Il
sonno della ragione genera mostri, un appello su zingari ed immigrazione
Comunicato
Stampa
Promosso
da 500 personalit un appello invita ad un confronto vero per soluzioni concrete
e rispettose dei diritti fondamentali della persona.
Roma, 30 maggio 2008 – Mai il titolo
dellacquaforte di Francisco Goya del 1797 stata pi attuale nel
rappresentare cosa stia avvenendo in Italia sul tema degli stranieri: una vera
caccia alle streghe basata non sulloggettivo aumento dei reati da parte dei
perseguitati (zingari ed immigrati irregolari, appunto), ma piuttosto dalla
drammatizzazione mediatica di singoli casi di cronaca.
Un appello, firmato da 500 personalit
– straniere ed italiane – appartenenti al mondo della cultura, al
sindacato, alle associazioni, al parlamento italiano ed europeo, al giornalismo
ed al mondo giuridico, stato
inviato oggi al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei
Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, a quattro ministri (Interno,
Welfare, Esteri e Pari Opportunit), ai sindaci di Roma, Milano e Napoli,
nonch ai leaders di tutti i partiti rappresentati in parlamento e non.
Nel ricordare che la responsabilit penale
– per legge – individuale, lappello fa riferimento agli ultimi dati Istat, secondo i quali il
tasso di devianza tra gli immigrati al 2%, di poco superiore a quello degli
italiani. Tra questi, per, chi delinque si trova quasi sempre in condizione
di irregolarit.
Malgrado ci, continua lappello, casi
singoli vengono ingigantiti quando si tratta di stranieri, con il risultato di
produrre labnorme percezione da parte della gente comune, che tutti gli
zingari e quasi tutti gli immigrati siano dei delinquenti.
Un clima siffatto finisce per alimentare
inevitabilmente episodi di aperta violenza e razzismo nei confronti di chi
percepito come diverso, e magari nemico: un clima dodio che non fa onore alla
nostra civile democrazia e che solo la spia della fragilit della condizione
di vita di molti italiani, nonch del fallimento dello Stato nel governare il
fenomeno immigrazione.
Gli aderenti allappello chiamano il
Governo, le istituzioni locali e la societ civile ad un confronto di merito
sui problemi, unica via per arrivare a soluzioni concrete e rispettose dei diritti
fondamentali della persona.
Nel chiedere al Governo
cosa si intenda proporre
e fare per rimuovere le condizioni di estrema emarginazione e miseria in cui
versa gran parte del popolo zingaro, e quale soluzione umana e civile si voglia
proporre per le persone oggi in condizione di irregolarit che lavorano e
vivono onestamente nel nostro Paese, i firmatari dellappello invitano i
destinatari dello stesso ad un pubblico evento sui temi della sicurezza e delle
misure necessarie di integrazione.