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Mafia nigeriana: 66 arresti nell'"Operazione Viola"

Controllo aeroportuale effettuato da unita cinofile della Polizia di Stato

Si è conclusa questa mattina un'operazione internazionale contro la tratta di esseri umani, condotta dalla Squadra mobile di Napoli, dai Carabinieri del Reparto operativo speciale (Ros) e dalla Guardia di finanza del Comando provinciale di Roma, che ha portato all'esecuzione di 66 ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di cittadini nigeriani residenti in Italia e all'estero.

Gli arresti sono stati compiuti in Veneto, Lombardia, Lazio, Piemonte e Campania e all’estero, in particolare in Olanda, dove l'organizzazione era molto attiva. Il gruppo criminale faceva entrare minori dalla Nigeria, che venivano poi avviati in Italia ed in altri Paesi europei per essere impiegati nella prostituzione e nel traffico di droga.

I reati contestati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli nell'"Operazione Viola" vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso, all'associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, alla riduzione in schiavitù, al sequestro di persona, al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Nel corso delle indagini sono state anche accertate gravi irregolarità in alcune pratiche di adozione che hanno consentito a donne nigeriane residenti in Italia di prelevare bambini in tenera età da orfanotrofi nigeriani per indurli ai traffici più indegni.

Le attività operative, per il carattere interforze dell'operazione e per le diramazioni internazionali dell'organizzazione, sono state armonizzate dalla Direzione centrale della polizia criminale e dalla Direzione centrale per i servizi antidroga, che ha trovato nelle autorità di polizia olandesi e nigeriane dei partner qualificati ed affidabili.

Già nell'ottobre scorso si era conclusa una prima fase dell'operazione con 23 arresti in Olanda, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Stati Uniti e Nigeria.

Nell’ultima "Relazione semestrale sulla criminalità organizzata di tipo mafioso", redatta dalla Direzione investigativa antimafia (Dia), si sottolinea come, dalle indagini nel campo del traffico delle sostanze stupefacenti ,dello sfruttamento alla prostituzione, e del traffico di esseri umani, i clan nigeriani si mostrano in decisa ascesa nel panorama criminale italiano, ''confermano l'esistenza in Italia di un reticolo criminale organizzato proveniente dall'Africa centrale e sottolineano i caratteri 'mafiosi' di alcune compagini nigeriane che, rimodulando le forme di associazionismo tipiche della madrepatria, risultano organizzate gerarchicamente e operative su scala intercontinentale, disposte a supportarsi vicendevolmente e capaci di gestire interessi economici sempre piu' qualificati''.

Secondo il rapporto inoltre, le organizzazioni nigeriane ''appaiono coinvolte nei territori del Piemonte, (soprattutto a Torino), della Lombardia, del Veneto, della Liguria, dell'Emilia Romagna, della Toscana, dell'Umbria, del Lazio, della Campania, nonche' in Puglia, Sicilia e Sardegna''.

L' "Operazione Viola" ha consentito alla Procura distruttale antimafia di Napoli di trovare conferme sulle caratteristiche di organizzazione e flessibilita' dei clan nigeriani. Per il narcotraffico internazionale infatti, grazie alla capacita' di instaurare rapporti con i 'cartelli' colombiani o turchi, i gruppi criminali nigeriani si stanno sempre piu' prepotentemente affermando a livello internazionale.

15 gennaio 2008

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