(Roma, 14 luglio) - Mentre il nuovo governo vara misure rigorose sulle
espulsioni degli stranieri irregolari, un detenuto nigeriano chiede ed ottiene di essere espulso,
ma da più di cinque mesi attende invano che il provvedimento diventi esecutivo. Protagonista della
singolare vicenda, denunciata dal Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti Angiolo Marroni, il
38enne Samuel Oguike.
A quanto appreso dal Garante l’uomo, arrestato nel 2006 per reati connessi alla droga, è
stato condannato a tre anni di carcere e rinchiuso nel penitenziario di Civitavecchia. Nel novembre
2007 dal carcere Samuel ha presentato, di sua spontanea volontà, istanza di espulsione in Nigeria
accolta nel febbraio 2008. Da allora l’uomo è in vana attesa che il provvedimento diventi
esecutivo. Anzi, nel frattempo è stato trasferito da Civitavecchia a San Severo (Fg), dove il Dap
ha subito provveduto a segnalare il suo caso all’Ufficio stranieri della locale questura.
«La vicenda di Samuel è lo specchio di come vanno le cose in Italia - ha detto il Garante dei
detenuti Angiolo Marroni – Mentre si invoca un maggior rigore nelle espulsioni e ci si preoccupa
per il crescente sovraffollamento delle carceri, un uomo che chiede ed ottiene di sua spontanea
volontà di essere espulso viene dimenticato in carcere dalla burocrazia. E’ l’ennesima riprova, su
questo come su molti altri aspetti che riguardano il mondo penitenziario, che a non funzionare non
sono le leggi, ma l’organizzazione che dovrebbe applicarle».