Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento istituzioni
Titolo: Norme sulla cittadinanza - A.C. 103 e abb. - Elementi per l'istruttoria legislativa
Riferimenti:
AC N. 103/XVI   AC N. 104/XVI
AC N. 457/XVI   AC N. 566/XVI
AC N. 718/XVI   AC N. 995/XVI
AC N. 1048/XVI   AC N. 1592/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 96
Data: 10/12/2008
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

Casella di testo: Progetti di legge
 


10 dicembre 2008

 

n. 96/0

Norme sulla cittadinanza

A.C. 103 e abb.

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

Numero del progetto di legge

A.C. 103

A.C. 104

A.C. 457

A.C. 566

A.C. 718

A.C. 995

A.C. 1048

A.C. 1592

Titolo

Modifica all'articolo 1 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, concernente il riconoscimento della cittadinanza italiana ai discendenti di coloro che hanno riacquistato la cittadinanza medesima

Riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza

Modifica all'articolo 12 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di revoca della cittadinanza

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza

Modifiche all'articolo 1 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza per nascita

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre norme in materia di cittadinanza

Modifiche all'articolo 9 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni concernenti l'introduzione di un esame di naturalizzazione per gli stranieri e gli apolidi che richiedono la cittadinanza

Iniziativa

On. Angeli

On. Angeli

On. Bressa ed altri

On. De Corato ed altri

On. Fedi ed altri

On. Ricardo Antonio Merlo ed altri

On. Santelli

On. Cota ed altri

Iter al Senato

No

Numero di articoli

2

3

19

1

3

3

6

3

Date:

 

 

 

 

 

 

 

 

presentazione

29 aprile 2008

29 aprile 2008

29 aprile 2008

29 aprile 2008

5 maggio 2008

13 maggio 2008

15 maggio 2008

31 luglio 2008

assegnazione

22 maggio 2008

22 maggio 2008

16 settembre 2008

16 settembre 2008

10 giugno 2008

24 settembre 2008

4 giugno 2008

20 ottobre 2008

Commissione competente

 

I (Affari costituzionali)

Sede

Referente

Pareri previsti

-

V Commissione (Bilancio)

Commissioni II (Giustizia), III (Affari esteri), V (Bilancio), VII (Cultura), XI (Lavoro, ex art. 73, co. 1, reg.), XIV (Politiche comunitarie), Questioni regionali

II Commissione (Giustizia)

V Commissione (Bilancio)

-

Commissioni II (Giustizia), V (Bilancio), VII (Cultura), XI (Lavoro), Questioni regionali

-

 



Contenuto

Gli otto progetti di legge, tutti di iniziativa parlamentare, intervengono sulla disciplina della cittadinanza, modificando espressamente (ad eccezione dell’A.C. 104) la L. 91/1992, che attualmente regola la materia.

Per quanto concerne il contenuto, i progetti di legge possono essere così suddivisi:

§         quattro p.d.l. (A.C. 103 e A.C. 104, entrambe presentate dall’on. Angeli, A.C. 718, Fedi ed altri, e A.C. 995, Ricardo Merlo ed altri) disciplinano il riacquisto della cittadinanza da parte degli italiani residenti all’estero che l’abbiano perduta a seguito della naturalizzazione nei Paesi di accoglienza;

§         una p.d.l. (A.C. 1592, Cota ed altri) è finalizzata all’introduzione di un “test di naturalizzazione” per gli stranieri e gli apolidi che richiedano la cittadinanza;

§         una p.d.l. (A.C. 566, De Corato ed altri), prevede la revoca della cittadinanza, in caso di condanna definitiva per gravi delitti, per coloro che l’hanno acquistata per matrimonio.

§         due p.d.l. (A.C. 457, Bressa ed altri, e A.C. 1048, Santelli) hanno portata più generale, modificando in varie parti la L. 91/1992.

 

In particolare, la p.d.l. A.C. 457 interviene su puntuali aspetti della vigente disciplina, quali:

§         l’acquisto della cittadinanza per nascita, ampliando il novero dei casi in cui la cittadinanza è attribuita in base al criterio dello jus soli;

§         l’acquisto della cittadinanza da parte del minore, consentendola tra l’altro per il minore figlio di genitori stranieri che abbia frequentato corsi di istruzione presso istituti scolastici del sistema nazionale di istruzione o percorsi di formazione professionale;

§         l’acquisto della cittadinanza per matrimonio, prevedendo modifiche in senso restrittivo della disciplina vigente;

§         i motivi preclusivi dell’attribuzione della cittadinanza;

§         la concessione della cittadinanza per naturalizzazione, aggiungendo al requisito del periodo minimo di dieci anni di presenza regolare e continuativa in Italia già previsto, quello del possesso di un reddito sufficiente.

La p.d.l. A.C. 457, inoltre, introduce un percorso di attribuzione della cittadinanza ulteriore rispetto a quello attualmente disciplinato dall’art. 9 della L. 91/1992, per il quale sono richiesti un periodo di residenza legale di cinque anni; il possesso di un reddito non inferiore all’assegno sociale annuo; l’accertamento della concreta integrazione linguistica e sociale dello straniero, da cui risulti in particolare una conoscenza elementare della lingua italiana parlata.

 

Le disposizioni introdotte dalla p.d.l. A.C. 1048, Santelli:

§         condizionano l’acquisto della cittadinanza per lo straniero nato in Italia e ivi residente legalmente e ininterrottamente all’aver frequentato scuole riconosciute dallo Stato italiano e all’aver adempiuto agli obblighi scolastici;

§         aggiungono, ai requisiti già previsti per l’acquisizione della cittadinanza per matrimonio e per naturalizzazione, quelli dell’accertamento della buona conoscenza della lingua, della storia e della Costituzione italiana, della rinuncia alla precedente cittadinanza e della frequentazione di un corso di formazione di 12 mesi volto ad approfondire le materie suindicate.

Relazioni allegate

Le proposte di legge, di iniziativa parlamentare, sono accompagnate dalla sola relazione illustrativa.

Necessità dell’intervento con legge

I progetti di legge intervengono su materia disciplinata da norme di legge.

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

La materia trattata (Cittadinanza) rientra fra quelle riservate alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell’art. 117 co. 2°, lett. f), della Costituzione.

Rispetto degli altri princìpi costituzionali

L’A.C. 566 introduce nell’ordinamento un’ipotesi di revoca della cittadinanza a seguito di condanna definitiva per una serie di delitti, alcuni dei quali politicamente motivati, e circoscrive l’ambito dei destinatari a una parte dei cittadini italiani, quelli che abbiano acquistato la cittadinanza per matrimonio ex art. 5, L. 91/1992, escludendone i cittadini iure sanguinis e jure soli e coloro che abbiano acquistato la cittadinanza ad altro titolo.

Per una valutazione della disposizione sul piano costituzionale appaiono rilevare, oltre all’art. 54, co. 1°, Cost. (dovere di fedeltà alla Repubblica), il principio di ragionevolezza desumibile, per costante giurisprudenza costituzionale, dal principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge (art. 3, co. 1°, Cost.), nonché l’art. 22 Cost., ai sensi del quale nessuno può essere privato, per motivi politici, della cittadinanza (oltre che della capacità giuridica e del nome).

Incidenza sull’ordinamento giuridico

Riflessi sulle autonomie e sulle altre potestà normative

L’art. 6 dell’A.C. 1048 novella l’art. 7 del regolamento di attuazione della legge sulla cittadinanza (D.P.R. 572/1993) intervenendo direttamente, con atto legislativo, su una norma contenuta in una fonte di rango subordinato, il che non appare conforme alle esigenze di coerente utilizzo delle fonti normative (cfr. punto 3, lett. e), della circolare congiunta dei Presidenti di Camera e Senato e del Presidente del Consiglio del 20 aprile 2001, recante regole e raccomandazioni sulla formulazione tecnica dei testi legislativi).

Attribuzione di poteri normativi

L’art. 17 dell’A.C. 457 autorizza il Governo a riordinare, accorpare e adeguare le disposizioni regolamentari esistenti in materia di cittadinanza.

L’A.C. 1048 e l’A.C. 1592 rinviano ad un regolamento le modalità di attuazione delle disposizioni da esse recate relative alle procedure per l’accertamento del livello di conoscenza della lingua e della cultura italiana e dell’organizzazione dei corsi di formazione.

Coordinamento con la normativa vigente

Ad eccezione dell’A.C. 104, i progetti di legge introducono modifiche espresse alla L. 91/1992, ricorrendo alla tecnica della novella.

Impatto sui destinatari delle norme

Le proposte di legge in esame sono suscettibili di incidere, oltre che sulla platea dei soggetti suscettibili di acquistare la cittadinanza per nascita o ad altro titolo, sulle strutture amministrative chiamate ad applicare le nuove disposizioni (principalmente, gli uffici centrali e periferici del Ministero dell’interno, le amministrazioni comunali e, per alcuni profili, le autorità consolari), nonché sugli organismi od enti che sarebbero chiamati ad effettuare i corsi di formazione o a svolgere le attività di sostegno all’integrazione previsti rispettivamente dall’A.C. 1048 e dall’A.C. 457.

Formulazione del testo

L’art. 2 della p.d.l. A.C. 104 dispone la riapertura del termine previsto dall’art. 17, comma 1, della L. 91/1992 per la presentazione della dichiarazione per il riacquisto della cittadinanza. Potrebbe risultare opportuna una riformulazione del comma in termini di novella all’art. 17 della L. 91/1992.