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Immigrazione

08.02.2008

Permessi di soggiorno. Direttiva del ministro dell’Interno per snellire le procedure dei rilasci e dei rinnovi

Presto istituita un'agenda telematica condivisa tra Questure, Sportelli Unici e Uffici postali per fissare immediatamente agli stranieri l'appuntamento. Dagli oltre 200 giorni attuali, i tempi di rilascio scienderanno a 70

In alcuni enti locali non sarà più Poste S.p.a. ma gli stessi comuni ad avviare e curare, in rapporto diretto con le Questure, il rinnovo del permesso di soggiorno. A tal fine, giovedì prossimo il sottosegretario all’Interno Marcella Lucidi incontrerà l’Anci per dare l’avvio immediato ad una sperimentazione avanzata e reale e per definire quali comuni saranno coinvolti.

Per concordare l’attuazione della direttiva del ministro dell’Interno Giuliano Amato (del 5 febbraio) sui rilasci e nei rinnovi dei permessi di soggiorno, il sottosegretario all’Interno ha incontrato, inoltre, l’Amministratore delegato del Poligrafico dello Stato, dott. Lamberto Gabrielli e l’Amministratore delegato di Poste italiane, Ing. Massimo Sarmi.

Sia il Poligrafico dello Stato che Poste italiane hanno condiviso l’esigenza di snellire le procedure e semplificare l’iter del rilascio e rinnovo dei permessi, velocizzando anche i tempi per l’attivazione del permesso stesso.

Sarà presto istituita un’agenda telematica condivisa tra Questure, Sportelli Unici e Uffici postali, in modo che, contemporaneamente alla presentazione dell’istanza, lo straniero possa subito sapere il giorno dell’appuntamento in Questura.

Per il rilascio del primo permesso di soggiorno sarà lo Sportello Unico a dare all’immigrato la data di convocazione presso l’ufficio immigrazione della Questura di riferimento, senza aspettare – come avviene ora – di averla tramite raccomandata postale.

Per i rinnovi dei permessi, invece, sarà Poste S.p.a. a dare allo straniero la data di convocazione in Questura, al momento stesso della presentazione dell’istanza.

In questo modo i tempi per il rilascio dei permessi passeranno dagli oltre 200 giorni attuali a 70.





   
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