Procedura : 2007/0173(CNS)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A6-0443/2007

Testi presentati :

A6-0443/2007

Discussioni :

PV 12/12/2007 - 19
CRE 12/12/2007 - 19

Votazioni :

PV 13/12/2007 - 6.4
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P6_TA(2007)0618

RELAZIONE     *
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14.11.2007
PE 394.145v02-00 A6-0443/2007

sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione di un accordo tra la Comunità europea e il Consiglio d'Europa sulla cooperazione tra l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali e il Consiglio d'Europa

(COM(2007)0478 – C6-0311/2007 –2007/0173(CNS))

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

Relatore: Adamos Adamou

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
 MOTIVAZIONE
 PROCEDURA

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione di un accordo tra la Comunità europea e il Consiglio d'Europa sulla cooperazione tra l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali e il Consiglio d'Europa

(COM(2007)0478 – C6-0311/2007 –2007/0173(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta di decisione del Consiglio (COM (2007)0478),

–   visto l'articolo 308, congiuntamente all'articolo 300, paragrafo 2, primo comma, del trattato CE,

–   visto l'articolo 300, paragrafo 3, primo comma, del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0311/2007),

–   visti l'articolo 51 e l'articolo 83, paragrafo 7, del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A6-0443/2007),

1.  approva la conclusione dell'accordo;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché al Consiglio d'Europa e all'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali.

Traduzione esterna


MOTIVAZIONE

Il rispetto e la promozione dei diritti umani figurano fra i principi fondatori e gli obiettivi fondamentali dell’Unione europea, che a fianco del Consiglio d’Europa, ha elaborato i propri strumenti giuridici per la protezione dei diritti umani fondamentali. Il sistema comunitario di principi in materia di protezione dei diritti fondamentali si è soprattutto sviluppato partendo dalla giurisprudenza della Corte di giustizia e ha trovato conferma attraverso l’espresso riconoscimento nell’ambito dei trattati comunitari. Tuttavia, è essenziale garantire che tale sistema di protezione dei diritti umani sia ulteriormente rafforzato salvaguardando i principi fondamentali, quali la non discriminazione, la non esclusione, il rispetto della libertà di espressione e di religione, la libertà di coscienza, nonché i diritti di ordine sociale ed economico. Nella fase di attuazione del diritto comunitario, l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali potrebbe fornire assistenza alle competenti istituzioni, organi, uffici e agenzie della Comunità e degli Stati membri in merito alla protezione di cui sopra.

È fondamentale prendere atto che nel corso degli ultimi cinquanta anni, vale a dire dalla sua costituzione e dall’avvio delle sue attività, è stato proprio il Consiglio d’Europa, grazie al suo lavoro avanzato in materia, a sviluppare un sistema coordinato di norme, strumenti giuridici e giudiziari per la tutela e la promozione dei diritti umani e dello Stato di diritto, acquisendo notevoli esperienze a riguardo. Pertanto, l’obiettivo comune di tutelare i diritti fondamentali, condiviso sia dall’Agenzia per i diritti fondamentali che dal Consiglio d’Europa, deve essere raggiunto in modo complementare e positivo, evitando sia la duplicazione che qualsiasi possibilità di infragilimento e indebolimento del sistema consolidato (sia giudiziario che di altra natura) realizzato dal Consiglio d’Europa in relazione ai diritti umani e alla protezione dei diritti individuali.

Per quanto concerne il cofinanziamento delle attività comuni, il Consiglio, l’Agenzia per i diritti fondamentali e il Consiglio d’Europa dovrebbero concordare norme più dettagliate riguardo all’attuazione dell’articolo 15 dell’accordo, che prevede sovvenzioni dell’Agenzia al Consiglio d’Europa. L’obiettivo è quello di raggiungere la piena trasparenza ed evitare qualsiasi insinuazione in merito a un’eccessiva interdipendenza fra le due istituzioni. In particolare, si potrebbe introdurre come possibile requisito il fatto che le sovvenzioni in questione siano assegnate ad attività condotte in comune e in cooperazione con il Consiglio d’Europa.

È anche fondamentale applicare l’articolo 7 dell’accordo in base a modalità che consentano alle due istituzioni di scambiarsi, di comune accordo, la maggiore quantità possibile di dati, nel rispetto dei loro regolamenti interni, e in un contesto quanto più ampio possibile secondo le norme applicabili in materia di riservatezza. Le rispettive informazioni dovrebbero restare esclusivamente in uso alle istituzioni direttamente coinvolte nell’esame delle questioni in discussione e non essere divulgate a istituzioni o agenzie di paesi terzi in assenza di garanzie e controlli in relazione al loro utilizzo.

L’Agenzia per i diritti fondamentali dovrebbe garantire che l’Unione europea mantenga e confermi il proprio risoluto impegno per il rispetto dei diritti fondamentali nei paesi terzi, da applicare di concerto con le attività e le politiche delle competenti organizzazioni internazionali, quali le Nazioni Unite, o nel rispetto dei diversi accordi internazionali in materia.

La cooperazione fra la Commissione e il Consiglio d’Europa nel corso dei negoziati per il conseguimento dell’Accordo si è dimostrata efficace ed è nello stesso spirito di cooperazione, trasparenza e complementarietà che si prevede che le due istituzioni possano efficacemente cooperare per il futuro. Tuttavia, è di enorme importanza che il Parlamento europeo sia coinvolto in tale processo attraverso la presentazione di relazioni periodiche e che il Consiglio d’Europa sia consultato in merito a tutte le revisioni e valutazioni effettuate riguardo a complementarietà, non duplicazione e trasparenza nelle attività delle due istituzioni.


PROCEDURA

Titolo

Cooperazione tra l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali e il Consiglio d’Europa

Riferimenti

COM(2007)0478 - C6-0311/2007 - 2007/0173(CNS)

Consultazione del PE

21.9.2007

Commissione competente per il merito

       Annuncio in Aula

LIBE

27.9.2007

Commissione(i) competente(i) per parere

       Annuncio in Aula

AFET

27.9.2007

 

 

 

Pareri non espressi

       Decisione

AFET

12.9.2007

 

 

 

Relatore(i)

       Nomina

Adamos Adamou

20.3.2007

 

 

Esame in commissione

12.9.2007

5.11.2007

12.11.2007

 

Approvazione

12.11.2007

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

36

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Carlos Coelho, Esther De Lange, Panayiotis Demetriou, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Bárbara Dührkop Dührkop, Armando França, Kinga Gál, Patrick Gaubert, Lilli Gruber, Ewa Klamt, Magda Kósáné Kovács, Barbara Kudrycka, Stavros Lambrinidis, Henrik Lax, Roselyne Lefrançois, Claude Moraes, Javier Moreno Sánchez, Martine Roure, Luciana Sbarbati, Inger Segelström, Károly Ferenc Szabó, Søren Bo Søndergaard, Vladimir Urutchev, Ioannis Varvitsiotis, Manfred Weber, Tatjana Ždanoka

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Adamos Adamou, Simon Busuttil, Marco Cappato, Maria da Assunção Esteves, Ignasi Guardans Cambó, Luis Herrero-Tejedor, Sophia in ‘t Veld, Carlos José Iturgaiz Angulo, Metin Kazak, Eva-Britt Svensson

Deposito

14.11.2007

Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2007Avviso legale