ANCORA FILO SPINATO A  LAMPEDUSA: TRA BUROCRAZIE EUROPEE E DECISIONISMO DEI SINDACI.

Dal 21 al 23 maggio si svolta Lampedusa la 5 Riunione Annuale dei Direttori Generali dei Servizi per lImmigrazione dei Paesi dellUnione Europea (GDISC – General Directors Immigration Services Conference) organizzata dal Dipartimento per le libert civili e limmigrazione del Ministero dellinterno e presieduta dal nuovo sottosegretario allinterno Alfredo Mantovano. Negli stessi giorni centinaia di migranti sono stati fatti partire dalla polizia libica e dalle organizzazioni criminali dalle coste di Zuwara in direzione della Sicilia. Gheddafi, come al solito, ha dimostrato di conoscere assai bene i tempi della politica europea e dei governanti italiani. 

Dopo gli ultimi sbarchi, che sbarchi non sono perch i migranti, per la maggior parte, vengono salvati in mare dalla Marina militare,  il nuovo centro di accoglienza di Contrada Imbriacola, in una fossa allinterno dellisola, di nuovo in emergenza, con oltre mille ospiti, tra cui molte donne e minori, rispetto ai seicento posti disponibili. Sembra che i trasferimenti verso altri centri polifunzionali ( di identificazione e di permanenza temporanea, oltre che di accoglienza) rispetto allo scorso anno siano assai rallentati. Dopo la stretta del nuovo governo Berlusconi nei confronti dei clandestini e dei rom, anticipata dalle retate delle questure italiane, anche ai danni di cittadini comunitari, tutti i centri di trattenimento di immigrati, quale che sia la loro denominazione presente e futura, sono stracolmi, un anticipo di quello che succeder quando la durata della detenzione amministrativa sar portata a diciotto mesi. E a Torino cՏ scappato pure il morto, per lassenza colpevole di cure mediche, ma questo era gi successo due anni fa nel CPT modello di Caltanissetta e la situazione non meno tesa a Ponte Galeria a Roma, o a Gradisca dIsonzo, dove vengono portati molti migranti da rimpatriare dopo essere arrivati a Lampedusa.

Il GDISC, che finora ha operato come una rete informale, al riparo da occhi indiscreti, si prefigge di avviare, coordinare e migliorare la cooperazione pratica tra i servizi per l'immigrazione; garantire una risposta flessibile ad eventuali cambi delle rotte migratorie; costituire una piattaforma per lo scambio di esperienze; fornire pareri alle istituzioni europee per quanto riguarda gli aspetti operativi dell'immigrazione e dell'asilo. Per cooperazione pratica e per aspetti operativi si intendono operazioni di rimpatrio forzato, voli charter congiunti, e forme diverse di respingimento in frontiera o in acque internazionali, tanto per essere chiari. Alla riunione di Lampedusa hanno partecipato oltre cento delegati dei trentatr Paesi membri, quasi tutti i direttori generali dei ministeri dellinterno europei che ambiscono ad ottenere il riconoscimento di una autonomia funzionale e finanziaria, con un ufficio dellUnione Europea in funzione di supporto allazione dei Governi nazionali nella guerra alimmigrazione illegale, sul modello dellAgenzia Frontex, creata dallUnione Europea nel 2004 per il controllo delle frontiere esterne. Qualcuno a Bruxelles avverte forse la concorrenza di Frontex, con sede a Varsavia, in Polonia, che per il 2008 ha ottenuto il raddoppio del budget, oltre 70 milioni di euro ( pi della met di spese per il personale) a carico dei contribuenti europei, ma con risultati cos deludenti che a Bruxelles hanno deciso di verificarne la futura operativit.

Dal 18 maggio partita, con base a Malta, lennesima operazione congiunta di Frontex nel Canale di Sicilia, denominata Nautilus III. Come in passato, lavvio delloperazione, per la quale si prevede un budget di alcuni milioni di euro, non ha prodotto risultati concreti, anche per le divergenze sulle regole di ingaggio e per la mancanza di una base giuridica generalmente condivisa. In acque internazionali in base alle convenzioni internazionali non ci sono clandestini da respingere ma solo persone da salvare.  Il numero degli immigrati arrivati in Sicilia, o pi spesso salvati dalla marina Militare italiana, intanto cresciuto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La Libia, nel frattempo, ha rinnovato le sue accuse ai paesi europei di lasciar morire in mare i migranti, ed ha rifiutato la sua collaborazione, malgrado le rassicuranti dichiarazioni del governo Berlusconi, che si detto pronto di volare a Tripoli per incontrare Gheddafi. Sembra che sia proseguita soltanto lattivit di formazione della polizia libica da parte della Guardia di finanza italiana. Attivit formative che forse contribuiranno a fare diminuire gli stupri commessi regolarmente da trafficanti e da agenti di polizia libici ai danni delle giovani migranti in transito verso lEuropa.  

Mentre negli ultimi mesi sembra diminuita la collaborazione offerta dal governo libico per arrestare, detenere e deportare i migranti irregolari verso lEuropa,oltre 65.000 arresti nel corso del 2007 e diverse decine di migliaia di espulsioni dalla Libia verso i paesi di origine, in Italia si sta trasformando, giorno dopo giorno, la funzione dei centri di detenzione, e si contano gi nuove vittime della politica di internamento generalizzato degli irregolari voluta dal governo Berlusconi. Un anticipo di quello che succeder dopo il prolungamento della detenzione amministrativa a diciotto mesi. Anche a Lampedusa sta cambiando qualcosa. Se nei prossimi mesi saranno prolungati i termini della detenzione amministrativa e se i migranti non potranno lasciare pi Lampedusa entro 24/48 ore dallo sbarco per essere trasferiti verso altre strutture in Italia, la situazione diventer esplosiva. Lintera isola rischia di trasformarsi in un gigantesco lager a cielo aperto.

 

Proprio mentre a Lampedusa era in corso la riunione dei direttori generali dellimmigrazione di tutta Europa, un migrante solitario ha eluso la sorveglianza dei gestori del Centro di prima accoglienza e soccorso e ad attraversare il centro abitato dell'isola, riuscendo ad entrare dentro laeroporto, fermandosi sulla pista mentre stava decollando un aereo civile. Il clandestino veniva quindi bloccato dalle forze dellordine e  trasferito nel carcere di contrada Petrusa ad Agrigento, dove dovr rispondere dell'accusa di attentato ai mezzi di trasporto. Il processo davanti al tribunale di Agrigento meriter un sicuro interesse. Questo isolato tentativo di fuga ha subito offerto al nuovo sindaco di Lampedusa il pretesto per chiedere la militarizzazione del centro di accoglienza e soccorso dellisola, di fatto una trasformazione della struttura in centro di detenzione, dopo che il precedente governo aveva tentato la strada della umanizzazione dei centri di accoglienza e dei centri di permanenza temporanea.

Secondo il sindaco di Lampedusa in seguito a input politici del vecchio governo Prodi, gli immigrati che vivono all'interno del centro non possono essere controllati dai carabinieri e non dato loro sapere neanche quanti clandestini ci sono al suo interno". "I carabinieri - conclude lo stesso sindaco- svolgono egregiamente i loro compiti, ma non hanno gli strumenti necessari per potere operare controlli adeguati".  "Questa una situazione che va affrontata e in fretta - avverte il sindaco - Gi da domani avvieremo l'iter per poter installare, di concerto con la Prefettura di Agrigento, del filo spinato lungo il muretto perimetrale del centro d'accoglienza"

Si ritorna dunque ad una accoglienza dietro le sbarre dopo che nel 2006 la Commissione De Mistura aveva denunciato abusi e disfunzioni in diversi CPT e centri di identificazione per richiedenti asilo in Italia, confermando – non senza gravi omissioni - le denunce fatte per anni dalle associazioni antirazziste, denunce che, dopo una ispezione del Comitato europeo contro la tortura, avevano costretto il ministro Pisanu e la prefettura di Agrigento a chiudere il CPT di contrada San Benedetto.  Secondo quanto affermato lo scorso anno, anche a Bruxelles, dal Direttore generale dellimmigrazione, dr. Morcone, il centro di Lampedusa avrebbe dovuto rappresentare un nuovo modello di gestione umanizzata degli arrivi dei migranti irregolari  con la collaborazione, nellambito della missione Praesidium, finanziata dallUnione Europea, dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), dellOrganizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) , della Croce Rossa Italiana e da questanno di Save The Children. Adesso per, il sindaco di Lampedusa punta lindice proprio contro le direttive del governo Prodi e le associazioni che gestiscono il centro, chiedendo che la struttura venga militarizzata come un CPT per garantire la sicurezza di Lampedusa, il tranquillo svolgimento della stagione turistica dalla quale gli abitanti dellisola ricavano, oltre che dallaccoglienza offerta allimponente presidio militare che staziona a Lampedusa tutto lanno, i mezzi di sostentamento. In realt la preoccupazione principale del sindaco quella degli operatori turistici e dei titolari delle agenzie di viaggio che stanno puntando sulla riqualificazione turistica dellisola, basata come al solito su una speculazione selvaggia, e vorrebbero la chiusura del centro di accoglienza e soccorso mentre una buona parte della popolazione ricava il proprio reddito proprio dalla presenza di centinaia di militari di stanza a Lampedusa, tutto lanno, per contrastare limmigrazione clandestina.

Vorremmo rassicurare il sindaco di Lampedusa ( del Movimento per lautonomia- MPA) ed i suoi cittadini che hanno votato in massa per la Lega Nord. Presto il presidente del Consiglio Berlusconi ritorner in Libia per negoziare con Gheddafi nuovi strumenti di contrasto dellimmigrazione clandestina, come in passato sulla pelle delle migliaia di migranti che quel regime, con il sostegno di diversi paesi europei, arresta, detiene ed espelle verso i paesi di origine, come il Sudan e lEritrea nei quali i migranti trovano torture e morte. Dopo le brillanti missioni di DAlema e di De Gennaro, lo scorso anno in Libia, fino alla stipula a Tripoli dellaccordo di collaborazione del 29 dicembre 2007, i rapporti tra lItalia e il colonnello Gheddafi ritorneranno idilliaci, soprattutto se lItalia si impegner a versare ( con lEuropa) qualche milione di euro per convincere lo scomodo alleato ad una maggiore collaborazione nella guerra contro limmigrazione illegale. Forse rivedremo tra poco le espulsioni collettive da Lampedusa verso la Libia, come nel 2004 e nel 2005, quando lItalia si ferm solo alla vigilia di una condanna da parte della Corte Europea dei diritti delluomo.  E i burocrati europei stanno partorendo un'altra brillante idea contro limmigrazione illegale, non ancora paghi dellimbarbarimento della direttiva sulle procedure di rimpatrio. Di fronte ai risultati fallimentari delle missioni Nautilus di Frontex si sta pensando di utilizzare aerei spia senza pilota che, partendo dagli aeroporti pugliesi, dovrebbero monitorare le acque del Canale di Sicilia in modo da segnalare con maggiore tempestivit le partenze delle imbarcazioni cariche di clandestini dalla Libia verso la Sicilia. A quando i satelliti ed missili intelligenti? Magari solo per colpire le eliche delle imbarcazioni che partono dalla Libia.

Come al solito, si cercano tutti i mezzi per respingere i migranti verso i porti di partenza, non certo per salvare vite umane in pericolo. Non si pensa n a garantire la protezione internazionale n ad aprire reali possibilit di ingresso per ricerca di lavoro. Del resto la clandestinit conviene a tutti, agli apparati di polizia che si vedono crescere mezzi e poteri, ed agli imprenditori in nero, che ci guadagnano, come al solito, conviene molto meno, o per nulla, alle vittime, a quelli che si vuole chiamare clandestini, anche quando hanno un nome, un indirizzo ed un lavoro, o sono richiedenti asilo. E nel canale di Sicilia non si contano pi i cadaveri ed i dispersi delle tante tragedie dellimmigrazione clandestina. Nessuno ricorda che ormai solo il 9 per cento degli immigrati che entrano irregolarmente in Italia arriva dal mare. Nessuno ricorda che la maggior parte di coloro che arrivano a Lampedusa sono potenziali richiedenti asilo, donne e bambini. Ci si commuove se una donna costretta a partorire in mare, o se si ritrova un cadavere che galleggia davanti alle spiagge di Lampedusa, ma il giorno dopo si pensa solo alla militarizzazione del territorio, al filo spinato ed agli aerei spia.

Fulvio Vassallo Paleologo

Universit di Palermo