Legislatura 16º - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 31 del 29/07/2008


 

BILANCIO    (5ª) 

 

MARTEDÌ 29 LUGLIO 2008

31ª Seduta (antimeridiana) 

 

Presidenza del Presidente

AZZOLLINI 

 

            Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vegas.                                   

 

La seduta inizia alle ore 9,45.

 

IN SEDE REFERENTE 

 

(949) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, approvato dalla Camera dei deputati

(Seguito dell’esame e rinvio)

 

Riprende l’esame sospeso nella seduta di ieri.

 

      Il presidente AZZOLLINI ricorda che si è conclusa la discussione generale sul testo del provvedimento, con le relative repliche del relatore e del rappresentante del Governo, dichiara dunque aperta la fase di illustrazione degli emendamenti. Relativamente agli emendamenti riferiti fino all'articolo 23-bis, dichiara inammissibili le proposte 2.2, 5.1, 6-sexies.0.6, 6-sexies.0.7, 9.0.3 (limitatamente al 2008), 12.1, 13.0.1 (limitatamente al 2008), 14-bis.2, 15.5, 19.0.1, 20.3, 20.5, 20.6, 20.7, 20.9 e 20.12.

 

            Il senatore MORANDO (PD) chiede di acquisire conferma che sia stato dichiarato ammissibile l'emendamento 1.5 a propria firma, che interviene a modificare la legge n. 468 del 1978.

 

            Il presidente AZZOLLINI conferma che la proposta emendativa in questione è stata dichiarata ammissibile al fine di consentire lo svolgimento di un’ampia discussione sul punto in relazione ai contenuti del decreto-legge in esame; resta fermo che tale valutazione non deve intendersi quale precedente in ordine all'ammissibilità, in sede di provvedimenti collegati alla manovra finanziaria, di norme modificative della legge di contabilità, risultando la valutazione di ammissibilità di tale proposta specificamente volta a permettere un confronto su tali questioni nell'ambito dell'esame in Commissione.

 

            Il senatore MERCATALI (PD) dichiara che tutte le proposte emendative presentate dai senatori del Gruppo del Partito democratico devono intendersi a firma anche di tutti i componenti del Gruppo in Commissione bilancio. Chiede quindi che siano aggiunte le relative firme sulle proposte emendative in questione.

 

            Il senatore MORANDO (PD) illustra la proposta 1.1 sottolineando che il Governo non ha presentato i dati relativi agli andamenti del PIL e al relativo incremento cui fa riferimento la lettera b) del comma 1 dell'articolo 1 del decreto-legge in conversione. Tale disposizione, che il testo in esame prevede quale elemento fondativo della necessità e urgenza del decreto-legge, costituisce dunque una mera affermazione non supportata dai dati, e dunque l'emendamento è volto a sopprimerla. Illustra poi la proposta 1.2, volta a destinare ingenti risorse a interventi di riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro, operando sia a favore delle donne lavoratrici con operazioni di riduzione della pressione fiscale di tipo selettivo, sia attraverso una riduzione generalizzata dell'aliquota IRPEF sulla componente di salario connessa alla contrattazione di secondo livello, che appare più rispondente alle mutate esigenze del mondo del lavoro. Ai fini della copertura di tale proposta si prevede una riduzione crescente nel tempo della spesa corrente primaria della pubblica amministrazione, mediante un sistema di valutazione per settori e non già mediante tagli lineari, che si sono rivelati inefficaci. Ricorda che ciò costituisce attuazione del programma del Partito Democratico in ordine alle modalità di pervenire ad una riduzione efficace ed efficiente della spesa corrente primaria, sottolineando infine che la copertura della proposta prevede altresì un inasprimento delle misure già previste dal decreto negli specifici settori. Illustra la proposta 1.5, nonché le proposte 1.6 e 1.7, che ineriscono al tema delle regole della sessione di bilancio. Dopo aver richiamato i contenuti del decreto-legge in esame, che reca norme di fatto modificative del sistema contabile delineato dalla legge n. 468 del 1978, sottolinea la necessità di una modifica organica in materia. L'emendamento è dunque volto a chiarire in tal senso le norme relative ai contenuti propri della legge finanziaria, anche al fine di superare i profili problematici che si porranno nella prossima sessione di bilancio alla luce della contraddittorietà tra la previsione dell'articolo 1, comma 1-bis del decreto, che prevede contenuti restrittivi per la legge finanziaria della prossima sessione e l'articolo 11, comma 3, lettera 1-ter della legge n. 468, che invece resta norma formalmente in vigore.

 

            La senatrice CARLONI (PD) illustra l'emendamento 1.3 volto a favore l'innalzamento del tasso di partecipazione delle donne al mondo del lavoro attraverso strumenti di conciliazione familiare che sono in larga parte già previsti ma risultano ampiamente disattesi a causa della scarsità di risorse a tal fine destinate.

 

            Il senatore LEGNINI (PD) illustra l'emendamento 1.4 che si iscrive nell'ambito degli interventi in materia di imposizione fiscale sui redditi da lavoro dipendente, già illustrati dal senatore Morando, prevedendo tale copertura finanziaria una diversa modulazione della cosiddetta "Robin Tax".

 

            Il PRESIDENTE dà quindi la parola al relatore al rappresentante del Governo per l’espressione dei rispettivi pareri.

 

            Il relatore FLERES (PdL) esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 1.

 

            Il sottosegretario VEGAS esprime parere conforme al relatore precisando, in ordine all'emendamento 1.1, che, come già chiarito in sede di replica, risulta di difficile stima la determinazione dell'incremento del PIL rispetto al dato tendenziale, sottolineando tuttavia che la lettera b) dell'articolo 1 fa riferimento al complessivo effetto di crescita del PIL che consegue alla manovra. Le proposte 1.2, 1.3 e 1.4 risultano condivisibili nelle finalità ma di difficile applicazione, mentre, in ordine agli emendamenti 1.5, 1.6 e 1.7 ricorda che una espressa modifica alle legge n. 468 era stata profilata nel corso dell'esame del provvedimento presso la Camera dei deputati, ove tuttavia la norma non è stata recepita. In ordine ai criteri che si porranno per la valutazione dei contenuti propri della legge finanziaria per la prossima sessione di bilancio, ricorda poi che l'impegno a redigere una finanziaria dai contenuti restrittivi, limitata alle sole norme di conseguimento dei saldi, è altresì contenuto nella risoluzione di approvazione al DPEF 2009-2013, per cui ritiene che tale criterio dovrà risultare prevalente in sede di valutazione dei contenuti della prossima manovra di fine anno e ai fini della valutazione di ammissibilità dei relativi emendamenti.

 

            Si passa quindi alle votazioni.

 

Verificata la presenza del prescritto numero legale, il presidente AZZOLLINI pone dunque ai voti la proposta 1.1 che risulta respinta.

 

Il senatore Nicola ROSSI (PD) interviene in dichiarazione di voto favorevole sulla proposta 1.2, raccomandandone l'approvazione anche con riferimento alla delicatezza del clima sociale che si registra su tali temi che impone l’adozione tempestiva di idonee misure.

 

Posti separatamente ai voti, gli emendamenti 1.2 e 1.3 risultano respinti.

 

Il senatore LEGNINI (PD) interviene in dichiarazione di voto favorevole sull'emendamento 1.4 sottolineando la rilevanza della proposta in ordine al sostegno sociale e richiamando altresì i profili critici posti dal decreto in esame in relazione a questioni di importanza quali le pensioni sociali di cui all'articolo 20 rispetto al quale sono emersi profili problematici in ordine all’interpretazione del testo.

 

Il presidente AZZOLLINI preannuncia che, in relazione al tema delle pensioni sociali, potrà procedersi, nel prosieguo dell'esame, all'accantonamento dell'articolo 20, affinché il relatore e il Governo possano procedere ad una puntuale verifica sui contenuti della norma per operare eventuali precisazioni della medesima, al fine di conseguire un testo chiaro e puntuale.

 

Il sottosegretario VEGAS, in ordine all'articolo 20, rileva che la modifica apportata presso la Camera dei deputati non intendeva ingenerare dubbi interpretativi circa l'ambito di applicazione della norma, che risultava peraltro chiarito anche alla luce di un ordine del giorno presentato e approvato sul punto presso l'altro ramo del Parlamento. Tuttavia, precisa che il Governo si impegnerà a ulteriormente chiarire tali profili ove ciò fosse ritenuto necessario nel corso dell'esame del provvedimento.

 

Il presidente AZZOLLINI accoglie positivamente l'impegno in tal senso assunto dal Governo ed il chiarimento fornito dal sottosegretario Vegas invitando dunque il relatore a coordinarsi con l'Esecutivo al fine di valutare la possibilità di precisare ulteriormente i contenuti della norma onde evitare ogni ambiguità interpretativa e ricondurre il tenore testuale allo spirito della previsione.

 

            Posto ai voti, l'emendamento 1.4 risulta respinto dalla Commissione.

 

            Il senatore MORANDO (PD) interviene in dichiarazione di voto favorevole sulla proposta 1.5, che intende dare certezze circa le questioni interpretative che si porranno nella prossima sessione di bilancio in ordine ai contenuti propri della legge finanziaria.

 

            Posta ai voti, la proposta 1.5 risulta respinta.

 

            Il senatore LEGNINI (PD) interviene in dichiarazione di voto favorevole sulla proposta 1.6, raccomandandone l'approvazione.

 

            Posti separatamente ai voti, gli emendamenti 1.6 e 1.7 risultano quindi respinti.

 

            Si passa agli emendamenti riferiti agli articoli 2 e 3.

 

            Il senatore MERCATALI (PD) illustra le proposte 2.1, 2.0.1 e 2.0.2 volte a introdurre modifiche alle norme sulla banda larga. Si tratta di proposte volte a risolvere problemi applicativi e a prevedere un fondo per interventi capillari in tutto il territorio nazionale, finalizzati ad incrementare la competitività del sistema economico italiano.

            Illustra poi la proposta 3.3 volta a prevedere crediti d’imposta per gli oneri sociali e per le spese di personale qualificato nella ricerca al fine di favorire lo start up delle imprese ad alta intensità tecnologica.

 

            Tutti i restanti emendamenti sono dati per illustrati.

 

            Si passa qundii ai pareri del Relatore e del Governo.

 

            Il relatore FLERES (PdL) esprime parere contrario su tutti gli emendamenti rilevando che il credito d’imposta recato dall’emendamento 3.3 potrebbe avere un effetto molto limitato essendo destinato ad imprese che iniziano per la prima volta un’attività economica.

 

            Il sottosegretario VEGAS esprime avviso conforme al Relatore rilevando tuttavia come la proposta concernente le start up delle società ad alta intensità tecnologica sia condivisibile nella finalità anche se introduce un’agevolazione automatica molto onerosa per il bilancio dello Stato.

 

            Il senatore Nicola ROSSI (PD) interviene incidentalmente per segnalare che la previsione di crediti di imposta automatici da parte del centrosinistra è stata sempre giustificata dal fatto che tali strumenti rappresentano la fattispecie più vicina alla riduzione delle aliquote. La configurazione di tetti di spesa, trasforma il credito in una agevolazione, sostanzialmente diversa dalla riduzione di una aliquota.

           

            Si passa alla votazione delle proposte riferite agli articoli 2 e 3.

 

            In esito a distinte votazioni vengono respinti tutti gli emendamenti da 2.1 a 3.0.1.

 

            Si passa all’esame delle proposte riferite all’articolo 4 che vengono date per illustrate.

 

            Con l’avviso contrario del RELATORE e del rappresentante del GOVERNO, con distinte votazioni, sono respinti tutti gli emendamenti da 4.1 a 4.0.2.

 

            Il presidente AZZOLLINI (PdL) ricorda che l’unica proposta riferita all’articolo 5 è inammissibile. Propone quindi di passare all’illustrazione delle proposte riferite agli articoli da 6 a 6-sexies.

 

            Conviene la Commissione.

 

            Il senatore Nicola ROSSI (PD) illustra la proposta 6-ter.5 volta ad evitare che la norma concernente la Banca del Mezzogiorno venga qualificata come aiuto di Stato dalla Commissione europea, posto che sul testo del decreto-legge è prevista la restituzione del capitale sociale al valore nominale. Illustra poi la proposta 6-quater.5 volta a superare il problema di concentrare anche le risorse regionali per gli interventi del fondo per le aree sottoutilizzate al fine di evitare lo spreco di risorse nel Mezzogiorno. Un’analoga iniziativa dovrebbe essere sostenuta in ambito europeo per evitare che le risorse del quadro comunitario di sostegno vengano impiegate, come avvenuto negli anni precedenti, senza apprezzabili risultati.

 

            Il senatore Massimo GARAVAGLIA (LNP), replicando alle osservazioni svolte dal senatore Rossi sulla proposta 6-ter.5 fa presente che si stanno verificando molti casi di nazionalizzazioni di banche nell’ambito dell’Unione europea.

 

            Il presidente AZZOLLINI (PdL), replicando alle osservazioni del senatore Nicola Rossi sull’emendamento 6-quater.5, fa presente che la concentrazione regionale delle risorse del fondo citato potrebbe creare problemi negoziali tra Governo centrale e governi locali anche in relazione alla competenza legislativa concorrente.

 

            Il senatore LUMIA (PD) illustra la proposta 6-quinquies.4 volta a risolvere il problema presente nel testo del decreto-legge in titolo che prevede due distinte procedure per il ricorso alle medesime risorse. Fa presente inoltre che la maggioranza continua ad ignorare il problema del Mezzogiorno e che la proposta emendativa in esame pone invece quest’area del Paese tra le priorità. Illustra poi la proposta 6-quinquies.7.

 

            Il senatore MERCATALI (PD) illustra la proposta 6-sexies.0.1 volta a risolvere le difficoltà incontrate dalla piccole e medie imprese ad assumere consulenti aziendali che consentano all’impresa stessa di internazionalizzare la produzione. Illustra poi la proposta 6-sexies.0.3 e 6.sexies.0.5. Quest’ultima è in particolare finalizzata ad assicurare un ricambio generazionale nel settore agicolo.

 

            Il senatore LUSI (PD) interviene sulla proposta 6-sexies.0.2 per segnalare la visione opposta della maggioranza sulla soluzione del problema del Mezzogiorno. La proposta citata è diametralmente opposta alle iniziative dell’opposizione che si basano fondamentalmente su incentivi per la ricerca.

 

            Tutte le restanti proposte sono date per illustrate.

 

            Si passa alle repliche del Relatore e del Governo.

 

            Il relatore FLERES (PdL) esprime parere contrario su tutte le proposte rilevando che alcune di queste potrebbero trovare una migliore collocazione all’interno del provvedimento di revisione degli aiuti alle imprese che il Governo sta elaborando.

 

            Il sottosegretario VEGAS esprime avviso conforme al relatore, osservando che alcune norme del decreto-legge in esame già prevedono un accorpamento di risorse destinate agli aiuti alle imprese. Per quanto concerne la Banca del Mezzogiorno, rileva che non si tratta di un aiuto di Stato e che il Governo terrà conto di qualsiasi indicazione che dovesse pervenire dalla Commissione europea.

 

            Si passa alle votazioni.

 

            Poste separatamente ai voti sono respinti le proposte da 6.1 a 6.0.3.

 

            Sulla proposta 6.0.4 interviene in dichiarazione di voto il senatore MORANDO (PD), richiamando l’attenzione della Commissione su un problema di particolarissimo rilievo quale l’incentivo alle imprese del settore manifatturiero più orientato all’export sui mercati al di fuori dell’Unione europea. Ciò consente di favorire un processo in corso negli ultimi due anni che evidenzia un incremento delle quote di commercio mondiale delle imprese italiane.

 

            Il senatore Massimo GARAVAGLIA (LNP) interviene per rilevare che ove l’emendamento fosse riformulato in un ordine del giorno il parere della propria parte politica potrebbe essere favorevole.

 

            Dopo un intervento del senatore MORANDO (PD) volto a chiedere comunque di porre in votazione la proposta, l’emendamento 6.0.4 viene respinto. Con distinte votazioni sono respinte le proposte da 6-bis.1 a 6-quater.1.

 

            Sulla proposta 6-quater.2 interviene in dichiarazione di voto favorevole il senatore LUMIA (PD).

 

            Con distinte votazioni sono respinte le proposte da 6-quater.2 a 6-quinquies.1.

 

            In dichiarazione di voto favorevole, interviene il senatore LUMIA sulla proposta 6-quinquies.2, soppressivo dell’articolo che reca norme volte a determinare difficoltà applicative rilevanti.

 

            In esito a distinte votazioni sono respinte le proposte da 6-quinquies.2 a 6-sexies.0.6.

 

            Il presidente AZZOLLINI ricorda che la proposta 6-sexies.0.7 è inammissibile. Propone altresì di passare all’esame degli emendamenti riferiti agli articoli 7 e 8.

 

            Il senatore MERCATALI (PD) illustra la proposta 7.4.

 

            Tutti i restanti emendamenti sono dati per illustrati.

 

            Dopo aver acquisito i pareri contrari del RELATORE e del rappresentante del GOVERNO su tutti gli emendamenti riferiti agli articoli 7 e 8, si passa alla votazione.

 

            In esito a distinte votazioni sono respinte le proposte da 7.1 a 8.6.

 

            Su proposta del presidente AZZOLLINI, la Commissione conviene di esaminare gli emendamenti riferiti da 9 a 11.

 

            Il senatore MORANDO (PD) illustra la proposta 11.101 volta ad indicare le misure di politica fiscale avanzate dalla propria parte politica per realizzare un mercato degli affitti più ampio che favorisca anche una maggiore mobilità dei lavoratori. Rileva che la proposta nel medio termine non ha bisogno di copertura finanziaria per l’emersione dell’economia sommersa. Per gli oneri conseguenti all’applicazione delle misure nei primi anni è prevista un’adeguata copertura.

 

            Il senatore LUSI (PD) illustra la  proposta 11.19 volta a ripristinare le risorse che le Regioni hanno già concertato con il Governo per interventi prioritari di edilizia residenziale pubblica.

 

            Il senatore ASTORE (IdV) illustra la proposta 11.22 volta a restituire risorse già destinate alla ricostruzione di alcuni comuni del Molise colpiti dal terremoto del 2002. Si tratta di una misura indispensabile, tenuto conto che già il decreto-legge n. 93 del 2008,  recante l’abolizione dell’ICI sulla prima casa ha già ridotto la sospensione dei tributi per i soggetti colpiti dal terremoto.

 

            Il senatore MERCATALI (PD) illustra la proposta 11.24 volta a garantire un fondo per cofinanziare programmi a sostegno per la realizzazione di asili nido.

 

            Tutti i restanti emendamenti sono dati per illustrati.

 

            Si passa poi ai pareri del Relatore e del Governo.

 

            Il relatore FLERES (PdL) rileva che il tema della politica della casa ha una grande valenza sociale che merita una verifica da parte del Governo per una futura riconsiderazione della materia. Esprime tuttavia parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti agli articoli da 9 a 11.

 

            Il sottosegretario VEGAS esprime avviso conforme al relatore. Rileva comunque che alcuni emendamenti affrontano materie di grande interesse determinando, tuttavia, oneri elevati che non consentono, in questa sede, di risolvere i problemi sottesi. Per quanto riguarda la ricostruzione del Molise fa presente che la norma del decreto-legge in esame è stata introdotta per evitare il rischio che risorse inutilizzate potessero andare in economia.

 

            Si passa alle votazioni degli emendamenti riferiti agli articoli da 9 a 11.

 

            Con distinte votazioni sono respinte le proposte da 9.1 a 9.0.3 (per la parte ammissibile).

 

            In dichiarazione di voto favorevole sulla proposta 11.101, interviene il senatore LEGNINI (PD) che sottolinea come l’atteggiamento di difficoltà mostrato dalla maggioranza su proposte dell’opposizione meritevoli di accoglimento, dimostra quanto il provvedimento non sia in grado di risolvere i problemi del Paese.

 

            Con distinte votazioni sono respinte le proposte da 11.101 a 11.18.

 

            Sulla proposta 11.19 interviene in dichiarazione di voto favorevole il senatore LUSI (PD).

 

            Il presidente AZZOLLINI rileva come la questione sottesa all’emendamento 11.19 potrebbe essere oggetto di un ordine del giorno condiviso anche dalla maggioranza.

 

            Con distinte votazioni sono respinte le proposte da 11.19 a 11.0.3.

 

            Il presidente AZZOLLINI ricorda che l’emendamento 12.1 è inammissibile. Su istanza dei Gruppi di opposizione propone di rinviare il seguito dell’esame alla seduta pomeridiana.

 

            Conviene la Commissione ed il seguito dell’esame viene quindi rinviato.

 

            La seduta termina alle ore 12,30.