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I deputati chiedono una politica europea dell'immigrazione
Immigrazione -
03-04-2008 - 16:57
Con l'allargamento della zona Schengen a molti dei paesi europei dell'ex-blocco orientale il problema dell'immigrazione sembra spostarsi su nuovi fronti. Malgrado controlli rafforzati, la pressione degli immigrati in cerca di un futuro migliore non accenna a diminuire. La Polonia, ad esempio, ha predisposto strutture di accoglienza per ospitare cittadini extra europei che illegalmente entrano nell'Ue.
Una delegazione di dieci eurodeputati si è recata il primo aprile a Varsavia per una due giorni di approfondimento, con visita ai centri per immigrati e all'agenzia europea per la gestione delle frontiere esterne, Frontex. Durante il soggiorno i deputati hanno avuto modo di confrontarsi con alcuni rappresentati delle autorità polacche e delle ONG.Un flusso in ascesa
Il viaggio si inserisce in una serie di missioni della commissione parlamentare per le libertà civili, come quella a Lampedusa, per verificare in prima persona le condizioni degli immigrati e dei richiedenti asilo nei centri di accoglienza dei vari Stati membri e valutare l'implementazione delle principali leggi europee in materia.
Dopo l'ingresso nel 2004 della Polonia nell'Ue e la recente adesione allo spazio di libero movimento Schengen, il flusso migratorio è in netta ascesa, con provenienza essenzialmente dai paesi dell'ex Unione Sovietica, come l'Ucraina o la Bielorussia, mentre i richiedenti asilo sono essenzialmente ceceni.
Un problema europeo
Commentando la visita del primo aprile al centro di Lesznowola, l'eurodeputato britannico Newton Dunn del gruppo dell'alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa (ALDE), ha constatato l'immigrazione "incontrollata" alla quale l'Europa è sottoposta, definendola un "problema europeo". "Dobbiamo disporre di una politica che controlli la quantità degli immigrati", ha dichiarato. Gli fa eco la collega polacca Genowefa Grabowska del gruppo socialista (PSE), che riconosce come il passaggio degli immigrati nel confine orientale Ue sia "un viaggio di transito". La Polonia, infatti, "non è un paese economicamente interessante".
Riguardo le condizioni del centro immigrati, il capo della delegazione l'eurodeputato francese Patrick Gaubert del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (PPE-DE), smentisce coloro che le hanno definite "cattive". "L'impressione è positiva" anche per la deputata tedesca Wolfgang Kreissl-Dörfler del gruppo socialista (PSE), per la quale il centro "è pulito e ben presentato". Anche Genowefa Grabowska concorda: "Ci sono due strutture per mamme e bambini, sei dottori, una libreria in lingua e uno spazio di preghiera". Anche se "resta ancora da fare per adattarlo agli standard europei", aggiunge.
Il voto del Parlamento
Il Parlamento, forte della codecisione in materia, voterà a maggio una legge sul rimpatrio degli immigrati illegali. Il relatore, l'eurodeputato tedesco Manfred Weber del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (PPE-DE), propone standard e procedure comuni nei paesi membri sulla custodia temporanea e sul rimpatrio.
Dopo la Polonia, i deputati della commissione parlamentare libertà civili faranno tappa il 10-11 aprile in Danimarca, prima di recarsi a Cipro nel mese di maggio.
RIF.: 20080331STO25215
Per ulteriori informazioni :
Su "Europa via satellite": Reazioni dei deputati di ritorno dalla visita in Polonia (EN)Commissione parlamentare libertà civili, giustizia e affari interniFrontex (EN)La relazione del Parlamento (EN)L'approfondimento del servizio stampa (EN)Articolo: Rimpatrio di immigrazione illegaleIl resoconto del servizio stampa (EN)
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