Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Immigrazione clandestina: il ministro dell'Interno Amato firma a Tripoli un accordo per il pattugliamento congiunto della costa libica

Notizie

Immigrazione

29.12.2007

Immigrazione clandestina: il ministro dell'Interno Amato firma a Tripoli un accordo per il pattugliamento congiunto della costa libica

Amato: «Si conclude un lungo e riservato negoziato con la Libia. Ora sarà possibile bloccare i traffici e salvare molte vite umane»

Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, e il ministro degli Esteri libico, Abdurrahman Mohamed Shalgam, hanno siglato oggi a Tripoli un Protocollo per la cooperazione tra l'Italia e la Libia per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina.

In base all'intesa le due parti intensificheranno la collaborazione nella lotta contro le organizzazioni criminali dedite al traffico degli esseri umani e allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina.

L'accordo prevede, in particolare, l'organizzazione di pattugliamenti marittimi congiunti davanti alle coste libiche. In questo modo sarà possibile contrastare efficacemente la partenza dei natanti e bloccare il tragico traffico degli esseri umani.

Il Governo italiano si impegna, altresì, a sostenere con l'Unione europea i programmi di cooperazione con la Libia, con particolare riferimento ai controlli sull'immigrazione clandestina.

«Quello che oggi si conclude è un lungo e riservato negoziato con la Libia», ha detto Amato. «Sarà ora possibile un pattugliamento con squadre miste a ridosso delle coste libiche, davanti ai porti e alle baie da cui escono le imbarcazione dei trafficanti di uomini. In questo modo sarà possibile contrastare con molta maggiore efficacia questi traffici, salvando molte vite umane e sgominando le bande criminali che li gestiscono. E' ciò che è stato fatto sulle coste dell'Albania, azzerando di fatto l'afflusso dei clandestini attraverso quella rotta. Ora sarà possibile farlo anche con la rotta dalla Libia.

L'Italia è uno dei maggiori sostenitori di Frontex. Con la Francia siamo il Paese che ha fornito più mezzi per il pattugliamento del Mediterraneo e delle coste atlantiche. Ma ho sempre sostenuto che pattugliare in alto mare è più efficace come soccorso che come deterrente. Perciò questo accordo è un grande passo in avanti.
Siamo grati alle autorità di Tripoli per lo spirito di collaborazione dimostrato. Si confermano i buoni rapporti tra i due Paesi che hanno dato e daranno altri frutti, anche nell'ambito dei programmi dell'Unione europea che noi abbiamo contribuito e contribuiremo ulteriormente ad aprire a Tripoli».





   
Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa
Ministero dell'Interno