Comunicato n. 44
20 febbraio 2008
Assistenza
sanitaria ai cittadini comunitari dimoranti in Italia.
Precisazioni
del Ministero della Salute
In merito allĠassistenza sanitaria ai cittadini comunitari dimoranti in
Italia, il Ministero della Salute ha inviato una integrazione alla precedente
nota informativa del 3 agosto 2007 dove si precisa che i cittadini comunitari
non assicurati hanno diritto alle prestazioni indifferibili ed urgenti.
Tra queste si intendono incluse anche le prestazioni
sanitarie relative:
- alla tutela
della salute dei minori, ai sensi
della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989,
ratificata e resa esecutiva con legge 27 maggio 1991, n. 176;
- alla
tutela della maternit, allĠinterruzione volontaria di gravidanza, a parit di
condizione con le donne assistite iscritte al SSN, in applicazione delle leggi
29 luglio 1975, n. 405, 22 maggio 1978 n. 194, e del decreto ministeriale 10 settembre 1998.
Infine, devono essere attivate, nei confronti di
queste persone, anche per motivi di sanit pubblica nazionale, le campagne di
vaccinazione, gli interventi di profilassi internazionale e la profilassi,
diagnosi e cura delle malattie infettive, ai sensi della vigente normativa
nazionale.
Di tutte queste prestazioni dovr essere tenuta, da
parte delle ASL una contabilit separata, da cui risulti lĠidentit del
cittadino comunitario e le prestazioni ricevute, di cui si terr conto per
lĠazione di recupero e negoziazione nei confronti degli Stati competenti in
sede comunitaria o diplomatica. In
particolare sono in corso con le autorit sanitarie dei paesi neocomunitari trattative
per una pi opportuna regolamentazione delle procedure e dei rapporti contabili
relativi alla mobilit sanitaria internazionale.
Le Regioni sono invitate ad assicurare alle aziende
sanitarie ed ospedaliere un adeguato supporto per una omogenea e uniforme
applicazione della normativa vigente al fine di assicurare ai propri cittadini
una piena tutela del diritto alla salute.
Va ricordato che uno dei
principi sanciti dai regolamenti
comunitari di sicurezza sociale quello della parit di trattamento tra
lĠassistito di uno Stato che si trova in un altro Stato-membro con gli
assistiti di questo ultimo.
I cittadini comunitari
che si trovano in Italia (residenti o dimoranti), hanno, quindi,
diritto agli stessi livelli di assistenza di cui usufruiscono gli
iscritti al Servizio Sanitario Nazionale nei seguenti limiti: i titolari di
TEAM hanno diritto alle sole prestazioni medicalmente necessarie, i titolari di
modelli E106 (lavoratori, studenti), E121 (pensionati) hanno diritto
allĠassistenza sanitaria completa.
Completamente parificati
agli iscritti al SSN sono coloro
che svolgono attivit lavorativa sulla base di un contratto di diritto
italiano.
Inoltre, godono dellĠassistenza sanitaria, con
iscrizione al Servizio Sanitario nazionale anche alcune fasce di popolazione
particolarmente vulnerabili come le persone vittime della tratta o le vittime
di schiavit, ai sensi della legge n. 17/2007, dellĠart.18 del Dlgs.286/1998, dellĠart. 13 della legge
228/2003, cos come indicato nella
nota informativa del 3 agosto 2007.
Rimangono al di fuori di
questo quadro, quei cittadini comunitari, privi di copertura sanitaria e
presenti sul territorio nazionale a cui comunque viene garantita la tutela
della salute in base ai principi di solidariet e universalit del Servizio
sanitario nazionale.
Il testo integrale della nota informativa sul sito:
www.ministerosalute.it