioni
hanno destinato alle iniziative, unitamente ai fondi statali, anche fondi
regionali, locali, privati. Il Piemonte e lĠEmilia-Romagna dichiarano anche
fondi CIPE e dellĠUnione Europea
á
il sostegno ai
docenti stato offerto mediante corsi di formazione e di aggiornamento
organizzati secondo modalit differenziate alla cui realizzazione hanno
collaborato, a volte, anche le regioni e le province
á
le istituzioni
scolastiche destinatarie delle risorse sono in prevalenza scuole della fascia
dellĠobbligo e istituti tecnici e professionali
á
non omogeneo,
ove comunicato, il periodo in cui le attivit sono state concluse: per 5
regioni ci avvenuto nel 2002 (in 2 casi "nel mese di giugno"); per 5 nel corso dellĠanno
scolastico 2002/2003; mentre in Puglia alcune scuole hanno concluso nel 2002,
altre nel 2003; anno in cui hanno completato gli interventi 8 scuole del
Molise.
LĠistruttoria
ha, inoltre, evidenziato che:
á
nessun riscontro
in sede di monitoraggio stato dato dallĠUfficio Scolastico della Basilicata,
dellĠAbruzzo (limitatamente alla provincia di Pescara) e della Campania. Per
questĠultima stato accertato che i relativi fondi sono stati accorpati a
quelli derivanti dal cap. 1373 (su cui v. par. 6.4.2) ed affidati ad una
scuola, che avrebbe dovuto coordinare gli interventi
á
la somma
assegnata allĠU.S.R. della Sardegna non stata utilizzata per le finalit
connesse al fenomeno dellĠimmigrazione, ma per quelle generiche del capitolo di
spesa su cui le risorse erano stanziate. Al riguardo lĠufficio si
giustificato richiamando "il particolare e complesso periodo di
transizione tra il precedente sistema di contabilit e lĠattuale che vede la
Direzione generale quale unico centro di spesa"
á
nessun impiego
stato dato alla somma destinata dallĠufficio scolastico per la Sicilia che, a
distanza di 3 anni dallĠassegnazione, risulta essere ancora in contabilit
speciale
á
i fondi
assegnati allĠU.S.R. della Calabria sono, invece, andati in perenzione e su di
essi, pertanto, non stata assunta alcuna iniziativa
á
in Molise 12
scuole, su 20 che erano state individuate dallĠufficio scolastico, non hanno
attivato i progetti.
Ad integrazione dei dati sopra riportati, si fornisce qui di seguito
una tabella di riepilogo sulle somme assegnate ad ogni Ufficio scolastico
regionale e sul numero delle istituzioni scolastiche che hanno ricevuto i
relativi finanziamenti. Al riguardo si rileva si rileva che quasi il 60% delle
risorse sono state assegnate a 4 regioni del centro-nord (Lombardia,
Emilia-Romagna, Veneto, Toscana), mentre le regioni meridionali (Campania,
Puglia, Basilicata e Calabria) ed insulari (Sicilia e Sardegna) hanno ricevuto
complessivamente finanziamenti in misura di poco inferiore al 9% della somma
complessivamente prevista. Identica tendenza si registra per il numero delle
istituzioni scolastiche che hanno visto maggiorato il loro fondo dĠistituto.
Tale fenomeno –tenuto conto dei criteri sulla cui base le risorse sono
state ripartite[114]-
denuncia un pi alto tasso di
alunni stranieri e nomadi iscritti nelle scuole del territorio.
Da ultimo, si riporta lĠopinione del Ministero sullĠutilizzazione delle
risorse in parola a mente del quale pu ritenersi raggiunto lĠobiettivo
dellĠintegrazione culturale e sociale alle azioni avviate. Le maggiori
difficolt riscontrate sono dallĠAmministrazione ascritte alla circostanza che
lĠerogazione delle somme ha coinciso con lĠapplicazione dellĠautonomia
scolastica e la conseguente costituzione degli Uffici scolastici regionali,
oltre che con la riorganizzazione dellĠallora Ministero della pubblica
istruzione. Ci ha comportato ritardi nella utilizzazione delle risorse
finanziarie, nella realizzazione delle iniziative a cui queste erano destinate,
nella raccolta dei dati sulle modalit di utilizzazione e sugli esiti
conseguiti da parte degli uffici scolastici.
Nel condividere le giustificazioni addotte, si vuole in questa sede
solo sottolineare la necessit di prevedere strumenti sanzionatori in caso di
mancata utilizzazione delle risorse in parola, di un loro utilizzo per scopi diversi da quelli
previsti o dellĠinottemperanza allĠobbligo di fornire le notizie richieste.
Diversamente lĠazione di monitoraggio, che giustamente il ministero ha svolto e
svolge sullĠutilizzazione data alle risorse in parola dagli uffici periferici,
apparirebbe inutile e priva di efficacia.
Tabella n. 26 |
||||
Riepilogo risorse assegnate agli uffici scol. reg. nel 2001 |
||||
Regione |
Risorse assegnate |
Risorse assegnate (%) |
Istituzioni scolastiche |
Istituzioni scolastiche (%) |
Abruzzo |
122.508,89 |
2,37 |
47 |
2,34 |
Basilicata |
8.232,29 |
0,16 |
52 |
2,59 |
Calabria |
69.720,82 |
1,35 |
0 |
|
Campania |
69.525,75 |
1,35 |
0 |
|
Emilia Romagna |
626.004,82 |
12,12 |
309 |
15,38 |
Friuli Venezia Giulia |
131.443,45 |
2,55 |
32 |
1,59 |
Lazio |
549.924,45 |
10,65 |
44 |
2,19 |
Liguria |
179.198,51 |
3,47 |
89 |
4,43 |
Lombardia |
1.199.962,86 |
23,23 |
484 |
24,09 |
Marche |
218.019,00 |
4,22 |
183 |
9,11 |
Molise |
10.378,14 |
0,20 |
20 |
1,00 |
Piemonte |
477.667,62 |
9,25 |
63 |
3,14 |
Puglia |
147.790,98 |
2,86 |
34 |
1,69 |
Sardegna |
28.715,46 |
0,56 |
0 |
|
Sicilia |
127.580,91 |
2,47 |
0 |
|
Toscana |
480.359,69 |
9,30 |
391 |
19,46 |
Umbria |
123.835,42 |
2,40 |
46 |
2,29 |
Veneto |
593.699,92 |
11,50 |
215 |
10,70 |
Totale |
5.164.568,99 |
100,00 |
2.009 |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dal Ministero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca |
v
Esercizio
finanziario 2002 (anno scolastico 2002/2003)
Per lĠes. fin. 2002 le risorse in parola sono state allocate
direttamente presso gli UU.SS.RR. dalla legge 28 dicembre 2001, n. 449 e dal decreto
del Ministro dellĠeconomia e finanze del 31 dicembre 2001 di ripartizione in
capitoli delle unit revisionali di base.
Alla individuazione
delle somma che ciascun Ufficio Scolastico Regionale pu utilizzare per gli
scopi in questione si provveduto, previa intesa con le OO.SS. del Comparto
Scuola intervenuta il 23 settembre 2002, con la circolare n. 106 emanata il
giorno 27 dello stesso mese, con la quale sono stati contestualmente
individuati i criteri di massima che i medesimi devono seguire nella successiva
ripartizione fra gli istituti scolastici[115].
Con decreto del dirigente generale del 21 febbraio 2003 stato, poi,
costituito il gruppo di lavoro
incaricato di acquisire ed analizzare i dati trasmessi dai menzionati uffici
riguardanti le modalit di impiego ed i risultati conseguiti.
Nel confermare quanto gi riferito per il precedente esercizio
finanziario in merito alle tipologie di iniziative finanziate ed ai loro
destinatari, lĠamministrazione ha sottolineato che le relazioni presentate dai
direttori regionali denunciano "un innalzamento nella qualit
dellĠintervento rispetto agli anni precedenti che si evidenzia nellĠattivazione
di reti scolastiche locali, nel coinvolgimento di docenti qualificati, nella
partecipazione diretta delle famiglie, anche straniere, alle attivit proposte,
nella positivit dei risultati raggiunti dagli alunni". Degno di nota ,
inoltre, il coinvolgimento delle scuole superiori, in particolare di quelle ove
alta la percentuale di alunni stranieri non promossi e/o con debiti
formativi. EĠ stato, inoltre, rappresentato che tutte le scuole hanno
beneficiato di altri fondi (regionali, di enti locali, di istituti di credito)
e che ovunque si assistito al coinvolgimento di agenzie esterne alla scuola: enti territoriali, Universit,
ASL, mediatori linguistico culturali, esperti eccÉ
Le uniche note negative riguardano il ripetuto silenzio opposto alle
richieste di monitoraggio
dell'amministrazione centrale da parte degli uffici della Campania e
della Sicilia, mentre ritardi si registrano per le istituzioni scolastiche
della Basilicata che hanno avviato le iniziative nel corso del presente anno
scolastico 2004/2005. Tutti gli altri Uffici scolastici hanno comunicato che le
attivit in esame sono state concluse nel 2003.
Anche per il presente esercizio stata elaborata una tabella di
riepilogo delle risorse assegnate a ciascun Ufficio Scolastico e delle
istituzioni scolastiche che ne hanno beneficiato. Al riguardo non possono che
confermarsi le osservazioni precedentemente fatte sulla concentrazione di
assegnazioni in 4 regioni del centro nord, mentre ancora limitato appare il
numero delle istituzioni del mezzogiorno e delle isole che hanno ricevuto la
maggiorazione del fondo dĠistituto (nelle quali, ovviamente, non stato
possibile considerare la Campania e la Sicilia che non hanno ottemperato allĠobbligo di comunicare i dati
richiesti).
Tabella n. 27 |
||||
Riepilogo risorse assegnate agli uffici scol. reg. nel 2002 |
||||
Regione |
Risorse assegnate |
Risorse assegnate (%) |
Istituzioni scolastiche |
Istituzioni scolastiche (%) |
Abruzzo |
111.846,00 |
2,17 |
34 |
1,55 |
Basilicata |
13.891,00 |
0,27 |
52 |
2,38 |
Calabria |
95.754,00 |
1,85 |
37 |
1,69 |
Campania |
51.316,00 |
0,99 |
0 |
0,00 |
Emilia Romagna |
827.817,00 |
16,03 |
242 |
11,07 |
Friuli Venezia Giulia |
112.550,00 |
2,18 |
42 |
1,92 |
Lazio |
339.575,00 |
6,58 |
70 |
3,20 |
Liguria |
229.786,00 |
4,45 |
143 |
6,54 |
Lombardia |
1.348.763,00 |
26,12 |
566 |
25,88 |
Marche |
191.203,00 |
3,70 |
12 |
0,55 |
Molise |
2.489,00 |
0,05 |
20 |
0,91 |
Piemonte |
439.520,00 |
8,51 |
159 |
7,27 |
Puglia |
61.811,00 |
1,20 |
14 |
0,64 |
Sardegna |
29.513,00 |
0,57 |
12 |
0,55 |
Sicilia |
113.778,00 |
2,20 |
0 |
0,00 |
Toscana |
480.745,00 |
9,31 |
518 |
23,69 |
Umbria |
144.394,00 |
2,80 |
62 |
2,83 |
Veneto |
569.819,00 |
11,03 |
204 |
9,33 |
Totale |
5.164.570,00 |
100,00 |
2.187 |
100,00 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti
dal Ministero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca |
v
Esercizio
finanziario 2003 (anno scolastico 2003/2004)
In adesione a quanto stabilito dal nuovo CCNL, le misure incentivanti
per progetti relativi alle aree a forte processo immigratorio (che, comĠ noto,
ammontano ad Û. 5.164.570,00) sono state accorpate a quelle previste per le
aree a rischio e contro lĠemarginazione scolastica (quantificate dallĠart. 42
del CCNL in 93 miliardi di lire, corrispondenti ad Û 48.030.491,61). Il
relativo finanziamento -ammontante globalmente ad Û 53.195.060,61- stato compreso nello stanziamento
concernente i compensi e le indennit per il miglioramento dellĠofferta
formativa, previsto dalla legge 27 dicembre 2002, n. 290 ed allocato dal
decreto del ministero dellĠeconomia e finanze del 31 dicembre 2002 nei
pertinenti capitoli di ogni ufficio scolastico regionale.
Alle incombenze previste dal contratto, lĠamministrazione ha provveduto
con notevole ritardo. Ed infatti, solo il 6 aprile 2004[116],
con la circolare n. 40, stata data comunicazione agli Uffici scolastici
regionali della ripartizione delle risorse, effettuata sulla base di
"variabili di tipo demografico, sociale, economico, sanitario, culturale,
nonch quelle legate allĠincidenza della criminalit assunte dallĠISTAT e da
altri istituti competenti, gli indicatori riferiti al sistema scolastico, i
dati relativi alla presenza nelle scuole, nellĠanno scolastico 2002/2003 di
alunni con cittadinanza non italiana".
Alla data del 18 ottobre 2004 avevano provveduto a sottoscrivere il
contratto integrativo regionale concernente la definizione dei criteri di
allocazione e di utilizzo delle risorse a livello di istituto, tutti gli uffici
scolastici ad eccezione di quello per la Campania (che alla suddetta data era
in attesa di definire con le OO.SS. regionali le linee di contrattazione) e per
il Friuli. Gli uffici per la Basilicata, la Calabria, la Sardegna e la Sicilia,
bench contattati ripetutamente per le vie brevi, non hanno fornito notizie.
Per quanto riguarda lĠattivit di monitoraggio, la Direzione generale
attualmente competente (Direzione generale per lo studente nellĠambito del
Dipartimento per lĠistruzione) ha reso noto che alla stessa data ancora non
risultava istituito il gruppo di lavoro che sar incaricato, similmente a
quanto avvenuto negli anni precedenti, della rilevazione e dellĠanalisi dei
dati raccolti presso gli uffici periferici.
Nella memoria prodotta in occasione dellĠadunanza il ministero ha reso
noto che stato costituito il Gruppo di monitoraggio delle attivit realizzate
dalle scuole per le aree a rischio e a forte processo migratorio e che si
provveduto a convocare le OO.SS. firmatarie del CCNL 2002/2005, a cui
presentare la nuova bozza di circolare per lĠanno scolastico 2004/2005,
esercizio finanziario 2005. Contestualmente stato fatto presente che Òsar
tenuta nella dovuta considerazione la segnalazione di codesta Corte circa la
possibilit di prevedere interventi sanzionatori che vadano oltre i solleciti
scritti per le inadempienze riscontrateÓ.
6.4.2 I corsi di lingua a favore di cittadini extracomunitari
Il finanziamento previsto dal d.p.c.m. 4 agosto 1999 (v. retro nota
106) da destinare ai corsi di lingua per immigrati stato rinnovato nella
misura prevista per il 2000 (e cio, per £. 1.200.000.000, corrispondenti ad Û
619.748,28)) anche nei bilanci degli anni successivi, con la differenza che
mentre nel 2001 stato allocato presso il cap. 1373 del bilancio del ministero
e gestito dalla Direzione generale dellĠistruzione elementare che lo ha
ripartito fra tutte le Regioni, a decorrere dal 2002 le risorse (la cui entit
non cambiata nel corso degli anni) sono state assegnate allĠUfficio
scolastico regionale per la Puglia sul cap. 4407. Si dar, pertanto, qui di
seguito conto di come le medesime siano state utilizzate negli anni menzionati,
integrando, per il 2001, quanto gi riferito nel precedente referto[117].
v Esercizio finanziario 2001
Alla ripartizione delle risorse tra gli uffici scolastici regionali si
provveduto con D.M. del 26 ottobre 2001, sulla base della presenza sul
territorio regionale di alunni stranieri nellĠanno scolastico 2001/02. Con la
circolare n. 160 del 6 novembre sono state, poi, fornite indicazioni in merito
ai criteri che devono ispirare la scelta delle iniziative da finanziare e sui
destinatari delle medesime, precisando che gli interventi avrebbero dovuto
essere finalizzati a dare concreta attuazione al disposto del 5Ħ comma
dellĠart. 38 del t.u. approvato con il D.lgs. n. 286 del 1998, ai sensi del
quale spetta alle istituzioni scolastiche promuovere lĠaccoglienza degli
stranieri adulti regolarmente soggiornanti mediante lĠattivazione di corsi di
alfabetizzazione, predisporre percorsi integrativi degli studi sostenuti nei
paesi di provenienza al fine del conseguimento del titolo dellĠobbligo o del
diploma di scuola secondaria superiore eccÉ
LĠistruttoria svolta ha evidenziato che anche per questa tipologia di
finanziamento gli uffici scolastici della Basilicata, della Sicilia e della
Campania[118] non hanno
fornito notizie sullĠutilizzazione delle somme e sulle iniziative attivate. Per
quanto riguarda gli altri uffici scolastici, lĠamministrazione ha espresso
valutazioni conclusive positive. Si , infatti, ritenuto che "sono stati
raggiunti risultati apprezzabili nellĠorganizzazione dellĠaccoglienza, nella
progettazione didattica, nellĠinsegnamento della lingua italiana come seconda
lingua, in aderenza allo spirito e alle finalit del finanziamento in
questione".
v Esercizio finanziario 2002
La somma di Û 619.748,00 stata assegnata, come visto, allĠufficio
scolastico per la Regione Puglia, che ha provveduto a ripartirne lĠ80% (pari ad
Û 495.748,00) con decreto del 29 ottobre 2002 fra i CSA provinciali in misura
proporzionale al numero di alunni non italiani iscritti nelle scuole del
territorio di riferimento. Il restante 20%, corrispondente ad Û 123.950,00,
rimasto nella disponibilit dellĠufficio quale perequativo per progetti di
particolare complessit stato reso non disponibile per effetto del decreto
del ministero dellĠeconomia e delle finanze del 29 novembre 2002 (c.d.
taglia-spese).
I fondi assegnati sono stati utilizzati per finanziare,
prioritariamente in favore di reti di scuole, corsi di lingua italiana, come
seconda lingua, nonch corsi di madrelingua, come prima lingua. Entrambe le
tipologie di corsi hanno avuto quali destinatari minori e adulti.
LĠindividuazione dei criteri di assegnazione alle Istituzioni
scolastiche dei fondi in esame stata demandata -unitamente alle funzioni di
coordinamento, monitoraggio e documentazione delle attivit svolte- ad un
organo collegiale istituito presso lĠUfficio Scolastico con decreto del 25
novembre 2002: il Nucleo di coordinamento regionale per lĠinserimento degli
alunni non italiani nelle scuole della regione e per le attivit dĠintercultura[119]. Deve, peraltro, constatarsi che lĠufficio
scolastico regionale ha dimostrato di non avere conoscenza del numero dei corsi effettuati, n degli esiti
del monitoraggio svolto.
Nel corso della Sezione del controllo tenutasi lĠ11 marzo 2005
lĠUfficio Scolastico ha dato conto del monitoraggio nel frattempo effettuato
con riguardo sia alla ripartizione delle risorse attribuite ai singoli Centri
Servizi Amministrativi e da questi agli Istituti scolastici, sia al numero ed alla tipologia dei corsi
effettuati.
Dagli atti depositati emerge che le risorse in parola sono state
utilizzate nel 2002 solo in parte. Pi del 50% di esse stato, infatti,
sommato ai finanziamenti del 2003, mentre una minima parte stata utilizzata
nel 2004 (v. tabella 28).
Tabella 28
|
||||||
Capitolo 4407 e.f. 2002
|
||||||
CC.SS.AA |
Somme distribuite dall'U.S.R. ai CC.SS.AA |
Accantonamento disposto dai CC.SS.AA. per fini perequativi |
Somme assegnate dai CC.SS.AA alle Istituzioni scolastiche[120] |
Spese sostenute dalle Istituzioni scolastiche nel 2002 |
Somme inutilizzate alla fine del 2002 transitate nel 2003 |
Somme utilizzate nel 2004 |
Bari |
248.462,29 |
30,83 |
248.431,46 |
126.322,01 |
113.301,30 |
8.808,15 |
Brindisi |
45.984,98 |
|
45.984,98 |
29.422,10 |
16.562,88 |
176,21 |
Foggia |
76.607,50 |
176,50 |
76.431,00 |
0,00 |
76.431,00 |
0,00 |
Lecce |
86.234,64 |
1.103,79 |
85.130,85 |
66.778,00 |
18.352,85 |
0,00 |
Taranto |
38.508,58 |
28,58 |
38.480,00 |
7.180,55 |
31.299,45 |
0,00 |
Totale |
495.797,99 |
1.339,70 |
494.458,29 |
229.702,66 |
255.947,48 |
8.984,36 |
Elaborazione
Corte dei conti su dati forniti dall'Ufficio Scolastico Regionale per la
Puglia |
Secondo quanto riferito, i corsi di lingua sono stati avviati in
ritardo a causa dei tempi occorsi
al suddetto Nucleo di coordinamento regionale per elaborare i criteri e le
modalit di distribuzione ed impiego dei finanziamenti. Le risorse in parola
hanno, comunque, consentito la realizzazione di 129 corsi, globalmente
frequentati da 1732 alunni (v. tabella 29). I corsi realizzati sono stati
progettati in moduli di 40 ore. Solo i corsi di accoglienza, svolti per alunni
di recentissima immigrazione, non hanno superato le 20 ore. Per ciascun corso
stata prevista lĠorganizzazione in rete delle istituzioni scolastiche operanti
sul territorio in quanto il numero di alunni non doveva essere inferiore a
10-12 alunni per corso. Per quanto riguarda, poi, i corsi di madrelingua tenuti
dai mediatori linguistico-culturali affiancati da un docente con funzioni di
tutor, lĠamministrazione ha precisato che a richiederli sono stati, oltre gli
stranieri che desiderano che i figli non perdano il contatto con la terra
dĠorigine, anche –se pur in minima parte- alunni italiani interessati a conoscere la lingua e la
cultura dei compagni di scuola.
Tabella 29
|
||||||
Es. fin. 2002: attivit realizzate |
||||||
Attivit realizzate |
Corsi di accoglienza |
Corsi minori |
Corsi adulti |
Corsi madre lingua |
Totale corsi realizzati |
Totale alunni frequentanti |
Bari |
7 |
64 |
19 |
5 |
95 |
1172 |
Brindisi |
|
4 |
2 |
2 |
8 |
104 |
Foggia |
|
|
|
|
|
|
Lecce |
3 |
14 |
4 |
1 |
22 |
412 |
Taranto |
|
3 |
1 |
|
4 |
44 |
Totale |
10 |
85 |
26 |
8 |
129 |
1732 |
Dati forniti dall'Ufficio Scolastico
Regionale per la Puglia |
v Esercizio finanziario 2003
Alla ripartizione delle risorse si provveduto con decreti del 14
aprile e del 4 settembre 2003 e
dellĠ11 febbraio 2004. Con il primo stato assegnato il 50% del finanziamento
ai CSA provinciali, in proporzione al numero di alunni non italiani iscritti
nelle scuole del territorio di riferimento nellĠanno scolastico 2001/2002; con
il secondo stata ripartita la restante somma, previo accantonamento di Û
61.975,00 rimasta a disposizione
della direzione generale per interventi perequativi in favore di progetti di
particolare rilevanza, al cui finanziamento si provveduto con il successivo
decreto del 2004.
LĠutilizzazione delle risorse assegnate a ciascun CSA stata
demandata, a decorrere dallĠanno in esame, ai Centri Risorse Interculturali
di territorio (C.R.I.T.),
istituiti con decreto del 26 settembre 2003. Trattasi di istituzioni
scolastiche individuate dai singoli C.S.A alle quali sono affidati numerosi
compiti relativi allĠintercultura[121].
I progetti realizzati nellĠambito della rete di ciascun Centro Risorse
sono stati oggetto di verifica da parte del citato Nucleo di Coordinamento
Regionale. Anche per questĠanno, peraltro, si registra la difficolt
dellĠufficio scolastico a fornire i dati relativi ai corsi in parola.
Per quanto, invece, riguarda il fondo perequativo stato reso noto che
le risorse stanziate sono state utilizzate per alcuni progetti nelle carceri
mandamentali di Bari, Foggia e Lecce e nellĠIstituto penale per minori presente
nel capoluogo di regione.
Anche per la gestione 2003, lĠUfficio Scolastico Regionale ha fornito i
dati nel corso dellĠadunanza dellĠ11 marzo 2005, in occasione della quale
stata evidenziata la Òfunzione di fattore accelerante delle risorse
territorialiÓ svolto dai 47 CRIT istituiti nella regione, come risulta
dimostrato dai dati complessivi sui corsi effettuati e sugli alunni
frequentanti (v. tabella 30).
Tabella 30 |
||||||
Es. fin. 2003: attivit realizzate |
||||||
Attivit realizzate |
Corsi di accoglienza |
Corsi minori |
Corsi adulti |
Corsi madre lingua |
Totale corsi realizzati |
Totale alunni frequentanti |
Bari |
6 |
79 |
14 |
10 |
109 |
1433 |
Brindisi |
|
1 |
3 |
|
4 |
79 |
Foggia |
4 |
27 |
21 |
|
52 |
815 |
Lecce |
6 |
20 |
7 |
|
33 |
397 |
Taranto |
1 |
12 |
5 |
|
18 |
159 |
Totale |
17 |
139 |
50 |
10 |
216 |
2883 |
Dati forniti
dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia |
Per quanto riguarda lĠaspetto finanziario, lĠUfficio Scolastico, sempre
in limine litis, ha reso noti i dati relativi alla ripartizione ed utilizzazione
delle risorse, il cui esame evidenzia come ancora alto sia il livello delle
risorse inutilizzate, pur se deve darsi atto che nellĠanno sono state impiegate
somme superiori a quelle dellĠanno precedente, essendo stati organizzati molti
pi corsi.
Tabella 31 |
||||||
Capitolo 4407 e.f. 2003 |
||||||
CC.SS.AA |
Somme distribuite dall'U.S.R. ai CC.SS.AA |
Somme assegnate dai CC.SS.AA ai CRIT (A) |
Somme derivanti dal 2002 (B) |
Totale somme a disposizione dei CRIT (A+B) |
Spese sostenute dai CRIT per corsi di lingua |
Somme inutilizzate alla fine del 2003 transitate nel 2004 |
Bari |
305.730,79 |
260.064,15 |
113.301,30 |
373.365,45 |
159.720,20 |
213.645,25 |
Brindisi |
54.921,70 |
46.784,56 |
16.386,67 |
63.171,23 |
10.140,15 |
53.031,08 |
Foggia |
100.882,49 |
81.713,00 |
76.431,00 |
158.144,00 |
114.215,22 |
43.928,78 |
Lecce |
107.723,61 |
96.951,00 |
18.352,85 |
115.303,85 |
89.213,00 |
26.090,85 |
Taranto |
50.489,42 |
50.489,42 |
31.299,45 |
81.788,87 |
30.676,65 |
51.112,22 |
Totale |
619.748,01 |
536.002,13 |
255.771,27 |
791.773,40 |
403.965,22 |
387.808,18 |
Elaborazione
Corte dei conti su dati forniti dall'Ufficio Scolastico Regionale per la
Puglia |
Come si desume dalla comparazione dei dati presenti nella seconda e
nella terza colonna (che riguardano le somme distribuite dagli Uffici regionali
ai CC.SS.AA e quelle da questi assegnate alle istituzioni scolastiche) anche in
questo esercizio finanziario i Centri Servizi hanno accantonato alcune risorse
per interventi perequativi. Solo una piccola parte di tali risorse stato
utilizzata. Per la precisione, se ne sono serviti i Centri Servizi di Bari e
Foggia, rispettivamente nella misura di Û 12.330,00 e di Û 5.312,00, per
progetti realizzati in collaborazione con il Progetto Welcome e finalizzati
allĠinserimento socio-didattico in scuole con alto numero di alunni stranieri
iscritti.
v Esercizio finanziario 2004
Con decreto n. 4061 del 18 maggio 2003 il 70% delle risorse stanziate
(corrispondente ad Û 433.823,60) stato assegnato ai C.S.A provinciali, mentre
la somma residua stata successivamente utilizzata, per Û. 85.924,40, a titolo
di intervento perequativo tra i C.S.A. provinciali per finanziare attivit
progettuali di vario tipo. La somma residua, pari a Û 100.000,00, stata
invece accantonata per finanziare lĠistituzione di 4 Centri Interculturali a
Bari, Foggia, Lecce ed Altamura, presso i quali saranno realizzati corsi di
lingua per cittadini extracomunitari. Il progetto vede coinvolta anche la
Regione Puglia, con la quale lĠ11 gennaio 2005 stato sottoscritto un
protocollo dĠintesa interistituzionale.
Secondo quanto
riferito dallĠUfficio scolastico, anche nel 2004 i centri provinciali hanno, a
loro volta, assegnato il finanziamento ricevuto ai centri risorse
interculturali di territorio per la prosecuzione del lavoro impostato nel corso
del precedente anno scolastico, mentre il nucleo di coordinamento regionale ha
posto in essere azioni di coordinamento e sostegno alle istituzioni scolastiche
destinatarie dei finanziamenti.
Tabella 32 |
||||
Capitolo 4407 e.f. 2004 |
||||
CC.SS.AA |
Somme distribuite dall'U.S.R. ai CC.SS.AA |
Somme distribuite dall'U.S.R. ai CC.SS.AA per
interventi perequativi |
Accantonamento disposto dall'Ufficio
Scolastico per progetto con ente regione |
Totale |
Bari |
214.011,55 |
40.275,95 |
|
254.287,50 |
Brindisi |
38.445,19 |
6.813,91 |
|
45.259,10 |
Foggia |
70.617,74 |
15.295,57 |
|
85.913,31 |
Lecce |
75.406,53 |
16.379,60 |
|
91.786,13 |
Taranto |
35.342,59 |
7.159,37 |
|
42.501,96 |
Totale |
433.823,60 |
85.924,40 |
100.000,00 |
619.748,00 |
Dati forniti
dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia |
7. Le misure di contrasto
7.1 Il contrasto del traffico degli esseri umani
7.1.1 Le iniziative attivate a valere sulle risorse disponibili
Nell'invarianza della normativa che disciplina il contrasto del
traffico di esseri umani con il doppio scopo di favorire l'emersione del
fenomeno criminale e contrastarne gli effetti devastanti, di cui si dato
ampio conto nei precedenti referti 22/2003 e 10/2004, sono proseguite nel
periodo di riferimento dell'indagine le iniziative avviate in precedenza e ne
risultano attivate di ulteriori.
Le risorse finanziarie disponibili per l'esercizio 2004 al fine
dell'attuazione dell'art. 18 d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286, confluite nel fondo
istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi della legge
1Ħ agosto 2003, n. 228 "Misure contro la tratta di persone" ammontano
a Û 5.164.569,00[122].
A ci si aggiungono ulteriori Û 1.265.182,00 relativi al cap. 5073 dello stato
di previsione del Ministero economia e finanze, dove le risorse risultavano
precedentemente stanziate.
Quanto alle attivit relative ad avvisi emessi in precedenza si d atto
che:
a) I 58 progetti finanziati in esito all'avviso
n. 3 sono stati portati a termine nel numero di 55 e per essi risultano
complessivamente erogati Û 3.924.058,33, di cui Û 632.280,67 nel 2004[123].
Dei rimanenti 3, due non hanno avuto attuazione a seguito della
rinuncia dell'ente proponente e uno per revoca del finanziamento,
successivamente restituito, a causa della mancata comunicazione delle attivit.
Dal raffronto degli elementi che emergono nei referti di monitoraggio,
non pu non rilevarsi rispetto all'avviso n. 2 la diminuzione dei contatti
delle vittime con i soggetti demandati di riceverli in valore assoluto e, in
termini relativi, particolarmente di quelli con le unit di strada, le forze
dell'ordine e il numero verde. Tale fenomeno, che sembra potersi ricondurre
alle diverse modalit della pi recente prostituzione, che ha luogo sempre pi
spesso in ambienti diversi dalla strada[124]
con la conseguenza di essere pi difficilmente raggiungibile dalle forze
dell'ordine e dalle unit di strada, ha fatto s che sia calato il numero delle
persone che hanno usufruito di effettiva assistenza. Risulta, per converso,
sostanzialmente invariato il numero delle vittime inserite nei progetti di
protezione sociale.
Quanto premesso, se da un lato induce a ritenere tuttora valida la
strategia di assistenza e sostegno anche a fini di integrazione assunta
dall'amministrazione, dall'altro sembra consigliare una rivalutazione delle
modalit di approccio ai soggetti interessati.
b) I 70 progetti finanziati in esito all'avviso
n. 4, tutti avviati meno due (uno rinunciatario e l'altro in corso di
valutazione ministeriale) sono in via di attuazione e per essi risultano
complessivamente erogati Û 1.921.740,58 di cui Û 947.575,15 nel corso del 2004[125].
c) Il 2 gennaio 2004 stato emanato l'avviso n.
5, che ha finanziato 72 delle 84 domande presentate per un totale di Û
4.224.150. Gli importi concessi a fronte dei singoli progetti risultano assai
inferiori sia rispetto a quelli richiesti sia in termini percentuali che
complessivi rispetto a quanto avvenuto per i precedenti avvisi. Il totale
finanziato , infatti, pari solo al 29% del richiesto, laddove nelle altre
occasioni esso si attestava intorno al 50%. L'amministrazione, richiesta di
spiegazioni al riguardo, ha confermato quanto gi riferito sugli avvisi nn. 3 e
4, vale a dire la reiterata richiesta di finanziamenti da parte del medesimo
soggetto attuatore per finalit identiche, tra l'altro spesso attinenti alla
formazione del personale che dovrebbe, invero, essere gi stata conseguita.
Attenzione specifica merita l'attivit di monitoraggio espletata
dall'Amministrazione nel periodo di riferimento, posto che nei precedenti
referti sono state formulate osservazioni sui modi e sui tempi delle visite
"in loco" e delle relazioni finali[126].
Si osserva, in primo luogo, che nel corso del 2004 l'accesso diretto
sui luoghi di attuazione dei progetti avvenuto in un numero assai limitato di
casi - dieci - ma in
maniera tale da fornire quasi sempre elementi utilizzabili dall'Amministrazione
per ulteriori valutazioni, anche di iniziative ancora da intraprendere.
In secondo luogo, l'esame del referto relativo all'avviso n. 3 rivela
che stata tenuta nel dovuto conto anche l'osservazione relativa alla
necessit dell'adozione di schemi di rilevazione e oggetti di analisi quanto
pi possibile omogenei per consentire un'utile comparazione tra iniziative di
finanziamento intervenute a distanza di tempo.
Nell'esprimere, pertanto, apprezzamento per il comportamento
dell'amministrazione, si rileva, poi, che per l'effettuazione delle ispezioni
"in loco" sono state impiegate sedici unit di personale, alcune
delle quali pagate per spese di missione sulle risorse dell'ex art. 18 e altre
sui fondi del Dipartimento, laddove si tratti di personale da esso dipendente.
Riguardo alle azioni di sistema, delle quali si riferito nelle
precedenti relazioni[127],
nel corso del 2004 ha avuto seguito il progetto nazionale del Ministero
dell'Interno di ritorno volontario assistito, che ha rimpatriato
complessivamente 80 vittime di tratta, 10 delle quali minorenni, per una spesa
di Û 284.051,30.
L'OIM - Organizzazione internazionale per le migrazioni -, ente
attuatore del progetto, nel segnalare un perdurante interesse da parte della
categoria di donne oggetto di traffico a seguire percorsi di rientro assistito
nel paese di origine, ha comunque dato conto del successo dell'iniziativa
sinora attuata che al momento sta attraversando la fase di reintegrazione in
patria, specialmente nell'attivit lavorativa[128],
dipendente ed autonoma. Risulta, inoltre, deliberata la prosecuzione
dell'iniziativa attraverso un ulteriore finanziamento per Û 270.000, non ancora
erogato nel mese di novembre 2004 per la mancata istituzione dell'apposito
capitolo di bilancio in entrata del Ministero dell'interno.
Tuttora in corso risulta, inoltre, il progetto di Numero Verde anti-tratta[129].
In merito si rileva che esso ha comportato dall'1.1.2004 al 30.9.2004
l'erogazione di Û 2.044.023,36, dei quali Û 464.177,54 per la postazione
centrale e postazioni territoriali del sud Italia a valere su fondi strutturali
UE.
A decorrere dal 29 febbraio 2004, data di scadenza, sono state
rinnovate le convenzioni con gli enti affidatari delle postazioni territoriali
per la relativa gestione. L'esame a campione di alcune di esse ha consentito di
rilevare modalit di stipula e condizioni di gestione analoghe a quelle
previste negli atti contrattuali relativi all'esercizio precedente.
7.1.2 Il progetto prevenzione tratta degli esseri umani
Degna di menzione, con riferimento all'attivit di contrasto del
traffico di esseri umani, la conclusione del Progetto prevenzione tratta per il
2003 avvenuta con il convegno tenutosi a Roma il 21 novembre 2003, nel corso
del quale sono stati presentati i risultati conseguiti dall'iniziativa nei
quattro Paesi che ad essa hanno aderito (Albania, Romania, Ucraina, Moldavia).
Il progetto, finanziato per il 2003 dal Ministero degli esteri per Û
206.582,00[130] ai sensi
della legge 26 febbraio 1992, n. 212 di collaborazione con i paesi dell'Europa
centrale e orientale da cui proviene il maggior numero di soggetti vittime di
tratta, stato promosso dal Ministero dell'Interno con l'obiettivo di
sviluppare tavoli di lavoro comune con gli operatori delle rappresentanze
diplomatiche interessate, degli enti locali e degli uffici competenti dei paesi
aderenti per promuovere iniziative di prevenzione e sostegno alle vittime,
anche attraverso una cospicua attivit di informazione.
Visto il successo dell'iniziativa - di cui si dato conto nel corso
del citato convegno - il Ministero dell'interno ha richiesto ed ottenuto dagli
Affari esteri il finanziamento di una seconda annualit del Progetto per Û
300.000,00. In attesa dell'accreditamento - il decreto interministeriale per la
ripartizione dei fondi per il 2004 attualmente alla firma dei Ministri
interessati - risulta intanto avviata la predisposizione del piano operativo,
che ha riguardo ad ulteriori quattro Paesi dell'area balcanica.
7.2 I centri di trattenimento e identificazione
7.2.1 La normativa vigente e la programmazione per l'anno 2004
La normativa che presiede nell'anno al trattenimento degli immigrati
nei centri di permanenza temporanea e di identificazione, la stessa gi in
vigore nel 2002 e 2003 e di essa si diffusamente riferito nel precedente
referto[131].
Particolare menzione, per i pur limitati effetti sul trattenimento,
deve essere fatta delle sentenze della Corte Costituzionale n. 222 e n. 223
dell'8-15 luglio 2004, emanate con riguardo, rispettivamente, alla legittimit
costituzionale degli articoli 13, commi 4, 5 e 5 bis e 14, comma 5 quinquies
del decreto legislativo n. 286/98. Le sentenze, che hanno censurato l'art. 13,
comma 5 bis nella parte in cui non prevede che il giudizio di convalida del
provvedimento di espulsione con accompagnamento alla frontiera debba svolgersi
in contraddittorio prima dell'esecuzione del provvedimento stesso con le
garanzie della difesa, nonch l'art. 14, comma 5 quinquies nella parte in cui
stabilisce che per il reato di violazione dell'ordine del questore di lasciare
il territorio dello Stato di cui al comma 5 ter del medesimo articolo
obbligatorio l'arresto dell'autore del fatto, hanno portato all'emanazione del
decreto-legge 14 settembre 2004, n. 241 "Disposizioni urgenti in materia
di immigrazione", convertito nella legge 12 novembre 2004, n. 271. Per la
parte che qui interessa, si rammenta la disposizione che sospende il
provvedimento del questore di allontanamento dal territorio nazionale nelle
more della convalida da parte del giudice di pace territorialmente competente
e, per lo stesso tempo, il trattenimento in un centro di permanenza temporanea.
Nel periodo di riferimento nessuna novit , invece, intervenuta
riguardo alla diversa tipologia di trattenimento da riservare, ai sensi della
legge 189/02, ai richiedenti asilo: al momento in cui si riferisce non risulta
infatti esecutivo il regolamento di cui all'art. 32 della legge con la
conseguenza, gi diffusamente evidenziata nel precedente referto, di un uso
temporaneo e "sostitutivo" di strutture destinate ad essere
utilizzate come centri di accoglienza[132].
Nella sostanziale invarianza della disciplina normativa relativa alle
strutture di trattenimento deve anche menzionarsi la direttiva del Ministro
dell'interno per il 2004, che, al pari di quanto riscontrato per il biennio
precedente, contiene indicazioni assai generiche riguardo al programma di realizzazione
dei CPT e dei centri di identificazione, limitandosi a prevedere il
"completamento" dei primi e l'avvio della pianificazione dei secondi.
Per completezza di informazione si da, infine, atto della ulteriore
direttiva con cui il Ministro il 7 dicembre 2004 ha assegnato al Capo
Dipartimento per le Libert civili e l'immigrazione l'obiettivo di provvedere
alla realizzazione di strutture ricettive utili per l'accoglienza e
l'assistenza degli immigrati irregolari diretti verso il territorio italiano, collocate
nel territorio degli Stati di provenienza. Ci in attuazione del disposto di
cui all'art. 11, co. 5bis del d.lgs. 25 luglio n. 286[133].
7.2.2 La realizzazione dei centri nell'anno 2004 e la spesa sostenuta
Secondo quanto comunicato dal Ministero[134]
nel 2004 sono risultati operativi i centri di permanenza di cui al prospetto
che segue.
Tabella n. 33
Centri di permanenza temporanea operativi al 30/9/2004 |
||
Centri |
Capienza |
|
(ubicazione e denominazione) |
max |
disponibile |
Agrigento - ASI |
110 |
108 |
Agrigento -
Lampedusa |
180 |
174 |
Bologna - Caserma
Chiarini |
100 |
95 |
Brindisi -
Restinco |
180 |
60 |
Caltanissetta -
Pian del lago |
90 |
90 |
Catanzaro -
Malgrado tutto |
100 |
80 |
Crotone - S.Anna |
129 |
129 |
Milano - via Corelli |
120 |
120 |
Modena - v.le La
Marmora |
60 |
56 |
Otranto - Don
Tonino Bello |
200 |
50 |
Ragusa - Somicem |
60 |
60 |
Roma - Ponte
Galeria |
300 |
300 |
S.Foca - Regina
Pacis |
230 |
180 |
Torino -
Brunelleschi |
70 |
61 |
Trapani -
Serraino Vulpitta |
54 |
47 |
Totale |
1983 |
1610 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dallĠAmministrazione |
La capienza complessiva dei posti disponibili, pari a 1.610 unit[135],
ha subto un incremento del 23,73% rispetto all'anno 2002, quando i posti erano
1.228[136], grazie
alla realizzazione dei nuovi centri di Modena, Bologna, Crotone e l'ampliamento
di Roma - Ponte Galeria. Per completezza di informazione si riferisce che
l'amministrazione ha, altres, comunicato che sono in fase di ultimazione gli
ulteriori centri di Bari - Palese, Foggia - Borgo Tressanti e Gorizia -
Gradisca d'Isonzo, la cui capienza complessiva sar di 692 posti e che nel
corso dell'adunanza dell'11 marzo 2005 ha dato conto del prossimo avvio della
realizzazione di due strutture site, rispettivamente, a Trapani-Milo e
Lampedusa.
La spesa per la gestione dei primi nove mesi del 2004, espressa in
termini di impegni assunti sul cap. 2356 dello stato di previsione del
Ministero dell'interno, ammonta a Û 30.440.753,00. Si riportano a seguire due
prospetti che danno conto, rispettivamente, di questa spesa e di quella
relativa al 2003, per la quale si dispone dei dati definitivi.
Tabella n. 34 |
|||||||||
Spesa relativa al funzionamento dei centri
di permanenza nellĠanno 2003 |
|||||||||
Centri |
Somme impegnate per: |
Impegni totali sostenuti dal centro |
Accreditamento totale alle Prefetture |
Somme effettivamente spese dalle Prefetture
per: |
Spese totali |
Somme versate al CEEDMI |
|||
(ubicazione e denominazione) |
Gestione |
Manutenzione ord., straord. e lavori in
economia |
Gestione |
Manutenzione ord., straord. e lavori in
economia |
|||||
Agrigento - ASI |
1.712.786,38 |
77.463,62 |
1.790.250,00 |
1.790.250,00 |
1.667.901,22 |
77.463,62 |
1.745.364,84 |
44.885,16 |
|
Agrigento - Lampedusa |
1.758.428,10 |
113.712,63 |
1.872.140,73 |
1.872.140,73 |
1.677.951,25 |
113.698,81 |
1.791.650,06 |
80.490,67 |
|
Bari - Palese |
|
2.788.132,22 |
2.788.132,22 |
2.742.792,00 |
0,00 |
2.742.792,00 |
2.742.792,00 |
0,00 |
|
Bologna-Caserma Chiarini |
2.666.437,55 |
277.000,00 |
2.943.437,55 |
2.943.437,55 |
2.428.655,36 |
256.439,75 |
2.685.095,11 |
258.342,44 |
|
Brindisi - Restinco |
1.054.573,70 |
321.785,65 |
1.376.359,35 |
987.336,86 |
663.166,20 |
321.785,53 |
984.951,73 |
2.385,13 |
|
Caltanissetta - Pian del lago |
2.095.028,80 |
723.750,00 |
2.818.778,80 |
2.553.166,80 |
1.829.259,66 |
620.966,18 |
2.450.225,84 |
102.940,96 |
|
Catanzaro - Malgrado tutto |
1.467.942,33 |
0,00 |
1.467.942,33 |
1.340.358,43 |
1.273.677,12 |
0,00 |
1.273.677,12 |
66.681,31 |
|
Crotone - S.Anna |
0,00 |
2.576.000,00 |
2.576.000,00 |
2.576.000,00 |
0,00 |
2.576.000,00 |
2.576.000,00 |
0,00 |
|
Foggia - Borgo Tressanti |
0,00 |
3.521.698,70 |
3.521.698,70 |
1.500.000,00 |
n.d. |
n.d. |
n.d. |
n.d. |
|
Gorizia - Gradisca
d'Isonzo |
0,00 |
18.053.458,14 |
18.053.458,14 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
|
Milano - via Corelli |
3.762.133,35 |
491.709,25 |
4.253.842,60 |
4.253.842,60 |
3.621.470,85 |
467.711,13 |
4.089.181,98 |
164.660,62 |
|
Modena - v.le La Marmora |
2.334.055,17 |
677.581,54 |
3.011.636,71 |
2.862.636,71 |
2.185.055,17 |
641.234,73 |
2.826.289,90 |
36.346,81 |
|
Otranto - Don Tonino Bello |
540.295,92 |
158.780,00 |
699.075,92 |
699.076,92 |
331.329,94 |
158.781,00 |
490.110,94 |
208.965,98 |
|
Ragusa - Somicem |
0,00 |
104.330,00 |
104.330,00 |
104.330,00 |
0,00 |
102.358,08 |
102.358,08 |
1.971,92 |
|
Roma - Ponte Galeria |
3.618.625,73 |
1.051.503,48 |
4.670.129,21 |
4.597.129,21 |
3.618.625,73 |
978.467,04 |
4.597.092,77 |
36,44 |
|
Lecce-S.Foca - Regina Pacis |
2.771.490,24 |
87.688,93 |
2.859.179,17 |
2.859.178,17 |
2.742.769,15 |
87.687,93 |
2.830.457,08 |
28.721,09 |
|
Torino - Brunelleschi |
2.043.532,00 |
338.158,23 |
2.381.690,23 |
1.905.767,29 |
1.661.909,06 |
226.078,55 |
1.887.987,61 |
17.779,68 |
|
Trapani - Serraino Vulpitta |
732.846,80 |
131.547,00 |
864.393,80 |
841.877,80 |
707.423,80 |
131.547,00 |
838.970,80 |
2.907,00 |
|
TOTALI |
26.558.176,07 |
31.494.299,39 |
58.052.475,46 |
36.429.321,07 |
24.409.194,51 |
9.503.011,35 |
33.912.205,86 |
1.017.115,21 |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dall'Amministrazione |
Tabella n. 35
Impegni sostenuti per il funzionamento dei
centri di permanenza dal 1/1 al 30/9/2004 |
|||||||
Centri |
Somme impegnate per: |
Impegni totali sostenuti dal centro |
Fondi accreditati |
||||
(ubicazione e denominazione) |
Gestione |
Manutenzione Ordinaria |
Lavori in economia |
Altre spese non imputabili ai centri |
Manutenzione Staordinaria |
||
Agrigento - ASI |
1.712.786,38 |
1.498,54 |
31.709,93 |
0,00 |
0,00 |
1.745.994,85 |
1.745.757,02 |
Agrigento - Lampedusa |
1.717.988,16 |
459,60 |
45.633,95 |
24.385,48 |
0,00 |
1.788.467,19 |
1.788.467,19 |
Bari - Palese (C.A.) |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
25.000,00 |
11.621,72 |
36.621,72 |
36.621,72 |
Bologna - Caserma Chiarini |
2.602.509,50 |
50.000,00 |
120.000,00 |
10.000,00 |
0,00 |
2.782.509,50 |
2.294.607,50 |
Brindisi - Restinco |
1.406.098,00 |
120.056,32 |
20.000,00 |
0,00 |
0,00 |
1.546.154,32 |
840.056,32 |
Caltanissetta - Pian del lago |
1.763.534,40 |
0,00 |
150.000,00 |
0,00 |
120.000,00 |
2.033.534,40 |
1.850.000,00 |
Catanzaro - Malgrado tutto |
1.543.928,10 |
0,00 |
0,00 |
4.073,00 |
0,00 |
1.548.001,10 |
776.073,00 |
Crotone - S.Anna (C.P.T.) |
1.192.870,00 |
49.671,71 |
150.000,00 |
0,00 |
27.376,00 |
1.419.917,71 |
1.419.917,71 |
Foggia - Borgo Tressanti |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
Gorizia - Gradisca
d'Isonzo |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
Milano - via Corelli |
3.833.522,00 |
107.000,00 |
184.000,00 |
5.000,00 |
0,00 |
4.129.522,00 |
3.487.000,00 |
Modena - viale La Marmora |
2.926.549,66 |
180.000,00 |
180.000,00 |
0,00 |
55.817,76 |
3.342.367,42 |
4.654.917,08 |
Otranto - Don Tonino Bello |
510.300,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
510.300,00 |
300.000,00 |
Ragusa - Somicem |
0,00 |
100.000,00 |
0,00 |
14.323,63 |
6.000,00 |
120.323,63 |
120.323,63 |
Roma - Ponte Galeria |
3.689.154,00 |
532.000,00 |
10.289,20 |
0,00 |
0,00 |
4.231.443,20 |
2.142.289,00 |
Lecce - S.Foca - Regina Pacis |
2.229.120,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
2.229.120,00 |
2.000.000,00 |
Torino - Brunelleschi |
2.132.836,00 |
200.000,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
2.332.836,00 |
1.400.000,00 |
Trapani - Serraino Vulpitta |
587.640,32 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
56.000,00 |
643.640,32 |
516.330,92 |
TOTALI |
27.848.836,52 |
1.340.686,17 |
891.633,08 |
82.782,11 |
276.815,48 |
30.440.753,36 |
25.372.361,09 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dallĠAmministrazione |
I dati sin qui riferiti inducono a formulare alcune osservazioni.
In primis, in
mancanza di un obiettivo programmato nella direttiva annuale del Ministro in
modo sufficientemente specifico da poter essere verificato, non pu esprimersi
alcuna valutazione dell'efficienza dell'Amministrazione nel suo perseguimento.
Ove, peraltro, si abbia presente l'analisi tecnica prodotta a supporto del
disegno di legge Bossi-Fini per la quantificazione dei costi connessi alla sua
attuazione, si rileva che la realt anzi descritta assai diversa da quella
preventivata, che si prefiggeva la realizzazione entro il 2004 di 10 nuovi
centri per ulteriori 2.400 posti.
Il raggiungimento dell'obiettivo, stando a quanto riferito dalla stessa
Amministrazione, continua ad essere largamente condizionato dalla forte
ostilit che quasi sempre si manifesta in sede locale avverso l'allocazione
delle strutture di trattenimento. Le risorse disponibili in bilancio, per
converso, appaiono adeguate alla realizzazione e gestione di una rete di
accoglienza ben pi ampia.
|
Tabella n. 36 |
||
|
Capitolo 2356 |
||
|
Spese per lĠattivazione, la locazione, la gestione ivi compresa la
manutenzione ordinaria dei centri di permanenza temporanea, di identificazione
e di quelli di accoglienza per stranieri irregolariÉ |
||
|
Esercizio finanziario |
2003 |
2004 |
|
|||
|
Stanziamento iniziale |
80.026.553,00 |
105.466.553,00 |
|
Variazioni |
-29.003.389,00 |
-55.719.201,02 |
|
Stanziamento def. |
51.023.164,00 |
49.747.351,98 |
|
Impegni comp.za |
49.739.049,06 |
n.d. |
|
Pagato comp.za |
44.196.431,72 |
39.473.925,39 |
|
Residui comp.za |
5.542.617,34 |
n.d. |
|
Economie comp.za |
1.284.114,94 |
n.d. |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
||
|
Capitolo 7352 |
||
|
Spese per la costruzione lĠacquisizione il completamento e
lĠadattamento di immobili destinati a centri di permanenza temporanea e
assistenza di identificazione e di accoglienza per gli stranieri irregolari e
richiedenti asilo É |
||
|
Esercizio finanziario |
2003 |
2004 |
|
|||
|
Stanziamento iniziale |
50.100.000,00 |
24.790.000,00 |
|
Variazioni |
30.000.000,00 |
20.300.000,00 |
|
Stanziamento def. |
80.100.000,00 |
45.090.000,00 |
|
Impegni comp.za |
22.553.167,04 |
n.d |
|
Pagato comp.za |
2.267.377,80 |
234.567,01 |
|
Residui lett. "C" comp.za |
20.285.789,24 |
n.d. |
|
Residui lett. "F" |
57.546.832,96 |
n.d. |
|
Residui totali comp.za |
77.832.622,20 |
n.d. |
|
Economie comp.za |
0,00 |
n.d. |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati tratti dal S.I. RGS/Cdc |
Secondariamente, l'aumento del numero dei posti disponibili nelle
strutture, che come si visto ammonta a 1.610 unit, d la misura delle
maggiori necessit determinate dal prolungamento a sessanta giorni del
trattenimento (art. 13 legge 189/02) - anche in termini di costi sostenuti per
renderlo praticabile[137]
- che l'Amministrazione stata in grado di soddisfare. E', comunque, il caso
di ricordare che i soggetti trattenuti nell'anno presso i CPT costituiscono
solo una parte degli immigrati presenti sul territorio in posizione irregolare
nello stesso arco di tempo. Ci appare di tutta evidenza laddove si consideri
che a fronte di 105.957 rintracciati in posizione irregolare nel 2003, circa
700.000 hanno chiesto ed ottenuto la regolarizzazione in esito alla legge 189.
Considerazione a parte meritano i centri di identificazione per
richiedenti asilo, da realizzarsi ai sensi dell'art. 32, comma 3 della legge
189.
In mancanza della loro realizzazione, in merito alla quale si
riferito dianzi, va premesso che i posti riservati alla prima accoglienza nei
centri dei richiedenti asilo ammontano nel 2004 a circa 2.850 e sono dislocati,
come dal prospetto che segue, nelle strutture che in precedenza si
configuravano come centri di accoglienza temporanea istituiti ai sensi della
legge n. 563/1995 (c.d. legge Puglia). Deve, comunque, aversi presente che in
tali centri continua a fornirsi il primo soccorso agli stranieri che sbarcano
sulle coste italiane o vengono rinvenuti sul territorio, nel breve tempo
necessario al trasferimento presso i centri di permanenza temporanea, ove
dovuto. Proprio per l'estrema limitatezza della permanenza di questi soggetti
nelle strutture in questione, esse possono considerarsi destinate ai
richiedenti asilo, quasi interamente.
Tabella
n. 37 |
|||
Disponibilit
dei posti presso i C.T.A. al 30/9/2004 |
|||
Centri |
2004 |
||
Capienza |
|||
(ubicazione
e denominazione) |
max |
disponibile |
|
Bari - Palese |
1.000 |
530 |
* |
Crotone - S. Anna |
1.500 |
1.000 |
|
Foggia - Ortonova |
- |
- |
|
Lecce - Otranto |
- |
- |
|
Lecce - L'orizzonte |
600 |
410 |
* |
Ancona - Benincasa |
40 |
25 |
|
Caltanissetta - Pian del lago |
150 |
150 |
|
Como - Comune di Como |
200 |
90 |
|
Foggia - Borgo Tressanti |
794 |
384 |
|
Trapani - Salinagrande |
230 |
230 |
|
Gorizia - ex scuola S. Giuseppe |
32 |
32 |
|
Totale |
4.546 |
2.851 |
|
Fonte:
Elaborazione C.d.c. su dati forniti dall'Amministrazione |
|
|
|
*Non operativo |
|
|
|
La spesa sostenuta per la gestione di tali strutture negli anni 2003 e
2004 (sino alla data del 30 settembre) riportata nelle tabelle a seguire.
Tabella n. 38 |
||||||||
Spesa relativa al funzionamento dei centri
di accoglienza nellĠanno 2003 |
||||||||
Centri |
Somme impegnate per: |
Impegni totali sostenuti
dal centro |
Accreditam. totale alle
Prefetture |
Somme effettivamente spese
dalle Prefetture per: |
Spese totali |
Somme versate al CEEDMI |
||
(ubicazione e
denominazione) |
Gestione |
Manutenzione ord., straord.
e lavori in economia |
Gestione |
Manutenzione ord., straord.
e lavori in economia |
||||
Ancona - Benincasa |
363.832,00 |
37.260,92 |
401.092,92 |
302.392,70 |
265.131,78 |
37.260,92 |
302.392,70 |
0,00 |
Bari - Palese |
828.500,00 |
45.500,00 |
874.000,00 |
874.000,00 |
782.775,89 |
45.500,00 |
828.275,89 |
45.724,11 |
Caltanissetta - Pian del lago |
280.365,00 |
660.543,48 |
940.908,48 |
940.908,48 |
0,00 |
660.543,48 |
660.543,48 |
280.365,00 |
Como - Comune di Como |
864.675,00 |
0,00 |
864.675,00 |
864.675,00 |
847.575,13 |
0,00 |
847.575,13 |
17.099,87 |
Crotone - S. Anna |
5.170.239,05 |
541.923,56 |
5.712.162,61 |
5.712.162,61 |
4.967.706,39 |
456.797,67 |
5.424.504,06 |
236.012,86 |
Foggia - Borgo Tressanti |
1.581.873,80 |
247.339,48 |
1.829.213,28 |
1.829.213,28 |
1.581.873,80 |
247.270,81 |
1.829.144,61 |
68,67 |
Gorizia - ex scuola S. Giuseppe |
135.101,44 |
0,00 |
135.104,44 |
135.101,44 |
135.104,44 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
Lecce - L'orizzonte |
232.350,30 |
26.477,55 |
258.827,85 |
258.827,85 |
131.554,30 |
26.477,55 |
158.031,85 |
100.796,00 |
Trapani - Salinagrande |
1.062.061,00 |
790.042,28 |
1.852.103,28 |
1.166.800,60 |
450.000,00 |
716.800,60 |
1.166.800,60 |
0,00 |
TOTALI |
10.518.997,59 |
2.349.087,27 |
12.868.084,86 |
12.084.081,96 |
9.161.721,73 |
2.190.651,03 |
11.352.372,76 |
680.066,51 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dall'Amministrazione |
Tabella n. 39 |
|||||||
Impegni sostenuti per il funzionamento dei
centri di accoglienza dal 1/1 al 30/9/2004 |
|||||||
Centri |
Somme impegnate per: |
Impegni totali sostenuti
dal centro |
Fondi accreditati |
||||
(ubicazione e
denominazione) |
Gestione |
Manutenzione Ordinaria |
Lavori in economia |
Altre spese non imputabili
ai centri |
Manutenzione Staordinaria |
||
Ancona - Benincasa |
363.832,00 |
0,00 |
0,00 |
210.080,00 |
0,00 |
573.912,00 |
360.080,00 |
Bari - Palese |
0 |
15.231,48 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
15.231,48 |
15.231,48 |
Caltanissetta - Pian del lago |
961.260,00 |
0,00 |
100.000,00 |
0,00 |
422.357,99 |
1.483.617,99 |
1.483.107,99 |
Como - Comune di Como |
1.034.775,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
1.034.775,00 |
400.000,00 |
Crotone - S. Anna |
4.898.996,76 |
0,00 |
158.858,74 |
0,00 |
0,00 |
5.057.855,50 |
2.409.080,86 |
Foggia - Borgo Tressanti |
845.683,20 |
0,00 |
62.395,42 |
5.909,18 |
661.500,00 |
1.575.487,80 |
1.575.487,80 |
Gorizia - ex scuola S.Giuseppe |
135.104,44 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
135.104,44 |
135.101,44 |
Lecce - L'orizzonte |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
Trapani - Salinagrande |
2.049.691,88 |
0,00 |
257.995,63 |
0,00 |
0,00 |
0,00 |
1.368.850,51 |
TOTALI |
10.289.343,28 |
15.231,48 |
579.249,79 |
215.989,18 |
1.083.857,99 |
9.875.984,21 |
7.746.940,08 |
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dall'Amministrazione |
Come negli anni passati, non , tuttavia, possibile fornire un dato
complessivo della spesa per la prima accoglienza dei richiedenti asilo, in
quanto in alcuni casi alla necessit si fa fronte anche attraverso il
convenzionamento con strutture private (alberghi, istituti religiosi), la cui
ricognizione non mai apparsa praticabile con sufficiente approssimazione. Si
ricorda, comunque, che il regime introdotto dalla Bossi-Fini, in base alle
valutazioni tecniche connesse al disegno di legge, avrebbe reso necessaria la
creazione di 900-1.000 posti nei centri di identificazione.
7.2.3 Le modalit gestionali e i costi relativi ai centri di permanenza
temporanea e di accoglienza per richiedenti asilo
Le convenzioni in vigore nel 2004 per la gestione dei centri sono state
quasi tutte stipulate agli inizi del 2003, con effetti per il successivo
biennio. Di esse, e delle problematiche relative, si diffusamente riferito
nel referto n. 10/04[138],
cui si fa rinvio.
E' entrata in vigore in un momento successivo la convenzione relativa
al solo centro di Crotone, cosicch la situazione dell'anno 2004 quella che
risulta dalla tabella che segue:
Tabella n. 40 |
||||||||||
Confronto fra le convenzioni per la
gestione dei centri di permanenza stipulate a partire dal 1Ħ gennaio 2003 |
||||||||||
Centro |
Natura giuridica del sito |
Ente contraente |
Tipologia contratto |
Periodo |
Costo pro capite - pro die (IVA compresa) |
Presenze medie previste giornaliere |
Capienza teorica |
Importo contrattuale |
Servizi resi |
Note |
Agrigento ASI |
D |
Confederazione nazionale delle misericordie
d'Italia |
TP |
1/2/2003 31/12/2004 |
30,54 |
108 |
108 |
2.305.525,68 |
da convenzione tipo escluso mensa |
art.6 - l'importo
pro capite viene desunto dal 100% della capienza teorica invece dell' 80%
dello schema. C' a parte convenzione pasti di 12,26 Û iva esclusa
(pro capite - pro die) |
Agrigento Lampedusa |
D |
Confederazione nazionale delle misericordie
d'Italia |
TP |
1/2/2003 31/12/2004 |
37,92 |
88 |
88 |
2.332.535,04 |
da convenzione tipo escluso mensa |
Prezzi superiori
al capitolato dello schema.
Esiste gi una
convenzione per pulizie per Û 3.615,20 mensili (iva inclusa).* |
Bologna |
D |
C.R.I. |
TP |
1/3/2003 31/12/2004 |
80,70 |
78 |
97 |
4.212.136,50 |
da convenzione tipo escluso mensa |
C' a parte
convenzione pasti di 8,28 Û iva esclusa (pro capite - pro die) |
Brindisi |
D |
ONLUS Fiamme d'argento |
TP |
01/04/2003 31/12/2004 |
26,70 |
144 |
180 |
2.460.672,00 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Caltanissetta |
D |
Albatros 1973 |
TP |
1/3/2003 31/12/2004 |
63,40 |
76 |
95 |
3.226.516,92 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Catanzaro |
P |
Malgrado Tutto |
TP |
1/3/2003 31/12/2004 |
48,62 |
87 |
109 |
2.800.512,00 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Crotone |
D |
S.Anna - Isola di Caporizzuto |
TP |
14/10/2003 31/12/2004 |
33,47 |
99 |
124 |
1.471.207,32 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Lecce "Regina Pacis" |
P |
Fondazione Regina Pacis |
TP |
1/4/2003 31/12/2004 |
43,00 |
144 |
180 |
3.900.960,00 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Lecce - Otranto Don
Tonino Bello |
P |
Comune di Otranto |
TP |
1/4/2003 31/12/2004 |
40,50 |
35 |
50 |
893.025,00 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Roma Ponte Galeria |
D |
C.R.I. |
TP |
1/2/2003 31/12/2004 |
34,66 |
240 |
300 |
5.822.880,00 |
da convenzione tipo escluso mensa |
C' a parte
convenzione pasti di 7,61 Û iva esclusa (pro capite - pro die) |
Milano |
D |
C.R.I. |
TP |
1/2/2003 31/12/2004 |
75,02 |
140 |
140 |
7.246.932,00 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Modena |
D |
Confraternita delle misericordie d'Italia |
TP |
1/3/2003 31/12/2004 |
da 69,50 a 99,29 |
48 |
60 |
2.412.000,00 |
da convenzione tipo compreso mensa |
I pagamenti sono
cos distribuiti: da 51 a 60 (69,50); da 41 a 50 (75,00); da 31 a 40 (87,00);
fino a 30 (99,29). |
Torino |
D |
C.R.I. |
TP |
1/3/2003 31/12/2004 |
73,50 |
76 |
96 |
3.910.200,00 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Trapani |
D |
Insieme |
TP |
16/1/2003 31/12/2004 |
37,00 |
51 |
64 |
1.349.205,00 |
da convenzione tipo compreso mensa |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dall'Amministrazione |
||||||||||
* Tale somma
comprensiva del centro ASI di Agrigento e non possibile distinguerne i
costi separati. |
||||||||||
Legenda: D=demaniale; P=privato; TP=trattativa privata |
In esito alle osservazioni formulate dalla Corte sul permanere,
nonostante la significativa attivit di razionalizzazione svolta
dall'amministrazione, di differenze considerevoli tra i prezzi praticati nelle
varie strutture, la stessa amministrazione ha avviato approfondimenti in
materia, i cui effetti potranno apprezzarsi in modo significativo solo in epoca
successiva.
Il Dipartimento per le libert civili e l'immigrazione ha in ogni caso
dato atto nel corso dell'adunanza dell'11 marzo 2005 dell'avvenuto rinnovo di
quattro convenzioni a condizioni pi favorevoli.
7.2.4 Aggiornamento dei dati statistici relativi al fenomeno
immigrazione. Numero e tipologia dei soggetti ospitati nei CPT ed esito del
trattenimento
Si premettono all'analisi degli esiti del trattenimento nei centri di
permanenza temporanea i dati statistici aggiornati relativi al fenomeno
dell'immigrazione irregolare e alla attivit di contrasto, precisando che essi
si riferiscono per l'anno 2004 al periodo che va dal 1Ħ gennaio al 30
settembre.
Tabella n. 41 |
|||||||
|
2002 |
2003 |
2004 |
||||
Stranieri rintracciati in posizione irregolare: |
|
allontanati |
88.501 |
65.153 |
45.512 |
||
|
non rimpatriati |
62.245 |
40.804 |
34.860 |
|||
|
totale |
150.746 |
105.957 |
80.372 |
|||
Stranieri effettivamente allontanati: |
88.501 |
65.153 |
45.512 |
||||
Respinti alla frontiera |
37.656 |
24.202 |
18.725 |
||||
Respinti dai Questori |
6.139 |
3.195 |
1.993 |
||||
Ottemperanti all'intimazione |
2.461 |
8.126 |
5.816 |
||||
Espulsi con accompagnamento alla frontiera |
24.799 |
18.844 |
12.673 |
||||
Espulsi su conforme provv.to dell' A.G. |
427 |
885 |
675 |
||||
Stranieri riammessi nei paesi di provenienza |
17.019 |
9.901 |
5.630 |
||||
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dal Ministero
dell'Interno - Dipartimento P.S. |
Comparando gli anni 2003 e 2004, ove si ipotizzi un andamento regolare
nel corso dell'intero anno 2004 si rileva una sostanziale stabilit del numero
di stranieri rintracciati in posizione irregolare e di stranieri allontanati.
Deve, peraltro, evidenziarsi una tendenza in diminuzione degli espulsi con
accompagnamento alla frontiera.
Rispetto, invece, all'anno 2002 - vale a dire al periodo di vigenza
della legge Turco-Napolitano che ha preceduto la riforma recata dalla legge
189/02 - appare sensibile il calo degli irregolari rintracciati sul territorio
e di quelli successivamente allontanati. La diminuzione di questi ultimi e, in
particolare, dei soggetti espulsi con accompagnamento alla frontiera, appare
riconducibile in buona misura all'allungamento dei tempi di permanenza nei
centri di trattenimento di cui si dir appresso.
Premesso che il numero dei soggetti trattenuti si pone quale variabile
dipendente dalla capacit di intercettazione sul territorio delle forze di
polizia e dalla capienza delle strutture, la tabella a seguire evidenzia con
riguardo al triennio 2002-2004 il numero dei soggetti trattenuti nei centri e
l'esito del trattenimento.
|
Tabella n. 42 |
|||
|
Centri di permanenza temporanea |
|||
|
Riepilogo generale presenze |
|||
|
|
2002 |
2003 |
2004 |
|
Trattenuti |
18.625 |
14.223 |
11.883 |
|
Effettivamente
rimpatriati |
6.372 |
6.830 |
5.688 |
|
Dimessi per
scadenza dei termini di legge |
5.927 |
4.271 |
2.919 |
|
Dimessi per altre
cause |
5.003 |
1.920 |
3.044 |
|
Allontanatisi
arbitrariamente |
167 |
225 |
232 |
|
|
2002 |
2003 |
2004 |
|
Effettivamente
rimpatriati |
34,2% |
48,0% |
48,1% |
|
Dimessi per
scadenza dei termini di legge |
31,8% |
30,0% |
24,7% |
|
Dimessi per altre
cause |
26,9% |
13,5% |
25,7% |
|
Allontanatisi
arbitrariamente |
0,9% |
1,6% |
2,0% |
|
Fonte: Elaborazione C.d.c. su dati forniti dal Ministero dell'Interno
- Dipartimento P.S. |
La diminuzione del numero dei soggetti trattenuti nel 2003 e nei primi
nove mesi del 2004 rispetto al 2002 (confermata dal dato riferito nell'adunanza
dell'11 marzo 2005 dall'Amministrazione al 31 dicembre, che conta 15.647 trattenuti
e 7.895 effettivamente allontanati) appare da mettere in relazione al
prolungamento dei termini di permanenza, che ne comporta una minore rotazione
stante la sostanziale invarianza dei posti disponibili nei centri.
Il prolungamento del trattenimento di 30 giorni ha, infatti,
incrementato il tempo medio di utilizzo del singolo posto da 20 giorni nel 2002
a circa 30[139] nel 2003 e
a 26 nel 2004[140].
Dai dati comunicati risulta, inoltre, che l'80% circa delle espulsioni
nel 2003 e il 72% circa nei primi nove mesi del 2004 avviene nei primi 30
giorni di trattenimento e il restante periodo consente l'espulsione di un
ulteriore 20% nel 2003 e 28% circa nel 2004.
Vista la limitata utilit del prolungamento del trattenimento,
l'incremento delle espulsioni, che si verificano in misura assai pi elevata
nei primi trenta giorni con tempi di permanenza media molto ridotti nel 2004,
come per gli anni precedenti potrebbe essere in larga parte imputabile al
progressivo miglioramento nelle relazioni diplomatiche e alla stipula di
specifici accordi di cooperazione con i paesi di origine.
Tale ipotesi avrebbe dovuto essere avvalorata dall'analisi delle
provenienze geografiche dei trattenuti in relazione ai rimpatrii effettivamente
attuati. Ci, che risultato possibile per gli anni 2002 e 2003[141],
non dato fare con riguardo al 2004 poich un'avaria del server centrale ha
determinato la perdita delle necessarie informazioni dal 1Ħ gennaio 2004.
L'istruttoria condotta per chiarire la vicenda occorsa ha evidenziato che l'avaria
del server in cui i dati, acquisiti giornalmente via fax dalle Questure,
vengono immagazzinati si verificata il 22 maggio 2004 ed stata superata a
seguito di un intervento tecnico effettuato il 27 maggio successivo che ha
consentito di accertare l'avvenuta formattazione delle unit HDT e ha
comportato la spesa di Û 270[142]. Il reinserimento dei dati perduti ad
opera di dipendenti dell'amministrazione ha richiesto circa cinque mesi di
lavoro e non ha a tutt'oggi portato al recupero di quelli relativi alle
nazionalit di provenienza. Riguardo a quanto avvenuto, appare il caso di
sottolineare ancora una volta l'inadeguatezza di numerosi sistemi informativi
in uso al Ministero, anche sotto il profilo della professionalit degli
operatori addetti al funzionamento[143].
Quanto alla spesa sostenuta per le espulsioni deve, in via conclusiva,
darsi atto che per la prima volta il Dipartimento della P.S. ha indicato, con
riguardo all'esercizio 2003, le spese per il rimpatrio di extracomunitari che,
complessivamente, ammontano a Û 12.765.754,25[144]
e per il periodo 1.1.2003-30.9.2004 le spese sostenute, in relazione agli
stessi rimpatri, per missioni nazionali ed estere pari, rispettivamente, a Û
2.809.883,52 e Û 4.539.900,56.
[1] Delib. n. 1/2004/G, punto 4
[2] Delib. n. 22/03 e 10/04
[3] Delib. n. 10/2004/G, pagg. 1 e 2
[4] Al momento del deposito della relazione non sono disponibili i dati relativi agli impegni ed ai pagamenti e, pertanto, non possibile elaborare un quadro completo delle risorse destinate all'immigrazione nel 2004, n dato operare raffronti con gli esercizi precedenti. Si nota in ogni caso una notevole diminuzione delle risorse assegnate nel 2004 rispetto a quelle stanziate nel 2003, in relazione alle quali la deliberazione 10/2004/G aveva evidenziato che alle misure di sostegno erano stati destinati Û 38.617.678,00 e alle misure di contrasto Û 164.794.066,00.
[5] Il provvedimento mira a rendere operante il coordinamento e il monitoraggio delle disposizioni del T.U. concernenti la disciplina dell'immigrazione di cui al d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286. La struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri individuata ai sensi dell'art. 1, lett. d) e dell'art. 3, co. 1 del d.P.R. 6 febbraio 2004, n. 100 il Dipartimento per il coordinamento amministrativo di cui all'art. 18 del d.P.R. 23 luglio 2002 (DPCM 16 maggio 2004).
[6] Sul merito del provvedimento, infra (par. 3.1)
[7] Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2004, n. 3361
[8] La proroga al 31.12.2005 stata disposta dal d.p.c.m. 23.12.2004 pubblicato nella G.U. n. 304 del 29.12.2004.
[9] Dato fornito dal Dip. P.S. - Direz. centrale immigrazione e polizia delle frontiere.
[10] Il regolamento non specifica quali siano i sistemi gi realizzati e quali ancora in via di allestimento, n d conto per questi ultimi dei tempi necessari alla definitiva implementazione.
[11] Risultano realizzati:
á Ministero dell'interno - Dip. lib. civ. e imm.: archivio richiedenti asilo e archivio rifugiati
á " " - Dip. P.S.: casellario nazionale d'identit
Risultano in via di realizzazione:
á Ministero dell'interno - Dip. lib. civ. e imm.: archivio per l'emersione del lavoro irregolare (banca dati ELI da importare da Poste, che non ha ancora rilasciato il RAS del portale d'accesso degli utenti remoti e il relativo front-end)
á Ministero dell'interno - Dip. P.S.: archivio informatizzato dei permessi di soggiorno
á
Ministero del lavoro e delle politiche
sociali: anagrafe annuale informatizzata
á Ministero del lavoro e delle politiche sociali: sistemi informativi automatizzati finalizzati alla costruzione del Sistema informativo del lavoro e della borsa lavoro, derivanti dallĠaccordo Stato-regioni-autonomie locali dellĠ11 luglio 2002, dallĠarticolo 1, comma 2 lett. b), n. 4 della legge 14 febbraio 12003, n. 30 e dal decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.
[12] Il finanziamento tratto a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti di innovazione tecnologica, istituito dall'art. 26 della legge 27 dicembre 2002 n. 289.
[13] In proposito, si vedano i punti A.1.4, A.1.5 della direttiva del Ministro dell'Interno per l'anno 2003 e, in prosecuzione, n. d.1.1 della direttiva per l'anno 2004.
[14] Riguardo al superamento degli inconvenienti determinatisi presso la Commissione per il riconoscimento del diritto di asilo si veda il par. 6.2.2.
[15] Si vedano, in proposito, le direttive ministeriali per il 2003, punti A.1.4, A.1.5 e per il 2004, punti A.4.8, A.13.11
[16] Dato riferito dall'Amministrazione.
[17] L'amministrazione ha deciso di allocare la sala in un edificio consegnatole il 1Ħ gennaio 2004, data dalla quale ne dispone a titolo di occupazione precontrattuale (il contratto preliminare risale, invece, all'agosto del 2001). Numerosi i lavori di adeguamento alle necessit sopravvenute che sono stati eseguiti negli ultimi due anni e hanno determinato il progressivo aumento del canone di locazione congruito, al momento attuale, in Û 8.997.406,35. La determinazione di ubicare la sala operativa, e quindi tutto l'apparato informatico di supporto, nell'edificio sta attualmente rendendo necessaria la realizzazione di ulteriori lavori, la cui conclusione presupposto indefettibile per l'allestimento. Il contratto di locazione dell'immobile non risulta a tutt'oggi stipulato.
[18] A seguito dellĠentrata in vigore del regolamento di riorganizzazione del suddetto ministero approvato con D.P.R. 29 luglio 2004, n. 244, le competenze in materia di progettazione, sviluppo e gestione coordinata degli strumenti e dei sistemi informativi sono passate dalla direzione generale per le reti informative e lĠosservatorio del mercato del lavoro alla direzione generale per lĠinnovazione tecnologica
[19] Le altre aree di attivit
individuate in convenzione sono:
a.
la
conduzione dei sistemi informatici allocati presso il Centro Servizi e la rete
periferica dellĠAmministrazione
b.
lĠanalisi,
progettazione, realizzazione, messa in esercizio, assistenza allĠuso gestione e
manutenzione di un sistema di
supporto alle decisioni basato su data warehouse;
c.
lĠassistenza
tecnologica ed organizzativa per il trasferimento alle amministrazioni
richiedenti dei sistemi e dei servizi sviluppati con il presente contratto e/o
realizzati nellĠambito del SIL presso altre Amministrazioni e trasferiti presso
il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
d.
la
fornitura di beni e servizi accessori finalizzati a rendere operative le
attivit previste per lo sviluppo dei punti precedenti, laddove previsto dal
Capitolato Tecnico.
[20] Sul SILES v. infra.
[21] Il costo unitario di ogni punto funzione
stato prefissato nel contratto ed pari a 180 euro, Iva esclusa.
[22] Come gi fatto presente (v. pagg. 94 e 95 delib. n. 10/2004), il SILES unĠapplicazione informatica che utilizza il canale web per le reciproche interrelazioni tra le diverse istituzioni interessate al procedimento (Direzioni regionali e provinciali del lavoro per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Questure e Polizia di frontiera per il Ministero dellĠinterno, ambasciate e consolati italiani allĠestero per il ministero degli affari esteri) permettendo di espletare on line le pratiche previste dallĠiter burocratico. Per completezza si ricorda che il SILES nasce nel 2002, quando la direzione generale per lĠimpiego ne ha affidato lĠimplementazione ad una societ privata che ne ha, di fatto, mantenuto la gestione e manutenzione negli anni 2002/2003, anche quando la sua manutenzione ed implementazione era stata inserita fra le attivit comprese nel "programma gestione flussi" affidato ad Italia Lavoro s.p.a (v. infra par. 5.2.2).
[23] La convenzione stata approvata con decreto del direttore centrale per i servizi di ragioneria del dipartimento di P.S. in data 31.12.2003 (reg.to C.d.c. 2.2.2004). Il tempo occorso - circa 7 mesi - per l'avvio dell'attuazione da ricondursi, stando a quanto riferito dall'amministrazione, alla necessit di effettuare approfonditi accertamenti sui soggetti da utilizzare per evidenti ragioni di sicurezza pubblica.
[24] Si veda, in proposito, la delib. 10/2004, pag. 103 e segg.
[25] Lo stanziamento per le acquisizioni sin qui indicate per l'anno 2004 pari a Û mil. 32.7 e Û mil. 19.3 rispettivamente per il personale P.S. e il personale amministrazione civile (si veda, sul punto, la deliberazione Sez. centrale controllo gestione amm.ni Stato n. 10/04, pagg. 17 e seguenti)
[26] Le Prefetture beneficiarie sono quelle di Roma (Û 17.753,23), Crotone (Û 49.385,19), Agrigento (Û 1.209,21).
[27] Si veda, in proposito, la Sez. III della direttiva
[28] L'assegnazione avvenuta in data 3 marzo 2004
[29] L'assegnazione avvenuta in data 7 maggio 2004
[30] L'assegnazione avvenuta in data 15 marzo 2004
[31] Si veda, al riguardo, la pag. 2
[32] LĠobiettivo strategico "attivit finalizzate alla programmazione ed alla definizione della nuova regolamentazione dei flussi migratori" si articolava nei seguenti "obiettivi operativi": a) elaborazione del regolamento di attuazione del testo unico sullĠimmigrazione in materia di lavoro, b) elaborazione del decreto flussi di ingresso per motivi di lavoro subordinato, c) gestione e monitoraggio della legalizzazione".
[33] Sul punto v. deliberazione n. 10/2004/G pag. 96
[34] Si vedano in argomento le deliberazioni della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato n. 22/03 e n. 10/04.
[35] Ministero dell'interno - Dipart. P.S. - Dir. Centr. Immigr. e Polizia delle frontiere - nota prot.n. 400/A/2004/190/P del 2 marzo 2004.
[36] Sul punto, v. par. 7.2.4.
[37] V. paragrafi 5.2.2 e 6.1.3.
[38] Trattasi dellĠAnagrafe Informatizzata per i lavoratori extracomunitari
prevista dallĠart. 21, 7Ħ comma del t.u. approvato con il D.lg. n. 286 per
favorire lĠincontro tra domanda e offerta di lavoro subordinato dei lavoratori
stranieri.
[39] Si rammenta che anteriormente a tale data la regolamentazione dei
flussi e le attivit connesse allĠA.I.L.E. spettavano alla direzione generale
per lĠimpiego (v. delib. n. 10/2004/G pag. 80).
[40] Per gli stranieri non comunitari ammessi per motivi di lavoro
stagionale il limite delle quote stato fissato in 50.000 unit che sono state
riservate ad alcuni Stati (e cio, gli 8 Paesi per i quali, a quella data,
risultava essere stata accettata lĠadesione allĠUnione europea e quelli che
avevano sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria, eccÉ)
unitamente agli stranieri non comunitari titolari del permesso di soggiorno per
lavoro subordinato stagionale negli anni 2002 o 2003.
[41] Per gli stranieri ammessi per motivi di lavoro subordinato non
stagionale e autonomo, lĠanticipazione delle quote massime di ingresso di
lavoratori non comunitari per lĠanno 2004 quantificata in non pi di 29.500
ingressi, 20.000 dei quali sono riservati, secondo le modalit ivi indicate, a
cittadini di paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici
accordi di cooperazione in materia migratoria. Ulteriori riserve sono stabilite
in favore dei lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei
genitori fino al terzo grado in linea retta di ascendenza residenti in
Argentina, Uruguay e Venezuela.
[42] Trattasi delle Repubbliche Ceca, di Estonia, di Lettonia, di Lituania,
di Polonia, Slovacca, di Slovenia e di Ungheria che non godono di immediato
libero accesso al mercato del lavoro comunitario, a differenza delle
repubbliche di Cipro e di Malta alle quali sono state applicate immediatamente
tutte le norme comunitarie.
[43] In particolare il d.p.c.m. del 20 aprile stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio 2004, e le relative circolari
esplicative (nn. 14 e 15) sono del 28 e del 30 aprile 2004; mentre per il
d.p.c.m. dellĠ8 ottobre, la pubblicazione in Gazzetta intervenuta il 16
novembre e la circolare reca la data del giorno 15 di quel mese.
[44] Il relativo procedimento era cos articolato: invio della
richiesta di autorizzazione al
lavoro (redatta in bollo sul
modello appositamente predisposto) e dellĠallegato contratto di lavoro esclusivamente
mediante raccomandata spedita da Uffici postali dotati di affrancatrice dalla
quale risulti oltre alla data, anche lĠora di invio; evasione delle richieste
secondo lĠordine cronologico, e successivo inserimento da parte delle D.P.L.
allĠesito positivo dellĠistruttoria, dei dati relativi alla pratica
nellĠapposita maschera di immissione dati, disponibile sul sito del ministero
allĠindirizzo informatico che era stato previamente comunicato.
[45] Per i 16.000 stato reso noto che alla data del 14 gennaio 2004 erano
state registrate 5.452
autorizzazioni.
[46] V. deliberazione n. 10/2004/G pag. 10
[47] V. delib. n. 10/2004/G pag. 80 e segg.
[48] LĠart. 23 del t.u., come modificato dallĠart 19 della legge 189 del
2002, ha introdotto la possibilit di svolgere, nellĠambito di programmi
approvati, attivit di istruzione e formazione professionale da realizzare nei
paesi dĠorigine.
[49] Sembra opportuno ricordare che, lĠOrganizzazione era chiamata a:
á
programmare e realizzare -in forma di
seminari- campagne di informazione e orientamento rivolte alle associazioni
datoriali e agli imprenditori dirette a diffondere la conoscenza delle norme
vigenti in materia e delle relative procedure, nonch dellĠutilizzo dei sistemi
informatici realizzati in Italia ed in alcuni paesi dĠemigrazione
á
programmare e realizzare 100 corsi di
orientamento linguistico, sociale, culturale e giuridico in favore di
lavoratori immigrati ammessi nellĠambito delle quote o gi presenti e
temporaneamente disoccupati. I corsi devono essere preceduti da sessioni di
formazione dei formatori e seguiti da un attivit di consulenza per favorire la
ricaduta occupazionale dei lavoratori immigrati
á
produrre materiali informativi relativi
allĠaggiornamento dei sussidi didattici per i formatori e dei moduli di orientamento
per gli immigrati sia in italiano che nelle lingue delle comunit straniere
maggiormente rappresentate (albanese, araboÉ)
á
realizzare unĠindagine conoscitiva sulle
condizioni di inserimento di due gruppi significativi di immigrati: i
marocchini e i tunisini
[50] In particolare, a fronte di una previsione di 40 corsi da destinare a
800 lavoratori immigrati nellĠambito delle quote annuali di ingresso o gi
presenti e temporaneamente disoccupati per le regioni Ob. 1 e di 60 corsi per
1200 immigrati per le regioni Ob. 3, sono stati rispettivamente realizzati 39
corsi per 801 immigrati e 60 per 1226 beneficiari.
[51] V. del. n. 10/2004 pag. 5
[52] Si rammenta che il Programma definiva gli obiettivi e gli ambiti dĠintervento (linee guida) dellĠazione per ampie aree, rinviandone la concreta pianificazione a piani operativi bimestrali, da elaborare sulla base delle specifiche esigenze comunicate dal ministero e da questo approvate. Di fatto, Italia Lavoro ha depositato, in tutto, tre piani operativi secondo modalit diverse da quelle stabilite. Il primo, prodotto il 3 marzo 2003 (ed approvato dal ministero il successivo 17 giugno) conteneva unĠanalitica descrizione degli obiettivi e delle attivit relative a tutto il programma corredato anche del relativo cronoprogramma per il periodo che va dal 10 marzo 2003 al 30 gennaio 2004; il secondo, depositato il 2 luglio 2003 ed approvato con osservazioni dal ministero il giorno 9 dello stesso mese, si riferiva al periodo 2 luglio-1Ħ ottobre 2003 ed indicava le azioni che si sarebbero dovute svolgere nel trimestre. LĠultimo ha ad oggetto, invece, i mesi ottobre 2003-gennaio 2004 ed lĠunico che espressamente considera le macroazioni nellĠambito dei tre obiettivi specifici.
[53] V. del n. 10/2004 pag. 91
[54] Il 5Ħ comma dellĠart. 21 cos recita: "le intese o accordi
bilaterali di cui al comma 1 (n.d.r. trattasi degli accordi finalizzati alla
regolamentazione dei flussi di ingresso e delle procedure di riammissione)
possono prevedere che i lavoratori stranieri che intendono fare ingresso in
Italia per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale, si iscrivano in
apposite liste, identificate dalle medesime intese, specificando le loro
qualifiche e mansioni, nonch gli altri requisiti indicati dal regolamento di
attuazione. Le predette intese possono inoltre prevedere le modalit di tenuta
delle liste, per il successivo inoltro agli uffici del ministero del
lavoro"
[55] Secondo quanto si legge nel documento depositato dallĠamministrazione
nel corso dellĠistruttoria, per modello di servizi si intende: "un sistema
di relazioni logico-organizzative, supportato dallĠutilizzo di applicativi
informatici, tra gli attori competenti in materia di erogazione di servizi e
reinserimento lavorativo degli stranieri"
[56] Secondo quanto riferito dalla direzione generale per lĠimmigrazione,
in esecuzione del protocollo dĠintesa la Tunisia -sulla base delle indicazioni
fornite in merito ai profili professionali richiesti nel mercato del lavoro
italiano- ha fornito una banca dati preliminare di lavoratori disponibili ad
emigrare in Italia. Successivamente, la societ -con il supporto di una
"antenna operativa" gestita da unĠagenzia locale preventivamente da
essa formata- ha effettuato un primo screening su tale banca dati. La citata
agenzia ha, poi, realizzato, supportata da Italia Lavoro, i colloqui di
preselezione per poter fornire alle societ italiane coinvolte nel progetto una
banca dati mirata e corrispondente ai profili richiesti. I colloqui finali di
selezione sono stati svolti direttamente dai rappresentanti delle societ
italiane. Le attivit di preselezione e selezione hanno avuto luogo a Tunisi
dal febbraio al settembre 2004.
[57] Nella memoria prodotta in occasione dellĠadunanza la direzione generale ha fatto presente che gli applicativi per lĠincrocio domanda-offerta di lavoro, nonch per la gestione delle liste dei lavoratori extracomunitari hanno trovato posto allĠinterno del neo istituito sistema SILEN.
[58] Sul SILES v. pag. 94 della relazione approvata con del. N. 10/2004/G
[59] V. delib. n. 10/2004/G pag. 93.
[60] I corsi si articolano in tre fasi: nella prima i discenti sono sottoposti ad un test dĠingresso per stabilire il loro livello di competenza linguistico-cominicativa; nella seconda viene svolto un corso di 60 ore formative in aula (di cui 54 di lingua e cultura italiana e 6 di educazione civica) diversificato in due livelli, alla luce delle competenze degli allievi precedentemente testate. La terza fase vede la valutazione finale e rilascio della certificazione della lingua italiana.
[61] V. Delib. n. 22/2003/G pagg. 33 e segg. e n. 10/2004/G pag. 30.
[62] V. pag. 47 e segg.
[63] V. rel. n. 22/2003/G pag. 51 e segg.
[64] V. pag. 79
[65] Una prima modifica -proposta dallĠamministrazione con nota del 18
dicembre 2002 ed accettata dalle associazioni-ha comportato il differimento del
dies a quo dalla data di comunicazione dellĠapprovazione delle singole
convenzioni (effettuata il 26 giugno 2002) alla data della prima richiesta da
parte del comitato, che era intervenuta nei confronti di ciascuna di esse nel
periodo citato. Contestualmente, sono state modificate anche le prescrizioni
relative alle modalit di erogazione del finanziamento, rendendo pi stringenti
gli obblighi di rendicontazione. Una seconda modifica ha riguardato il dies ad
quem che stato prorogato, senza oneri, al 31 dicembre 2003, nelle more del
completamento dellĠavviata procedura di evidenza pubblica relativa
allĠaffidamento di attivit di indagini familiari e di organizzazione del
rimpatrio assistito.
[66] V. pagina 43 deliberazione n. 22/2003/G. Per quanto riguarda le altre
assegnazioni la Corte ha gi illustrato come le risorse siano state impiegate
(v. ibidem pag. 59 e 68 e segg.).
[67] V. pag. 75.
[68] Nel precedente referto (v. par. 6.1) stato illustrato come le
risorse stanziate sul fondo nellĠanno 2001 siano state utilizzate per
realizzare un progetto sperimentale di ambito regionale, avente quale obiettivo
lĠindividuazione di un modello di buone pratiche per lĠintegrazione sociale
degli immigrati, che, avviando un sistema di azioni integrate e concertate
tra le parti sociali e istituzionali interessate,potesse rappresentare un
paradigma di riferimento per altre esperienze territoriali. Erano stati, pertanto, firmati con 14 regioni che avevano aderito al
progetto altrettanti accordi di programma redatti sulla falsariga di quelli
firmati nel primo semestre dello stesso anno con le regioni Toscana e Veneto
(c.d. accordi-pilota).
[69] Le aree di intervento (identiche in tutti gli accordi) erano: la
promozione di programmi di alfabetizzazione e formazione; il sostegno
allĠaccesso allĠalloggio; lo sviluppo della funzione di mediazione culturale e
di servizi integrati in rete; la promozione del riconoscimento dei diritti
degli stranieri extracomunitari, con particolare attenzione allĠistituto della
carta di soggiorno; la revisione della legislazione regionale.
[70] Al riguardo vedi del. 10/2004/G pagg. 37-38.
[71] La copertura finanziaria per la parte regionale (pari al 30% del
progetto) stata trovata nel P.O.R. Ob.3 (2002-2006) della Regione, nella
misura B1 "inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi
svantaggiati".
[72] In realt il totale dei due importi pari a 328.772,00 e non a 328.572,00.
[73] Il ritardo nella definizione degli aspetti attuativi –secondo
quanto emerge dalla corrispondenza intercorsa fra lĠente territoriale e il
ministero- sarebbe da ascrivere alla pendenza di un ricorso giurisdizionale
prodotto avverso la gara dĠappalto esperita per lĠindividuazione del soggetto
gestore del "sistema web learning" relativo allĠaccordo del 2001.
[74] Si rammenta che i frequentatori del corso RAI erano stati 7.650 e che
in data 10 maggio 2001 lĠamministrazione aveva stipulato altre 3 convenzioni
con altrettanti enti certificatori. Gli stranieri che, allora, avevano superato
lĠesame e conseguito la relativa certificazione erano stati in tutto 2931 (v.
rel.22/2003/G, pag. 54)
[75] I mediatori ed esperti che hanno collaborato provenivano dallĠAfrica
(12), dallĠAmerica (7), dallĠAsia (9), dallĠEuropa (6) e dallĠItalia (32).
[76] lĠIstituto S. Gallicano una struttura complessa di medicina
preventiva delle migrazioni, del turismo e di dermatologia tropicale.
[77] La preselezione degli aspiranti corsisti ha riguardato 167 curricula
pervenuti. La fase successiva si articolata in esami scritti e orali. Ai
primi si sono presentati 96 candidati. Ogni scritto stato esaminato da due
commissioni composte da 3 mediatrici culturali, 3 psicologhe ed un docente di
italiano. Le prove giudicate positivamente sono state 79. I candidati esaminati
oralmente sono stati 75 (4 non si sono presentati) ed, alla fine gli ammessi al
corso sono stati 52, 12 dei quali come uditori.
[78] I compiti del comitato sono stati trattati gi nei precedenti referti
(v. pag. 62 e segg. del. n. 22/2003 e nota 23 della del. n 10/2004/G) nei quali
stato evidenziato come fra di essi sia compreso il provvedere al censimento
dei minori stranieri che, non avendo presentato domanda di asilo, si trovino
per qualsiasi causa in Italia e siano "privi di assistenza e
rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili
in base alle leggi vigenti nellĠordinamento italiano" (v. d.p.c.m. 9 dicembre 1999, n. 535).
Spetta, inoltre, allĠorgano
collegiale svolgere compiti di impulso e di ricerca al fine di promuovere
lĠindividuazione dei familiari dei minori suddetti, avvalendosi della
collaborazione delle competenti amministrazioni pubbliche e di idonei organismi
nazionali ed internazionali con i quali il dipartimento per gli affari sociali
– su proposta del comitato medesimo – pu stipulare apposite
convenzioni.
[79] LĠart. 4, c. 1 prevede che la possibilit di finanziare programmi
finalizzati all'accoglienza ed al rimpatrio assistito dei minori presenti non
accompagnati, proposti dal Comitato, nei limiti delle risorse preordinate allo
scopo nell'ambito del Fondo per le politiche migratorie.
[80] Sulla convenzione, che ha ad oggetto il censimento dei minori non accompagnati presenti sul territorio dello Stato, la Corte si era gi soffermata nella relazione n. 10/2004/G (v. pag. 39 e segg.).
[81] Il numero massimo di rimpatri previsti era di 8.
[82] Il Centro di informazione ed educazione allo sviluppo (CIES) un
organizzazione non governativa che opera nella cooperazione internazionale.
[83] Dalle schede di monitoraggio finale rese dalla direzione al Servizio di controllo interno sullo stato di attuazione della direttiva annuale si evince che il materiale informativo stato predisposto su supporto cartaceo ed elettronico ai fini della successiva diffusione presso gli uffici designati. I contenuti del materiale in parola –elaborati sulla base delle modifiche che sarebbero state introdotte dal regolamento di attuazione, sono stati, nelle more dellĠentrata in vigore di questo, sottoposti allĠesame delle altre amministrazioni coinvolte (esteri, interno e salute) al fine di verificarne la coerenza con la cornice normativa di riferimento.
[84] Il 1Ħ comma dellĠart. 5 del D.P.R. n. 384 del 2001, che ha approvato
il "regolamento semplificazione dei procedimenti di spese in
economia" dispone che "per l'esecuzione a cottimo fiduciario le amministrazioni
richiedono almeno cinque preventivi redatti secondo le indicazioni contenute
nella lettera d'invito. Quest'ultima di norma contiene: l'oggetto della
prestazione, le eventuali garanzie, le caratteristiche tecniche, la qualit e
le modalit di esecuzione, i prezzi, le modalit di pagamento nonch la
dichiarazione di assoggettarsi alle condizioni e penalit previste e di
uniformarsi alle vigenti disposizioni."
[85] La Fondazione ISMU, gi Fondazione Cariplo-ISMU, un ente scientifico autonomo e indipendente che promuove studi, ricerche e iniziative sulla societ multietnica e multiculturale, con particolare riguardo al fenomeno delle migrazioni internazionali.
[86] Sic: 16Ħ punto delle premesse del decreto di approvazione della
convenzione.
[87] Il d.l. n. 249/04 stato convertito con modificazioni dalla legge 3
dicembre 2004, n. 291.
[88] Per la precisione, la direttiva prevedeva che allĠattuazione dellĠobiettivo si sarebbe dovuto provvedere mediante la pubblicazione di un bando e la nomina di una commissione incaricata di procedere alla valutazione dei progetti. LĠimporto delle risorse che si prevedeva di destinare a tale finalit era di Û 1.800.000,00
[89] V. retro pag. 56
[90] Il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, un istituto di ricerca socioeconomica fondato nel 1964. A partire dal 1973 divenuto Fondazione riconosciuta con D.P.R. n. 712 dell'11 ottobre 1973, anche grazie alla partecipazione di grandi organismi pubblici e privati. La fondazione svolge attivit di studio, consulenza, valutazione e proposta nei settori vitali della realt sociale italiana ed europea: formazione, lavoro, welfare, reti territoriali, ambiente, economia, sviluppo locale ed urbano, governo pubblico, comunicazione, cultura. Il lavoro di ricerca viene svolto prevalentemente per conto di ministeri, amministrazioni regionali, provinciali e comunali, camere di commercio, associazioni imprenditoriali e professionali, istituti di credito, aziende private, gestori di rete, organismi internazionali (come ad esempio l'Unione Europea).
[91] Dalle schede di monitoraggio finale rese dalla direzione al Servizio di controllo interno sullo stato di attuazione della direttiva annuale si apprende che in Sri Lanka lĠattivit di selezione avvenuta in due fasi: in una prima di identificazione e preselezione di lavoratori srilankesi da impegnare nella cura della persona stata realizzata sulla base della banca dati di lavoratori candidati allĠemigrazione creata dallĠAgenzia del Lavoro dello Sri Lanka. La seconda fase di selezione, curata nella prima met del dicembre del 2004 da funzionari dellĠOIM e della Regione Toscana, ha condotto allĠidentificazione di 86 lavoratori (71 donne e 15 uomini) rispondenti alle esigenze delle famiglie toscane coinvolte nel progetto. Per la Moldavia, invece, lĠattivit di selezione stata condotta direttamente dalle Regioni Lombardia e Veneto e dalla Provincia di Piacenza con il supporto dellĠOrganizzazione internazionale. In esito a tale attivit stat individuata una lista di 210 lavoratori in linea con i fabbisogni dei mercati locali di lavoro.
[92] La Societ Italiana di Diritto Internazionale (SIDI) una
organizzazione senza scopo di lucro, costituita per promuovere, attraverso
convegni, incontri di studio, concorsi, pubblicazione di monografie, periodici
ed atti di convegni, la diffusione del diritto internazionale.
[93] Il relativo accordo di cofinanziamento tra la Commissione Europea- direzione generale Impiego e affari sociali e la direzione generale per lĠimmigrazione, sottoscritto il 12 novembre 2004, prevedeva un costo complessivo di Û 81.786,62, di cui Û 61.786,62 a valere sul medesimo Fondo di rotazione ed Û 20.000,00 sulle risorse nazionali.
[94] Delib. Sez. centrale controllo gestione amm.ni Stato n. 10/2004, pag. 11 e segg.
[95] Il Consiglio di Stato ha reso un primo parere interlocutorio sullo
schema del regolamento relativo alle procedure per il riconoscimento dello
status di rifugiato adottato il 26 gennaio 2004. Gli appunti pi salienti
riguardavano la necessit del coinvolgimento nella stesura dell'atto di tutte
le amministrazioni competenti nella materia e dell'adozione di misure di
maggiore tutela dei richiedenti asilo (collocazione in strutture adeguate di
quelli che presentano specifiche esigenze, presenza di interpreti presso gli
uffici di frontiere, organizzazione della vita sociale nei centri di
identificazione coerente con la dignit della persona, iscrizione provvisoria
presso il Servizio sanitario nazionale, prerogative di collegi prefetto della
Commissione territoriale per l'esame delle richieste, etc.). L'amministrazione
ha insistito perch il Consiglio di Stato emettesse, comunque, un parere
definitivo, poi reso il 19 aprile 2004.
[96] Il disegno di legge attualmente all'esame della Camera dei Deputati. Una volta licenziato dalla Camera, dovr passare al Senato.
[97] Direttiva generale del Ministero dell'Interno per l'anno 2004 del 26 febbraio 2004. Il Capo del dipartimento per le libert civili e l'immigrazione ha attribuito obiettivi e risorse ai dirigenti per darvi attuazione con decreto in data 7.5.2004.
[98] Deliberaz. 10/04, pagg. 49 e segg.
[99] In merito, vedasi delib. 10/2004 pag. 51 e segg.
[100] L'attivit di rendicontazione disciplinata dal decreto di ripartizione che, all'art. 1 punto 4, demanda al Servizio centrale di supporto affidato in convenzione all'ANCI di stabilirne le modalit in ottemperanza alla regolamentazione del Fondo europeo per i rifugiati -FER.
[101] Dati tratti dalla relazione resa dall'ANCI il 30.3.2004 sull'andamento della Convenzione di cui all'art. 32 della legge 30 luglio 2002, n. 189.
[102] La disponibilit complessiva del capitolo deriva dalla somma inizialmente stanziata in bilancio e dai finanziamenti di provenienza FER - Fondo europeo per i rifugiati -, che l'hanno incrementata per Û 1.198.133,00 rendendola complessivamente pari a Û 11.358.133.
[103] Il numero dei posti risulta incrementato di circa duecento unit in esito al terzo decreto di ripartizione del Fondo, di cui si riferito alla pagina precedente.
[104] La prima convenzione di affidamento del Servizio all'ANCI stata stipulata il 24 luglio 2004 con termine finale 31 dicembre 2003, per un importo complessivo pari a Û 831.500,00, di cui 250 mila destinati a programmi di rimpatrio. La seconda convenzione, stipulata il 29 dicembre 2003 per il periodo 1Ħ gennaio-31 dicembre 2004, di pari oggetto, riconosce all'ANCI Û 1.245.000,00, di cui 350 mila finalizzati a programmi di rimpatrio.
[105] La relativa convenzione Ministero interno-OIM, stipulata il 1Ħ dicembre 2003, ha comportato una spesa di Û 207.000.
[106] Si veda, sul punto, quanto riferito alla pag. 54 della deliberazione n. 10/04.
[107] I servizi attivi al 31 dicembre 2003 sono situati presso i valichi di frontiera di: Ancona, Bari, Brindisi, Como, Gorizia, Imperia, Roma - Fiumicino, Trapani, Trieste, Varese - Malpensa, Venezia.
[108] Il finanziamento per corsi di lingua stato previsto dal d.p.c.m. 4
agosto 1999, che ha approvato le iniziative individuate del tavolo di lavoro
Puglia per venire incontro alle condizioni di disagio della popolazione della
regione Puglia soggetta, in quel periodo, a intensi flussi migratori dai Paesi
dellĠarea balcanica, nel cui ambito erano stati compresi anche "corsi
scolastici di lingua". I finanziamenti per i corsi in parola ,
quantificati in £. 600.000 per il
1999 e £. 1.200.000.000 per il 2000, sono stati imputati ad un capitolo da
istituire.
[109] Il "fondo dellĠistituzione scolastica" –costituito a
decorrere dal 1Ħ settembre 1999 presso tutte le istituzioni scolastiche di ogni
ordine e grado- finalizzato, ai sensi dellĠart. 26 del contratto medesimo
a retribuire sia le prestazioni
rese dal personale docente, educativo ed ATA per sostenere il processo di
autonomia scolastica, sia le attivit connesse allĠampliamento dellĠofferta di
istruzione e formazione anche in relazione alla domanda proveniente dal
territorio.
[110] LĠart. 4 del CCNI del 1999, dedicato alle "scuole situate nelle
zone a rischio" dettava norme dirette ad "incentivare, sostenere e
retribuire lo specifico impegno del personale disponibile ad operare nelle
scuole collocate in aree a rischio di devianza sociale e criminalit minorile,
caratterizzate da dispersione scolastica sensibilmente superiore alla media
nazionale, e a permanervi per la durata prevista dal progetto e, comunque, per
non meno di tre anni, al fine di sperimentare, attraverso specifici progetti É,
interventi mirati al contenimento e alla prevenzione dei fenomeni descritti".
A tal fine il successivo 3Ħ comma destinava, in ragione di anno, 93 miliardi di
lire (corrispondenti ad Û 48.030.491,62).
[111] Il D.P.R. 6 novembre 2000, n. 347 ha approvato il regolamento di organizzazione del ministero della pubblica istruzione.
[112] V. art. 6 del citato DPR
n. 319 dellĠ11 agosto 2003.
[113] EĠ al riguardo precisato che i direttori degli Uffici Scolastici
regionali, previa informazione preventiva alle OO.SS., devono ripartire i fondi
fra le Istituzioni scolastiche interessate, secondo i seguenti criteri di
massima:
á
presenza di alunni stranieri e/o nomadi
iscritti superiore al 10% della popolazione scolastica degli istituti stessi
á
situazioni particolari e/o di emergenza,
in presenza di un numero significativo di alunni stranieri
á
iniziative per la progettazione e lo
studio di strategie specifiche per lĠaccoglienza e lĠintegrazione
á
progetti di accoglienza e di integrazione
per i quali sia richiesta la prosecuzione per il permanere delle esigenze.
[114] Il 70% della somma stato assegnato in base al numero delle scuole
aventi una percentuale di alunni stranieri e/o nomadi iscritti superiore al 10%
della popolazione scolastica degli istituti stessi. Il 30% sulla base del
numero degli alunni stranieri e/o nomadi presenti nel territorio regionale.
Questa quota raddoppiata nei casi in cui, pur in presenza di un rilevate
numero di alunni stranieri diffusi sul territorio, non sia applicabile il
criterio del 70%.
[115] I criteri indicati sono identici a quelli della circolare 155/2001,
con lĠunica eccezione che l dove, al 3Ħ alinea, si fa riferimento alle
"iniziative per la progettazione e lo studio di strategie specifiche per
lĠaccoglienza e lĠintegrazione", la nuova circolare aggiunge che si deve
aver riguardo alle istituzioni
scolastiche, il cui personale docente "abbia acquisito specifiche
competenze a seguito di attivit di formazione sullĠeducazione interculturale
promossa dal ministero. In particolare, ci si riferisce al "Progetto
A.L.I." (Accoglienza, Lingua, Cultura) che, avviato alla fine del 2000 con
finanziamenti relativi allĠesercizio finanziario 1999, ha comportato
complessivamente lĠaccreditamento agli Uffici Scolastici provinciali del
capoluogo di regione di £. 1.240.000.000 (oggi Û 640.406,55). Obiettivi del
progetto erano sia la formazione del personale scolastico, sia la realizzazione
di specifici interventi a favore di alunni e delle loro famiglie, anche
mediante il collegamento in rete di scuole attive sul campo dellĠeducazione
interculturale e lĠattivazione di
tutte le sinergie possibili sul territorio.
[116] EĠ stato reso noto che "una serie di coincidenze ha ritardato
lĠemanazione della suddetta CM, ovvero lĠentrata in vigore del nuovo contratto
collettivo a ridosso dellĠanno scolastico in corso, lĠattuale fase di
transizione connessa al processo di riordino dellĠamministrazione, le
innovazioni introdotte dal nuovo contratto e la necessit di concordarne
lĠapplicazione con le strutture nazionali delle OO.SS.".
[117] V. referto 10/2004/G pag. 53
[118] Per questĠultimo emerso solo che le risorse in esame sono state accorpate a quelle assegnate ex CCNI dalla circolare n. 155/2001 allo scopo di avviare interventi coordinati.
[119] Fra i compiti prioritari del Nucleo previsti dal punto 2 del suddetto
decreto del dirig. gen., si segnalano: il coordinamento della rilevazione dei
dati relativi ai flussi migratori; lĠindividuazione dei criteri di assegnazione
ai C.S.A. ed alle i Istituzioni scolastiche dei finanziamenti finalizzati ai
corsi destinati ai cittadini non italiani ed alle attivit dĠintercultura; il
coordinamento dei rapporti con tutti i livelli istituzionali coinvolti nelle
politiche riguardanti i cittadini non italianiÉ
[120] Anche i CC.SS.AA. hanno trattenuto alcune somme da utilizzare a fini perequativi, ma anche queste, come quelle rimaste nella disponibilit dellĠUfficio Scolastico, hanno subito gli effetti derivanti d c.d. decreto taglia spese.
[121] I Centri Risorse Interculturali di Territorio hanno il compito di:
a) promuovere reti di scuole per la pianificazione e la realizzazione
delle attivit interculturali del territorio
b) utilizzare il fondo, assegnato in proporzione al numero degli alunni
non italiani iscritti nelle scuole del territorio di competenza nellĠa.s.
2002/03 per:
1. corsi di lingua italiana, come lingua seconda, per minori;
2. corsi di lingua italiana, come lingua seconda, per adulti;
3. corsi di madrelingua, come lingua prima, per minori ed adulti;
4. interventi di accoglienza per alunni di recentissima immigrazione e/o
di supporto allĠinserimento nella comunit scolastica, con eventuale
collaborazione dei mediatori linguistico-culturali;
c) formare i docenti sul tema dellĠintercultura;
d) formare i mediatori linguistico-culturali;
e) monitorare le esperienze realizzate;
f) raccogliere la documentazione e diffusione della progettazione di
maggior rilievo.
[122] Il fondo non ha introitato per l'esercizio 2004 alcun provento della confisca ordinata a seguito di condanna per i delitti di cui agli artt. 416, 600, 601 e 602 c.p.
[123] Dati forniti dall'amministrazione
[124] Si veda, in proposito, il rapporto reso dall'OIM di cui alla nota n. 24
[125] Dati forniti dall'amministrazione.
[126] Si vedano, al riguardo, le pagine 125 della delib. 22/2003 e 76 e segg. della delib. 10/2004
[127] In proposito si vedano le pagg. 125 e segg. della delib. 22/2003 e 77 e segg. della delib. 10/2004
[128] OIM - Rapporto finale "Progetto nazionale per assicurare il ritorno volontario assistito e la reintegrazione nel paese di origine delle vittime di tratta" - 1Ħ aprile 2003 - 30 marzo 2004
[129] In proposito si vedano le pagg. 126 e segg. della delib. 22/2003 e 78 e segg. della delib. 10/2004
[130] Di questi risultano erogati, a conclusione del progetto, Û 129.462,00.
La liquidazione delle somme ancora dovute all'OIM, in quanto non rendicontate,
avverr mediante ricorso alla procedura amministrativo contabile prevista per
gli importi perenti.
[131] Si veda, in proposito, la deliberazione n. 10/04/G, pagg. 59 e segg.
[132] Si veda la deliberazione n. 10/04/G, pagg. 61 e segg.
[133] Modificato in tal senso dalla legge 12 novembre 2004, n. 271, di conversione del d.l. 14 settembre 2004, n. 241 recante disposizioni urgenti in materia di immigrazione.
[134] Ministero dell'interno - Dip. libert civ. e imm. - nota prot. 4/1086 del 26.5.04
[135] La capienza massima risulta pari a 1.983 unit delle quali, tuttavia, per diverse ragioni il 20% circa non risulta effettivamente disponibile.
[136] Dato fornito dal Dipartimento libert civili e immigrazione con nota prot. 4/2530 del 15 novembre 2004.
[137] La relazione tecnica al disegno di legge di modifica alla normativa in materia di immigrazione e asilo (tradottosi poi nella c.d. legge Bossi-Fini) aveva stimato in 3.800 posti la recettivit complessiva necessaria dei CPT, a fronte dei 1.400 gi esistenti all'atto della sua predisposizione, per dare ospitalit a 36.000 persone potenzialmente destinatarie della misura del trattenimento per un tempo medio di 30 giorni.
[138] Delib. n. 10/04/G pagg. 62 e segg.
[139] Dati riferiti dal Ministero dell'interno - Dipartimento pubblica sicurezza.
[140] Il prolungamento del trattenimento sino a sessanta giorni produce effetti positivi ove si verifichi un incremento della percentuale di soggetti espulsi sul totale di quelli esaminati in conseguenza del maggior termine di permanenza, tale da compensare la riduzione del numero di soggetti trattenuti che deriva dalla minore rotazione.
[141] Nel precedente referto (tab. 14) sono stati considerati sei paesi, che rappresentano nel loro complesso le nazioni di origine del 58% degli immigrati trattenuti nel 2002 e del 63% nel 2003.
[142] Informazioni comunicate dal Dip. P.S. - Dir. centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere con nota prot. 400/B/2005 del 12.1.2005.
[143] Per l'analoga vicenda occorsa al sistema informativo della commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato si veda la deliberazione della Sezione centrale di controllo n. 10/04, pagg. 49 e seguenti.
[144] L'importo complessivo il risultato delle seguenti voci:
- spese relative al rimpatrio di extracomunitari (mezzo aereo + nave) Û 12.472.118,90
- spese somministrazioni pasti a extracomunitari Û 63.833,77
- spese trasporto extracomunitari ai CPT o questure Û 229.801,58