18 dicembre, Piazza Colonna Antonina Roma, dalle 10.00 alle 14.00

No al 733, d.d.l. della Vergogna

Manifestazione - Presidio di lavoratori stranieri ed italiani contro lĠapprovazione del ddl 733


ComĠ noto, lĠattuale Governo ha presentato il ddl 733, una serie si provvedimenti, denominati Òpacchetto sicurezzaÓ – attualmente in discussione al Senato – che  prefigurano  una forte complicazione nei meccanismi dĠingresso nel nostro Paese, nonchŽ pesanti peggioramenti nelle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini stranieri, a cominciare da quelli regolari. Ecco un breve riassunto delle proposte:

a)     Blocco dei flussi dĠingresso regolari per due anni, a partire dal 2009;

b)    Multa di 10 mila Û per chi entra irregolarmente e carcere fino a 5 anni per chi non obbedisce allĠordine di espulsione;

c)     Classi dĠingresso per i bambini stranieri;

d)    Obbligo per i medici di denunciare lĠammalato straniero privo di permesso di soggiorno;

e)     Trattenimento dei migranti irregolari nei Centri di espulsione fino a 18 mesi;

f)     Restrizione del diritto allĠunitˆ familiare con espulsione del neo sposo non in regola con il soggiorno;

g)     Diritto di cittadinanza pi difficile: oltre ai 10 anni di attesa, si propongono test ed esami di lingua e educazione civica, nonchŽ nuove tasse;

h)     restrizione sui ricongiungimenti familiari: raddoppio dei tempi (da 90 a 180 giorni) e aumento dellĠimporto del reddito di chi lo richiede;

i)      Permesso di soggiorno a punti, come per la patente;

j)     Residenza da almeno 10 anni per accedere allĠidoneitˆ per richiedere un alloggio popolare o accesso ai servizi sociali;

k)     Obbligo di esibire il permesso di soggiorno anche per mandare soldi a casa, se si utilizzano money transfer;

l)      Sequestro dellĠimmobile al proprietario che lo affitti ad uno straniero irregolare;

m)   Il coniuge straniero di un italiano potrˆ richiedere la cittadinanza solo dopo due anni dal matrimonio (attualmente il termine  sei mesi);

n)     una tassa di Û 200 (che si aggiungerebbe a quella giˆ prevista di Û 72), per le pratiche di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno;

La UIL considera questo insieme di provvedimenti inutile al fine della governance dei flussi migratori (il blocco dei flussi regolari porterˆ solo ad un aumento dellĠirregolaritˆ e del lavoro nero) nonchŽ dannosi al clima di convivenza e della necessaria integrazione di oltre 4 milioni di stranieri che lavorano e vivono onestamente accanto a noi e concorrono per quasi il 9% del PIL nazionale. Il sindacato ha chiesto pi volte al Governo incontri per concertare la politica migratoria, non ottenendo alcuna risposta, mentre la politica adottata di virtuale rifiuto dellĠimmigrazione produce gravi danni al clima di convivenza civile, come testimoniano gli episodi di violenza e razzismo moltiplicatisi negli ultimi mesi. Per questo motivo la UIL, assieme ad una vasto gruppo di associazioni e forze sociali ha organizzato unĠiniziativa da realizzarsi il 18 dicembre, giornata internazionale dei migranti e delle loro famiglie, che si articolerˆ in un sit –in da tenersi presso Largo Chigi a Roma, nonchŽ iniziative decentrate da realizzarsi davanti alle Prefetture delle principali cittˆ italiane, al fine di protestare contro questa politica di scontro sociale sul tema dellĠimmigrazione, e volte a sensibilizzare lĠopinione pubblica sulla necessitˆ di una profonda riforma in materia di immigrazione con lĠobiettivo di governarne davvero le dinamiche, sostenere i flussi dĠingresso regolari e  combattere il lavoro nero e la tratta delle persone, favorendo un clima di integrazione e di accoglienza necessario per la civile convivenza in una societˆ ormai diventata giˆ multi etnica e  culturale. La giornata del 18 e i suoi obiettivi sarˆ pubblicizzata attraverso una conferenza stampa che si terrˆ a Roma presso Palazzo Valentini, via IV Novembre, 119/A, luned“ 15 dicembre alle ore 12.00. Invitiamo gli iscritti alla UIL, stranieri ed italiani, a partecipare alle iniziative previste la giornata del 18 Novembre, sia a Roma che nelle sedi territoriali, per dare visibilitˆ e forza ad una politica di comprensione, accoglienza e dialogo tra tutti i lavoratori e cittadini, a prescindere dal colore della pelle o dal Paese di provenienza. Vi inviamo, in allegato, il testo del volantino realizzato in preparazione dellĠiniziativa, con le firme delle organizzazioni aderenti. Per informazioni rivolgersi al Giuseppe Casucci, Coord. Dipartimento Politiche Migratorie UIL. E-mail: g.casucci@uil.it; polterritoriali2@uil.it. Tel. 064753405. Cell. 392.174.9324.


 

 

 

 

 

 


Fermiamo il d.d.l. della vergogna, finchŽ siamo in tempo

Un volantino firmato da sindacati ed associazioni


Con il pretesto di contrastare lĠimmigrazione clandestina i recenti provvedimenti del Governo e del Parlamento, colpiscono tutti gli immigrati, soprattutto coloro che  vivono e lavorano regolarmente nel nostro paese rispettando le leggi.EĠ il caso delle proposte contenute in finanziaria: lĠintroduzione del requisito di dieci anni di residenza per lĠaccesso al piano casa ed allĠassegno sociale. EĠ il caso del virtuale azzeramento del fondo Nazionale per lĠintegrazione che  passato da 100 milioni di euro a 5 milioni. Mentre si istituisce il permesso a punti, lĠintegrazione diventa un percorso ad ostacoli per escludere piuttosto che includere.EĠ il caso dei decreti legislativi del Ministro dellĠInterno che limitano i ricongiungimenti familiari, nonchŽ le tutele per i rifugiati e per gli stranieri comunitari.EĠ il caso dei provvedimenti in discussione al Senato sul ddl Sicurezza che - oltre a prevedere il reato di clandestinitˆ giˆ gravissimo - si  arricchito di numerosi emendamenti, che in nome di un malinteso concetto di  sicurezza, stravolgono le norme sullĠimmigrazione, peggiorando la stessa Bossi-Fini. Si tagliano le risorse per i corsi dĠitaliano a ragazzi ed adulti e sĠistituisce il test di conoscenza della lingua e le classi differenziate. Si restringe lĠassistenza sanitaria e si prevede un obbligo, per i medici, di denunciare gli immigrati irregolari che chiedono di curarsi. Si rendono pi difficili i matrimoni misti.Si esaspera il criterio della idoneitˆ dellĠalloggio, mentre diminuiscono le tutele dei minori e dellĠunitˆ familiare. SĠistituisce una tassa di rinnovo del permesso di soggiorno di 200 euro (attualmente  di 72 euro): una balzello ingiusto e oneroso, a fronte di un servizio spesso non reso (un anno ed oltre per avere una risposta che quando arriva, molte volte il permesso  giˆ scaduto).Fino ad arrivare alla proposta di blocco dei flussi dĠingresso dei lavoratori stranieri, propagandistica ed inutile, che chiude la strada allĠimmigrazione regolare e non fa nulla per dare risposta allĠestesissima presenza di irregolaritˆ, lavoro nero, e negazione dei diritti fondamentali. Questo insieme di provvedimenti, se approvati, contraddicono le normative internazionali sui diritti umani fondamentali, e la stessa Costituzione italiana che afferma la pari dignitˆ sociale delle persone, senza distinzione di sesso, razza, lingua o religione. In questo modo si stravolge il volto di questo nostro paese, con il rischio di dare copertura a filosofie e comportamenti razzisti.Noi contestiamo questi provvedimenti e chiediamo al Parlamento di riformare le norme sullĠimmigrazione garantendo:

1.     di non chiudere le frontiere allĠingresso per lavoro regolare, ma di programmare con cura gli ingressi nel 2009, in misura funzionale al mercato del lavoro;

2.     una risposta coraggiosa al problema dei lavoratori immigrati senza permesso, dando loro una chance per emergere da una vita di lavoro nero e assenza di diritti;

3.     paritˆ di diritti e superamento delle discriminazioni sul lavoro e nellĠaccesso a scuola, sanitˆ e stato sociale;

4.     riforma della cittadinanza e diritto di voto.

Per queste ragioni promuoviamo per il giorno gioved“ 18 dicembre, una giornata dedicata dalle Nazioni Unite ai diritti dei lavoratori e lavoratrici migranti e delle loro famiglie, dalle ore 10.00 alle ore 14.00 un presidio a Roma, Piazza Colonna Antonina. Nello stesso giorno, nelle stesse ore si effettueranno presidi davanti alle Prefetture delle pi importanti cittˆ dĠItalia.

Organizzazioni aderenti :

Antigone, Acse (Comboniani), ARCI, ASGI, Cantieri Sociali, Centro Astalli/JRS, CGIL, CIPSI, CIR, CNCA, DVF- Per il Diritto degli Stranieri a vivere in famiglia, Emmaus Italia, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Federazione Rom e Sinti Insieme, Fondazione Di Liegro, Gruppo Abele, La Casa dei Diritti Sociali – Focus, Libera, Lunaria, OsservAzioni, Sbilanciamoci, Senza Confine – Servizio Rifugiati e Migranti, SOS Razzismo, Terra del Fuoco, UIL, Unione Inquilini Roma e Lazio