E’ recente la proposta della Commissione europea di modificare le norme comuni in materia di asilo in modo da garantire ai richiedenti asilo condizioni di vita migliori. Le proposte della Commissione chiedono la modifica delle disposizioni sull' accoglienza, del regolamento Dublino e della banca dati Eurodac.
La Commissione europea all’inizio di dicembre ha avanzato la sua proposta per un approccio umanitario alla questione asilo: nel sistema asilo dell’Europa a 27 devono essere modificate le norme sull’accoglienza dei richiedenti asilo, il regolamento Dublino e rafforzata la banca dati Eurodac nel rispetto della privacy.
L’accoglienza dei richiedenti asilo in Italia. Attualmente l’accoglienza di coloro che cercano protezione in Italia è disciplinata dal d.lgs. 140/2005 in attuazione della direttiva 9/2003 che “stabilisce norma minime relative all’accoglienza dei richiedenti asilo negli stati membri”. Ai richiedenti asilo non sottoposti a misure di trattenimento nei Cie ( Centri di identificazione ed espulsione disciplinati dal Testo unico immigrazione) e per i quali non ricorrono le ipotesi di accoglienza in un Cara ( centri di accoglienza per richiedenti asilo, disciplinati dal d.lgs. 25/2008) possono beneficiare, se non dispongono di mezzi di sussistenza, delle strutture di accoglienza gestite dal Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. La prefettura, a seguito di segnalazione della questura, verifica la disponibilità di un alloggio e vi invia a sue spese il richiedente.
La proposta della Commissione europea parte dalla considerazione che la direttiva ha trovato diversa applicazione negli stati membri e mira a omogeneizzare la normativa europea in materia di accoglienza dei richiedenti o titolari di protezione internazionale. La Commissione chiede inoltre di stabilire misure perentorie per il trattenimento dei richiedenti asilo affinché esse non siano arbitrarie, garantire un trattamento appropriato per richiedenti con esigenze particolari e che i minori stranieri non siano mai sottoposti a trattenimento.
Il sistema Dublino. Il regolamento Dublino 343/2003 che “stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello stato membro competente per l’esame di una domanda di asilo presentata in uno degli stati membri da un cittadino di un paese terzo” è da tempo sotto accusa da parte di organizzazioni internazionali impegnate nella tutela dei rifugiati e, alcuni governi, hanno sospeso la sua applicazione nei confronti della Grecia in quanto non garantisce forme di tutela ed accoglienza adeguate ai richiedenti. Tale tipo di accuse sono mosse dalla oggettiva differente modalità di trattamento e di accoglienza dei richiedenti asilo, da paese e paese. Anche la giurisprudenza italiana, con una sentenza del Tar Puglia, ha deciso di sospendere il trasferimento di un richiedente in Grecia, primo stato nel quale era transitato, proprio in considerazione di queste accuse mosse ad Atene.
La Commissione propone, proprio per alleggerire la pressione su paesi come la Grecia, di stabilire un meccanismo di sospensione dei trasferimenti attuabili, e contestualmente chiede che i richiedenti asilo non siano inviati negli stati membri che non possono offrire loro un adeguato livello di protezione.
Eurodac. Il sistema Eurodac è stato istituito dal regolamento 2725/2000 e mira a creare un sistema per il confronto delle impronte digitali dei richiedenti asilo e dei migranti irregolari per agevolare l'applicazione del regolamento di Dublino. La Commissione intende ora definire norme per garantire l'effettiva e tempestiva trasmissione delle impronte digitali all'unità centrale Eurodac; stabilire norme tecniche per assicurarsi che gli Stati membri cancellino immediatamente i dati non più necessari allo scopo per i quali erano stati raccolti e che la Commissione possa controllare meglio il rispetto dei principi della protezione dei dati.
