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Asilo

15.02.2008

Tratta, in vigore la convenzione elaborata dal Consiglio d'Europa

Il fenomeno che riguarda oltre 600mila persone in tutta Europa interessa non solo lo sfruttamento delle donne ma anche lavori forzati, adozioni illegali e trapianto di organi

E' entrata in vigore il 1° febbraio 2008 la Convenzione del Consiglio d'Europa contro la tratta degli esseri umani che si pone l'obiettivo di prevenire e contrastare questo odioso fenomeno in tutte le sue forme, a livello nazionale e internazionale, sia che sia legata o meno alla criminalità organizzata.
Il documento - aperto alla firma degli Stati membri del Consiglio d’Europa, degli Stati che hanno partecipato alla sua elaborazione e della Comunità europea, il 16 maggio 2005 a Varsavia - rappresenta una tappa fondamentale in merito agli impegni adottati dall'Europa al pari del commercio di armi e di droga.
Tra i principi enunciati dalla Convenzione emerge quale elemento fondamentale che la protezione e la promozione dei diritti delle vittime deve essere assicurata senza alcuna discriminazione di sesso, razza, colore, lingua, religione, opinioni politiche, origine nazionale o sociale, o appartenenza ad una minoranza nazionale.
ungift logoSono oltre 600.000 le persone che ogni anno, secondo le cifre rese note dallo stesso Consiglio d'Europa, sono vendute in Europa e che diventano vittime di criminali internazionali. Di queste, oltre l'80% è costituito da ragazze e donne, quasi sempre (per il 70%) forzate ad una schiavitù a sfondo sessuale; altre vittime sono vendute per scopi diversi: lavori forzati, adozioni illegali, trapianto di organi.

Sempre in questi giorni è in programma un altro grande evento 'The Vienna Forum to Fight Human Trafficking', organizzato dalle Nazioni Unite, che si sta svolgendo dal 13 al 15 febbraio nella capitale austriaca e che vede protagonisti circa 1200 delegati rappresentanti dei governi e del mondo economico, della polizia, Ong, esperti e organizzazioni di tutela delle vittime per valutare le misure necessarie per prevenire le illegalità e per fermare i responsabili,  con le tecnologie più innovative che consentano l’individuazione dei percorsi utilizzati da chi commette questo tipo di crimine e bloccando ogni transazione sospetta eseguita via internet.





   
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