LISTA DELLE AZIONI IMMEDIATAMENTE ATTUABILI NEI CPTA-CPA-CID

 

Nel corso delle visite realizzate dalla Commissione istituita dal Ministro dellInterno Amato (luglio-dicembre 2006), stato possibile rilevare una serie di disfunzioni anche rilevanti, su cui sono state proposte azioni realizzabili gi da ora, in attesa degli opportuni interventi legislativi.

Molte di queste proposte, esposte gi alla fine di ogni visita e poi comprese nel Rapporto conclusivo, hanno trovato unattenzione favorevole da parte del Ministero, anche se ad oggi non sembrano ancora aver avuto attuazione.

Nel documento in all. si pu trovare una breve sintesi delle proposte generali, mentre in questo ci si limiter a indicare le azioni immediatamente e auspicabilmente realizzabili gi da ora.

 

1.       Trattenimento per 30 + 30 giorni solo per le categorie per cui se ne ravveda una reale necessit, al fine di evitare situazioni di pericolosa e/o inopportuna promiscuit. Con la esclusione quindi di:

          le persone che diano garanzia di reperibilit, stabilit del lavoro, utilit sociale (es. assistenti familiari)

          i richiedenti asilo che presentino spontaneamente richiesta di accesso alla procedura di riconoscimento.

          c.d. ex detenuti, da identificare gi in fase processuale/detentiva per evitare una coabitazione tra persone con situazioni sensibilmente diverse.

2.       Istituzione di un servizio di orientamento e assistenza legale nei centri, dove ora presente, per convenzione, solo unattivit di informazione. Il servizio risulta di essenziale importanza per lindividuazione dei potenziali richiedenti asilo e di quanti possono godere di ulteriori forme di protezione, cos come previsto dalla normativa vigente.

3.        Attivit specificamente destinata al recupero delle vittime di tratta o di grave sfruttamento attraverso modalit che ne prevedano lascolto e lorientamento in luoghi protetti. Possibilmente fuori dai CPTA.

4.       Accesso ai centri da parte delle ONG, dei mass media e di quanti, avendone legittimo interesse, ne facciano richiesta, al fine di garantire la trasparenza della gestione e la migliore tutela dei cittadini stranieri comunque presenti.

5.       Garanzia di una maggiore trasparenza ed informazione rispetto ai costi di gestione e di sorveglianza dei Centri destinati al trattenimento, nonch delle misure di espulsione con accompagnamento alla frontiera.

6.       Chiusura dei centri che non garantiscano condizioni adeguate di sicurezza o vivibilit e interruzione dei programmi di costruzione e allestimento di nuove strutture destinate al trattenimento degli immigrati e dei richiedenti asilo.

7.       Potenziamento del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e conseguente aumento del numero di posti destinati allaccoglienza.

8.       Collaborazione tra Istituzioni e ONG per unuscita dai centri in condizioni di dignit e sicurezza degli stranieri in condizioni pi vulnerabili.

9.       Sinergia tra servizi medici interni e ASL locali, in vista di unauspicata assunzione di incarico da parte di queste ultime.

10.  Previsione di attivit culturali e ricreative da realizzarsi effettivamente nei centri.