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Censimento dei campi nomadi abusivi

Gli interventi per superare lo stato di emergenza

«Il mio è un censimento, non una schedatura su base etnica». Lo ha affermato il ministro dell'Interno Roberto Maroni in una intervista a Famiglia Cristiana. «Noi parliamo di "emergenza campi nomadi" - ha detto il ministro - abbiamo previsto un piano di azione per risolvere una volta per tutte l’indecente scandalo dei campi nomadi. Indecenti sono i campi nomadi, non la nostra ordinanza. Inoltre, si tratta di un vero scandalo, perché esistono da anni e mai nessuno è intervenuto». 

Un campo nomadiPer fronteggiare il problema dei campi nomadi abusivi il governo, con l'ordinanza di protezione civile firmata il 30 maggio 2008, si è posto l'obiettivo di procedere all'identificazione di tutti coloro che vivono nei campi nomadi, partendo dalle Regioni Campania, Lombardia e Lazio: rom italiani, rom romeni, rom extracomunitari e cittadini extracomunitari appartenenti ad altre nazioni. 

Sono infatti concentrati nelle città di Roma, Napoli e Milano gli oltre 700 campi nomadi abusivi censiti, ma si registra una forte presenza anche in altre città: Brescia, Pavia, Padova, Genova, Bologna, Reggio Emilia e Bari. 

Con l'Ordinanza del 30 maggio, i Prefetti di Roma, Milano e Napoli sono stati nominati commissari delegati per la realizzazione di tutti gli interventi necessari al superamento dello stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nei territori delle rispettive regioni; per la migliore efficacia delle azioni, i Commissari delegati possono attivare le necessarie forme di collaborazione con le Regione, altri soggetti pubblici e, per i profili umanitari e assistenziali, con la Croce Rossa Italiana.

I Commissari sono assistiti dalla forza pubblica. I prefetti delle altre provincie territorialmente coinvolte dall'emergenza, i questori e le altre autorità competenti assicurano piena collaborazione per l'attuazione dei provvedimenti del Commissario delegato.


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